FAME NEL MONDO
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Ricardo Antonio Piana scrive:
I DATI SULLA FAME NEL MONDO
Lotta alla fame. Nei paesi più poveri del mondo c'è un morto per fame ogni
3,6 secondi
1. Circa 24.000 persone muoiono ogni giorno per fame o cause ad essa
correlate.
Tre quarti dei decessi interessano bambini al di sotto dei cinque anni
d'età.
2. Oggi, il 10% dei bambini che vivono in paesi in via di sviluppo muoiono
prima di aver compiuto cinque anni. Anche in questo caso, il dato è
migliorato rispetto al 28% di cinquanta anni fa.
3. Carestia e guerre causano solo il 10% dei decessi per fame, benché queste
siano le cause di cui si sente più spesso parlare. La maggior parte dei
decessi per fame sono causati da malnutrizione cronica. I nuclei familiari
semplicemente non riescono ad ottenere cibo sufficiente. Questo a sua volta
è dovuto all'estrema povertà.
4. Oltre alla morte, la malnutrizione cronica causa indebolimento della
vista, uno stato permanente di affaticamento che causa una bassa capacità di
concentrarsi e lavorare, una crescita stentata ed un'estrema suscettibilità
alle malattie. Le persone estremamente malnutrite non riescono a mantenere
neanche le funzioni vitali basilari.
5. Si calcola che circa 800 milioni di persone nel mondo soffrano per fame e
malnutrizione, circa 100 volte il numero di persone che effettivamente ne
muoiono ogni anno.
6. Spesso, le popolazioni più povere necessitano di minime risorse per
riuscire a coltivare sufficienti prodotti commestibili e diventare
autosufficienti. Queste risorse possono essere: semi di buona qualità,
attrezzi agricoli appropriati e l'accesso all'acqua. Minimi miglioramenti
delle tecniche agricole e dei sistemi di conservazione dei cibi apportano
ulteriore aiuto.
7. Numerosi esperti in questo campo, sono convinti che il modo migliore per
alleviare la fame nel mondo sia l'istruzione. Le persone istruite riescono
più facilmente ad uscire dal ciclo di povertà che causa la fame.
Fonti (divise in paragrafi):
1) Il Progetto contro la Fame nel Mondo, Nazioni Unite;
2) CARE;
3) Istituto per la promozione dello sviluppo e dell'alimentazione;
4) Programma mondiale per il cibo delle Nazioni Unite (WFP);
5) Organizzazione delle Nazione Unite per l'alimentazione e l'agricoltura
(FAO);
6) Oxfam;
7) Fondo per l'infanzia delle Nazioni Unite (UNICEF)
Carlo risponde:
Ciao Riccardo, sei un grande... fai bene a far conoscere alla gente queste
cose...
Ma vedi, io credo che viviamo in un mondo di merda, la gente legge queste
cose e può solo dire "poverini" per il resto non posson fare nulla: mandando
soldi ,vestiario e cibo a fantomatiche patriottiche associazioni di carita,
non si capisce bene se i soldi finiscano in mano agli organizzatori o ad
altre persone, ma sicuramente non sfameranno i bambini. Pensa che un amico
di Parma proprietario di una lavanderia, ogni fine anno mandava vestiti che
riamanevano (ed erano quintali!) ad una associazione (se non erro la
Caritas!), era vestiario marcato dall azienda. Gironzolando per un mercato,
ha notato proprio quei vestiti che venivano vanduti.(questo è uno schifo!).
La gente come può fidarsi?Io l'altro giorno leggevo il giornale, una figura
mi è rimasta in testa: un bambino di 5/6 anni camminava scalzo e nudo con
una pancia enorme, hai suoi piedi uno giaceva sdraiato in una posizione
inverosimile, non si sapeva bene se vivo o morto... Un amico che si è recato
in quei paesi mi diceva che non ha mai sentito pingerne nessuno... questa è
la vera guerra, questa è la guerra che andrebbe combattuta, non il G8 o
quella in America che bene o male non ci possiamo fare nulla...
Ho passato dei giorni pensando come fare, il problema è che non c'e'
possibilità di aiutarli apparte quella di aprire in proprio un associazione
di aiuti umanitari... Questa si che sarebbe una cosa valida, una cosa che mi
farebbe morire con il sorriso sulle labbra...
Comunque ti ringrazio per l'email che hai mandato a tutto il gruppo... è
giusto capire queste cose, è giusto che la gente viva con una mosca nell
orecchio..
Ricardo Antonio Piana risponde:
Carlo io penso che la COLPA della morte di 24.000 persone ogni giorno sia
nostra, cioè di tutto il mondo occidentale, ricco, democratico e libero ma
soprattutto egoista. La fame si "cura" politicamente... smettendo di vendere
armi e iniziando a diffondere una cultura di modernizzazione tecnologica,
senza imporre religioni o idee politiche, senza vendicarsi di eventi
storici tragici ma alla fine ininfluenti nell'ottica di un'umanità che conta
miliardi e non migliaia di persone. Il "ragionamento da ragioniere" sembra
cinico ma alla fine se semplicemente ci facessero caso "i grandi" del mondo
potrebbero fare tanto. Per non far calare troppo il prezzo di determinate
colture agricole considerate in sovrappiù, l'occidente semplicemente le
brucia. Se ci accollassimo il costo di trasporto fino ai paesi del terzo
mondo anziché la distruzione guadagneremmo meno e questo non ci va. Anziché
pensare alla globalizzazione in termini di espansione del mercato per fare i
nostri porci interessi, se pensassimo ad una globalizzazione che non tocchi
le culture, le religioni, le lingue e le idee ma che livelli le classi
sociali e impedisca certe mortali differenze ? Ora purtroppo non ho molto
tempo spero di poterne ancora discutere con voi per esteso in seguito.
