Rassegna Stampa 04/2001
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WEB A LUCI ROSSE (CNN) -- Per far fronte alle ingenti perdite economiche degli ultimi mesi, Yahoo ha annunciato il licenziamento del 12 per cento della propria forza lavoro e nel frattempo si è lanciato sul mercato porno.
Il gigante di internet, che vanta circa 185 milioni di utenti, ha subito quest'anno una flessione del 21 per cento, come hanno mostrato le previsioni nel primo trimestre, che hanno comunque riportato risultati leggermente in rialzo rispetto alle previsioni.
Il suo fatturato è stato pari a 180,2 milioni di dollari rispetto ai 228, 4 milioni di dollari dello scorso anno. Allo stesso modo, i profitti ammontano oggi a 7,6 milioni di dollari e sono - anche qui - inferiori a quelli dello stesso periodo dello scorso anno di 60,5 milioni di dollari.
Il colosso di Internet ha così annunciato numerose misure di contenimento dei costi, che prevedono tra l'altro il licenziamento di 420 dipendenti. Per il prossimo trimestre dell'anno l'azienda prevede di rimanere sostanzialmente in pareggio.
Nelle ultime settimane, inoltre, la stampa americana ha registrato un incremento notevole dell'attività della sezione "adult and erotica" del mega-portale. La vendita di videocassette e Dvd a luci rosse si è fatta sempre più consistente e la cosa ovviamente non è casuale.
Dal quartier generale dell'azienda - a Santa Clara, in California - i vertici del gruppo si rifugiano dietro a silenzi imbarazzati e comunicati ufficiali in cui si sottolinea che in fondo il negozio online di prodotti a luci rosse ''è solo uno dei tanti che abbiamo sul nostro sito''.
Il tentativo di Yahoo - per il momento non seguito da altri colossi del settore come America online o Microsoft Network - è quello di fare fronte alle perdite degli ultimi mesi facendo ricorso a un settore che dal punto di vista delle vendite "tira" sempre.
Secondo gli analisti, Yahoo - visto il numero di utenti a disposizione - è destinato a diventare in breve tempo un leader nel settore del porno. Ma questa strategia, secondo gli stessi oservatori, rischia di trasformarsi presto in un boomerang, visto che molti inserzionisti - per esempio quelli che si rivolgono ai bambini - potrebbero decidere di ritirare la propria pubblicità del sito.
Yahoo da questo punto di vista si è finora limitata a sottolineare che la sua sezione "adult and erotica" prevede una serie di filtri per impedire l'accesso ai minori. Viene chiesta infatti una registrazione e l'accesso al catalogo viene concesso solo dopo aver fornito il numero di una carta di credito come garanzia della propria età.
Con il contributo di Ap
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NB: Le pagine si apriranno in un'altra finestra del vostro browserIl link ai siti esterni non implica riconoscimento da parte di CNNItalia.
di Giorgio Guidelli
NEW DELHI (CNN) -- E' stato trovato morto questa mattina in una stanza d'albergo a Sydney, in Australia, Dewang Mehta, considerato il protagonista della rivoluzione tecnologica in India. Aveva 38 anni ed era stato indicato come uno dei 100 leader del futuro.
"Potrebbe essere stato un attacco di cuore ma non posso dirlo con certezza. La polizia è stata qui ma non ci sono sospetti", ha spiegato il console generale indiano in Australia, Sudhir Kumar, all'agenzia Reuters.
Metha era presidente della Nasscom (National association of software and services companies) e la sua scomparsa viene considerata una perdita gravissima per l'India. "Se c'è una persona a cui deve essere dato credito per lo sviluppo industriale delle tecnologie dell'informazione in India questa persona è Dewang Mehta", ha detto il ministro indiano per le nuove tecnologie, Pramod Mahajan.
Mehta era stato indicato per tre anni consecutivi da Computerworld Magazine come "Evangelizzatore del software" e nel 2000 era stato nominato "uomo tecnologico dell'anno". Il World economic forum svizzero l'aveva indicato tra i 100 leader del futuro.
