gaetano scirea

Il 3 settembre 1989, un tragico incidente stradale in Polonia ha stroncato la vita di Gaetano  Scirea, il campione dal dolce sorriso, il   fuoriclasse in punta di piedi. Per incarico di Zoff, era andato a osservare la futura avversaria della Juventus in Coppa UEFA, il Gornik Zabrze. Sull'autostrada Varsavia - Katowice, la vettura che lo ospitava ha preso fuoco, dopo un terribile impatto frontale. Scirea aveva 36 anni, si era appena buttato a capo, con l'entusiasmo di sempre, nella nuova avventura da tecnico, fianco a fianco con il suo amico prediletto, quello Zoff con cui aveva condiviso, in bianconero e in azzurro, i momenti più esaltanti della sua carriera.

Noi vogliamo ricordarlo così.

Un giocatore signore, un signore giocatore. La carriera di Gaetano Scirea rimane un modello per i giovani. Centrocampista all'Atalanta, libero alla Juventus e in Nazionale. Alle parole privilegia sempre i fatti. E' la lealtà: non un'espulsione, non una squalifica. Gioca a sostegno della difesa, senza disdegnare azioni di disturbo, incursioni mirate, appoggi sapienti, gol calibrati. La lezione di Scirea risiede nel mondo in cui giocava, a testa alta, nel rispetto, quasi religioso, delle regole. E stato il destino a barare, non lui.

 

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