Il bello della bellezza

Il nuovo millennio che e’ appena iniziato porta con se’ la somma di tutte le meraviglie che l’uomo nel tempo ha creato; un modus vivendi che via via si e’ evoluto, imponendo alla nostra esistenza degli standard qualitativi  non indifferenti. Uno stile tra i più’ sentiti riguarda la bellezza del proprio corpo: maschio o femmina che sia  tutti vogliamo essere  presentabili, belli, gagliardi e vezzeggiati. Purtroppo madre natura non e’ stata generosa con l’uomo: essa  nella sua splendida entità’ ha messo in condizione l’essere umano di esistere, ma ha fatto si’ che ognuno di noi fosse simile ma non uguale all’altro, creando cosi’ delle differenti forme di vita estetiche. Noi, soggiogati da questo e vanitosi per indole, facciamo cose dell’altro mondo per mantenere inalterata la nostra bellezza o esaltarne la sua intensità’, sottoponendoci anche a moderne torture per raggiungere tale scopo.

Da qui lo spunto a questo mio scritto: giorni fa grazie ad un’occasionale incontro mi sono trovato dentro questo  straordinario ambiente tutto dedicato alla salvaguardia dell’umana bellezza; un posto accoglientissimo diretto da una donna meravigliosamente solare e con una caratteristica non usuale: le riesce di  miscelare unitamente alla professionalità  la  bellezza, la grazia e la simpatia in una simbiosi  perfetta, ottenendo  cosi’ il risultato di mettere a proprio agio tutte le donne che si rivolgono  a lei per  migliorare o esaltare il proprio corpo. Lei,  con fare sapiente e come se fosse la cosa più’ semplice di questo mondo, le infilza con aghi grossi come pompe di bicicletta, le fascia con strani bendaggi che emettono delle scariche che stimolano i grassi a ridursi (o qualcosa del genere)  e le costringe a stare immobili in posizioni scomodissime per svariati minuti,  sopportando persino doloretti fisici, ma facendo  si che all’ottenimento dei tanto ambiti risultati le nostre belle si siano rappacificate sia con il mondo che con se stesse e tornino felicemente ad affrontare la loro quotidianità con  spirito rinnovato dall’esaltazione del successo, gratificando  cosi’ la nostra eroina degli sforzi ed eleggendola a salvatrice della patria.

Comunque, grazie a professionisti di questo tipo e alle mirabolanti  applicazioni esistenti, non vedremo mai più’ donne brutte; le molteplici tecniche  di cura abbinate ai tanti imbellettamenti magici che si trovano nelle profumerie fanno si che la bellezza sia oramai alla portata di tutte. Insomma, manderemo in pensione le bruttone e alla faccia del principe e del rospo presto saremo circondati esclusivamente da bellissime donne, si estingueranno le “Genoveffa la racchia”  come la foca monaca e i marciapiedi diventeranno tutte passerelle di Dior, con buona pace di tutti noi bruttini..

 

                                                                                                            Antonio Bianco