Era una personalità nota anche per i legami con il mondo dello spettacolo, la 'Bollywood' indiana, e quello della moda; di lui faceva parlare tutto, anche le folte basette simili a quelle di Elvis Presley. E non nascondeva aspirazioni politiche. Sul proprio sito Internet affermava tra l'altro: "Mi piacerebbe partecipare alle elezioni parlamentari per perseguire il mio obiettivo di fare dell'India una superpotenza tecnologica".
Un'ambizione in parte realizzata, secondo quanto ha detto il ministro Mahajan, che commentando la scomparsa di Mehta, lo ha descritto come il "vero ministro" per le nuove tecnologie.
Mehta è stato tra i protagonisti dell'esplosione delle nuove tecnologie in India. La Nasscom nel 1989 contava 38 membri. Con il lavoro di Mehta è arrivata ad averne più di 800.
In India negli ultimi anni si è registrata una vera e propria esplosione della produzione nelle nuove tecnologie. Nel 1995/96 si contavano esportazioni pari a 734 milioni di dollari (oltre 160 miliardi di lire). La previsione per il biennio 2000/2001 è di oltre 6 miliardi di dollari (più di 12.000 miliardi di lire) e l'obiettivo di Mehta era di portarlo a 50 miliardi di dollari entro il 2008.
Tra i suoi impegni ci sono stati l'attività di pressione per agevolazioni fiscali rivolte a quanti si impegnavano nel mondo delle nuove tecnologie e apertura dei mercati, ma anche l'attenzione a contestare l'impressione che i computers siano destinati solo a una élite. Uno dei suoi slogan più noti era: "Abbiamo bisogno di cibo, vestiti, case, elettricità e banda larga".
Con il contributo di Reuters
Il sito di Dewang Mehta
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Un'economia
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suonare l'allarme occupazione
di Ilaria Ulivelli
Il tribunale di Milano ha "preso atto" delle dimissioni dei sindaci
revisori dei conti della Net company: azione civile archiviata dopo il mutamento
dell'assetto azionario
MILANO - L'azione civile promossa dalla Consob davanti al tribunale di Milano
nel novembre del 2000 nei confronti dei sindaci revisori di Freedomland è stata
archiviata con un "non esservi più luogo a procedere sul ricorso".
La decisione - comunicata sia dalla Consob sia da Freedomland - è stata presa
dopo le dimessioni a suo tempo dei sidnaci, ma anche perché Freedomland ha
completamente mutato l'assetto azionario dopo l'ingresso di Urbano Cairo nella
compagine azionaria.
(9 APRILE 2001, ORE 21:30)
notizia letta su WWW.ILNUOVO.IT
FREEDOMLAND, ENTRANO NUOVI PARTNER. INIZIA UNA NUOVA ERA
Sono felice di comunicare a
voi tutti che ieri notte alle 06.15 ho concluso le note trattative in corso per
l’ingresso di nuovi partner nel capitale di Freedomland. Come avrete appreso
dalla stampa nei mesi scorsi, una moltetitudine di offerte erano pervenute al
CDA di Freedomland dopo l’ufficializzazione della mia volonta’ di aprire il
capitale a nuovi soci. Alcune di queste sono state indubbiamente offerte valide,
orientate a un effettivo rilancio della societa’ con il suo piano industriale
volto a realizzare la convergenza tra Internet e Tv. Altre erano, a mio avviso,
null’altro che deprecabili tentativi di approfittare delle note vicende per
aggiudicarsi il patrimonio liquido di Freedomland, pari a quasi 450 miliardi di
lire. A dispetto dei desiderata di alcuni e delle voglie di conquista
finanziaria di altri, sono lieto di annunciarvi - a voi che da sempre
condividete il progetto Freedomland - che nel capitale azionario entra da oggi
ufficialmente una cordata rappresentata non da finanziari bensi’ da
imprenditori di massima credibilita’ ed esperienza. La cordata che rileva il
27,5% del capitale e’ rappresentata da Marco Benatti (OnetoOne), Filippo Cuneo
(Bain Cuneo) e Urbano Cairo (Cairo Communications). I loro nomi sono apparsi
molto spesso sui mass media, in virtu’ dei risultati che li hanno portati a
primeggiare nei rispettivi campi.
