Rassegna Stampa 04/2001

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Gli ultimi articoli di questa sezione:

 


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Yahoo! licenzia e si lancia sul porno
per risanare i bilanci in rosso

12 aprile 2001
Articolo messo in Rete alle 01:01 ora italiana (23:01 GMT)

Guadagni inferiori all'anno scorso


All'interno:

Punterà sul mercato a luci rosse

Articoli precedenti e siti 



WEB A LUCI ROSSE (CNN) -- Per far fronte alle ingenti perdite economiche degli ultimi mesi, Yahoo ha annunciato il licenziamento del 12 per cento della propria forza lavoro e nel frattempo si è lanciato sul mercato porno.

Il gigante di internet, che vanta circa 185 milioni di utenti, ha subito quest'anno una flessione del 21 per cento, come hanno mostrato le previsioni nel primo trimestre, che hanno comunque riportato risultati leggermente in rialzo rispetto alle previsioni.

Il suo fatturato è stato pari a 180,2 milioni di dollari rispetto ai 228, 4 milioni di dollari dello scorso anno. Allo stesso modo, i profitti ammontano oggi a 7,6 milioni di dollari e sono - anche qui - inferiori a quelli dello stesso periodo dello scorso anno di 60,5 milioni di dollari.

Il colosso di Internet ha così annunciato numerose misure di contenimento dei costi, che prevedono tra l'altro il licenziamento di 420 dipendenti. Per il prossimo trimestre dell'anno l'azienda prevede di rimanere sostanzialmente in pareggio.

Punterà sul mercato a luci rosse

Nelle ultime settimane, inoltre, la stampa americana ha registrato un incremento notevole dell'attività della sezione "adult and erotica" del mega-portale. La vendita di videocassette e Dvd a luci rosse si è fatta sempre più consistente e la cosa ovviamente non è casuale.

Dal quartier generale dell'azienda - a Santa Clara, in California - i vertici del gruppo si rifugiano dietro a silenzi imbarazzati e comunicati ufficiali in cui si sottolinea che in fondo il negozio online di prodotti a luci rosse ''è solo uno dei tanti che abbiamo sul nostro sito''.

Il tentativo di Yahoo - per il momento non seguito da altri colossi del settore come America online o Microsoft Network - è quello di fare fronte alle perdite degli ultimi mesi facendo ricorso a un settore che dal punto di vista delle vendite "tira" sempre.

Secondo gli analisti, Yahoo - visto il numero di utenti a disposizione - è destinato a diventare in breve tempo un leader nel settore del porno. Ma questa strategia, secondo gli stessi oservatori, rischia di trasformarsi presto in un boomerang, visto che molti inserzionisti - per esempio quelli che si rivolgono ai bambini - potrebbero decidere di ritirare la propria pubblicità del sito.

Yahoo da questo punto di vista si è finora limitata a sottolineare che la sua sezione "adult and erotica" prevede una serie di filtri per impedire l'accesso ai minori. Viene chiesta infatti una registrazione e l'accesso al catalogo viene concesso solo dopo aver fornito il numero di una carta di credito come garanzia della propria età.

Con il contributo di Ap



ARTICOLI PRECEDENTI:
Wall Street prova a cambiare tendenza Il Dow torna a 10.000, il Nasdaq fa +6%
10 aprile 2001

Yahoo! si allea con Sony e Vivendi Aumentano i contatti a Napster
6 aprile 2001

Il motore (di ricerca) batte in testa Sul web, pagine sempre più introvabili
27 marzo 2001

SITO COLLEGATO:
Il portale di Yahoo
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12/04/2001

Palloni gonfiati
Doping a portata di mouse

FIRENZE, 12 APRILE 2001 - Subito, prima. E soprattutto doping. Puro, ma non doc e cioè: doping di origine non controllata. E' Norandrodiol, boccetta cilindrica dal colorino azzurro innocenza. Si pesca in rete (clicca qui), si pappa con carta di credito (Visa o Mastercard, fate voi), si caccia giù immediatamente, quando il postino scampanella al portone. Una manciata di lire (settantamila) e per un pugno di dollari (trentadue) si cala la bomba. Illegale e col suffisso "issima" in Italia, isole comprese.

Norandrodiol è una specie rara dalle nostre parti. Dove, semmai, circolano bon bon (o bum bum, visto che di bombe si tratta) di Decadurabolin o Dynabolon. Due miscugli legali, che però vanno (tassativamente) prescritti dai camici bianchi. Regola di cui si fanno un baffo i mastrolindo dello sport, che pascolando nella selva Internet scovano il prezioso tartufo. O tartufi: Norandrodiol è solo uno dei dieci, cento, mille intrugli. Perché il doping si spruzza (Norandro Spray, sbandierato, anzi sbannerizzato come "new!"), si ingoia e ha una sfilza di nomi di battesimo: Norandrostenedione, Androstenediol, Androdiol e Androbolic. Tutti cliccabili, tutti acquistabili.

