|
|
Ci siamo messi
in testa di andare alla Velalonga e.... ci siamo riusciti!
Ecco una cronachetta.
Partiamo dalla
Buronia Inferiore con il carretto trainato dai bufaloni e si arriva dopo
diversi giorni a S.Giuliano di Mestre, al Circolo Velico Casanova, promotore
della manifestazione e base della Velalonga.
Ottima l'
organizzazione e l' accoglienza. Sabato c'é chi prova la laguna
(o meglio: il fondo) e chi se ne va a Venezia, come noi, a vedere il Navalis.
La sera del
Sabato ceniamo al circolo e siamo oltre 200!
Di buon mattino
ci si prepara.
Il breefing ovvero le istruzioni di regata e come evitare le secche |
e la consegna della cambusa |
poi di corsa ad armare le barche e a prendere il mare.
Chiaramente
si è fatto un po' di affollamento anche perché il varo non
é molto agevole ma l'operazione si é svolta rapidamente,
senza danni e con la collaborazione di tutti.
La partenza della regata è prevista per le 11 e il luogo è a circa un paio di miglia dal circolo. Il vento se la prende comoda, decisamente una grave pecca dell'organizzazione (!). Si ciondola in laguna per quasi un'ora. |
La mia barca la conduce Pietro e io mi aggrego a Enrico, il presidente del circolo, sul gommone per fare qualche foto e se necessario assistenza. Enrico,
Presidente, in una posa "istituzionale"
|
Comunque senza vento i vari sono stati più tranquilli. Le barche si incamminano verso la partenza... Qualcuno tra gli ultimi ha qualche difficoltà con le ariette e deve essere trainato per accelerare le operazioni di partenza. |
Il colpo d'occhio é fantastico, spero di essere riuscito a darvene un'idea con il collage che prende una bella porzione d'orizzonte.
Alla fine Eolo
si fa corrompere e ci concede un po' d'aria.
Si parte!
Per ragioni
di natura "politica" cioé per far coincidere l'arrivo in arsenale
con il Navalis si é stati costretti a fissare la Velalonga ad una
certa data che purtroppo non teneva conto delle condizioni
di marea; questa infatti si presentava particolarmente bassa
mettendo in vista almeno sessanta centimenti di cozze sulle briccole.
Questo ha
significato grosse difficoltà per i regatanti specialmente quelli
forestieri.
A complicare
ulteriormente la vita dei regatanti hanno concorso tre attraversamenti
di canali particolarmente trafficati, specialmente quello che collega l'aeroporto:
ogni traghetto/bus che passava provocava un piccolo Tzunami!
Poi verso
le 13 la marea ha cominciato a montare e l'ultimo tratto della regata è
stato caratterizzato da una corrente davvero notevole.
Però,
siccome siamo di natura ottimisti, rileviamo con piacere che non
c'erano coccodrilli né pirati, tanto meno eruzioni vulcaniche sottomarine.
Noi col gommone corriamo avanti a tutti a mettere le boe e ci godiamo lo spettacolo di tutte quele vele in laguna.. Ecco
altri valorosi assistenti
|
Dobbiamo affrettarci
a posizionare la terza boa che due classe A stanno sopraggiungendo.
I due, ingaggiatissimi, ci regalano un mach-race senza esclusione di colpi. Il Baffo arriva primo in boa. Enrico lo incita: -"Bravo Baffo!" Baffo si deconcentra, vira. Grido: "Ca##o! non la vede!" ..e infatti non vedeva la boa, altra virata - si pianta e viene sfilato sopravvento. L'errore in boa ha coinciso con l'arrivo del vento e quei pochi secondi si trasformano in quasi cinque minuti! |
Primo arriva Mirco Paoli, secondo il Baffo alias Girgio Marchetto. Grande regata! |
Ed ecco arrrivare
al terzo posto un' Alpa 550
e
un 470
|
...e poi gli
altri..
Ma - sorpresa! - tra i primi dieci figura anche un 10'. Si, avete capito bene: Un diecipiedi decimo assoluto! Grande ragata di Nero Cirla su Piccolo. |
.
Cerco di fotografare le barche autocostruite. Grande agonismo, tutti presi dalla regata, solo una, elegantemente, accenna un gesto di saluto (a parte Giancarlo che però non è preso dall'agonismo) | |
|
|
Non ci possimo godere gli arrivi perché ci sono delle chiamate di soccorso. Una Sampierota sta affondando in seguito ad una scuffia. I due a mollo vicino alla loro barca, non si perdono d'animo e si danno da fare conservando freddezza e dignità.
Riusciamo ad
avvicinarlo ad una barena dove possono sgottare con calma e subito un'altra
chiamata, un autocostruttore è riuscito a prendere l'unico sasso
della laguna e a farsi bucare il fondo..
