"Daniele e Francesca" [4 nov '09]
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Precisazioni
PRECISAZIONI
A. Per gravi motivi dall’anno 2002 troncammo radicalmente tutti i rapporti con le famiglie d’origine. . In capo alle famiglie vi erano rimaste delle proprietà non usufruibili e dei conti correnti bancari cointestati e/o con delega. Dal momento del distacco non abbiamo più saputo quello che è accaduto in proposito. Nessun conto è mai stato da noi movimentato.
B. Nel 2004 ci sposammo chiedendo ed ottenendo dalla Curia, per gravi motivi, la dispensa delle pubblicazioni ecclesiastiche, anteponendo la celebrazione religiosa alle pubblicazioni civili, effettuatesi a matrimonio avvenuto. Per ulteriore tutela, il rito del matrimonio era stato celebrato in un comune diverso da quello di residenza, ed alla presenza dei soli testimoni trovatoci all’occorrenza dal prete, senza la presenza di nessun parente.
C. Dal 2005 stiamo vivendo in condizioni di particolare povertà. La povertà fu la diretta conseguenza di un’azione di Stalking nei nostri confronti fatta in un momento in cui non ci si poteva difendere da tale offesa, per la mancanza della legge in materia, che fu promulgata solo nel 2009.
D. Nel 2004 tentammo di tutelare in tutte le maniere la nostra persona attraverso delle procedure atte a mantenere nascosta la nostra residenza. Per tutelarci scrivemmo degli esposti alla magistratura e al Quirinale, spiegando la nostra particolare situazione e chiedendo un intervento in proposito. Questi non entrarono mai nel merito delle nostre dichiarazioni, vi fu invece un gioco di Ping Pong tra varie Procure (Roma, Napoli, Perugia, Firenze).
E. Il 25 marzo ’05 accadde nel comune di residenza un incidente che venne strumentalizzato. Le autorità locali non intervennero a nostra difesa, anzi ci crearono un clima totalmente ostile da dover lasciare il comune. In ottobre 2005, fummo costretti a vivere in tenda in stato di estrema povertà. Chiedemmo aiuto al comune di residenza senza esito.
F. Dal 2005 fummo costretti per salvarci la pelle a cambiare spesso città. Continuammo a vivere in stato di povertà. Nel 2007 intervenne un giornale e la RAI DUE per chiedere una soluzione al nostro caso, ma l’appello TV non ebbe grossi risultati.
G. Che eravamo proprietari di una software house della quale non abbiamo più saputo nulla e che ci è stata letteralmente rubata.
DUNQUE
Abbiamo scritto questo documento di “Screening” per chiarire nei dettagli la nostra posizione, in particolare perché sia BEN CHIARO che:
1. i questi anni abbiamo continuato a vivere nel territorio italiano senza avere i mezzi per condurre una vita civile e dignitosa, e questo anche in riferimento agli obblighi che una vita civile comporta.
2. Che le parti di proprietà provenienti dalle famiglie d’origine non sono usufruibili e che dal 2002 noi non siamo più stati in grado di conoscere lo stato di tali proprietà, e di poter fornire dati in proposito anche ai fini tributari.
Gli autori.