Il menù è ricco, ma economico: 60 capsule di Androstenedione vanno sui 18 dollari. Niente male per chi vuol fare l'Hulk. Androbolic è un tantino più prezioso: 35 dollari. Ma scampare la ricetta dell'endocrinologo (o diabetologo) deve pur costare qualche sacrificio. E per la felicità del signor Zeman c'è creatina a fiumi. Basta chiederla. La bomba-click è a portata di mouse. Il villaggio globale del doping è un paesino di una manciata di case: spulcia, cerca, clicca e visualizza, c'è solo il sito in questione. Che propone pure bombe cerebrali. E il nome è tutto un progetto: Tribulus Terrestris. Sotto il logo del pasticcone, poi, campeggiano nomi e nomignoli vari: Methoxylon, Syntrabol, Proxylon, Chrysin e Tribex. Roba che sostituisce un pasto completo. Tranquilli, però. L'aperitivo, almeno quello, si salva. E si chiama Neuro Cocktail (390 grammi, 32 dollari) e stimola, dice, i neurostrasmettitori.
Se poi c'è chi strilla contro il connubio sport-doping, c'è pure chi ne fa una bandiera: il link di sinistra è una finestra su "Sports Illustrated", il vangelo di questo mondo. Eppoi pure grassi e ciccioni scovano qui il loro regno: il Belpaese dei miscugli dimagranti. Ce n'è a josa: guardare a sinistra. Un banner lampeggiante grida: vuoi eliminare lardo superfluo? Vuoi diventare mastrolindo, hai problemi alla prostata? Dietro il mouse c'è la soluzione: pasticche, pasticche e ancora pasticche. Per condividere gioie e delusioni esiste anche un Newsletter. "Join" e cioè "Unisciti", invita il web come una Sirena.
A non volere unirsi sono gli idoli del pallone e i loro medici. Loro sostengono che il nandrolone non è mica l'aspirina che si piglia dall'armadietto dell'infermeria. Peccato che sia a portata di mouse, senza ricetta e pure illegale nel Belpaese. Ma chissà: saranno tutti palloni o palloni gonfiati?

di Giorgio Guidelli

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12/04/2001

India, morte improvvisa per il profeta della Rete

12 aprile 2001
Articolo messo in Rete alle 15:55 ora italiana (13:55 GMT)

NEW DELHI (CNN) -- E' stato trovato morto questa mattina in una stanza d'albergo a Sydney, in Australia, Dewang Mehta, considerato il protagonista della rivoluzione tecnologica in India. Aveva 38 anni ed era stato indicato come uno dei 100 leader del futuro.

"Potrebbe essere stato un attacco di cuore ma non posso dirlo con certezza. La polizia è stata qui ma non ci sono sospetti", ha spiegato il console generale indiano in Australia, Sudhir Kumar, all'agenzia Reuters.

Metha era presidente della Nasscom (National association of software and services companies) e la sua scomparsa viene considerata una perdita gravissima per l'India. "Se c'è una persona a cui deve essere dato credito per lo sviluppo industriale delle tecnologie dell'informazione in India questa persona è Dewang Mehta", ha detto il ministro indiano per le nuove tecnologie, Pramod Mahajan.

Mehta era stato indicato per tre anni consecutivi da Computerworld Magazine come "Evangelizzatore del software" e nel 2000 era stato nominato "uomo tecnologico dell'anno". Il World economic forum svizzero l'aveva indicato tra i 100 leader del futuro.

Era una personalità nota anche per i legami con il mondo dello spettacolo, la 'Bollywood' indiana, e quello della moda; di lui faceva parlare tutto, anche le folte basette simili a quelle di Elvis Presley. E non nascondeva aspirazioni politiche. Sul proprio sito Internet affermava tra l'altro: "Mi piacerebbe partecipare alle elezioni parlamentari per perseguire il mio obiettivo di fare dell'India una superpotenza tecnologica".

Un'ambizione in parte realizzata, secondo quanto ha detto il ministro Mahajan, che commentando la scomparsa di Mehta, lo ha descritto come il "vero ministro" per le nuove tecnologie.

Mehta è stato tra i protagonisti dell'esplosione delle nuove tecnologie in India. La Nasscom nel 1989 contava 38 membri. Con il lavoro di Mehta è arrivata ad averne più di 800.

In India negli ultimi anni si è registrata una vera e propria esplosione della produzione nelle nuove tecnologie. Nel 1995/96 si contavano esportazioni pari a 734 milioni di dollari (oltre 160 miliardi di lire). La previsione per il biennio 2000/2001 è di oltre 6 miliardi di dollari (più di 12.000 miliardi di lire) e l'obiettivo di Mehta era di portarlo a 50 miliardi di dollari entro il 2008.

Tra i suoi impegni ci sono stati l'attività di pressione per agevolazioni fiscali rivolte a quanti si impegnavano nel mondo delle nuove tecnologie e apertura dei mercati, ma anche l'attenzione a contestare l'impressione che i computers siano destinati solo a una élite. Uno dei suoi slogan più noti era: "Abbiamo bisogno di cibo, vestiti, case, elettricità e banda larga".

