Fare una fanfic con il computer che ti cancella capitoli interi a tua insaputa non è affatto bello...tuttavia credo di esserci riuscita, finalmente! Allora, questa è la mia prima opera, perciò vi prego di essere indulgenti..!Questa rubrica l'ho creata per racchiudere varie storielle rigorosamente yaoi...^^... (un titolo alquanto originale, non trovate?).

Allora, questi quattro capitoli sono nati per essere letti insieme, tuttavia si possono leggere anche separatamente; questo perché gli ultimi due raccontano la stessa storia dei primi, vista però dal punto di vista dell'altro protagonista. Io tuttavia consiglio di leggerli tutti, perché nel primo ci sono particolari che nel secondo non sono presenti e viceversa (come sono cattiva, eh?). Ok, ora non mi resta che augurarvi buona lettura e dirvi arrivederci alla fine della storia...Bye!!!

Le situazioni di Lui &…Lui

   - …DAL DIARIO DI UNA MANAGER -

By Volpy

 

CAPITOLO 2

Anche quando partimmo per Hiroshima notai in lui una nota di tristezza.

Ormai la partita contro il Toyotama era imminente e quando salimmo sul pullman per andare alla palestra, Ru mi sembrò più…più brillante (ovviamente nelle sue possibilità…).

-Scusa, Mitsui, puoi spostarti? Dovrei parlare con Rukawa- chiesi a Mitsui, che sul pullman era seduto accanto a Ru.

-Ma Ayako!- fu la sua risposta –Tradisci così il povero Ryota?-

-Io non tradisco proprio nessuno…avanti, levati-

-Cosa? E così ora ti fili quel novellino di Rukawa? Ayachan, sei veramente crudele!!- piagnucolò Ryota che aveva sentito tutto, essendo seduto davanti a Mitsui.

-Ehi, vediamo di piantarla, ragazzi! Non sono in vena, oggi, per le battutacce, ok?-

-Sì, smettila Ryochan- intervenne Sakuragi –Lasciala stare, non vedi com’è nervosetta? Avrà le sue cose…-

-Hanamichi Sakuragi!!! Appena il campionato finisce, quei capelli rossi te li faccio diventare bianchi a furia di allenamento e botte!!- urlai imbarazzata mentre tutti ridevano e sfottevano.

-Mitsui, ho detto di levarti!-

-…torna al tuo posto, Ayako, perché vuoi spostarmi da qui?-

-…beh…ho pensato che forse avresti avuto bisogno del sostegno del signor Anzai, prima della partita…-

-…ah, ehm…Rukawa, non ti dispiace se ti lascio qui con Ayako, vero?-

-…- questa fu la risposta di Ru, cosicché Mitsui si avviò verso i primi posti dell’autobus.

Io finalmente potei sedermi e ridacchiai:

-Certo che basta nominare il nome del signor Anzai che subito Mitsui obbedisce come un cagnolino…eheheh!-

-Ehi, voi! Continuate a farvi i fatti vostri! Non sono un fenomeno da baraccone!!!-

Tutti risero, ma mi ascoltarono.

-Uuuuff!! Come li odio quando fanno i bambini dell’asilo…- poi mi voltai verso Rukawa, che guardava fuori dal finestrino.

-E a te cos’è successo per farti rinsavire così?-

Lui si voltò di scatto, fissandomi.

-Si nota così tanto?-

-Io l’ho notato, degli altri mi frega poco-

-Hn- fece lui.

-Dunque?- domandai curiosa.

-…-

(Questo era il solito silenzio pre-confessioni di Ru…)

-…-

-Mi ha telefonato-

Evidentemente di trattava di lui.

-Oh, bene. Abbiamo fatto progressi!-

-Ti sembrerà strano, Ayako senpai….ma…mi ha reso felice-

Io sorrisi dolcemente al sentire questa frase, accompagnata anche da un lieve rossore che colorò il viso di Ru.

