Risposte, opinioni e riflessioni sull'entrata in guerra dell'Italia
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Franco Santamaria scrive:
Non è poesia, ma solo sfogo della mia grandissima rabbia! Perdonatemi.
Franco
MALEDETTIguerra guerra maledetta sia la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra per assoggettare gli altri
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra per saccheggiar la Terra
guerra guerra maledetta sia la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra per potere personale
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra per amor di capitale
guerra guerra maledetta sia la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra per ostentare forza
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra per soddisfar vendetta
guerra guerra maledetta sia la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra perché son solidali servi
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra e aspettano le briciole da vermi
guerra guerra maledetta sia la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra inventando cause “giuste”
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra nascondendo le cause vere
guerra guerra maledetta sia la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra per “portar la civiltà”
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra per “sconfiggere la povertà”
guerra guerra maledetta sia la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra per affermare ideologie
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra per imporre il proprio dio
guerra guerra maledetta sia la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra per affossare l'altrui colore
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra per capitalizzare il mondo intero
guerra guerra maledetta sia la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra
maledetti tutti quelli che parlano di pace ma vogliono la guerra
maledetti tutti quelli che scrivono di pace ma vogliono la guerra
guerra guerra maledetta sia la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra con il corano sempre in mano
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra con la bibbia sempre in mano
guerra guerra maledetta sia la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra con rametti e fiori falsi
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra con le “libertà” di… guerra innate
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra
guerra guerra maledetta sia la guerra
maledetti tutti quelli che vogliono la guerra
MALEDETTI MACELLATORI!
Valeria Volpe scrive:
Io, da pacifista convinta, quale sono, non sono affatto d'accordo sull'entrata in guerra dell'Italia. Credo che la guerra non serva a niente, se non ad incrementare l'industria bellica, arricchendo così i potenti, e uccidendo la povera gente. Sono certa che se l'essere umano imparasse ad ascoltare un po' di più il proprio cuore, non ci sarebbero più guerre, ma questa è demagogia allo stato puro, lo so, perdonatemi, ma io in queste cose ci credo, io ancora credo e voglio credere nella pace.
Renato Milleri (Remil) ci ha risposto con una sua poesia:
IL POSTO GIUSTO
.
Tutti i giorni,
processati
giudicati
e poi condannati.
Il desiderio di grandezza
che non conosce limiti
è più pesante
del piede della cattiveria
che ti schiaccia
come uno scarafaggio
senza pena e senza pietà.
La dittatura sottile
della grandezza
rende l'uomo
la peggiore specie
delle creatureIl castello in cui vuoi entrare
è chiuso da pareti invisibili
protetto dal potere
di menti malate,
di libido spostata
verso la masturbazione
del proprio io
che giunge a sfidare Dio.Inarrestabile,
il gusto della morte,
della tua morte
o di città e paesi interi,
alimenta le manie di grandezza
di chi siede al posto giusto."Joseph", "Gregory":
certo sapevi
che questi nomi
non avrebbero mai trovato
il posto giusto
e li hai fatti nascere
dal profondo dell'incredibile
col sangue delle tue vene
sbattuti sulle pareti d'un pianeta
che il sole, in ogni caso,
priverà di vita
in una notte breve come il tempo.
