La Tesi

 

La Valutazione del Personale : il Feedback a 360 gradi

La valutazione a 360 gradi è un metodo innovativo di valutazione della prestazione che prende questo nome poiché le valutazioni vengono richieste da tutte le persone che circondano l’individuo, coinvolgendo il capo, i colleghi, i subordinati ed i clienti, inoltre alle valutazioni degli altri si accoppiano in genere le autovalutazioni fatte dai valutati su loro stessi. Questo modo di valutare è quindi un processo partecipativo che coinvolge un grosso numero di persone rispetto ai tradizionali processi di valutazione della produttività.

Lo strumento principe del feedback a 360 gradi è il questionario che garantisce l’anonimato dei valutatori e la gestione rapida e snella della valutazione stessa: dall'analisi delle risposte scaturiscono i punti di forza ed i punti sui quali è necessario investire per lo sviluppo della persona valutata; questo è l’obiettivo principale che ci si pone quando si impiega tale metodo di valutazione: potenziare le capacità di sviluppo personale e professionale e far ricevere all’individuo dati costruttivi che saranno di aiuto per crescere ed aumentare la produttività del proprio lavoro.

La funzione delle Risorse Umane subisce un radicale cambiamento: non si tratta solo di gestire persone, mansioni e carriere, si tratta di raccogliere e smistare informazioni. Ci sono proposte innovative che prevedono l’impiego di un software che consente una facile gestione del processo in modo completamente automatizzato.

Questo innovativo metodo di valutazione è stato studiato per cercare di rimediare ai problemi tipici della valutazione classica delle prestazioni. L’essere umano in quanto decisore è affetto da due precise limitazioni: non possiede tutta l’informazione rilevante per decidere e qualora ne disponesse, non disporrebbe del tempo o delle capacità di computo necessarie a trattarle in maniera ottimizzante. A queste limitazioni il decisore supplisce ricorrendo a strategie cognitive che gli consentono, alternativamente, di colmare l’incompletezza informativa oppure di limitare l’informazione utilizzata. Inoltre, a volte, il valutatore non vuole deliberatamente fornire valutazioni accurate dei propri subordinati: la valutazione sarebbe, in questo caso, influenzata da comportamenti deliberatamente finalizzati a perseguire propri interessi nei confronti degli altri.

Un rimedio dunque a questi errori di valutazione è rappresentato dal ricorso al feedback a 360 gradi: non è un metodo infallibile e nemmeno perfetto per tutti i tipi di organizzazioni, ma se ben applicato e periodicamente consolidato, è uno strumento in grado di aiutare le organizzazioni ad ottenere risultati significativamente migliori.

La valutazione ed il feedback a 360 gradi sono sempre più utilizzati nelle organizzazioni aziendali in tutti i Paesi del mondo. Sebbene negli Stati Uniti il feedback a 360 gradi sia divenuta pratica comune e le applicazioni nelle aziende siano ormai numerose, è solo da poco tempo che in Italia tale metodologia sembra abbia trovato un approdo. In ogni caso, tale valutazione sta sostituendo o integrando le metodologie tradizionali che hanno sempre previsto un rapporto diretto di valutazione capo – collaboratore.

Ho analizzato due casi concreti di aziende che hanno adottato la valutazione a 360 gradi (Canon Italia e Atriplex), l’esperienza svolta per valutare le performance di un team degli studenti master dell’MBA della SDA Bocconi ed in conclusione è stato preso in considerazione l’utilizzo di questo innovativo sistema di valutazione del personale anche nel settore pubblico e, precisamente, nel Comune di Ravenna.

Al termine di questo lavoro sembra possibile affermare che la valutazione a 360 gradi costituisce un valore aggiunto nello sviluppo delle risorse. Tale prassi oltre a coinvolgere l’intera azienda nella valutazione e nel feedback, garantisce trasparenza sui giudizi permettendo una migliore accettazione dell’intero processo di sviluppo tanto da parte delle linee operative che dei singoli valutati.

 

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