Un sorriso per te |
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Come potrei non sorriderti | ||||
se chi mi ha insegnato a sorridere | ||||
sorridendo ha salutato il dolore? | ||||
Il suo sorriso negli occhi | ||||
è ancora davanti ai miei occhi, | ||||
quando, le braccia nude, bianche e scarne, | ||||
mi toccava | ||||
e diceva: | ||||
"State bene che io sto bene". | ||||
Non sorridere | ||||
sarebbe come dimenticare quelle parole | ||||
pronunciate in un letto di morte. | ||||
Il sorriso | ||||
è la sua eredità | ||||
quanto di più bello grande e prezioso | ||||
ha lasciato alla sua famiglia, | ||||
alla nipote | ||||
che ha il suo Vangelo, il suo libro di cucina, il suo cappello. | ||||
Quando lo guardo, quel Vangelo, quel libro, quel cappello, | ||||
ricordo le sue ultime parole, | ||||
la sua mano nelle mie, | ||||
il suo sorriso forzato. | ||||
E sorrido di dolcezza e amore... | ||||
tra lacrime di nostalgia | ||||
Daniela Troncacci | ||||
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poesia è pubblicata e commentata su: www.Liberodi
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