Con il contributo di Reuters



SITO COLLEGATO:
Il sito di Dewang Mehta
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12/04/2001

La pirateria informatica "cancella" 37mila posti di lavoro


Un'economia parallela illegale che raggiunge e supera il 50% del mercato: la Microsoft fa suonare l'allarme occupazione

FIRENZE, 12 APRILE 2001 - La pirateria informatica "mangia" posti di lavoro. Se la messa in circolazione di software privo di licenza d' uso danneggia i produttori, in questo caso la Microsoft, e fa male al consumatore, la piracy dà un colpo mortale all'occupazione.

Si parla di 37 mila addetti in Italia e 250 mila in Europa, che tradotto in "spiccioli" vuol dire 4-500 posti di lavoro nelle medie città, fra programmatori, installatori, addetti alla promozione. Numero destinato a salire oltre le duemila unità a Roma, Milano, Napoli, numero consistente (200 addetti) anche per le città di piccole dimensioni.

Dietro alla pirateria informatica vive e sorride un florido mercato economico clandestino. Si parla di cifre da capogiro, basti pensare che nell'ultimo anno, nel nostro Paese, la Microsoft ha subito una perdita di 880 miliardi (calcolata dai soli dati dei produttori, dunque destinata almeno a raddoppiare se si prende in considerazione l'intera catena sino alla vendita al dettaglio).

Dati alla mano, il Belpaese mostra un'intensa attività di pirateria: l'Italia è al primo posto in Europa con una percentuale del 47% di vendita di software contraffatti (con un trend in crescita). La media europea è del 34% , mentre Gran Bretagna e Germania sono molto al di sotto, rispettivamente con il 27 ed il 24%. Negli Usa è del 25%. Il dati emergono da un'attività di monitoraggio svolta dalla unità antipirateria informatica di Microsoft che quantifica in 38.065 il numero dei reati scoperti: alla società leader nel mondo per l' informatica sono stati riconosciuti 17,7 milioni di dollari a titolo di risarcimento.

Il punto sulla pirateria informatica è stato fatto giovedì a Firenze da Claudio Bergonzi, coordinatore attività antipiracy di Microsoft Italia, e dalla direttrice del settore, Maria Paola Germano. A Firenze, infatti, Microsoft ha intenzione di creare un Laboratorio di cultura della legalità, d' intesa con le associazioni di categoria e le istituzioni pubbliche, che sarà gestito da Business Software Alliance, l' associazione che unisce tutti i maggiori produttori mondiali di software.

Ma quali sono le città più a rischio pirateria? "In questo caso l'Italia è davvero unita - dice Bergonzi -. Anzi il Nord e le città più grandi, più sviluppate, sono quelli che fanno emergere i dati più allarmanti: a Brescia si parla di un 65% di attività irregolare. Ciò vuol dire che due rivenditori su tre commerciano, anche involontariamente, merce contraffatta". Già, perché i pirati informatici non sono ladruncoli qualsiasi, si tratta "di un'organizzazione altamente specializzata che fa arrivare sul mercato un prodotto difficilmente distinguibile da quello originale".

Com'è possibile, per il consumatore, difendersi dalla frode? "E' difficile - continua Bergonzi -. E' bene diffidare dai prezzi troppo bassi anche se sono proprio quelli che fanno più gola... E comunque devono essere i rivenditori i personaggi più attenti, quelli che in caso di dubbio devono subito contattarci. Anche perché con la pirateria informatica prende l'avvio una concorrenza sleale, dove sono proprio i commercianti a soccombere".

Intanto la Microsoft ha adottato una politica di abbattimento dei costi per cercare di scoraggiare il fenomeno della riproduzione illegale di programmi, applicando sconti e tariffe agevolate a studenti, ricercatori e insegnanti, con licenze fatte apposta per loro.

L'attività antipiracy della Microsoft ha rilevato un 35% di irregolarità a Firenze, il 30% a Prato e Livorno. Dati che salgono oltre il 40% in città come Vicenza, Padova, Verona e che sfiorano il 50 per cento nelle grandi città.

di Ilaria Ulivelli

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Giovedì 12 Aprile 2001, 6:51

Un'altra limata a Freedomland

Quasi in sordina Freedomland (Milano: FDL.MI - notizie) sta perdendo terreno, giorno dopo giorno. Dopo l'exploit seguito alla notizia dell'acquisto di una quota rilevante delle azioni, circa il 30%, da parte della cordata costituita da Cuneo, Benatti e Cairo, che punta a rilanciare le sorti della società fondata da Degiovanni, il titolo sta lentamente ripiegando.

Qualche dato. Nella giornata di ieri, Freedomland ha perso quasi il 2 %; l'altro ieri, nonostante la giornata di generale euforia ha chiuso in sia pur frazionale ribasso dello 0,3 %. Ma nelle cinque sedute della scorsa settimana, nonostante i rialzi legati alla modifica dell'assetto azionario il titolo ha visto ridursi le proprie quotazioni di oltre 1%.
Rispetto a quattro settimane fa, la situazione è addirittura disastrosa, e pari ad una perdita di oltre il 30%.