Marco Benatti e’ un imprenditore che da tempo conosco e stimo. Ha fondato
giovanissimo una TV locale con annessa Radio, per poi creare partendo da zero
CIA Medianetwork, tuttoggi il piu’ grande centro media pubblicitario italiano.
Ha co-fondato Matrix, la societa’ che ha creato il Portale Virgilio, oggi n.2
in Italia. Matrix e’ stata recentemente valutata oltre 2000 miliardi
nell’ambito della cessione a DeAgostini/Seat. E’ altresi’ cofondatore di
Inferentia, societa’ leader nel web desing, quotata da luglio al Nuovo
Mercato. A lui spettera’ il ruolo di guida della cordata, dal punto di vista
gestionale.
Gianfilippo Cuneo e’ il piu’ noto e stimato consulente in Italia, artefice
delle piu’ importanti operazioni degli ultimi anni, fra cui Seat/Deagostini e
diverse delle piu’ recenti. E’ entrato in Freedomland chiamato a valutare
l’esistenza o meno di un business e ha verificato che non soltanto la visione
di Freedomland era da ritenersi corretta e anticipatoria di un trend futuro dei
piu’ importanti, ma ha altresi’ realizzato un Business Plan per portare
l’Internet Tv di Freedomland sempre piu’ verso il modello di Interactive
Television che gia’ all’estero sta otteenendo rilevanti successi. Tale
spostamento non soltanto e’ da me condiviso, ma altresi’ gia’ anticipato
nei primi step con il lancio di e-Tv, il primo servizio di electronic-Tv in
Italia rivolto all’utilizzo dei servizi on line via tv. Il Business Plan Cuneo
prevede la creazione di partnership commerciali e stratetiche con piu’
soggetti bancari, ed altresi’ istituzioni pubbliche e private interessate a
fornire servizi on line ai milioni di famiglie italiane che non dispongono di un
PC.
Urbano Cairo e’ il fondatore e Presidente della Cairo Communications, ritenuto da molti analisti uno dei grappi editoriali-pubblicitari a piu’ alto potenziale in Italia. Cairo ha portato l’azienda da zero a quasi 400 miliardi di fatturato e 20 di margine in soli 5 anni.
L’ingresso di questi soci, cui ho delegato espressamente la gestione dell’azienda in toto, apre un nuovo futuro per Freedomland. Dopo i necessari primi mesi (maggio-giugno) di approfondimento, ritengo che l’esperienza di imprenditori di questo livello, unitamente all’esperienza cumulata da Freedomland stessa nell’essere pioniera nel settore della convergenza Internet e TV, possa portare a concretizzazione in pochi anni quella visione iniziale da cui e’ nato un Progetto sin troppo anticipatore di un mercato che oggi molti non solo vedono, ma vorrebbero altresi’ conquistare. Freedomland da oggi ha risorse finanziarie, esperienza diretta, rinnovata credibilita’ e fiducia del mercato, ed una somma di competenze imprenditoriali che danno nuova luce a questa azienda. I partner che entrano hanno fin qui, nella loro esperienza imprenditoriale, creato valore di rilievo in tutte le iniziative cui hanno preso parte. Sono convinto che una compagine di siffatto spessore sapra’ creare quel successo cui Freedomland, dopo tanta fatica e spesso ingiustificate traversie, ha ora la possibilita’ di ottenere.
