- SOLO UN OGGETTO -
By
Bombay
Titolo:
Solo un oggetto
Autore:
Bombay
Parte:
1/1
Genere:
Yaoi, Angst, rape
Paring:
BradXNagi
Rating:
NC-17, PWP
Disclaimers:
i personaggi non sono mie ma del rispettivo autore io non ci guadagno nulla!
Le
stelle brillano luminose nel cielo scuro della notte; è molto tardi, ma non ho
sonno…
Sospiro
chiudendo il quaderno e il libro.
La
porta dell’appartamento si chiude sbattendo e mi fa sobbalzare dallo spavento
e dalla sorpresa.
Lui
si avvicina… mi posa le mani sulle spalle…
“Stai
ancora studiando? Ma domani è domenica!” domanda mellifluo
So
esattamente quello che vuole anche se non me lo chiede esplicitamente…
Ricordo
ancora la prima volta… quando è entrato nella mia camera quella notte… era
ubriaco mi ha… mi ha… potrei ucciderlo se riuscissi ad usare i miei poteri
su di lui… ma non posso sottrarmi… non né ho il coraggio… non né ho la
forza… così mi lascio usare…
E’
stata la prima volta alla quale ne sono seguite delle altre, solo una volta ho
cercato di sottrarmi, ma ho pagato caro il mio gesto… mi ha picchiato così
forte che ho perso i sensi… ma lui ha comunque usato il mio corpo per il
proprio piacere… lasciandomi sempre solo, dopo, a piangere e a soffrire in
silenzio…
Mi
usa come un oggetto, come un giocattolo… niente di più, niente di meno mi
stupisco che non mi abbia spartito con gli altri… Shuldich mi ha messo gli
occhi addosso da un pezzo, ma non mi ha mai toccato.
“Brad…”
sussurro mentre la sua mano scivola nello scollo della mia maglietta “Stasera,
non… non mi va… per favore… Brad” lo supplico... ignora le mie richieste
e continua imperterrito sfilandomi la maglietta dai jeans, posando le sue mani
sulla mia pelle.
Mi
alzo in piedi di scatto, facendo ribaltare la sedia su cui ero seduto “NO!”
Non
mi ascolta… mi afferra per i capelli e mi tira indietro la testa, baciandomi
con prepotenza sulle labbra… gemo una protesta ma so che è inutile, è più
grande e più forte di me…
Mi
trascina nella sua stanza mi spinge sul letto… “Lasciami… non… voglio”
protesto
“Spogliati!”
“No”
Con
un movimento è su di me, mi blocca sul letto con il suo peso.
“Tu
sei mio… perché ti amo…”
“No…
tu non mi ami… perché se mi amassi… mi rispetteresti” grido tra le
lacrime.
Mi
da uno schiaffo tanto forte che quasi mi stordisce.
So
che non mi ama… lo so con certezza anche se me lo ripete spesso… ma sono
convinto che è solo un modo per scaricarsi la coscienza, per giustificare le
violenze, le percosse che mi infligge… solo per se stesso… non per me…
Mi
spoglia strappandomi quasi i vestiti di dosso, non mi oppongo, non servirebbe…
reagirebbe picchiandomi più forte…
Chiudo
gli occhi e mi rassegno… è arrabbiato lo so… lo sento.
Non
mi darà alcun piacere solo dolore e umiliazione… si spoglia, mi volta mi
solleva un po’, struscia contro di me il suo membro duro e grosso…
singhiozzo debolmente… mi mordo le labbra per non urlare quando mi penetra,
con un'unica violenta spinta… senza prepararmi, senza lubrificarmi, affondando
completamente nel mio corpo… non gli importa se soffro, se piango se gli dico
di smettere…
Affondo
la testa nel cuscino per soffocare i gemiti e i singhiozzi… mi fa male…
molto male.
Si
muove facendo muovere anche me, spingendosi nelle profondità del mio corpo,
godendo fino
a quando si svuota completamente dentro di me, gemendo e sbuffando, soddisfatto
e appagato…
Scivola
fuori da me… non riesco a smettere di piangere… abbandonato sulle lenzuola
fredde senza più forze… solo voglia di dormire… dormire per sempre.
“Nagi”
sussurra voltandomi posando le sue labbra sulle mie… mi bacia dolcemente come
non aveva mai
fatto…
E’
stano stasera solitamente si volta dall’altra parte e si addormenta senza
preoccuparsi di me, delle mie lacrime, della mia tristezza…
Mi
posa una mano sul viso e asciuga le lacrime che ancora solcano le mie guance.