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Freedomland, sindaci: causa archiviata

Il tribunale di Milano ha "preso atto" delle dimissioni dei sindaci revisori dei conti della Net company: azione civile archiviata dopo il mutamento dell'assetto azionario

MILANO - L'azione civile promossa dalla Consob davanti al tribunale di Milano nel novembre del 2000 nei confronti dei sindaci revisori di Freedomland è stata archiviata con un "non esservi più luogo a procedere sul ricorso".
La decisione - comunicata sia dalla Consob sia da Freedomland - è stata presa dopo le dimessioni a suo tempo dei sidnaci, ma anche perché Freedomland ha completamente mutato l'assetto azionario dopo l'ingresso di Urbano Cairo nella compagine azionaria.

(9 APRILE 2001, ORE 21:30)

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Lunedì 9 Aprile 2001, 20:15

Consob, Tribunale Ha Preso Atto Dimissioni Sindaci

Roma, 9 apr. - (Adnkronos) - La Consob ha denunciato al Tribunale di Milano, nello scorso novembre, i sindaci di Freedomland per gravi irregolarita' nell'adempimento dei propri doveri. In pendenza di tale giudizio, i sindaci hanno rassegnato le dimissioni dall'incarico e sono stati sostituiti dall'assemblea del 28 marzo scorso. E' quanto precisa la stessa Consob in una nota. Il 6 aprile scorso il Tribunale, nel prendere atto di tale evento e rilevato l'accordo di tutti gli interessati, ha ritenuto che non vi fosse ragione di procedere all'accertamento delle denunciate irregolarita' considerando ormai preclusa l'eventualita' di un provvedimento di revoca nei confronti del collegio dimissionario.

 


Lunedì 9 Aprile 2001, 17:15

Freedomland, archiviata denuncia Consob a sindaci

    MILANO, 9 aprile (Reuters) - Il tribunale di Milano venerdì
ha disposto l'archiviazione della denuncia Consob contro i
sindaci di Freedomland <FDL.MI> ex articolo 2409 del codice
civile. 
    Lo dice un comunicato della società, che esprime il proprio
compiacimento sugli esiti del procedimento che ha soddisfatto
"una delle condizioni richiesta da Onetone, Cuneo e associeti,
AngelVentures e Cairo per l'acquisto del 27,36% di Freedomland.
    La nota prosegue affermando che dopo la nuova sistemazione 
degli assetti proprietari l'attuale consiglio "riterrà adempiuto
il proprio compito".
    Consob aveva denunciato i sindaci Freedomland il 4 dicembre
scorso "per il fondato sospetto di gravi irregolarità da essi
commesse nell'esercizo dei loro doveri di vigilanza"./RED

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FREEDOMLAND, ENTRANO NUOVI PARTNER. INIZIA UNA NUOVA ERA

Sono felice di comunicare a voi tutti che ieri notte alle 06.15 ho concluso le note trattative in corso per l’ingresso di nuovi partner nel capitale di Freedomland. Come avrete appreso dalla stampa nei mesi scorsi, una moltetitudine di offerte erano pervenute al CDA di Freedomland dopo l’ufficializzazione della mia volonta’ di aprire il capitale a nuovi soci. Alcune di queste sono state indubbiamente offerte valide, orientate a un effettivo rilancio della societa’ con il suo piano industriale volto a realizzare la convergenza tra Internet e Tv. Altre erano, a mio avviso, null’altro che deprecabili tentativi di approfittare delle note vicende per aggiudicarsi il patrimonio liquido di Freedomland, pari a quasi 450 miliardi di lire. A dispetto dei desiderata di alcuni e delle voglie di conquista finanziaria di altri, sono lieto di annunciarvi - a voi che da sempre condividete il progetto Freedomland - che nel capitale azionario entra da oggi ufficialmente una cordata rappresentata non da finanziari bensi’ da imprenditori di massima credibilita’ ed esperienza. La cordata che rileva il 27,5% del capitale e’ rappresentata da Marco Benatti (OnetoOne), Filippo Cuneo (Bain Cuneo) e Urbano Cairo (Cairo Communications). I loro nomi sono apparsi molto spesso sui mass media, in virtu’ dei risultati che li hanno portati a primeggiare nei rispettivi campi.
Marco Benatti e’ un imprenditore che da tempo conosco e stimo. Ha fondato giovanissimo una TV locale con annessa Radio, per poi creare partendo da zero CIA Medianetwork, tuttoggi il piu’ grande centro media pubblicitario italiano. Ha co-fondato Matrix, la societa’ che ha creato il Portale Virgilio, oggi n.2 in Italia. Matrix e’ stata recentemente valutata oltre 2000 miliardi nell’ambito della cessione a DeAgostini/Seat. E’ altresi’ cofondatore di Inferentia, societa’ leader nel web desing, quotata da luglio al Nuovo Mercato. A lui spettera’ il ruolo di guida della cordata, dal punto di vista gestionale.
Gianfilippo Cuneo e’ il piu’ noto e stimato consulente in Italia, artefice delle piu’ importanti operazioni degli ultimi anni, fra cui Seat/Deagostini e diverse delle piu’ recenti. E’ entrato in Freedomland chiamato a valutare l’esistenza o meno di un business e ha verificato che non soltanto la visione di Freedomland era da ritenersi corretta e anticipatoria di un trend futuro dei piu’ importanti, ma ha altresi’ realizzato un Business Plan per portare l’Internet Tv di Freedomland sempre piu’ verso il modello di Interactive Television che gia’ all’estero sta otteenendo rilevanti successi. Tale spostamento non soltanto e’ da me condiviso, ma altresi’ gia’ anticipato nei primi step con il lancio di e-Tv, il primo servizio di electronic-Tv in Italia rivolto all’utilizzo dei servizi on line via tv. Il Business Plan Cuneo prevede la creazione di partnership commerciali e stratetiche con piu’ soggetti bancari, ed altresi’ istituzioni pubbliche e private interessate a fornire servizi on line ai milioni di famiglie italiane che non dispongono di un PC.