Xavier Wheel scrive:
L'argomento è di quelli che fanno discutere, non c'è dubbio, credo che ognuno di noi si sia fermato, magari solo un'attimo, a riflettere sulle conseguenze prossime future, di questa entrata in guerra dell'Italia, ma poi con quale ruolo si entra in guerra? Spero vivamente che Bush non intenda attaccare gli Afghani con tecniche di guerriglia, andrebbe incontro ad un'altro Vietnam, ed inoltre, chi ci dice che Bin Laden sia ancora in territorio Afghano, e se si fosse invece rifugiato in America? Allora questa guerra sembrerebbe in tutto e per tutto, la battaglia di Don Chisciotte contro i mulini a vento. Del resto siamo poi proprio sicuri che l'obiettivo sia catturare o uccidere Bin Laden, o non sarà che costui, che hanno ormai fatto divenire il nemico per antonomasia, non sia altro che uno specchietto per le allodole, mentre il vero obiettivo è il PETROLIO, e quindi il potere economico? Non so dirvi perché, ma ho la sensazione che tutta questa situazione sia stata magistralmente costruita, da una parte abbiamo Bin Laden, e i Talebani, cioè i cattivi, dall'altra Bush e gli americani, cioè i buoni, non vi sembra la classica sceneggiatura di un film americano? Ma questo non è un film, quindi il lieto fine, con l'eroe americano che vince contro tutti, non è detto che ci sia, questa è la realtà, come era una realtà anche il Vietnam, l'America farebbe bene a non dimenticarlo, perché la storia ci dimostra che un popolo mal armato, spinto solo dalla forza della disperazione, può sconfiggere anche il più equipaggiato e addestrato degli eserciti.
Carlo scrive:
L' ITALIA entra in guerra...i poveri soldati imbracciano le armi e corrono frettolosi ad amazzare persone "per sbaglio" non sapendo neppure il perchè...m aè giusto così, noi siamo "COLLEGHI" dell' America, noi viviamo con l'America...ma perchè?..perchè l'america entra in guerra e noi pure?...perchè il "mitico Berlusconi" dichiara che si entrerà in guerra dopo una votazione popolare ed invece poi si rimangia tutto?...perchè di tutto questo?..perchè la gente muore?...perchè noi stiamo mani in mano soccombendo a ciò che decidono i così detti "grandi" che ci governano?...perchè questo mondo schifoso?...perchè non facciamo nulla?...perchè la gente ha un paraocchi e non vede al di la del muro?...sono terribilmente affranto, ma forse è sbagliato che io non mi sento parte di questo mondo!!!
Cassandra scrive:
UNO STRACCIO DI PACE
Siamo pericolosamente vicini alla guerra. Questo vuol dire che degli italiani potrebbero anche uccidere dei civili, la maggior parte dei quali donne e bambini e, a loro volta, essere uccisi. Siamo sicuri che molti di noi non vogliono che ciò accada. Noi vogliamo poter dire che siamo contrari, e vogliamo che chiunque ci veda sappia che siamo contrari alla guerra. Per farlo useremo un pezzo di stoffa bianco: appeso alla borsetta o alla ventiquattrore, attaccato alla porta di casa o al balcone, legato al guinzaglio del cane, all'antenna della macchina, al passeggino del bambino, alla cartella di scuola...
Uno straccio di pace.
E se saremo in tanti ad averlo, non potranno dire che l'Italia intera ha scelto la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti. Sappiamo che molti sono favorevoli a questa entrata in guerra. Vogliamo che anche quelli che sono contrari abbiano voce. Emergency chiede l'adesione di singoli cittadini, ma anche comuni, parrocchie, associazioni, scuole e di quanti condividono questa posizione.
Diffondere questo messaggio è un modo per iniziare
Reno Bromuro scrive:
Per non essere ripetitivo, rimando il lettore a leggere «Occhi che non capivano» pubblicato in questo sito alla sezione poesie: è il diario del bambino (direi di tutti i bambini che hanno sofferto e soffrono la guerra) che ha vissuto giorno dopo giorno la sua guerra contro la fame, la paura, la morte. Credevo di non dover più parlare, o sentir parlare di guerra, perché solo a sentir pronunciare o scrivere questo termine mi si raggela il sangue. La Nostra Costituzione aborrisce la guerra, però se viene assalita, oppure offesa o minacciata da chicchessia ha il dovere di rispondere per difendere la sua democrazia, la sua libertà e il benessere dei cittadini. Però, anche se la legge lo consente io vi cito (non per ripetermi) e dieci giorni: ieri.