Scende ad accarezzarmi il petto lentamente… gemo… è… è ingiusto, le sue
carezze mi procurano brividi in tutto il corpo… cosa significa tutto questo,
vuol farmi dimenticare quello che appena successo e quello che è successo molte
altre volte… usa il mio corpo per il proprio piacere, prima o poi si stuferà
di me… non sono così ingenuo, non c’è amore per me… non ce né mai
stato… e mai ce ne sarà…
“Basta”
mugolo, il mio corpo sta reagendo alle sue carezze, non voglio è solo
un’illusione…
“Non
smetterò… voglio vederti godere” sussurra succhiandomi piano un
capezzolo…
La
bocca di Brad è calda, umida, sensuale scende verso il mio membro, lo prende
tra le labbra e succhia piano risvegliando una parte di me che credevo ormai
sopita, inarco la schiena… mi spingo verso di lui accarezzandogli i capelli
scuri…
Non
posso credere a quello che sta succedendo… il mio orgasmo è violento e
intenso e mi lascia spossato.
Brad
mi bacia, sento il mio sapore nella sua bocca, non resisto rispondo al bacio…
assaporando ogni angolo della sua bocca con la mia lingua, mi attira verso di se
e mi stringe forte…
Sono
uno stupido… io… io… sono innamorato di lui… da tanto tempo… da prima
che lui cominciasse a violentarmi… distruggendo così tutti i miei sogni… ma
questo Brad non lo sa e non credo che gli interessi.
Mi
accoccolo contro di lui mentre mi accarezza i capelli
dolcemente… mi godo questi attimi così intimi e dolci… illudendomi
una volta di più…
“Ti
amo” lo sento sussurrare… perché in questo momento… queste parole
assumono un altro significato per me… non gli ho mai rivelato i miei
sentimenti… per paura di essere rifiutato, deriso…
Apro
gli occhi lo osservo, sono così piccolo tra le sue braccia… non ho più nulla
da perdere… peggio di così non può andare…
Traggo
un profondo respiro e sussurro
“Anch’io…
ti amo”
I
suoi occhi si spalancano per la sorpresa, mi guarda attentamente come se fosse
la prima volta che mi vede… un sorriso piega le sue labbra, ma non è di
scherno, è dolce e un po’ triste i suoi occhi si fanno più brillanti,
arrossisco sotto quello sguardo che mi scalda il cuore…
Mi
sospinge sul materasso… mi accarezza piano il viso, i capelli… mi bacia la
fronte, le guance rosse, le labbra teneramente come non credevo fosse in grado
di fare… si sposta sopra di me, senza schiacciarmi… struscia il suo corpo
contro il mio… la passione si riaccende in fretta…
Prende
la mia mano nella sua… la guida sul suo corpo… chiudo gli occhi seguendo i
contorni del suo corpo muscoloso come un bambino cieco… ho sempre assunto un
ruolo passivo… non ha mai voluto che lo toccassi, lo accarezzassi…
Le
sue mani danzano sul mio corpo scivolando tra le mie gambe toccandomi piano.
Sussultò
quando la sua mano raggiunge la fessura tra i mie lombi e istintivamente chiudo
le gambe… aspetto con paura la sua reazione… ma sento solo le sue dita sulle
mie labbra…
Le
succhio lentamente… tremando leggermente…
Mi
penetra con un dito e aspetta che mi abitui… poi ne aggiunge un altro
studiando le mie reazioni… li muove piano accarezzandomi il membro allo stesso
ritmo…
Abbandona
il mio corpo, lasciandomi un senso di vuoto profondo ma per poco… si muove
sopra di me…
Facciamo
l’amore, perché in realtà non l’abbiamo mai fatto, senza fretta, senza
violenza, ci muoviamo insieme in una danza antica come il mondo… veniamo
insieme gridando il nostro piacere accumulato…
Sfinito
Brad si adagia al mio fianco e mi tiene stretto fra le braccia, come se non
volesse lasciarmi più.
“Perché
non me l’hai mai detto?”
Sospiro
“Perché avevo paura… paura che mi respingessi, che ridessi di me… dei
miei sentimenti…” confesso
“Non
mi odi per quello che ti ho fatto…”
“No,
come posso odiarti e amarti contemporaneamente”
“Hai
sempre detto che non credevi al mio amore…”
“Non
hai mai dimostrato di amarmi, usavi solo il mio corpo… come un oggetto… come
potevo credere alle tue parole”
Sospira
senza smettere di passarmi la mano tra i capelli…
Ho
giudicato male Brad, mi vuole bene davvero… forse anche lui, come me aveva
paura… forse se gli avessi rivelato prima i miei sentimenti tutto sarebbe
stato diverso e più semplice…
“Perdonami”
sussurra baciandomi la fronte e coprendo entrambi con il lenzuolo…
Annuisco
sbadigliando e rannicchiandomi ancora di più contro di lui.
Le
prime luci dell’alba fanno capolino dalla finestra… un nuovo giorno sta
nascendo e con esso una nuova luce nella mia vita.