Urbano Cairo e’ il fondatore e Presidente della Cairo Communications, ritenuto da molti analisti uno dei grappi editoriali-pubblicitari a piu’ alto potenziale in Italia. Cairo ha portato l’azienda da zero a quasi 400 miliardi di fatturato e 20 di margine in soli 5 anni.

L’ingresso di questi soci, cui ho delegato espressamente la gestione dell’azienda in toto, apre un nuovo futuro per Freedomland. Dopo i necessari primi mesi (maggio-giugno) di approfondimento, ritengo che l’esperienza di imprenditori di questo livello, unitamente all’esperienza cumulata da Freedomland stessa nell’essere pioniera nel settore della convergenza Internet e TV, possa portare a concretizzazione in pochi anni quella visione iniziale da cui e’ nato un Progetto sin troppo anticipatore di un mercato che oggi molti non solo vedono, ma vorrebbero altresi’ conquistare. Freedomland da oggi ha risorse finanziarie, esperienza diretta, rinnovata credibilita’ e fiducia del mercato, ed una somma di competenze imprenditoriali che danno nuova luce a questa azienda. I partner che entrano hanno fin qui, nella loro esperienza imprenditoriale, creato valore di rilievo in tutte le iniziative cui hanno preso parte. Sono convinto che una compagine di siffatto spessore sapra’ creare quel successo cui Freedomland, dopo tanta fatica e spesso ingiustificate traversie, ha ora la possibilita’ di ottenere.

Come annunciato gia’ a mass media e Consob, ribadisco a voi tutti che l’OPV relativa alla rete I@T sara’ pari al doppio del quantitativo promesso 1.200.000 anziche’ 600.000 titoli complessivi. Pertanto ogni avente diritto delle rispettive categorie potra’ sottoscrivere il doppio del quantitativo inizialmente previsto. Lo Studio Legale Macchi di Celere di Milano sta preparando congiuntamente con il Global Coordinator (Banca Commerciale Italiana) il Prospetto Informativo relativo all’offerta. L’urgenza con cui ci stiamo adoperando e’ massima, per dare il via all’operazione entro la fine di questo corrente mese. A beneficio di tutti voi, lo studio legale/Comit prepara in questa settimana entrante una comunicazione scritta definitiva che verra’ inviata per posta celere a tutti i destinatari dell’offerta.

A conclusione di queste estenuanti trattative, dire che sono felice e’ poco. Non soltanto Freedomland non viene assalita da maleintenzionati, ma si realizzano altresi’ le condizioni per cui questa Impresa puo’ raggiungere quegli obiettivi che ne farebbero una vera e propria Principessa dopo essere stata considerata Brutto Anattroccolo.
Il mio impegno perche’ questo potesse accadere e’ stato assoluto, e a quanto mi sembra molti lo stanno finalmente riconoscendo comprendendo che in Freedomland c’e’ non solo un tesoro monetario ma un business che puo’ valere un giorno molto piu’ del tesoro. Quel business noi tutti lo abbiamo visto prima di molti altri.

Scaricato con mio estremo piacere degli oneri di gestione di Freedomland, dove resto azionista di maggioranza relativa con quota tra il 20 e il 25%, torno da oggi full time sull’azienda che amo. E che ha prospettive da Sogno cui intendo dedicare ogni energia, tempo, risorsa umana e finanziaria.

Virgilio Degiovanni - 6 aprile 2001 ore 01:27

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Venerdì 6 Aprile 2001, 16:12

Freedomland/ A Benatti la vicepresidenza, Iacono amministratore delegato

Marco Benatti presenta la squadra che cercherà di risollevare le sorti di Freedomland (Milano: FDL.MI - notizie) . Il nuovo cda sarà composto da 9 membri. "Io sarò vicepresidente - ha spiegato Benatti, principale azionista della cordata che ha acquisito il 29,75% dell'internet-tv -, mentre pensiamo di confermare l'amministratore delegato attuale, Aldo Iacono". "Nel cda - ha precisato Benatti - entreranno persone con forte visibilità". Una di queste potrebbe essere Marco Vitale, che siede nell'attuale consiglio di Freedomland e che ha già dato la propria disponibilità. Vitale ha detto che "il cda si riunirà fra 15 giorni e, se saranno soddisfatte le tre condizioni poste per l'attuazione dell'accordo (due diligence, autorizzazione da parte di Borsa Italiana a cedere le azioni vincolate da lock up, venir meno della procedura a carico del collegio sindacale, ndr), i consiglieri presenteranno le dimissioni e convocheranno l'assemblea", che dovrà nominare il nuovo board.

