EDITORIALE
INDIGNAZIONE
Di Guido Ferranova
Ebbene, ultimamente ho ricevuto molte lettere che accusavano il giornale e me come editore, di essere a loro avviso troppo libertario, permettendo a chi scrive di essere gratuitamente volgare, di usare toni troppo accesi e cruenti. Non so se abbiano ragione o meno su questo, a voi giudicare leggendo quanto fin qui pubblicato, ma non è questo il punto: Io mi chiedo, ma com'è possibile, che persone talmente sensibili da trovare il tempo e la voglia di accendere il proprio PC, e mettersi a formulare parole e frasi d'accusa verso di me come editore, solo perché do a chi scrive il modo di esprimere le proprie idee nel modo che più ritiene opportuno, non si siano mai degnati di scrivermi quando su questo stesso giornale, che adesso criticano, si affrontavano argomenti quali:
I bombardamenti da parte dell' U.S.A., contro l'Afghanistan, che avevano obiettivi civili e che hanno avuto come vittime, donne, vecchi e bambini. No allora nessuno mi ha scritto, nessuno di loro si é indignato, eppure queste sì che sono cose che fanno indignare, eppure da parte di questa gente c'è stato solo silenzio. Come silenzio c'è stato quando la stessa America, prima bombardava queste popolazioni indifese, e poi gli offriva il proprio aiuto umanitario, manifestando a tutto il mondo la propria vergognosa ipocrisia. Questo non vi ha fatto indignare, questo non è vergognoso?
No, voi vi siete indignati, perché si sono usati termini volgari tipo "Cazzo" "Fottuto", ecc, perché si è accusato lo Stato Vaticano ed il suo portavoce il Santo Padre, perché vi si diceva che parlava bene ma razzolava male, cosa che la Chiesa fa da secoli, e a tal proposito vi potrei citare mille eclatanti esempi, ma ve ne proporrò uno solo, visto che proprio in questi giorni ci si ricorda delle vittime dell'Olocausto:
Ebbene la storia ci insegna che molti degli ebrei che ai tempi del Nazismo cercavano rifugio nelle chiese, venivano il più delle volte consegnati dagli ecclesiasti ai Nazisti che in seguito li deportavano nei campi di concentramento, dove tutti noi sappiamo bene cosa li aspettava. Vi sembra questo un classico esempio di carità cristiana? Ma voi non vi siete indignati e continuate a difendere il Vaticano, che guarda caso è uno degli Stati più ricchi del mondo (....vi siete mai chiesti il perché?), mentre professa di essere dalla parte dei poveri.
Non vi siete indignati neanche quando il nostro amato presidente del consiglio, ha varato una legge che prevede l'abrogazione dell'articolo 18 e che se approvata metterebbe i "datori di lavoro" nelle condizioni di licenziare i propri dipendenti senza motivazione. In questo modo ogni dipendente sarebbe alla mercé degli imprenditori, piccoli o grandi che essi siano, ai loro ricatti: "Se mi lavori tot ore o se mi fai tale mole di lavoro, forse domani potrei anche essere così gentile da richiamarti a lavorare, altrimenti fai la fame". E questa voi me la chiamate democrazia? A mio avviso a tutti gli aspetti della dittatura, e poi come la mettiamo con le bollette, i mutui, cosa gli diciamo all'Enel o alla Telecom, questo mese stavo antipatico al capo non ti posso pagare? Provateci e fatemi sapere...
Ma nemmeno qui vi siete indignati, come mai, siete tutti imprenditori o credete che la cosa non vi tocchi?
Non vi siete indignati nel vedere prostitute nere e bianche costrette ad infreddolirsi ai bordi delle strade per soddisfare le frustrazioni dei falsi moralisti. Forse perché voi siete quelli che girano la testa dall'altra parte per non vedere, per distogliere lo sguardo e la coscienza da una realtà altrimenti scomoda, convinti che basti girare la testa per cancellare il problema, ma il problema rimane nonostante le convinzioni dei perbenisti, che accusano pubblicamente chi si prostituisce e chi costringe alla prostituzione. Che definiscono la prostituzione un indecenza, il sintomo di una società corrotta che ha perso di vista i veri valori della vita, quali primo fra tutti, la famiglia, da onorare, da preservare, e che poi per sfuggire dall'opprimente tran tran coniugale, li ritrovi ai margini delle strade mentre frettolosamente fanno scendere dall'auto la prostituta di turno, per riprendere, più calmi e sereni, finalmente appagati, la via di casa.
E’ tempo di smettere di essere ipocriti e moralisti solo nelle parole, quello che serve é legalizzare la prostituzione, di modo che chi si prostituisce e chi accetta la prostituzione venga maggiormente tutelato, togliendo in questo modo dalla strada chi si prostituisce contro la sua volontà, togliendo il Business della prostituzione dal monopolio della mafia e da tutto l’infido mondo che vi ruota intorno.
Non vi siete indignati, non mi avete scritto, quando sul Daily si parlava della fame nel mondo, non avete sostenuto quel tema, forse perché anche voi siete consapevoli che ci devono essere dei paesi poveri affinché possano esistere i paesi ricchi, in quanto la loro ricchezza si fonda anche sullo sfruttamento di queste popolazioni.
Però vi siete indignati ora, perché qualcuno ha usato gratuitamente dei termini estremamente volgari, ebbene io vi dico, che a volte bisogna incazzarsi, non si può sempre restare nella penombra a borbottare, a fare nostre le idee degli altri, ci sono verità che vanno dette, urlate, non si può sempre nascondere la testa nella sabbia come gli struzzi, ma capisco che fare questo va contro i vostri principi, contro la vostra morale, con cui vi hanno cresciuto, ed in cui vi siete cullati, perché vi faceva comodo, in quanto incazzarsi significa dire ciò che si pensa, avere delle proprie idee, andare contro quella che è l’opinione pubblica, sfidarla, rendersi responsabile delle proprie idee, motivarle e tutto questo non è facile. Per me dire quello che penso, come ho fatto ora è divenuta un esigenza irrinunciabile, e ci tengo a precisare che il Daily come ho espressamente scritto sulla sua copertina è dedicato agli esseri pensanti, e non agli ipocriti, che si scandalizzano per l’uso di alcune parole, ma per coloro che si incazzano quando con le belle parole si cerca di travisare la realtà dei fatti.
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