«30
Chi soccorrerà domani, mia madre:
donna del soldato che per tenere
in vita i figli di chi padre non è
e non per sua volontà
ha logorato gli occhi
incallite le mani affusolate
invizzito la sua bellezza
in ore d'ansia e di paura
nelle lunghe notti senza sonno
nelle eterne giornate di fame?
Chi soccorrerà domani mia madre
se mio padre non dovesse ritornare?
31
Sfamate, vi prego, chi ha fame di giustizia
dissetate, vi prego, chi ha sete di libertà
consolate, vi prego, chi ha bisogno di conforto
ognuno vive per se, Dio per tutti.
Ma Dio, Dio dov'è? S'è scordato
dei bambini, Dio s'è scordato
che esistono anche i bambini
e la guerra, per loro, è un gioco
terribile, troppo crudele?
Ma Dio, DIO dov'è? E' occupato
a cercare i caduti nel deserto libico
a riscaldare i ragazzi della Julia
perduti nella landa della Steppa».
Quanto desiderò che nessun altro bambino nel tempo a venire debba più soffrire le mie stesse angosce e scrivere dopo la sua sofferenza. Questo il mio pensiero contro la guerra. Sono ribelle, sì; ma pacifista e combatto la dittatura come Mazzini: con la penna. Con tutto l'amore che posso e con l'augurio che il sole splenda sempre più caldo e sincero come il vostro cuore desidera, vi abbraccio.
Pat Garret scrive:
Accetto la proposta di Reno Bromuro.
Forse è la cosa migliore da fare. E allora metto dentro questa cosa scritta al tempo del conflitto in Bosnia.
La Fattoria di Bradin
"Pioggia.
Pioggia di guerra
sulle teste dei soldati
Nel baratro di una guerra da cani
Pelle segnata e ferita
Sguardi in fuga oltre ogni frastuono
Pioggia di guerra
sulle teste dei bambini
Con il peso dell'odio negli occhi
Giochi di guerra fuori nei cortili
Ronzio di mosche
su orecchie sorde e bocche di fame
Pioggia di guerra
su corpi nudi di donne
Violenza carnale senza passione
Urlo di paura
sibilo di proiettile
Al di là della linea di confine.
Pioggia di guerra
sulle case di periferie
Bruciate in attimi di lucido bang umano
Bomba odio senza avviso
E distruzione intorno alla fattoria di Bradin
Pioggia di guerra
Sul cortile della stazione
Treni in fiamme sui ponti di ferro
Crateri e buche nelle strade deserte
Acqua veleno da Pristina a Novi Sad
Pioggia di guerra
Bagnati di odio
Avanzano eserciti fantasma
Senza un nemico da scovare
Senza bersagli da colpire
Senza fiori da regalare
Pioggia di guerra
sui carri che vagano nei campi
In file interminabili di speranza e fatica
Oltre ogni muro di indifferenza
La sera
sugli altipiani
tende e stracci
Chiazze di dolore perse in un lembo di terra ferita
Pioggia di guerra
Su questa terra di nessuno
tra una parte e l'altra del mare
Terra contesa col sangue di corpi in pace
C'è pioggia negli sguardi stanchi e tristi
con ancora un pezzo di vita da buttare
pioggia di piombo
pioggia di fuoco
pioggia di odio
pioggia di nulla
bagnati da una pioggia assassina
sono uomini e donne
perduti
senza più vita da vivere."
Rispondendo a Luana: Scritto da Pat Garret
Bèh Luana hai toccato praticamente tutti gli argomenti.
Chiarito che le tue premesse possono anche essere accettabili e che la guerra non è mai giusta o buona o cos'altro non sò, c'è tuttavia una cosa che mi lascia perplesso nella tue domande finali. Probabilmente un pò tutti abbiamo le idee confuse. Io per primo. Tutti ci sentiamo smarriti, tutti siamo contrari alle guerre anche se in questi anni ci siamo abituati a convivere e molte sono passate nel silenzio e nella più totale indifferenza. Tutti rabbrividiamo di fronte alle immagini di distruzione e morte di fronte a bambini che giocano nei campi minati, di fronte all'esodo di popolazioni che non hanno più nulla da difendere e da portare con sè.