Come annunciato gia’ a mass media e Consob, ribadisco a voi tutti che l’OPV relativa alla rete I@T sara’ pari al doppio del quantitativo promesso 1.200.000 anziche’ 600.000 titoli complessivi. Pertanto ogni avente diritto delle rispettive categorie potra’ sottoscrivere il doppio del quantitativo inizialmente previsto. Lo Studio Legale Macchi di Celere di Milano sta preparando congiuntamente con il Global Coordinator (Banca Commerciale Italiana) il Prospetto Informativo relativo all’offerta. L’urgenza con cui ci stiamo adoperando e’ massima, per dare il via all’operazione entro la fine di questo corrente mese. A beneficio di tutti voi, lo studio legale/Comit prepara in questa settimana entrante una comunicazione scritta definitiva che verra’ inviata per posta celere a tutti i destinatari dell’offerta.
A conclusione di queste
estenuanti trattative, dire che sono felice e’ poco. Non soltanto Freedomland
non viene assalita da maleintenzionati, ma si realizzano altresi’ le
condizioni per cui questa Impresa puo’ raggiungere quegli obiettivi che ne
farebbero una vera e propria Principessa dopo essere stata considerata Brutto
Anattroccolo.
Il mio impegno perche’ questo potesse accadere e’ stato assoluto, e a quanto
mi sembra molti lo stanno finalmente riconoscendo comprendendo che in
Freedomland c’e’ non solo un tesoro monetario ma un business che puo’
valere un giorno molto piu’ del tesoro. Quel business noi tutti lo abbiamo
visto prima di molti altri.
Scaricato con mio estremo
piacere degli oneri di gestione di Freedomland, dove resto azionista di
maggioranza relativa con quota tra il 20 e il 25%, torno da oggi full time
sull’azienda che amo. E che ha prospettive da Sogno cui intendo dedicare ogni
energia, tempo, risorsa umana e finanziaria.
Virgilio Degiovanni - 6 aprile 2001 ore 01:27
Marco Benatti presenta la squadra che cercherà di risollevare le sorti di Freedomland (Milano: FDL.MI - notizie) . Il nuovo cda sarà composto da 9 membri. "Io sarò vicepresidente - ha spiegato Benatti, principale azionista della cordata che ha acquisito il 29,75% dell'internet-tv -, mentre pensiamo di confermare l'amministratore delegato attuale, Aldo Iacono". "Nel cda - ha precisato Benatti - entreranno persone con forte visibilità". Una di queste potrebbe essere Marco Vitale, che siede nell'attuale consiglio di Freedomland e che ha già dato la propria disponibilità. Vitale ha detto che "il cda si riunirà fra 15 giorni e, se saranno soddisfatte le tre condizioni poste per l'attuazione dell'accordo (due diligence, autorizzazione da parte di Borsa Italiana a cedere le azioni vincolate da lock up, venir meno della procedura a carico del collegio sindacale, ndr), i consiglieri presenteranno le dimissioni e convocheranno l'assemblea", che dovrà nominare il nuovo board.
Benatti ha ribadito che "Virgilio Degiovanni rimarrà solo come azionista" e che ha dato mandato ad una fiduciaria di rappresentarlo in assemblea: "È stata una sua scelta; la gestione dell'azienda è esclusivamente di nostra competenza".
Benatti ha poi parlato del futuro: "In base al business plan che abbiamo fatto, prevediamo di raggiungere il break even nel 2003. Il nostro impegno è di arrivarci prima". Il numero uno di Onetone ha aggiunto che fra 3-4 mesi verrà presentato il piano industriale di rilancio della società.