-Ieri sera-

-Mh…- annuii –Continua…-

-Mi ha detto che è qui a Hiroshima; vuole incontrarmi-

Nonostante l’avesse detto con la sua solita calma, i suoi occhi brillavano di una luce nuova che non avevo mai visto in lui. In realtà doveva essere al settimo cielo!

-E tu che gli hai detto?-

-Che non avrei potuto allontanarmi dalla pensione e che quindi era impossibile vederci-

-Oh, Mio Dio, Ru! In casi come questo si deve dire di sì comunque!! Non sai il significato delle parole: “Fare fuga”?- sbuffai – Hai perso un’occasione d’oro, te ne rendi almeno conto?!-

-Hn. Non c’è bisogno che rivolti il coltello nella piaga…cosa faccio ora?-

Io tacqui un attimo pensando.

-Se è qui a Hiroshima deve pur alloggiare da qualche parte; non ti ha dato un recapito?-

-Hn-

-Capito, non gliel’hai manco chiesto…sai se verrà alla partita di oggi?-

-Hn-

-Questo “hn” che vuol dire? No che non lo sai, o no che non verrà?-

-No che non lo so-

“Cavolo, ma che si sono detti questi due al telefono? Sembra che non hanno parlato di nulla! Ru non gli ha chiesto le cose più basilari, ma d’altra parte Sendo non si è manco degnato di informarlo…come siamo caduti in basso!!” pensai ridacchiando “Devono essere entrambi novellini in questo campo…”

-Cos’hai da ridere?- sbottò lui offeso.

-Niente, niente…beh, ma se è venuto a Hiroshima solo per te vuol dire che assisterà ai tuoi incontri. Di conseguenza, immagino verrà alla nostra partita contro il Toyotama-

-Dici?-

-Dico, dico…- sorrisi –Perciò vedi di giocare come meglio puoi. Devi fare colpo sul tuo innamorato!-

-Tsk!- esclamò, poi tornò a guardare fuori dal finestrino.

Passammo un po’ di minuti senza dirci nulla, ma poi lui mi chiamò.

-Ayako senpai…-

-Mh?-

-Perché credi…voglia vedermi?- domandò senza distogliere lo sguardo dal panorama.

-Come perché? Si vede che…il tuo bacio ha dato l’effetto sperato! Non so proprio come tu ci sia riuscito, si vede che a Sendo piacciono i tipi diretti…devo ammettere che hai fatto bene ad usare quella… “tecnica d’urto”! Eheheh…-

Lui arrossì un poco.

-Ru…-

-Hn?- disse imperturbabile.

-…sono contenta per te- sussurrai sorridendo –Ora però non entrare in tensione solo perché sai che lui sarà lì in tribuna!-

-Non stai parlando con un principiante-

-Oh…- scherzai io -Perdonami, Mr. Freddezza…credevo che anche un ghiacciolo come te provasse ansia…sorry!-

-Tsk!- fu la sua minima risposta.

-Ehi, voi due! Avete finito di ciacerare? Che vi state dicendo? Vi state mettendo d’accordo per la luna di miele?!-

-Ayachan…non puoi farmi questo….-

-…ed ecco che ricominciano…uff! Prima o poi li ammazzo…altro che ventaglio in testa…da domani uso le badilate!!-

 La partita andò bene (saranno state le mie minacce?!), anche se Rukawa fu colpito all’occhio sinistro da quel teppista di Tsuyoshi Minami. Non che io abbia qualcosa contro i teppisti, ma il comportamento in campo di Minami era tutto fuorché corretto. Anzi, l’intera squadra del Toyotama non era altro che una manica d’imbecilli che si atteggiavano a teppistelli!!

Comunque Rukawa non sembrava per niente irritato da questo; cioè, so benissimo che dentro di se’ si stava rodendo il fegato, però continuò a giocare nonostante il gonfiore e riuscì sbaragliare tutti gli avversari.

