Dopo un lungo inverno
segregati in casa a causa delle chiusure imposte dal Coronavirus, ora
che si può nuovamente circolare liberamente, decidiamo di organizzare
una mini vacanza in sidecar. Grazie ad un buono Day Dreams ricevuto
in seguito all'acquisto di alcuni prodotti, prenotiamo in una struttura
aderente al loro circuito. La scelta cade sul Lago di Garda e
precisamente a Nago-Torbole, vicino a Riva del Garda, prenotando in un
modesto hotel 3 stelle, Hotel Rubino, che sembra collocato in posizione
per noi ideale: al vertice del lago, permettendoci di visitare sia la
costa est che quella ovest del lago stesso.
GIOVEDI' 3 GIUGNO 2021 - NAGO (TN) Partiamo dalla provincia di Varese col
nostro sidecar, annesso a moto Harley Heritage, alle ore 9.30 sperando
di evitare un po' del traffico milanese tipico dei giorni feriali. Non ci risparmiamo proprio un bel
niente e l'autostrada nella cintura milanese è un inferno come al
solito, con l'aggiunta ulteriore di lavori stradali che incasinano di
più il tutto. Oltrepassata Milano, fortunatamente si
viaggia abbastanza decentemente ma ci troveremo nuovamente bloccati una
volta usciti dall'autostrada a Rovereto, per percorrere gli ultimi 12
km. che ci separano dalla nostra destinazione. Viviamo un momento di
panico attraversando una lunga galleria, praticamente bloccati in
colonna. Con la moto e soprattutto con il sidecar, non è il massimo
essere fermi in galleria. Fortunatamente ci fanno largo, permettendoci
di passare e di tornare a respirare decentemente. Alle 14 arriviamo
finalmente in albergo e ci rendiamo conto che l'hotel Rubino è proprio
modesto modesto. La camera è al di sotto delle aspettative in quanto
non presentava tutti i requisiti da noi richiesti e con una fastidiosa
moquette sul pavimento che contribuisce a renderla più scomoda e più
calda.
Riposiamo qualche ora e, prima di
cena, facciamo un giro di perlustrazione nel borgo di Nago. La frazione
di Nago si trova in collina, a 2 km dal lago e da Torbole. Ha un centro
storico caratteristico che ricorda un paese di montagna con case
strette e colorate, talvolta abbellite da dipinti sulle facciate e con
graziosi gradini ed archetti di collegamento tra una viuzza e l'altra.
Veramente piacevole.
NAGO
Poi ceniamo in hotel e dobbiamo dire
che la cena compresa nella mezza pensione non è affatto male: tutto
abbondantissimo e gustoso. Dopo cena ci tratteniamo un po' sulle panchine antistanti l'hotel e poi ci ritiriamo in quanto stanchissimi.
Ci svegliamo di buon ora e notiamo che è una bella giornata soleggiata.
Le previsioni meteo, fortunatamente, non hanno sbagliato. Questa volta
ci è andata bene.
Consumiamo la mediocre colazione dell'hotel con alimenti confezionati
di bassa qualità e distributori eroganti bevande fredde e calde al
limite della legalità.
In seguito ci mettiamo in moto percorrendo la costa est del lago di Garda.
Lungo la discesa che dal nostro hotel di Nago conduce a Torbole, c'è
una veduta spettacolare dell'estremità nord del lago circondato dalle
montagne. C'è anche una piazzola di sosta ad hoc per sostare ad
ammirare il panorama e scattare foto della veduta del paesaggio
lacustre dall'alto.
L'acqua del lago di Garda quel giorno ha un colore intenso che varia dal blu scuro al verde bottiglia.
Poi attraversiamo il vivace centro di Torbole, antico borgo di
pescatori, con il pittoresco porticciolo ed il grazioso edificio della
Vecchia Dogana o Casa del Dazio che sorge in posizione panoramica
lambita dall'acqua; uno degli edifici più fotografati e dipinti in
assoluto.
Proseguiamo costeggiando la costa veneta del Garda, più tranquilla e
meno trafficata di quella lombarda, fino a raggiungere la località di
Castelletto di Brenzone. Castelletto è un piccolo paese sul lago tra Torri del Benaco e
Malcesine. Ci sono delle piccole spiagge tipiche del Garda ma,
soprattutto, una bellissima passeggiata che offre splendidi panorami e
grande tranquillità.
Apprezziamo particolarmente la piccola darsena, tipica di tutte queste località della zona.
CASTELLETTO DI BRENZONE
Proseguiamo poi con il nostro itinerario verso Brenzone,che però
troviamo meno interessante e meno turistica della frazione Castelletto.
Successivamente ci rechiamo nel luogo per noi più affascinante, che
abbiamo già
visitato in passato e di cui conserviamo uno splendido ricordo: Cassone
di Malcesine.
BRENZONE
La località di Cassone dista circa 4 km dal centro di Malcesine in provincia di Verona.
Il grazioso paese si affaccia interamente sul lago di Garda, sponda
orientale. Merita sicuramente una sosta per vedere i suoi angoli
pittoreschi.