Benatti ha ribadito che "Virgilio Degiovanni rimarrà solo come azionista" e che ha dato mandato ad una fiduciaria di rappresentarlo in assemblea: "È stata una sua scelta; la gestione dell'azienda è esclusivamente di nostra competenza".

Benatti ha poi parlato del futuro: "In base al business plan che abbiamo fatto, prevediamo di raggiungere il break even nel 2003. Il nostro impegno è di arrivarci prima". Il numero uno di Onetone ha aggiunto che fra 3-4 mesi verrà presentato il piano industriale di rilancio della società.

 

 


Giovedì 5 Aprile 2001, 19:22

Freedomland, a breve Opv per venditori -Degiovanni

    MILANO, 5 aprile (Reuters) - Virgilio Degiovanni, fondatore
di Freedomland <FDL.MI>, è molto soddisfatto di come si è
conclusa l'operazione di cessione di parte della sua quota nella
società e annuncia che nel giro di qualche settimana partirà
l'Opv del 10% del capitale dell'internet tv riservata alla rete
di vendita.
    "Sono molto soddisfatto, tutto si è concluso come auspicavo
fin dall'inizio, trovando dei veri partner industriali. Il
presidente di Onetone Benatti avrà il ruolo di guida operativa",
ha detto Degiovanni a Reuters.
    Oggi è stata annunciata la vendita del 27% circa di
Freedomland da parte di Degiovanni alla cordata Onetone-Bain
Cuneo-Cairo <CAI.MI>. L'attuale partecipazione di Degiovanni è
del 65,7%.
    "Nel giro di poche settimane partirà l'opv riservata alla
rete di vendita del 10% del capitale di Freedomland, il doppio
di quanto previsto dal prospetto informativo, a 1.000 lire ad
azione", ha aggiunto il fondatore di Freedomland.
    Altre azioni saranno cedute all'azionista Molo che ha
attualmente il 5,8% circa del capitale.
    Al termine di queste operazioni, Degiovanni resterà con il
"20-25%, dipende da come andrà l'opv. Una quota di minoranza
importante che mi consente di restare azionista senza occuparmi
della gestione, come volevo io", ha concluso.

 

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05/04/2001

13:42 » Freedomland: Degiovanni, continuero' da azionista
    Milano, 05 apr - "Continuero' a partecipare all'avventura di Freedomland da azionista, ma la gestione sara' affidata al team guidato da Marco Benatti". Cosi' Virgilio Degiovanni che ha annunciato che "entro la fine di aprile partira' l'opv sul 10% delle mie azioni alla rete di vendita, il doppio rispetto a quello indicato nel prospetto informativo. Un altro 3% sara' ceduto ai soci della prima ora, le famiglie Mortara e Molo".

 

11:27 » Freedomland: Benatti-Cairo-Cuneo annunciano acquisto 27,35% -3-
    Milano, 05 apr - Il contratto siglato questa mattina prevede, inoltre, che Cairo Communication potra' esercitare l'opzione (per l'acquisto del 2,5%) entro il 30 aprile 2002, acquistando le azioni con un prezzo da determinare con lo stesso meccanismo di Onetone e Cuneo & Associati. In caso di rinuncia da parte di Cairo Communication, l'opzione potra' essere esercitata pro-quota da Onetone e Cuneo. Il contratto e' soggetto all'ottenimento da Borsa Italiana dell'autorizzazione a cedere le azioni vincolate da lock-up. Gli acquirenti hanno predisposto un piano di rilancio di Freedomland che si basa su 5 punti: riposizionamento del servizio su una piattaforma legata alla interattivita' sulla Tv e in ridotta contrapposizione con il mondo Pc-Internet, ridisegno e semplificazione del portale Tv, adozione di un modello di business con scarsa dipendenza da fonti di ricavo indirette (pubblicita', e-commerce), sistema distributivo multicanale, con chiaro ruolo della grande distribuzione, azioni di comunicazione e marketing in linea con il nuovo posizionamento e sistema distributivo.
11:14 » Freedomland: Benatti-Cairo-Cuneo annunciano acquisto 27,35% -2-
    Londra, 05 gen - David King, direttore generale del London Metal Exchange (Lme) ha rassegnato le dimissioni dalla carica, dopo 11 anni passati alla guida del primo mercato mondiale dei metalli non-ferrosi con base a Londra. Lo ha reso noto il Lme, precisando che il cinquantacinquenne King "intende dedicarsi ad altri interessi".