Quel che mi chiedevo al momento, però, era se Sendo era realmente venuto a vederci. Francamente però, la cosa non mi tangeva più di tanto. Iniziò a riguardarmi quando Ru mi fece delle rivelazioni sconcertanti che non mi sarei mai e poi mai aspettata di sentire da un tipo…apatico come lui.

Il nostro campionato finì con la sconfitta ricevuta dall’Aiwa Gakuin e la sua “Stella di Aichi”, Dai Moroboshi.

Nonostante tutto però, sia l’allenatore Anzai che il capitano Akagi erano veramente orgogliosi dei risultati. Ognuno aveva riportato vittorie personali…Rukawa più di tutti.

Riuscì a spuntarla contro Tsuyoshi Minami (ed è già tanto che lo chiamo solo così, senza aggiungere “appellativi” fin troppo dispregiativi), vinse contro l’asso del Sannoh Kogyo Eiji Sawakita, che stando a ciò che mi disse Ru, era davvero temibile…ed infine riuscì a vincere anche contro l’asso del Ryonan, Akira Sendo.

Eh, sì…riportò una vittoria schiacciante anche contro di lui.

So benissimo anch’io che il Ryonan non partecipò al campionato interscolastico, ma io non ho detto che Ru vinse in partita…eheheh…

Sul treno per tornare a casa, come ho già detto, Rukawa mi fece partecipe di alcuni dettagli che erano del tutto ignoti (e forse sarebbe stato meglio se fossero rimasi tali…).

-Ayachan, spostati-

-Eh? E come mai dovrei farlo?

-E che ne so, chiedilo a Rukawa; è lui che mi ha chiesto se potevo fare cambio di posto con te…-

-Oh, capisco…- dissi guardandolo da lontano sorridendo –Allora è meglio che vada…-

Detto questo mi avviai verso Ru, ma fui presa al braccio da Ryota, che mi sussurrò all’orecchio:

-Siamo sicuri che fra te e Rukawa non ci sia nulla?-

-Geloso?-

-Cavolo se lo sono!!-

-Eheheh…non preoccuparti…- dissi allontanandomi da lui – Fra noi non c’è nulla…Ru non è il mio tipo..!-

-RU?!?!- urlò lui – E ‘sto nomignolo da che parte arriva?-

Io ridacchiai e chiesi:

-Preferisci forse che lo chiami Kacchan?-

-Ayachaaaaaaaaaaaannnn!!!! Nooooooo!!!-

-Ahahahah….ma dai, Ryota! E ci credi pure, stupidotto?-

Quando mi sedetti stavo ancora ridacchiando per la faccia che aveva fatto Ryota, quando Rukawa affermò:

-Avevi ragione-

-Eh?…Oh, Ru…dunque…cosa volevi dirmi?- dissi cercando di ricompormi dopo le risate che mi aveva fatto fare quello scemo di Miyagi.

-Avevi ragione-

 -Su cosa?-

-Sendo è venuto a vedermi, a tutte e tre le partite che abbiamo fatto-

-Te l’avevo detto io…Fidati della vecchia, cara, Ayako!…allora, quando vi siete visti?-

-Prima della partita contro l’Aiwa-

-Ah…giusto ieri…-

-Già; quando sono uscito dallo spogliatoio per andare a bere qualcosa, lui era lì davanti che mi aspettava-

-Ah…e com’è andata?-

-Lui…

 

-Ehi!-

-Se-Sendo…-

-Sorpreso?-

-Hn-

-C’è un posto in questa palestra dove si può parlare in santa pace?-

-…seguimi-

 

-Così lo portai in infermeria-

-In infermeria?!-

-Hn-

-Ru…- pronunciai realmente sconvolta –Ma tu…l’hai portato in infermeria per uno scopo preciso?-

 -No. Mi sembrava un luogo poco frequentato dove parlare con calma-

-Ah….sì, sì, vai pure avanti…-

“Cavolo, ingenuamente decide di portare Sendo in infermeria…non oso pensare a cos’è successo poi…Santo Cielo…questo ragazzo mi fa paura…e Sendo che c’è stato pure!!”