Ma non pensi Luana che la stessa domanda debba essere fatta anche a un americano o inglese o tedesco o scegli tu cosa?
Premesso che sono contrari a ogni genere di guerra sono perplesso su alcune tue affermazioni.
Rispondimi tu.
Perchè per noi italiani dovrebbe essere ingiusto e per gli altri invece no?
Perchè limiti lo sguardo al tuo cortile e perdi di vista quello che c'è oltre la staccionata?
Perchè in Italia si è manifestato per molto meno e ora si critica una manifestazione di solidarietà per il popolo americano?
Perchè in Italia ci riempiamo sempre la bocca di belle parole e poi alla prova dei fatti ci rimangiamo tutto quanto?
Io non saprò mai cosa sia giusto o non giusto fare. Mi sento confuso e tendenzialmente e impulsivamente sono contrario all'entrata in guerra.
Ma poi mi ricordo delle migliaia di soldati americani morti nella seconda guerra mondiale per difendere una libertà che loro già avevano nel loro Paese. Difendevano una libertà da regalare ad altre nazioni.
Mi ricordo delle madri di quei soldati che sventolavano i fazzoletti in segno di saluto e che da lì a poco avrebbero usato quegli stessi fazzoletti per asciugare le proprie lacrime. E anche se quel sacrificio non è stato del tutto disinteressato mi pare vigliacco tirarsi indietro quando è venuto il momento di ricambiare il favore.
D'altronde cosa si dovrebbe fare?
Aspettare che altre torri vengano giù e poi decidere di non difendersi anche in quel caso? Di aspettare ancora? Dovremmo lasciare che un pugno di uomini fanatici seminino il terrore nelle nostre strade sentendosi depositari di una verità e asseccondare la loro rivoluzione fanatica verso il mondo occidentale?
Insomma non si sa più da che parte girarsi e io mi sento sempre più confuso ma sono convinto che finchè non ridaremo al popolo palestinese le sue terre tutto il mondo risentirà di questo fatto.
Ed ora Luana coraggio fai la tua marcia per la pace prima di tutto dentro di te e non criticare se qualcun altro la fa in un modo diverso dal tuo. E poi non dimenticarti che i politici di destra o sinostra o centro cercano sempre un qualcosa su cui dibattere. E se questo qualcosa è ricercato nelle azioni degli avversari tanto meglio.
La verità per la politica ha mille volti.
Per me la verità ha un solo volto. Quello stampato negli occhi degli uomini liberi.
L'orrore che le guerre provocano ci fanno chiudere gli occhi e non ci permettano di vedere la verità.
Ciao Pat
P.S. Io non so fare discorsi politici per cui probabilmente corro il rischio
con questo intervento di essere frainteso; ma la confusione è tanta ora e
veramente c'è difficoltà a capire.
Virtual Wholt scrive:
L'interrogativo è di quelli inquietanti, a cui è difficile dare una risposta, in quanto le risposte che mi vengono in mento sono molte: Il caro Onorevole Berlusconi, dice che la maggioranza degli italiani è favorevole, al fatto, che come direbbe lui, l'Italia scenda in campo, neanche si trattasse di una partita di calcio, ma forse per lui non è niente più di questo, uno spettacolo sportivo, tanto per dimostrare a tutto il mondo che lui c'è, che esiste, che è un vero leader. Io non credo che la maggioranza degli italiani sia favorevole all'entrata in guerra, ma se poi ci tiene tanto, perché non manda anche i suoi cari figlioli al fronte, o meglio perché non parte anche lui in prima linea, certamente farebbe una bella figura di fronte agli altri grandi, ma questa è pura utopia, in questi casi, vige la regola de "L'armiamoci è partite", come il grande "statista", come qualcuno ancora oggi considera il duce, ci ha insegnato, è comunque innegabile che fra i due avvenimenti storici, vi sono molte similitudini, nella Seconda Guerra Mondiale, l'Italia entrò in guerra, perché il duce, voleva fare colpo su Hitler, oggi l'Italia entra in guerra, perché Berlusconi, vuole fare colpo sui leader europei, e su Bush. Spero converrete che questa similitudine è un pò preoccupante, osservatela meglio:
duce=Berlusconi / Hitler=Bush.
