EDITORIA SUL WEB: MEGLIO IL LIBRO STAMPATO O IL LIBRO IN FORMATO ELETTRONICO?

Di GIUSEPPE IANNOZZI

L'editoria è ormai morta da tempo: il libro, sia esso in formato elettronico o cartaceo, spesse volte non è altro che il risultato di una moda di massa, una moda che ricerca i soliti stilemi abusati tipici del romanzo d'appendice. Il tanto ventilato buonismo è forse il cliché più adoperato all'interno dei contesti narrativi indipendentemente dal genere: difatti, buoni e cattivi sono uguali, non hanno nulla da dire tranne, forse il fatto, che anche il cattivo è buono, così ci ritroviamo sul mercato libri trash pubblicati solo perché l'autore prima di essere un autore con l'A maiuscola, è soprattutto un nome che la gente conosce. Insomma, a ben guardare il mercato editoriale propone titoli di "nomi conosciuti": sei un personaggio della TV, della Radio, del panorama Musicale, ecc., allora le grandi casi editrici non disdegnano nulla affatto di pubblicare libri che manco hanno letto. Non c'è da stupirsi se il libro non esiste più: oggi, il libro è un prodotto e come tale viene trattato, un prodotto con tanto di dicitura "da consumarsi preferibilmente entro il..." e "confezione sottovuoto". In definitiva il libro è morto: solo qualche piccola casa editrice pubblica ancora qualcosa di interessante e in formato elettronico e in formato cartaceo. Ma è bene non illudersi: il monopolio assunto dalle grandi case editrici è tale che non permette alle piccole case editrici di emergere in alcun modo; la piccola editoria è costretta in un "limbo muto quanto cieco". Negli anni Sessanta si poteva parlare di letteratura underground, oggi parlarne è stupido, perché di fatto non esiste, infatti anche l'underground culturale è stato assorbito dal monopolio culturale di massa della grande editoria dei prodotti sottovuoto. Il tutto, tradotto in termini pratici, significa che l'underground è solo una moda che viene sfruttata dalla grande editoria: non a caso pullulano a migliaia le pubblicazioni sulla nuova letteratura underground, peccato che queste pubblicazioni sono opera di "nomi" pubblicati da grandi editori. Questo fenomeno di vampirismo culturale ha ucciso il libro in ogni sua forma, elettronico o cartaceo... e cosa ben più grave ha ucciso i generi letterari. I nuovi autori non esistono; e quando esistono sono "in coma profondo", relegati nel "limbo", prigionieri di se stessi... Non basta la voglia e la volontà di emergere, esprimere la propria opinione... qualcuno in alto con un nome ormai pensa e scrive per conto del nuovo autore; e se questo scrittore in erba è fortunato, magari quel nome famoso scriverà il tuo nome di battesimo senza refusi. Inutile farsi illusioni... anche il web è ormai diventato una spiaggia quasi del tutto privata e dedicata a pochi: amara realtà che viene confermata dagli ultimi accadimenti... centinaia di siti senza fini di lucro hanno dovuto chiudere i battenti... c'è forse bisogno di aggiungere altro?

La lotta che si conduce è una lotta contro i Mulini a Vento tutti rigorosamente made in Italy e venduti sul mercato in scatola di montaggio: forse l'illusione che ci viene offerta di montare il nostro mulino a vento ci basta? A molti basta... ma tragico è il fatto che i più neanche si rendono conto che si stanno adoperando per costruire mulini a vento nel vano tentativo di buttarli giù pietra dopo pietra per poi ricostruirli, perché in fondo, in fondo, erano belli anche se bollati made in Italy.

 

GIUSEPPE IANNOZZI

 

 

 

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