EDITORIALE

VIAGGGIO NELL'ITALIA DELLE FROTTOLE E DELLE CONTRADDIZIONI

Di Guido Ferranova

Cari lettori e lettrici, mi presento per chi ancora non mi conoscesse, sono Guido Ferranova, il contestato, criticato e odiato, direttore del Daily Opinions, un giornale telematico nato con il preciso intento di dire quello che gli altri giornali non dicono, la verità nuda e cruda. Molti mi odiano per lo stesso motivo per cui Pinocchio odiava il grillo parlante in quanto personificazione della sua coscienza. Voi mi odiate perché sono colui che dice ciò che non vorreste sentire, che vi spinge a guardare ciò che non vorreste vedere e a riflettere su ciò che preferireste ignorare. Sono indubbiamente un personaggio scomodo, che sarebbe meglio eliminare, me ne rendo conto dai messaggi che puntualmente mi arrivano in redazione, da tutti i tentativi che sono stati fatti per chiudere il giornale, in quanto mezzo di comunicazione di massa, non controllabile e quindi non gestibile o pilotabile. Tutto questo vostro odio, questo vostro accanirvi contro di me non può che farmi...piacere, sì, perché vuol dire che sto facendo bene il mio lavoro, che in qualche modo siete ancora capaci di reagire e questa vostra reazione potrebbe essere il primo passo per poter poi abbandonare le idee preconfezionate che vi vengono quotidianamente propinate dai mass media, ed io voglio questo, voglio che i vostri neuroni si attivino, perché il cervello è come un muscolo e come tale se lo si continua ad usare passivamente si rischia l'atrofia, ed è questo l'obiettivo primario dei mass media e di chi si nasconde dietro di essi, quello di indurvi a non essere più in grado di pensare autonomamente, di modo che loro possano farvi credere ciò che a loro fa più comodo. Questo è quello che sta già accadendo adesso, sotto i nostri stessi occhi, basta guardarsi intorno per rendersene subito conto:

Recentemente è  morto Gianni Agnelli e subito i mass media, come accade spesso in questi casi, hanno fatto a gara per beatificarlo, dicendo che è stato un grande imprenditore, un uomo che ha reso prestigioso in tutto il mondo il made in Italy e su questo non ho nulla da obiettare, è la verità. Ciò che non tollero è che lo si voglia santificare a tutti i costi dicendo che ha dato lavoro a molte persone, come se lo avesse fatto unicamente per beneficenza o magnanimità, be io non conosco nessuno che abbia lavorato in FIAT  a cui l'avvocato abbia regalato lo stipendio, chiedetelo voi stessi ai lavoratori  FIAT, specialmente a quelli addetti alle catene di montaggio. Diciamo le cose come stanno, ha dato lavoro a molte persone per il semplice fatto che aveva bisogno del lavoro di molte persone per tenere in piedi le sue industrie, è stato un dare per avere, niente di più. Certo non dobbiamo dimenticare che è stato un uomo che ha dato molto all'Italia, ma è vero anche l'opposto, l'Italia gli ha dato molto. Sono oltre dieci anni che la famiglia Agnelli non sborsa una lira di tasse per il gruppo FIAT, in quanto dichiaratamente in crisi, anche se al suo vertice c'è, o meglio c'era, l'Avvocato, che fino a qualche anno fa era l'uomo più ricco d'Italia, non vi sembra un controsenso? Non dimentichiamo inoltre che lo Stato ha sovvenzionato il gruppo FIAT in tutti i modi, leciti ed illeciti. Perché tutto questo? Per il semplice fatto che il gruppo FIAT da lavoro, di conseguenza  per chi da lavoro a simili livelli, tutto è concesso, ecco perché ci troviamo in queste condizioni, è stato dato il monopolio, per quanto riguarda la costruzione delle auto, al gruppo FIAT, ed ora che il gruppo FIAT vacilla, tutta l'economia nazionale è in crisi.

