Sono un
tappeto volante, fatto di colorati fili intrecciati e intricati in modo
complesso, che striscia lentamente sul pelo dell'acqua nei pressi di una
riva apparentemente deserta.
Vengo da lontano, dalla
fonte dei venti che mi hanno spinta
qui.
Era un luogo al centro di vortici, di arie calde e fredde, circondato da
leggere nuvole che rimanevano però sempre ai margini. Un luogo sospeso
tra terra e cielo; andavo su e giù ma non toccavo né la terra
né il cielo, fino a che non sopraggiunse la corrente giusta che
mi liberò dalle spire.
Costeggio la riva, la mia
meta è la collina che sormonta la spiaggia, il bosco, la spiaggia oltre
la collina, ma dovrei virare e non ne ho il
coraggio.
Vago senza senso, lungo la sponda, sperando in una forte folata di vento
che mi obblighi verso la direzione giusta.
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