Milano, 05 apr - Per il pagamento del corrispettivo l'accordo prevede per Onetone e Cuneo & Associati due alternative. La prima prevede un prezzo per azione compreso tra 14 e 29 euro: il valore, spiega una nota, sara' determinato da una parte fissa, pari a 14 euro, e una parte variabile, calcolata sui valori di Borsa del titolo rilevati nel periodo dal primo novembre 2001 al 30 aprile 2002. Nel caso in cui il valore medio di Borsa sia compreso fra 14 e 28 euro, il corrispettivo variabile sara' pari al 30% della differenza tra il valore medio e 14 euro, piu' il 50% della parte del valore medio compresa tra 28 e 49,6 euro, nel caso il valore medio sia superiore a 28 euro. L'altra opzione prevede, invece, che Onetone e Cuneo e Associati indichino entro il 15/1/2002 un corrispettivo fisso di 18 euro: in questo caso il pagamento sara' suddiviso in due tranche, la prima, pari al 50%, sara' pagata entro il 30 maggio 2002 e la seconda, l'altro 50%, entro il primo novembre 2002. AngelVentures e Urbano Cairo verseranno un corrispettivo di 17,5 euro al momento dell'esecuzione del contratto.
10:48 » Freedomland: Benatti-Cairo-Cuneo annunciano acquisto 27,35%
    Milano, 05 apr - La cordata Onetone, Cuneo e Associati, AngelVentures e Urbano Cairo ha siglato l'accordo per l'acquisizione del 27,35% del capitale di Freedomland da Virgilio Degiovanni. In base all'intesa, Onetone acquista il 16% del capitale (2.305.778 azioni), AngelVentures il 4,86% (700.000 azioni), Cuneo e Associati il 4,5% (648.500) e Urbano Cairo l'1,99% (288.000). Cairo Communication ha un'opzione per un ulteriore 2,5%

 

09:57 » Freedomland: siglata cessione a Benatti, Cuneo e Cairo
    Milano, 05 apr - E' stato firmato questa mattina alle 6 l'accordo per la cessione del 29,5% di Freedomland da Virgilio Degiovanni alla cordata composta da Marco Benatti, Cuneo e Bain e Urbano Cairo. Nella mattinata verra' diffuso un comunicato.

 

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Martedì 3 Aprile 2001, 17:58

Borsa: Il Nasdaq Affossa i Mercati, Mibtel -2,53%

(ASCA) - Roma, 3 apr - Il tonfo del Nasdaq partito gia' in
territorio negativo a Wall Street con un -2,41% affossa i
mercati europei gia' intonati negativamente sulla scia della
chiusura di ieri (-3,1%). E dopo la diffusione dell'indice
sugli ordini industriali in Usa che ha registrato un crollo
a febbraio a -0,4%, un risultato ben peggiore delle attese
che va peraltro ad aggiungersi alla revisione al ribasso del
dato gia' negativo di gennaio che passa da -3,8% ad un
definitivo -4,3%, Piazza Affari intonata al ribasso sin
dalle prime ore delle contrattazioni amplia le flessioni e
sfora anche la soglia dei 27.000 punti per terminare con un
calo del 2,71% a 26.788 punti, mentre oltreoceano l'indice
tecnologico a Wall Street segna un calo del 4,65%.
   Negativi tutti gli altri indici, il Mib 30 lascia sul
terreno il 2,83% a 38.039 punti, il Midex archivia la seduta
con un ribasso del 2,55% a 30.207 punti, di segno rosso
anche il Numtel (4,29%). Non si salva nessun titolo. In
controtendenza solo le Freedomland nel nuovo mercato
(+0,03%) e le Buffetti tra i titoli 'media' (+0,07%).
   Pesanti soprattutto i titoli Seat (-7,36%), le Bipop
(-6,25%) e le Mediolanum (-6,16%). In forte calo anche le
Ras (-5,59%), le Editoriale l'Espresso (-5,43%) tra i titoli
'media', e le banca di Roma (-5,395). Male anche le Mps
(-4,46%).

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Martedì 3 Aprile 2001, 8:55
Degiovanni ha deciso: vendo Freedomland a Benatti-Cairo-Cuneo

Degiovanni ha scelto: Freedomland sarà venduta alla cordata Benatti-Cairo-Cuneo. Secondo quanto scrive il quotidiano Mf, il 29,5% della Internet tv nelle mani di Degiovanni verrebbe ceduto ai tre imprenditori che pagheranno un prezzo che oscillerà tra i 18 e i 20 euro per azione (Freedomland quota attorno ai 30 euro).
L'annuncio potrebbe essere dato già quest'oggi. Il piano industriale messo a punto da Gianfilippo Cuneo avrebbe convinto Degiovanni. Secondo il nuovo business plan Freedomland dovrebbe trasformarsi da Internet tv a televisione interattiva (seguendo uno schema di successo già applicato in Gran Bretagna e Stati Uniti).
Inoltre l'offerta monetaria che Benatti e soci hanno messo a punto è risultata essere tra le più convenienti rispetto a quella degli altri pretendenti. Bernabé e Piol avevano offerto tra i 12 e i 16 euro per azione mentre Finmatica aveva proposto uno scambio azionario. E proprio la società di Pierluigi Crudele potrebbe essere l'ultimo ostacolo alla vendita.
Finmatica potrebbe a questo punto prepararsi a lanciare un'opa ostile sull'intero capitale di Freedomland. Intanto proprio lo stesso Pierluigi Crudele (presidente e fondatore di Finmatica) è entrato a far parte di uno dei salotti buoni della finanza italiana. Proprio oggi è stato annunciato l'ingresso di Crudele nel capitale della Hopa, la finanziaria che riunisce circa 170 imprenditori bresciani e che fa capo ad Emilio Gnutti.
La Hopa è la società a cui fanno capo sia Olivetti che Telecom e la partecipazione di Crudele (con l'1,5% del capitale) in questa società fanno pensare ad un rafforzamento finanziario di Finmatica per eventuali operazioni straordinarie.

