Delfini e balene

 

I delfini

 

Molte persone associano i delfini e le balene ai pesci. Potrà sembrare strano, ma sebbene le abitudini e l'aspetto di questi animali inducano a cadere in errore, sono molto piu simili a noi che ai pesci. Con l'appellativo di "Cetacei" (dal greco "cetus" = mostro marino) vengono indicati quei mammiferi marini che nel corso dell'evoluzione si sono perfettamente adattati all'ambiente acquatico. Come i cani o gli elefanti, sono vertebrati, della classe dei mammiferi, si accoppiano e danno alla luce piccoli che allattano attraverso le ghiandole mammarie, respirano con i polmoni e hanno la capacità di mantenere la temperatura corporea costante (omeotermi). Non sono gli unici mammiferi ad essersi adattati alla vita acquatica, esistono infatti anche i trichechi e le foche (oltre ai i lamantini ed in misura minore, la lontra), ma sono senza dubbio quelli che hanno raggiunto un livello di adattamento migliore, assumendo un ruolo centrale nel mondo marino.

Il futuro dei cetacei dipende in gran parte anche da noi. Infatti, numerose popolazioni e specie di questi mammiferi, sono a rischio di estinzione a causa delle sempre maggiori e piu invasive attività umane. Quelle che corrono i maggiori pericoli sono soprattutto le popolazioni a limitata diffusione, legate a particolari ambienti come il Lipote e la Platanista dell'Indo o quelle che sono state ridotte a bassissimi livelli numerici in seguito ad una sconsiderata caccia industriale, come per esempio la Megattera nell'Atlantico nordorientale.

Le principali cause di rischio per i Cetacei sono rappresentate da:

 

  1. Pesca

     
  2. Traffico nautico

     
  3. Inquinamento

     

Questi fattori minacciano indistintamente tutte le specie di cetacei. Quindi, la vera sfida per il futuro è quella di invertire questa rotta ed ognuno di noi, come dicevamo, può avere un ruolo attivo: bisogna promuovere quel cambiamento radicale nell'atteggiamento umano nei confronti della gestione dei mari e delle risorse, che si è reso ormai necessario.

 

 

Le balene

 

Il termine balena può essere riferito al:

        balene vere ossia quelle specie dei cetacei che fanno parte strettamente della famiglia delle baleniade come:

        balena della Groenlandia  balena nera o balena glaciale

Il capodoglio (Physeter macrocephalus, Linnaeus 1758) è un mammifero cetaceo appartenente al sottordine degli Odontoceti. Per le sue dimensioni è uno dei maggiori esseri viventi del nostro pianeta. Ha un corpo che raggiunge circa i 18 metri e, diversamente dalla balena, ha i denti in luogo dei fanoni. All'interno delle cavità della testa ha un liquido biancastro e aromatico chiamato spermaceti, che fino al XIX sec. era utilizzato per produrre candele e unguenti. Emette potentissimi ultrasuoni per tramortire le prede che divora nella quantita′ di circa 1 t. al giorno con preferenza per i calamari. E′ in grado di attaccare gli squali ed ingaggia combattimenti mortali con i calamari giganti che vivono a grandi profondità.Oltre a prede di grandi dimensioni,divora ogni animali gli capiti a tiro:pesci(soprattutto abissali ma anche anguille,storioni,salmoni,aringhe,pesci re),uccelli marini,seppie,polipi,foche,pinguini,anche delfini e giovani balene.In passato è stato argomento di leggende marinare, le quali lo vedevano come acerrimo nemico dei navigatori ma anche come preda prediletta dei balenieri. Nota a tutti è la figura di Moby Dick, creata da Herman Melville

 

La famiglia delle Balenottere (Balaenopteridae) comprende nove specie di mammiferi marini (cetacei) che si differenziano dalle balene propriamente dette per alcune caretteristiche fisiche quali una piccola pinna dorsale e la presenza di solchi paralleli sulla pelle della gola (che hanno funzione di aumentare la capacità contenitiva della bocca durante le fasi di caccia). E proprio alla pinna dorsale queste balene devono il loro nome: Balenottera deriva dal latino Balaena + pteron, cioè "Balena con ala".

La megattera (Megaptera novaeangliae) è una balena migratoria veloce, appartenente alla famiglia dei Balenotteridi. Il suo nome significa "grande ala" ed è riferito all'imponenza delle sue pinne pettorali, che sono caratteristiche anche per la loro scalanatura.

La megattera misura mediamente 15-16 metri di lunghezza e pesa 30-40 tonnellate. Si nutre di crostacei e pesci, soprattutto aringhe. Particolare è il suo sistema di caccia: gruppi di megattere girano attorno ai banchi di pesci, che intrappolano con delle bolle di aria da loro stesse create. Presenta ventralmente dei solchi golari, fatti di tessuto elastico, che gli consentono di ingerire una grande quantità di acqua, che viene poi filtrata ed espulsa, lasciando nella bocca del cetaceo grandi quantità di nutrimento. Fra le balene è la più agile, in quanto la si può vedere spesso compiere spettacolari balzi fuori dall'acqua. Fra i cetacei è probabilmente la specie più seriamente minacciata di estinzione.