E se oggi non si parlasse di moda???

"Intervista di Nadia Minardi a Debra Pignatti"

 

Nadia: Ciao Debra, sono venuta a conoscenza di te tramite alcuni siti internet; non ti ho, francamente, considerata la “Ragazza prodigio” per quello che fai, ho solo pensato che potevi essere molto in gamba e che hai un carattere forte, sai cosa vuoi dalla vita e dove vuoi arrivare, ma la gente, diciamo così” Comune” come ti considera, quando viene a contatto con te?

 

Debra:A dire il vero dipende molto dalle persone e dalle circostanze, a volte mi sento considerata piu' un'extraterrestre che una persona, altre volte mi basta solo aspettare che la gente mi conosca e generalmente mi accettano. Per farmi capire meglio ti faccio degli esempi; nel primo caso a volte mi sono trovata a fare spesa con mamma e alcune persone mi guardano come se le persone in carrozzina non abbiano il diritto di uscire a fare compere; nel secondo caso, superato il primo momento di imbarazzo si rivolgono a me in modo normale.

 

Nadia: Sei sempre stata una persona capace di non farsi compatire?

 

 

Debra: Non mi piace il pietismo verso nessuno, figurati se lo accetto per me stessa, se mi accorgo che mi guadano con pieta' mi arrabbio da morire,  odio le persone che dicono "POVERINA", poverini saranno loro che non hanno capito proprio niente della vita.

 

 

Nadia: La società non è ancora pronta a dare alle persone con disabilità ciò che serve per farle vivere in modo indipendente; cosa ti pesa di più di tutto ciò: barriere architettoniche o barriere psicologiche?

 

 

Debra: Mi danno fastidio tutte e due ,ma direi che le psicologiche fanno piu' male e sono piu' dure da vincere, li' non esistono leggi che le possono abbattere.

 

 

Nadia: Quanto è importante il supporto della famiglia per te? E cosa consiglieresti alle persone che non hanno la famiglia?

 

Debra: Per me e' molto importante avere una famiglia che ti accetta cosi come sei ed io ho questa fortuna e non riesco ad immaginare la mia vita in modo diverso, per cui non saprei cosa consigliare ,l'unica cosa e che tutti abbiamo il diritto di vivere e di lottare per il meglio.

 

Nadia: Non hai mai provato un senso di esagerata protezione da parte dei tuoi genitori?

Se si, come ti rapporti a loro?

 

Debra: Esagerata protezione non direi, forse un po' mio padre mi considera troppo fragile, pero' alla fine la spunto sempre io.

 

Nadia: Come vivi i tuoi rapporti di amicizia ? La tua sessualità?

 

Debra: Innanzitutto preciso che io credo moltissimo nei valori dell'amicizia vera, ma ho anche preso un sacco di fregature.

Ho degli amici che mi vogliono bene, ma mi  considerano un po' come una sorellina minore, perche' sono tutti piu' grandi di me.

Da sei mesi vivo probabilmente una vera amicizia con un mio coetaneo, e spero di cuore di riuscire a coltivarla per sempre.

Con lui mi trovo bene, mi sento a mio agio, mi tratta come se non fossi su una carrozzina e questo mi fa felice.

Per quanto la mia sessualita' non e' un problema che sento per cui direi che la vivo bene.

 

Nadia: Sapresti suggerirmi un consiglio per aiutare altre persone che vorrebbero essere indipendenti e fare una vita “Normale” nonostante il loro handicap?

 

Debra: Un consiglio? Si certo bisogna accettarsi per quello che si e' cercando di non compatirsi e lottare per i propri diritti

Come dice un mio vecchio amico "non esistono i disabili ma persone piu' o meno abili"

 

Nadia: Sai essere sempre te stessa in questa società che ancora non ha accettato completamente la diversità?

 

Debra: Penso che il mio peggiore difetto sia di chiudermi in me stessa quando incontro persone ottuse, molte volte penso: non a tutti e' dato di capire.

 

Nadia: I tuo rapporti con L’handicap come è stato in questi anni e come è ora?

 

Debra: Quando ero piccola forse un po' mi ribellavo perche' mi arrabbiavo non riuscendo a fare cio' che facevano tutti i bimbi come me. Adesso che sono adulta mi accorgo che ci sono dei ragazzi piu' sfortunati di me e convivo bene con il mio handicap.

 

Nadia: Hai una fede alla quale aggrapparti in momenti di naturale sconforto?

 

Debra: No, forse perche' non capisco la cattiveria e come viene permessa.

 

Nadia: La cosa che desideri di più in questo momento…?

 

Debra: innanzitutto che continui l'amicizia di cui parlavo prima e poi riuscire a laurearmi un po' per soddisfazione mia e molto per far vedere che anche noi disabili possiamo fare quello che fanno gli altri ,anche se in modo un po' diverso.

 

Nadia: Grazie Debra cara, di aver accettato di parlare di te stessa, mettendo a nudo anche la tua intimità; si deve ancora educare moltissimo la società in cui viviamo, però lo dobbiamo fare con un certo stile e un certo garbo, e tu sei così: discreta e forte!

 

   

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