Franco Santamaria risponde:
Ragazzi, vi siete messi di buona lena a porre sul tappeto questioni molto
gravi: la guerra... la fame... Alla malora gli altri impegni, ma anche
questa volta vi faccio compagnia (purtroppo, non potrà essere sempre così).
La fame nel mondo, principalmente nei Paesi "in via di sviluppo" (mi fa
ridere di ...rabbia questa espressione!) non è un fenomeno casuale, dovuto a
povertà del luogo dove quei disgraziati vivono o a loro incapacità/pigrizia
di imparare a costruirsi da soli il benessere. Senza tener conto
dell'organizzazione gerarchica interna di ogni popolo, che da sempre e
dovunque ha caratterizzato la storia umana rafforzando le disuguaglianze
sociali, la fame moderna e contemporanea è conseguenza di un'azione di
conquista coloniale, prima, e imperialistica, poi.
La nuova forma di schiavitù, e con essa il razzismo, al livello di interi
popoli e di interi continenti, ha impedito a questi popoli qualsiasi
tentativo di muoversi lungo un percorso di evoluzione necessaria e naturale.
Il contatto che essi hanno avuto con i popoli autodefinitisi "civili", più
fortunati e forti per circostanze storiche ma non più intelligenti e
laboriosi, è stato traumatico, di prevaricazione non di rispetto, di
distruzione non di collaborazione, da parte dei conquistatori, con l'aiuto
di dittatori e dittatorelli locali insediati e protetti.
Oggi, la "globalizzazione" dell'economia (rappresentata dai "G8") non è
altro che una nuova forma di assoggettamento e di rafforzamento delle
politiche di dominio capitalistico, a danno dei più deboli. La lotta di
tanti giovani a questa idea è la consapevolezza di aver già commisurato la
realtà di povertà e di sfruttamento e di schiavitù voluta da chi oggi vuole
la globalizzazione. Altro che liberazione dalla fame!
I popoli che i "globalizzatori" vorrebbero liberare dalla fame e dalle
malattie, saranno i popoli che più facilmente e prima scompariranno per fame
e malattie, perché è il "dio" denaro che conta, che dà ricchezza e potere:
il dio dei globalizzatori, che, al limite, tanto per procacciarsi favori e
consensi, organizzano grandi crociate di "carità" (il cui ricavato, molto
spesso, va nelle loro stesse tasche o nelle tasche di furbi disonesti, come
ci ricorda Carlo).
Ma non è della "carità" che hanno bisogno quelli che muoiono per fame;
secondo me, questa parola dovrebbe scomparire dal vocabolario, perchè
significa vieppiù umiliazione dei bisognosi e "pavoneggiamento" dei
"caritatevoli" (dico di quelli che sfruttano e hanno conti con molti zeri in
banca, non di chi generosamente si priva di qualcosa per chi è più
disgraziato di lui!). Quei popoli hanno bisogno di collaborazione sincera e
disinteressata, di essere avviati alla conoscenza delle varie tecniche di
produzione (non di essere costretti alle monocolture dalle multinazionali),
ma soprattutto di vedersi rispettato il diritto di esistere e di vivere da
padroni nella propria casa.
Carlo risponde:
Un bel ragionamento, complimenti, peccato però che sia un ragionamento
inutile da fare.
Pensiamo al famoso G8: i grandi si riuniscono per capire come SPARTIRSI il
terzo mondo..per esempio io Italia gli VENDO un sacco di grano, tu Francia
gli VENDI un trattore, tu Germania gli VENDI una zappa... ok tutto bene, ma
io penso che ci sia un verbo errato.. ci vorrebbe anzi un REGALO. ma queste
parole vivono solo nei cuori e nelle favolette..Aboliamo il debito, ok tutto
bene, ma lo hanno fatto?
Ad i grandi non glie ne frega nulla e pure sono lì! Fanno i loro interessi e
sono lì! Sono li a comandare noi, noi che paghiamo il loro stipendio, noi
che vorremmo cambiare il mondo, noi che ne abbiamo le idee, noi...poveri
deficienti.
Ok, do ragione a te, Caritas non è la soluzione, ma allora, per me,
deficiente che vive in questo mondo, che non sono ne politico ne ricco ne
vip, cosa cavolo posso fare per quei bambini?(contemplare le foto e dire
"poveretti" e la famosissima "e noi ci stiamo a lamentare"!!!)
Questa è la vita e questa e l'unica che possiamo vivere.
Per fare ciò che dici bisognerebbe partire da zero e ciò è praticamente
impossibile. E' assurdo ma questo è il mondo di merda nel quale si deve
vivere.. Ma queste sono cose che ti fan pensare, ma ce ne sono ben altre che
la gente pare che non le vede... del tipo, io che rischio la vita lavorando
guadagno nemmeno 1 centesimo di quello che guadagni te "povero" giocatore di
calcio che riesci anche a lamentarti... io apro un ristorante e pago più
tasse che il mio guadagno vero e proprio...io lavoro dalla mattina alla sera
per nulla, per tirare avanti e te che fai il politico e chiacchieri un po
guadagni più di me.. questa è l'Italia, paese libero, ma libero di cosa??
c'e' qualche libertà che hai te? Sai che cosa penso da qualche anno a questa
parte? che il vero libero sia lui, il barbone che dorme nelle piazze ed
invidio le persone che lo fanno per scelta.
FACCIAMO PASSARE LA FAME NEL MONDO....ma come? Io non sono un grande!!!
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