X Daniela Bellotti I SENSI DELLA PITTURA
La pittura di questa giovane
artista sembra nascere da una fuga verticale, una di quelle fughe che si
realizzano improvvise, dal basso verso l’alto, come quando si rende necessario
uno slancio, un salto nel buio e le ermeneutiche della lingua non sono
in alcun modo previste.
Vediamo quindi come questo salto del corpo, “catapultato” da Bologna a Palermo, è riuscito a tracciare su ruvidi cartoni da imballaggio, i segni sensuali di questo volo mediterraneo in cui si racconta, senza reticenze, un vissuto speciale come specialissimo e straordinario è il comune senso dell’amore. Di questo si tratta, e forse é per questo che siamo disposti, talvolta in modo innaturale, a praticare questo distacco, questa “costosa” separazione della nostra materia intima, dal corpo fisico e dal suo ineluttabile destino. Amore quindi, onestissimo amore, sebbene accompagnato dalle ruvide sponde di mille categorie della sofferenza, della gelosia, della passione infuocata come in molti di questi dipinti che come un diario ci raccontano storie attraenti, desiderabili in cui talvolta vorremmo esserne i protagonisti. “Tacchi a spillo, calze
a rete, chiamami! “ E’ il titolo di un dipinto in cui una giovane
donna, ( il cui corpo è tracciato con caparbietà guttusiana
) si propone invasivamente al nostro vedere.
I passi di quest’Arte ci conducono in un territorio caldo, carico di relazioni emotive in cerca d'appagamenti immediati, scontri del corpo che abbandonano il supporto che li contiene, senza raggelare, ma assorbendo e penetrandoci, come accade nella pittura, nella vita, nell’esercizio del fare amore. (solvet et coagula) Come il sangue, la cioccolata, il piombo ecc. Alchimia, quindi e di particolare
impronta poiché la Sicilia e Palermo ne sono complici protagonisti,
capaci di rendere la scena fortemente rappresentabile come accade per es.
in un quadro in cui l’artista ritrae un simbolo naturale di quella città,
il Ficus più grande d’Europa scelto qui come testimone di un avvenimento
sottile ma clamoroso: il cane dell’artista è sfuggito dal suo guinzaglio
mentre la corsa indiscreta lo porta nel luogo sibillino scelto da due amanti
che si vorrebbero sottrarre agli sguardi senza riuscire a nascondere il
sublime stato dei sensi che ci appartiene per natura, senza la quale il
mondo che ci circonda non sarebbe accettabile.
Giovanni
Pintori
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