L'autocostruttore
si é infilato, per effetto di vento e corrente, in un cul
de sac di reti e non riesce ad uscirne, una specie di tonnara..
Ci avventuriamo
con grosse difficoltà in una bassa alzando un potente getto di sabbia
con il fuoribordo. In effetti il salvato se la cava meglio di noi: forse
aveva bisogno solo di qualche parola d'incoraggiamento e con i mezzi propri
riesce ad uscire e a tornare indietro. Noi invece abbiamo grosse difficoltà
con la sabbia e la scarsità di benza. Che facciamo, ci facciamo
tirare fuori? No sarebbe indecoroso....
Una vela al terzo ha scuffiato. Quando arriviamo ha raddrizzato la barca e sta spiegando la vela. Sabbia (melma) dappertutto, un po' d'acqua ma tutto a posto, la regata continua.
Ci avviciniamo
a Mario Bacherini su Polposiscion per chiedere se serve aiuto, un traino..
No grazie, tutto sotto controllo!
Mario completa
la sua regata e arriva in arsenale quando gli altri stanno ripartendo.
Si guarda intorno e riparte anche lui. Grande prova di tenecità!
Stiamo tornando
in arsenale quando il fb comincia a tossire per fine benza. I salvatori,
salvati! che destino....
Ci prestano
il serbatoio della Sampierota semiaffondata e ripartiamo.
Torniamo in
arsenale dove lo barche sono state ormeggiate al centro della darsena su
una catenaria. Anche qui il colpo d'occhio é notevole...
Trovo
Pietro che é stanchissimo. E' arrivato quarto tra i 10' dopo quattro
brutte insabbiate: invece di assistere alla premiazione si addormenta su
una banchina dell'arsenale in mezzo ai visitatori stupiti.
La premiazione di svolge allo stand della Grecia. Enrico dice due parole, Luca altre due e l'impareggiabile segretaria da' lettura della classifica. |
Nero si fa avanti per il primo premio di classe 10' tra gli applausi di Venezia tutta! |
Si riparte
per S.Giuliano.
Accompagnamo qualche regatante alle barche ormeggiate alla catenaria al centro della darsena. Pietro, ancora stanco, scivola sul Tico e riesce a farsi un elegante bagno in arsenale. Il bagno nell'acqua fresca ma non chiara lo sveglia e gli da' la grinta necessaria per il ritorno. |
Sostenuta da un vento più deciso la flotta procede compatta alla volta del circolo. Ancora un grande colpo d'occhio!
Beh non ci
crederete, ma abbiamo rimorchiato due francesi!
No non sto
scherzando; abbiamo rimorchiato per davvero due francesi e , per giunta,
simpatiche e carine. Se non ci credete, ecco la foto,' nvidiossi!
Al circolo
c'é grande affollamento per gli atterraggi. Lasciamo a malincuore
le francesi e andiamo a recuperare le boe.
Noi, che siamo
stati sul gommone, siamo abbastanza stanchi, figuriamoci quindi quelli
che si sono fatti tutta la regata sui 10' che saranno pure barchette simpatiche
ma quanto a comodità....
Passiamo la
serata in pizzeria con le solite discussioni che accompagnano immancabilmente
le regate combatture: Io ero primo alla seconda boa..... no! io sono primo
fra i multiscafi.... no, primo delle barche gialle.... Io primo tra
quelli coi baffi e via così..tutta la notte.
Comunque é stata proprio una bella esperienza , da ripetersi.
Ancora complimenti agli organizzatori e ai partecipanti tutti.
2 VERDOLINO - Guido Ratti 14.37.30 3 VELA FARO' - Giuseppe Zaccala' 15.08.10 4 TICO - Pietro Bianchi 15.09.40 5 POLLY - Fulvio Cocchi 15.10.00 6 TRI TRI - Giovanni Grazzi 15.22.00 7 PACIUACAVALDALVASE' - Roberto Prina 15.27.00 8 BABY BAGGIE - Paolo Lodigiani 15.31.00 9 TRIPESSIT I - Maria Giulia Longhi 15.42.00 10 SISSY - Vincenzo Ciminale 15.44.00 11 leoncino - Giorgio Mussi 15.48.00 12 TABU' - Stefano Ratti 15.59.40 dnf moda - Claudio Carraro RIT dnf giama - Gianni Cortesi n.p. dnf Baonanin - Massimo Zanin n.p. dnf Polposiscion - Mario Bacherini n.p. dnf PETRONILLA I - Pietro Rucci n.p. dnf Nova - Mario Falci n.p. dnf MAX 1 - Giancarlo Bonvini n.p. |