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Lunedì 2 Aprile 2001, 8:50

Nuovo Mercato: chi vince e chi perde nel 2001

Monitorare un mercato significa osservarlo sotto diverse prospettive, con particolare attenzione ai microtrend periodici. Infatti, il mercato azionario si va sempre più differenziando al suo interno e la logica vincente sui mercati più spessi, più densi e, quindi, più affidabili è quella di scovare il valore. Il nasdaq si presta in modo particolare a questo esercizio, il Nuovo Mercato molto meno. Tuttavia, su Goa applichiamo, per quanto possibile, la tecnica dell'osservazione multidimensionale e multitemporale anche al mercato dei tecnologici italiani, offrendo così ai nostri lettori prospettive e informazioni sempre nuove e diverse a partire dalle quali procedere ad effettuare le proprie scelte di investimento. Eccovi, quindi, le performance sul Nuovo Mercato per il 2001 che mostra ai vertici (e non poteva essere altrimenti) Vitaminic (Milano: VIT.MI - notizie) che ha realizzato un più che rilevante +171% circa che, per il momento, mette da parte tutti i dubbi sul business model e la sua effettiva capacità di fare soldi come impresa. Poi, molto lontana Aisoftware con +37% che costituisce un ottimo risultato e premia l'impresa sulla quale abbiamo più volte detto cose positive, e ancora Freedomland (Milano: FDL.MI - notizie) con +34% bistrattata un pò da tutti, e nella migliore delle ipotesi con un business model "anticipatorio" rispetto alle potenzialità della tv interattiva, tuttavia per ora incassa un buon risultato. Da notare anche le performance di Reply (Milano: REY.MI - notizie) (27%) e Cad.it (26%). Sono di sicuro interesse anche i tonfi, perché è proprio lì in mezzo che vanno cercati gli acquisti che potrebbero rivelarsi vincenti. Sono sicuramente sopra il 30% di perdita secca CHL (Milano: CHL.MI - notizie) , leader nel commercio elettronico in preda ad un mutamento che qualcuno vuole strutturale e che, al momento prende uno schiaffone molto sonoro; poi Finmatica (Milano: FMAT.MI - notizie) che lasscia sul terreno qualcosa come il 34,7% e ancora BBBiotech con un sonoro -34% e, più giù, Euphon (Milano: EUP.MI - notizie) con -35,6% e, al fondo della graduatoria si Biosearch (Milano: BIO.MI - notizie) con -40,8% e CTO (Milano: CTO.MI - notizie) -46,9%. Scrutatele, magari seguendo quanto su Goa vi andiamo dicendo, perché i prezzi bassi sono il primo passo per ottimi risultati.

 

 

Domenica 1 Aprile 2001, 7:20

Chi vince e chi perde sul NM nel medio periodo

29 perdono e 11 guadagnano, questo in sintesi il risultato delle performance dei titoli tecnologici sul Nuovo Mercato. Insomma, va male, ma qualcosa si poteva pur fare. Insomma, si constata una relativa differenziazione delle performance, ed una "classifica" lunga visto che si va dal +171,77% di Vitaminic (Milano: VIT.MI - notizie) (che ha incassato lo stato di grazia di qualche tempo fa) al -46,9% di CTO (Milano: CTO.MI - notizie) , subito incalzata da Biosearch (Milano: BIO.MI - notizie) , biotech italiana duramente colpita negli ultimi periodi. Con prestazioni superiori al +35% abbiamo due diverse protagoniste come Aisoftware e Freedomland (Milano: FDL.MI - notizie) . Il primo lo abbiamo definito un titolo "tosto" e confermiamo questo giudizio, anche se nell'ultimo mese ha visto il suo valore tagliato del 15%; per Freedomland rimangono serie perplessità su tutta la sua vicenda, ma sul piano delle prospettive del business, occorre evitare giudizi troppo affrettati. Il mondo delle televisioni (si, al plurale) è in piena evoluzione, ed a fronte della crisi di passaggio che sta vivendo internet e dintorni, non sono pochi coloro che si interrogano su come mettere in valore la capacità di penetrazione della tv unita alla flessibilità e bidirezionalità di internet. Da segnalare anche le prestazioni di Reply (Milano: REY.MI - notizie) e Cad.it che superano di slancio il +25% sulle tredici settimane. E i titoli-simbolo? Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie) perde oltre il 15%, Dada (Milano: DA.MI - notizie) oltre il 20%, Ebiscom poco meno del 15%. Insomma, sul medio periodo il Nuovo Mercato non è stato generoso con gli investitori. E per il futuro? Molta molta cautela, perché l'articolazione interna del mercato non è tale da consentire un applicazione estesa del criterio di screening che, invece, sul Nasdaq funziona benissimo.

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