IL TASSELLO MANCANTE .................................................................................... Daniela Troncacci

 

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Tic tac

   
           
           
     

             Cara amica,

mi chiedi notizie dell'x.
Non lo vedo da un po' ed č un po'che non ci pensavo.

Ma domani lo vedrņ.

Parleremo, scherzeremo, ci stuzzicheremo, e pizzicheremo, spruzzeremo veleno, tireremo,
molleremo,
tireremo, molleremo, tireremo, molleremo...

e alla sera nel mio letto piangerņ...

Tic Tac gocciola il rubinetto nel bagno ed ad ogni Tic il pensiero mio scivola veloce e lo rincorro
nel timor di non afferrarne la valenza.

Ed ad ogni
Tac si ferma per un attimo ancorato alla coscienza che vuole analizzarlo.  
E mentre il rombo della moto qui fuori mi distrae (moto uguale
morte... ricordi?) ti scrivo, amica
mia, le ultime parole che son salite come urlo smorzato a questa bocca tacita che se parlasse non 
so quali danni farebbe...

L'hai letto il capitolo da me indicato in una delle ultime lettere?
Il solitario soggetto mi fa pensare: selvaggio
(eppur mansueto pare...) che sia pur il solitario che

intendo e che sai?

Troppo difficile accomunarlo anche ad un santo eremita...
quel santo che sconfisse il diavol
sotto sembianze suine...

Ma il pensiero mio esula dalla concretezza della lettera che ti scrivo com'č consueto e forse č
meglio che la interrompa qui or che l'amor mio st'arrivando e rischia di interrompere con allegro

fischiettio il tristo fiume (di
parole... di pensieri... di
ricordi) c'ho dentro me ed esigo di esprimere.

Frettolosamente, Cecilia