No, non sto forzando affatto le cose, questa considerazione è nata spontaneamente, dalle cose dette in precedenza, ma voi cosa ne pensate? La realtà, è che comunque la storia si ripete in continuazione, cambiano i nomi, le motivazioni, ma la storia è sempre la stessa, è come dire cambiano gli orchestrali, ma la musica non cambia.
Questa è la mia opinione caro Guido, e cara Luana.
Renato Volti scrive:
Ciao a tutti, voglio rispondere anch'io alla domanda di Luana, in quanto mi sembra importante, giusto, il farlo. Devo ammettere, che questo avvenimento, ormai imminente ed irrevocabile, mi ha sconvolto, l'Italia entra in guerra...perché? Qual'è il motivo, al di la dei patetici, e falsi discorsi di patriottismo di un presidente del consiglio, che in modo ridicolo e goffo, ha insistito per mandare le nostre truppe in Afghanistan, tanto per darsi un tono di importanza di fronte agli altri grandi del mondo, che in caso contrario, avrebbero ignorato la sua presenza? Forse è solo una questione d'immagine, di prestigio politico? O dietro a tutto questo si nasconde dell'altro, qualcosa di ancora più sordido?
No, secondo me non è giusto che l'Italia entri in guerra, contro un nemico immaginario e fantasma, non è giusto che si bombardi al tappeto un Paese, senza alcun obiettivo prefissato, senza alcuna strategia, se non quella di seminare morti e distruzione, neanche si trattasse di un diabolico videogame, in cui più si uccide, e più si totalizzano punti, e se poi le vittime sono donne, vecchi e bambini, non ha alcuna importanza, in fondo anch'essi sono il nemico, no? Questa assurda guerra, come quasi tutte le guerre, non ha una logica, non ha un perché ben definito, ma il suo decorso è sempre lo stesso, immutabile, un'abile gioco economico per i potente della terra, e noi, le pedine, siamo alla mercé delle loro mosse.
Questo è quello che io penso.
Ulisse 75 scrive:
Chi, come me, è stato alla Marcia della Pace, non parteciperà di sicuro alla Marcia della Guerra di Berlusconi.
Condivido la gran parte delle cose che hai scritto... Trovo ugualmente folli questa assurda paura di essere un Paese di serie B e questo sfacciato trionfo, perchè dopo essere stati tardivamente arruolati a seguito di tante patetiche insistenze, non saremmo più in serie B, dimenticando che se ci si pone il problema di sapere in quale serie si gioca, siamo per ciò stesso un Paese di serie B.
Aggiungerei anche, a tutte le considerazioni che hai presentato, un ultimo tragico sospetto. Che quei pochi o tanti soldati italiani che moriranno, debbano ringraziare non solo gli interessi delle multinazionali, che se non altro sono una cosa seria, ma soprattutto il bisogno di legittimazione di un premier troppo chiacchierato e la sua incredibile vanità: se non moriranno per la Patria, accresceranno certamente il prestigio della Famiglia Berlusconi, le cui ostentate frequentazioni internazionali (vedi Bush) riabilitano magari un fratello condannato per corruzione e fanno dimenticare tanti processi del cavaliere caduti in prescrizione. E tutti gli altri che non si faranno mai.
Viva l'Italia.
Elisabetta Pili scrive:
Gli arabi hanno usato la violenza per affermare la loro opposizione all'Imperialismo americano: non è ammissibile.Gli Stati Uniti d'America hanno sempre usato la violenza e continuano ad usarla in nome di una democrazia effimera che vuole imporsi come modello a tutto il mondo: non è ammissibile.
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