-Mentre lo conducevo in infermeria non dicemmo una parola…poi lo feci entrare per primo e chiusi la porta dietro di me…

 

Lui si sedette sul lettino, con le gambe penzoloni, mentre io mi appoggiai ad un mobile lì di fronte.

-Un ottimo posto per parlare in privato…- dichiarò Sendo sorridendo.

-Hn-

Seguì un lungo silenzio.

-Eh…ho visto tutte le tue partite; ti fa ancora male l’occhio?-

-…No, è quasi del tutto sgonfio-

-Capisco. Mi è dispiaciuto molto quando ti hanno colpito…-

Io arrossii involontariamente.

Di nuovo silenzio; il clima si era fatto imbarazzante. Io non volevo dichiarami e lui non si decideva a parlare, così raccolsi tutto il mio coraggio e chiesi:

-Che ci fai qui a Hiroshima?-

Sendo si alzò di scatto, sbuffò, poi si avvicinò alla finestra alla sua destra e vi si affacciò dicendo:

-Sono qui per te-

Lo disse mentre un lieve rossore gli colorava le guance, ma io non fui certo da meno…poi cominciò a raccontare:

-A me…piace una persona…-

“Cosa?”

Sendo si sedette sul fondo del lettino dell’infermeria.

-…però…ho paura di essere ferito e non ho il fegato di dichiararmi, ne’ di farglielo capire-

“Ma che diavolo sta dicendo?” pensai.

-Non la conosco da moltissimo tempo…anzi, direi che ne è passato fin troppo poco per potermi essere innamorato…però dalla prima volta che la vidi, questa persona occupa un posto di rilievo nel mio cuore…-

“Ma…perché mi sta raccontando tutto ciò?”

-Siccome non riesco a dichiararmi, preferisco continuare ad amarla in silenzio. Uhuh…sono proprio un vigliacco, non trovi?- mi chiese infine abbozzando un triste sorrisetto.

Deglutii. Voleva dire che aveva già qualcuno da amare? Sendo amava qualcun altro…beh, ormai ero rassegnato fin da quella sera…ma non capiva che dicendomi quelle cose mi faceva impazzire di rabbia? Ci stavo veramente male…un turbine di sentimenti mi prese con se’…disperazione, fallimento, frustrazione, tristezza…per non dire odio, rabbia, gelosia per la persona amata da Sendo…La invidiavo davvero.

Quella persona poteva vantarsi di essere desiderata da uno come Akira Sendo…che tristezza…ma d’altro canto è colpa mia; dovevo dirglielo quella sera…ma mi è mancato il fegato.

 Ero sul punto di piangere, lo giuro!!

Al solo sentire la storia di Ru mi venivano le lacrime agli occhi…sigh!

-Ma…alla fine allora ti è andata bene?-

-…-

-Ah…allora ti è a-andata…male?-

-…-

-Eh? Allora?!-

-Vuoi che continui…?-

-Oh, sì, sì…prego…continua…-

 

-A quanto pare…non sono l’unico codardo- confessai.

-Mh? Pe…perchè?-

-Anche a me piace una persona a cui non ho il coraggio di dirglielo-

-Ah, sì?- fece Sendo con voce tremula –E…a chi dovresti dichiararti?-

-Eh?- ebbi una vampata di calore per tutto il corpo.

Tacqui. Stavo pensando… “Ok, o la va, o la spacca!”

-A te-

L’aria si era fatta pesante e il suo silenzio certo non faceva che complicare la situazione.

Ormai l’avevo detto, ma Sendo non reagiva.

 

-Oddio…e poi che è successo?!?- chiesi io allarmata come non mai.

Ru tacque, continuando a fissare il panorama.

 

Non sapevo cosa pensare…era andato tutto storto…Sendo se ne stava lì, davanti alla finestra a non far altro che guardar fuori.