Però, nonostante tutto questo continuano ad assicurarci che il tasso d'inflazione è sotto controllo, quando non ci vuole certo una laurea in economia per capire che dopo l'avvento dell'euro, il costo della vita in Italia è raddoppiato, mentre  da anni ormai sono rimasti pressoché invariati gli stipendi dei lavoratori dipendenti. Chi sta al potere, anche se finge ottusità in questo senso,  si è accorto che gli acquisti stanno calando drasticamente, ed allora qualche genio della comunicazione ha pensato di risolvere il tutto con uno spot, in cui ci dicono che sono i nostri acquisti a far girare l'economia, ed è vero, ma se l'italiano medio con il suo stipendio riesce a malapena a pagare le tasse e le varie bollette, le uniche cose che gli possono girare sono le palle, ogni volta che vede passare in tv quello spot. L'Italia, seguendo, come sempre, le orme dell'America, è un Paese che ha un'economia di tipo consumistico, ma i cui abitanti non hanno più il potere d'acquisto necessario per far girare la sua economia e di conseguenza questo sistema collassa. 

Continuano a raccontarci frottole, come quando il nostro attuale presidente del consiglio, gran frottoliere, ci promise quel famoso milione di nuovi posti di lavoro, ma che nessuno ha mai visto, l'unica cosa che si sa per certo è che da quando lui è al governo migliaia di italiani hanno perso il loro posto di lavoro. Una coincidenza o una contraddizione?

Purtroppo non credo nelle coincidenze, specialmente quando c'è di mezzo Berlusconi, ma voi siete liberi di credere a tutto ciò che volete, o meglio, a tutto ciò che vorranno farvi credere. Del resto se Berlusconi è presidente del consiglio, ciò significa che molti italiani hanno creduto in lui, questo è un dato di fatto, del resto c'è chi ancora crede in babbo natale e nella befana, com'è anche vero che pur parlando  ogni giorno con molte persone  non ne ho ancora trovata una che dichiari apertamente di averlo votato, questo è un mistero al pari di Ustica, Atlantide e simili. Un mistero però che mi piacerebbe svelare, invito quindi chiunque abbia votato Berlusconi a trovare il "coraggio" di dichiararlo pubblicamente qui sulle pagine del Daily, anche in forma anonima, allegando anche le motivazioni di una tale scelta, se ci sono, potrebbe essere interessante. Guardate che non è stato un reato averlo votato, certo perseverare però...

Un'altra cosa che non riesco a concepire è il prezzo del petrolio, fin da quando ero bambino mi hanno spiegato che il prezzo del petrolio e dei suoi derivati in Italia è così alto perché lo si acquista in dollari e visto che la nostra vecchia lira aveva un valore nettamente inferiore al dollaro al cambio ci costava di più. Tutto questo lo avevo accettato, in quanto mi sembrava un discorso coerente. Ora però è finalmente arrivato l'euro, la moneta comune europea, la quale attualmente ha un valore superiore al dollaro, mi aspettavo quindi per logica che il prezzo del petrolio e della benzina nello specifico, diminuisse drasticamente, ma questa diminuzione, come tutti noi ben sappiamo non si è verificata, anzi si prospettano dei nuovi aumenti. A questo punto è evidente che ci stanno fregando, ma ci hanno fregato prima o ci stanno fregando adesso? La mia risposta ad un simile quesito è la seguente: Ci hanno sempre fregato e continueranno a fregarci.

Del resto per il petrolio si sono commessi i peggiori crimini e innumerevoli guerre, come quella che si sta prospettando tra l'America ed i suoi alleati, primi fra tutti noi italiani, contro Saddam. Lo so che ci hanno raccontato che è una guerra preventiva, onde evitare possibili attentati o attacchi da parte di Saddam e compagni, in cui il petrolio non centra niente, che sarà una guerra lampo dove i buoni vincono e i cattivi perdono, ma è anche vero che sono anni ormai che non ho più bisogno delle favole per addormentarmi tranquillamente la sera. Intanto uno nostro contingente sta partendo per l'Afghanistan, obiettivo della missione scovare gli uomini di Saddam e sedare possibili rivolte, ed anche se il nostro amato presidente del consiglio continua ad assicurarci che non saranno coinvolti in conflitti a fuoco, dubito fortemente che nel caso si verifichi una rivolta riescano a sedarla semplicemente dicendo: "Mi consenta!"

No, non sono pessimista, sono una persona estremamente realista a cui non piace gli si raccontino favole, perché nella realtà di tutti i giorni il lieto fine non è d'obbligo, ed anche se gli italiani sono per antonomasia un popolo di sognatori, credo sia giunto il momento che si sveglino, prima che la loro vita si trasformi in un incubo.

 

Guido Ferranova


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