05/04/2001
13:42 » Freedomland: Degiovanni, continuero' da azionista | ||
Milano, 05 apr - "Continuero' a partecipare all'avventura di Freedomland da azionista, ma la gestione sara' affidata al team guidato da Marco Benatti". Cosi' Virgilio Degiovanni che ha annunciato che "entro la fine di aprile partira' l'opv sul 10% delle mie azioni alla rete di vendita, il doppio rispetto a quello indicato nel prospetto informativo. Un altro 3% sara' ceduto ai soci della prima ora, le famiglie Mortara e Molo". |
11:27 » Freedomland: Benatti-Cairo-Cuneo annunciano acquisto 27,35% -3- | ||
Milano, 05 apr - Il contratto siglato questa mattina prevede, inoltre, che Cairo Communication potra' esercitare l'opzione (per l'acquisto del 2,5%) entro il 30 aprile 2002, acquistando le azioni con un prezzo da determinare con lo stesso meccanismo di Onetone e Cuneo & Associati. In caso di rinuncia da parte di Cairo Communication, l'opzione potra' essere esercitata pro-quota da Onetone e Cuneo. Il contratto e' soggetto all'ottenimento da Borsa Italiana dell'autorizzazione a cedere le azioni vincolate da lock-up. Gli acquirenti hanno predisposto un piano di rilancio di Freedomland che si basa su 5 punti: riposizionamento del servizio su una piattaforma legata alla interattivita' sulla Tv e in ridotta contrapposizione con il mondo Pc-Internet, ridisegno e semplificazione del portale Tv, adozione di un modello di business con scarsa dipendenza da fonti di ricavo indirette (pubblicita', e-commerce), sistema distributivo multicanale, con chiaro ruolo della grande distribuzione, azioni di comunicazione e marketing in linea con il nuovo posizionamento e sistema distributivo. |
11:14 » Freedomland: Benatti-Cairo-Cuneo annunciano acquisto 27,35% -2- | ||
Londra, 05 gen - David King,
direttore generale del London Metal Exchange (Lme) ha rassegnato le
dimissioni dalla carica, dopo 11 anni passati alla guida del primo mercato
mondiale dei metalli non-ferrosi con base a Londra. Lo ha reso noto il Lme,
precisando che il cinquantacinquenne King "intende dedicarsi ad altri
interessi".
Milano, 05 apr - Per il pagamento del corrispettivo l'accordo prevede per Onetone e Cuneo & Associati due alternative. La prima prevede un prezzo per azione compreso tra 14 e 29 euro: il valore, spiega una nota, sara' determinato da una parte fissa, pari a 14 euro, e una parte variabile, calcolata sui valori di Borsa del titolo rilevati nel periodo dal primo novembre 2001 al 30 aprile 2002. Nel caso in cui il valore medio di Borsa sia compreso fra 14 e 28 euro, il corrispettivo variabile sara' pari al 30% della differenza tra il valore medio e 14 euro, piu' il 50% della parte del valore medio compresa tra 28 e 49,6 euro, nel caso il valore medio sia superiore a 28 euro. L'altra opzione prevede, invece, che Onetone e Cuneo e Associati indichino entro il 15/1/2002 un corrispettivo fisso di 18 euro: in questo caso il pagamento sara' suddiviso in due tranche, la prima, pari al 50%, sara' pagata entro il 30 maggio 2002 e la seconda, l'altro 50%, entro il primo novembre 2002. AngelVentures e Urbano Cairo verseranno un corrispettivo di 17,5 euro al momento dell'esecuzione del contratto. |
10:48 » Freedomland: Benatti-Cairo-Cuneo annunciano acquisto 27,35% | ||
Milano, 05 apr - La cordata Onetone, Cuneo e Associati, AngelVentures e Urbano Cairo ha siglato l'accordo per l'acquisizione del 27,35% del capitale di Freedomland da Virgilio Degiovanni. In base all'intesa, Onetone acquista il 16% del capitale (2.305.778 azioni), AngelVentures il 4,86% (700.000 azioni), Cuneo e Associati il 4,5% (648.500) e Urbano Cairo l'1,99% (288.000). Cairo Communication ha un'opzione per un ulteriore 2,5% |