“E va bene…ero già rassegnato da prima…ma ci ho provato lo stesso; d’ora in avanti…non me ne frega più niente…”

Sendo si voltò di poco, mi guardò con la coda dell’occhio e, paonazzo in volto, con un flebile tono di voce dichiarò:

-Non pensavo…avessi ‘sti gusti del cavolo…-

Aveva mezzo sorriso sulle labbra; ciò mi fece sperare.

-Tsk…faccio sempre in tempo a cambiarli- dissi ironico avvicinandomi a lui.

-…non osare nemmeno, sai?-

Sendo mi afferrò dolcemente per un polso e mi tirò a se’; io non feci nulla per fermarlo.

-Perché se no cosa mi fai?-

Lui allora mi regalò il sorriso più dolce che avessi mai visto.

Mi sentivo felice da profondo del cuore.

Io lo accarezzai con il dorso della mano e lui chiuse gli occhi.

Mi fece piacere…

Dopodiché anche lui mi accarezzò, poi allungò la mano fin dietro il collo; io lo lasciai fare…così Sendo mi abbassò di poco verso di lui e mi baciò.

 

-Oh, Ayako senpai…tu non puoi sapere cosa provai in quel momento…-

-…-

-…gli presi la testa da sotto il mento con tutte e due le mani…ed iniziai ad accarezzarlo…poi gli allargai la giacca e gli slacciai i primi bottoni della camicia…-

-…-

 

…ero veramente in estasi…sentivo la sua lingua che si muoveva delicatamente nella mia bocca, mentre potevo sentire il sapore di lui dentro di me.

Quando mi lasciò andare sentivo per tutto il corpo un calore mai provato prima, ma soprattutto erano le mie labbra che pulsavano ed erano così bollenti…

Avevo voglia di lui. E lo volevo in quel momento.

 

-…vuoi che vada avanti?- mi chiese Ru.

-…-

-…allora?-

-…-

-…come vuoi…-

 

Sendo mi guardò con fare ammiccante, poi mi sorrise e mi chiese:

-Hai ancora tempo prima della partita?-

-Tu che ne pensi?-

Sorrisi.

Lui mi tirò su di se’ per la canottiera, così ci ritrovammo uno sopra all’altro.

Sendo ridacchiò e mi disse:

-Ora apri bene le orecchie, perché il tuo senpai sta per insegnarti una nuova tecnica one-on-one…-

-Mmhh…questa mi giunge nuova-

-E ci credo…questo non può certo insegnartelo Akagi…o Anzai!-

Ridemmo insieme, come complici, come amanti, come due vecchi che avevano riscoperto l’amore…

-…sono pronto per l’allenamento, senpai-

-Ma quale allenamento…qui si va subito in partita…e come titolare!-

 

-Vuoi che prosegua?-

-Eh? No…ce-ce-certo che no…- balbettai.

Notai che Ru, mentre guardava fuori dal finestrino, aveva un sorrisetto diabolico sulle labbra. Vedere Rukawa che rideva era un vero miracolo…ma era anche in qualche modo…insomma, il suo sorriso era enigmatico e misterioso…faceva quasi paura.

In quel momento non mi veniva in mente altro che scene erotiche ed altamente spinte fra Ru e Sendo…whaaa! Che vergogna!!!

-…ma Sendo che fine ha fatto?-

-E’ tornato a Kanagawa per conto proprio. Mi…starà aspettando!-

Io sorrisi, con il viso ancora in fiamme.

-Ehi, stupida volpe…che hai fatto alla nostra manager per farla diventare così rossa e sudante?- sopraggiunse dicendo Sakuragi.

-…-

-Ayachaaaaan….dimmi che non è veroooo…non puoi farti una matricolaaaa…- piagnucolò Ryota.

-…e ci risiaaaaaamooo…uff…quasi quasi le uso davvero le badilate in testa, quando torniamo…-

-….tsk! Idioti…- borbottò infine Ru.

FINE CAPITOLO 2 

“…dal diario di una Manager”, Continua…

“Le Situazioni di Lui &…Lui”, Continua…

 

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