VIRUS: I predoni del tuo PC

 

I LOVE YOU si è fatto strada

Do un'occhiata al solito tg delle 20 ed apprendo che l'ennesimo virus, nascosto in un messaggio dall'apparente aspetto innocente, è riuscito a mandare in tilt i computer e le work station di mezza Europa. Non mi stupisco più di tanto, ogni giorno miriadi di nuovi virus vengono lanciati per invadere la rete, molti non riescono nell'audace impresa...altri sono più fortunati ed è il caso di "I LOVE YOU".

Certo...dipende molto dalla qualità del codice, ossia di quanto bravo è stato il programmatore nello scrivere il programma, l'efficacia di un virus dipende da questo, e nel caso di I LOVE YOU ci troviamo di fronte ad un baco programmato proprio a puntino: Esso, una volta eseguito, intercetta tutti gli indirizzi presenti nella rubrica del programma di posta elettronica dell'utente "vittima" ed invia copie di sé stesso a tutti i contatti che trova. I messaggi recano un allegato che mostra una serie di lettere e numeri generati a caso e che termina con l'estensione .vbs (visual basic script, quindi un programma eseguibile) seguita immediatamente da una falsa estensione "di facciata" .doc oppure .txt, dipende dal caso.

Capita quindi che io, all’oscuro di tutto (e cioè di essermi beccato il virus) diventi ignaro complice del virus stesso che a mia insaputa invia copie di se stesso ai miei amici!!! Il massimo del caos possibile!

Quindi occhio a messaggi nella posta con allegati del tipo: tyturd8990.vbs.doc, perché se li aprite, eseguite il virus, e tutti i vostri amici (oltre a voi naturalmente) non saranno molto contenti!

Il successo riscosso da I LOVE YOU (dal nome dell’oggetto che reca il messaggio) risiede dunque nella sua massima virulenza e nel fatto che un utente, vedendosi arrivare una mail che ha per mittente il nome di un amico, non si insospettisce più di tanto e l’ apre…

 

Cos’è un virus?

 

Ma...come nascono i virus...e soprattutto che cosa sono?

Innanzitutto mettiamo da parte la biologia che non riguarda questo tipo di infezioni. Un virus è infatti un semplice programma che viene scritto ed assemblato proprio come tutti gli altri programmi per il PC. Usualmente viene utilizzato il linguaggio ASSEMBLER nelle due versioni più comuni come il Turbo Assembler o il Macro Assembler. Il vantaggio di un simile linguaggio di programmazione è quello che esso si avvicina molto al linguaggio macchina e quindi le istruzioni vengono eseguite velocemente dal computer, ma negli anni passati circolavano anche virus scritti in Pascal, ad esempio, oppure in Basic! Linguaggi ad alto livello (perché, al contrario dell'assembler, si avvicinano molto al linguaggio "umano") che però hanno l'inconveniente di creare programmi troppo lunghi (6000, 7000 byte anche) e quindi troppo evidenti, ragion per cui erano vittime immediate degli antivirus.

Un virus può essere configurato per attaccare determinati files eseguibili (ad esempio .com o .exe) oppure documenti di testo (.doc, in tal caso si parla di “Macro Virus” e cioè di un programma scritto utilizzando le Macro di Word) o tanti altri tipi di files…dipende dagli scopi e dagli interessi del virus writer. Può essere “innocuo”, cioè un semplice replicante…oppure contenere delle routines che creano maggiori disagi (formattare l’hard disk ad una determinata data, ad esempio, oppure bloccare il PC, rallentarlo etc.).

Alcuni virus, poi, anche se espressamente designati nell’intenzione di non produrre danni, creano lo stesso panico e rovina, ragion per cui possiamo ben dire che nessun virus è realmente innocuo!

 

All’origine del caos: Da Brain alle tools di sviluppo

 

Non si capisce proprio perchè la gente si diverta a scrivere questi programmini così impertinenti, qualcuno non esclude che sotto sotto vi sia un notevole gioco d'interessi, e, del resto, se pensiamo alla enorme quantità di prodotti specifici che ogni anno vengono venduti alle aziende, beh...un pensierino andrebbe anche ai colletti bianchi che lavorano nel settore...ma SONO SOLO CONGETTURE, naturalmente, voci che girano tra la gente...convinta sempre più di essere vittima del cosiddetto "business totale".

Ad ogni modo, il primo virus in assoluto cominciò a circolare intorno al 1986, immesso in alcune copie pirata di diffusissimi applicativi per gli IBM compatibili. Si trattava del famoso BRAIN, anche detto PAKISTANI BRAIN, scritto da due fratelli pakistani che per campare vendevano software pirata agli europei in vacanza dalle loro parti…un bel giorno decisero di divertirsi alle spalle dei loro spocchiosi clienti e crearono un bel pandemonio, oltre che a lanciare la moda dei virus. Dal lontano 1986 ad oggi sono stati fatti passi da gigante ed i predoni del PC sono diventati sempre più sofisticati (come abbiamo visto per I LOVE YOU) questo grazie alla maniacale passione di persone che hanno fatto a gara tra loro per produrre il virus migliore. Agli inizi degli anni 90 il quadro della situazione ha assunto tinte sempre più fosche e questo a causa di una nuova moda lanciata dagli stessi gruppi di virus writers e cioè le tools di sviluppo per creare semplici ma efficaci virus. Si era così abbattuta una barriera: adesso anche l’utente meno esperto di linguaggi di programmazione poteva creare un suo proprio virus, con effetti palpabili. La più famosa tra queste tools, che ebbe anche una certa diffusione in italia, fu il VCL (Virus Construction Laboratory) diffuso ad opera del fantomatico gruppo NUKE con base negli States. Il VCL permetteva a chiunque (!), grazie ad un ambiente IDE completo di menu a tendine del genere “pull down” di crearsi a piacimento qualunque tipo di virus, scegliere tra una vasta gamma di effetti da attribuirvi, inserire dei messaggi da visualizzare etc etc. e tutto senza capire un’acca di assembler, compilando semplicemente il codice che veniva prodotto seguendo le impostazioni dell’utente!

Fu poi la volta del più semplice ma quanto mai efficace PS-MPC (Mass Produce Code) scritto dal famosissimo e ricercato Dark Angel e poi dall’ancora più semplice IVP (Instant Virus Production Kit) messo in circolazione ad opera del gruppo Youngsters Against McAfee. Ahimè, si potrebbe andare avanti ad oltranza perché poi, con gli anni, sono state prodotte altre tools sempre più sofisticate.

La nascita di questo genere di programmi ha stabilizzato ancora di più il fenomeno virus consacrandolo come una costante del mondo informatico.

Credo che ci sarà un ulteriore sviluppo a questa situazione…già leggo sulle riviste specializzate che potrebbero essere facilmente creati dei virus per attaccare i cellulari di nuova generazione (quelli, per intenderci, con connessione alla rete) e penso, con un sorriso amaro, al business che, ineluttabilmente, si sta già pianificando.

In attesa di tempi migliori (ebbene sì, sono un utopista) mi armo con buoni antivirus rigorosamente shareware e mi siedo dietro la scrivania. Poi mi sorprendo a pensare: “che fortuna spudorata questi PC…clicchi sul botton RIPARA ed il virus scompare all’istante, tutto ritorna come prima o quasi…porca miseria! Fossimo riusciti a fare così anche con le malattie che ci affliggono!”

 

Pasquale Francia

    

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