Il piccolo borgo offre un panorama mozzafiato e degli scorci davvero suggestivi.
Il paese è attraversato dal fiume Aril.
Con appena 175 metri di lunghezza, vanta di essere il fiume più corto d'Italia e del mondo intero.
Il fiume si getta nel lago con grande impeto e forza, come si può notare attraversando il ponticello che lo sovrasta.
Esattamente qui, sorge in posizione esemplare l'Hotel Ristorante
Cassone, direttamente collocato sul fiume e sulla piccola cascata, dove
giuriamo di tornare per soggiornare, o almeno cenare, proprio in
questo romantico posto.
Troviamo una caffetteria con tavolini posizionati in una piazzetta vista lago e ci accomodiamo per un aperitivo.
In serata è previsto l'arrivo in moto di mia figlia Clarissa e del suo
fidanzato Davidino, che partiranno da Varese subito al termine dell'orario di
lavoro.
Ceniamo presto in hotel e poi li attendiamo ansiosamente seguendo
il loro percorso, condividendo la posizione con il Gps. Il loro viaggio
va meglio del nostro e, alle 21, dopo esattamente 3 ore dalla partenza,
sono sul luogo.
Dopo aver effettuato il check in nel nostro stesso hotel, ci sediamo
nei tavolini all'aperto del bar, ascoltando il resoconto del loro
viaggio in Harley.
Ci diamo poi appuntamento per la mattina successiva per il nostro giretto in programma.
Anche Clarissa e Davidino trovano la colazione dell'hotel
davvero terribile, tanto da decidere che il giorno successivo la
salteremo di netto e ci fermeremo in autogrill per un cappuccino ed una
brioche decente.
In seguito recuperiamo le moto dal vicino
parcheggio privato dell'hotel (che gentilmente ci hanno messo a
disposizione) e ci avviamo verso la meta di oggi, Limone sul
Garda in provincia di Brescia. Limone si trova sulla sponda
lombarda, a circa 17 km. da Nago. Per raggiungerlo, però, impieghiamo
un po' di tempo perchè occorre attraversare il trafficato centro di
Riva del Garda, con tanti semafori e tanti pedoni che attraversano di
continuo. Imbocchiamo poi la litoranea bresciana caratterizzata da un
susseguirsi di gallerie scavate direttamente nella roccia di cui,
alcune, fortunatamente panoramiche con ampie aperture vista acqua.
LITORANEA OVEST LAGO DI GARDA
Raggiungiamo infine il centro
turistico di Limone a metà mattinata . A ridosso del borgo
interamente pedonale ci sono molti parcheggi tra cui un ampio autosilo
dove parcheggiamo comodamente il sidecar.
Il centro di Limone è veramente un
gioiellino da cartolina: colorato, fiorito, allegro, vivace, con tanti
negozietti che vendono tutto a tema "limone": ceramiche con limoni,
abbigliamento con limoni, alimenti a base di limone e altre cose gialle
ancora. Clarissa acquista una borsa da spiaggia blu e gialla e pasta
aromatizzata al limone.
Il punto focale della località è
il porto vecchio con la piccola darsena, proprio nel centro dell'abitato,
contornata da tanti locali con i tavolini all'aperto e con romantica
vista dove è d'obbligo soffermarsi. Così facciamo ed ordiniamo dei
freschi Eiscafè sormontati da tanta buona panna.
Il sole splende e la temperatura
sale; possiamo dire che in questo fine settimana d'inizio giugno
l'estate è definitivamente iniziata. Torniamo quindi verso Nago e,
mentre io e Max rientriamo in hotel, Clarissa e Davidino decidono di
proseguire costeggiando un pezzo dell'altra costa e facendo una sosta a
Torbole.
Ci rincontriamo al tramonto per fare una passeggiata nelle viuzze di Nago e per un aperitivo al bar dell'hotel.
NAGO
Segue sostanziosa cena in hotel,
sempre buona come per i giorni precedenti, composta da primo, secondo,
contorno, dolce e caffè. Una menzione spetta ai dolci, veramente buoni
e ben impiattati.
Due chiacchiere sulle panchine e poi tutti in camera: domani si torna a casa.
DOMENICA 6 GIUGNO: RIENTRO
Oggi è previsto un gran caldo ed
un gran traffico. Tra l'altro abbiamo saputo che un tratto di
autostrada nei dintorni di Milano sarà chiuso per lavori e bisogna
quindi trovare una strada alternativa. Non c'è proprio tempo da perdere
e partiamo così presto per il rientro, decidendo di saltare, senza
rimpianti, la pessima colazione in hotel. Alle 7.30 siamo già in sella
e, a quell'ora, fa quasi freddo. Ma si viaggia talmente bene e tutto
fila liscio... Soste tecniche in autogrill per colazione, benzina ed
alle 11 siamo già a casa.
Bello questo nostro viaggetto dopo tanti mesi di reclusione!
DANI, MAX, CLARISSA E DAVIDINO.
I wonder how, I wonder why Yesterday you told me 'bout the Blue, blue sky And all that I can see Is just a yellow lemon tree
(Lemon Tree - Fool's Garden)