09:57 » Freedomland: siglata cessione a Benatti, Cuneo e Cairo | ||
Milano, 05 apr - E' stato firmato questa mattina alle 6 l'accordo per la cessione del 29,5% di Freedomland da Virgilio Degiovanni alla cordata composta da Marco Benatti, Cuneo e Bain e Urbano Cairo. Nella mattinata verra' diffuso un comunicato. |
(ASCA) - Roma, 3 apr - Il tonfo del Nasdaq partito gia' in territorio negativo a Wall Street con un -2,41% affossa i mercati europei gia' intonati negativamente sulla scia della chiusura di ieri (-3,1%). E dopo la diffusione dell'indice sugli ordini industriali in Usa che ha registrato un crollo a febbraio a -0,4%, un risultato ben peggiore delle attese che va peraltro ad aggiungersi alla revisione al ribasso del dato gia' negativo di gennaio che passa da -3,8% ad un definitivo -4,3%, Piazza Affari intonata al ribasso sin dalle prime ore delle contrattazioni amplia le flessioni e sfora anche la soglia dei 27.000 punti per terminare con un calo del 2,71% a 26.788 punti, mentre oltreoceano l'indice tecnologico a Wall Street segna un calo del 4,65%. Negativi tutti gli altri indici, il Mib 30 lascia sul terreno il 2,83% a 38.039 punti, il Midex archivia la seduta con un ribasso del 2,55% a 30.207 punti, di segno rosso anche il Numtel (4,29%). Non si salva nessun titolo. In controtendenza solo le Freedomland nel nuovo mercato (+0,03%) e le Buffetti tra i titoli 'media' (+0,07%). Pesanti soprattutto i titoli Seat (-7,36%), le Bipop (-6,25%) e le Mediolanum (-6,16%). In forte calo anche le Ras (-5,59%), le Editoriale l'Espresso (-5,43%) tra i titoli 'media', e le banca di Roma (-5,395). Male anche le Mps (-4,46%).
Martedì 3 Aprile 2001, 8:55
Degiovanni ha deciso: vendo Freedomland a
Benatti-Cairo-Cuneo
Degiovanni ha scelto: Freedomland sarà venduta alla cordata
Benatti-Cairo-Cuneo. Secondo quanto scrive il quotidiano Mf, il 29,5% della
Internet tv nelle mani di Degiovanni verrebbe ceduto ai tre imprenditori che
pagheranno un prezzo che oscillerà tra i 18 e i 20 euro per azione (Freedomland
quota attorno ai 30 euro).
L'annuncio potrebbe essere dato già quest'oggi. Il piano industriale
messo a punto da Gianfilippo Cuneo avrebbe convinto Degiovanni. Secondo il nuovo
business plan Freedomland dovrebbe trasformarsi da Internet tv a televisione
interattiva (seguendo uno schema di successo già applicato in Gran Bretagna e
Stati Uniti).
Inoltre l'offerta monetaria che Benatti e soci hanno messo a punto è
risultata essere tra le più convenienti rispetto a quella degli altri
pretendenti. Bernabé e Piol avevano offerto tra i 12 e i 16 euro per azione
mentre Finmatica aveva proposto uno scambio azionario. E proprio la società di
Pierluigi Crudele potrebbe essere l'ultimo ostacolo alla vendita.
Finmatica potrebbe a questo punto prepararsi a lanciare un'opa ostile
sull'intero capitale di Freedomland. Intanto proprio lo stesso Pierluigi Crudele
(presidente e fondatore di Finmatica) è entrato a far parte di uno dei salotti
buoni della finanza italiana. Proprio oggi è stato annunciato l'ingresso di
Crudele nel capitale della Hopa, la finanziaria che riunisce circa 170
imprenditori bresciani e che fa capo ad Emilio Gnutti.
La Hopa è la società a cui fanno capo sia Olivetti che Telecom e la
partecipazione di Crudele (con l'1,5% del capitale) in questa società fanno
pensare ad un rafforzamento finanziario di Finmatica per eventuali
operazioni straordinarie.
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