Due bambini intrecciavano polsi e mani fino ad ottenere un rudimentale
sedile. Un terzo compagno veniva invitato a prendervi posto. Questi si
accomodava come se l'anomalo sgabello fosse un trono. Si procedeva in processione
e il bimbo seduto intonava.' "Scola, sculicchie!
Inte l' orte la munachella vaje truvanne la mia sorella! "*
E il coro rispondeva: "Sordeta non ce sta! Ascigne
e vattinne luntane da qua!" **
Trad.: * "Scola, sculicchie! Nell 'orto della suora sto cercando mia
sorella!"
** "Tua sorella non c 'è! Scendi e vai via di qua!"
ALLA CATENA
"Alla catena!"
"Appresse chi ce ne ve'? "
“Ce ne ve' Maria!!"
"E che vo' fa?"
"La fa 'passa' sotta lu punticedde?"
"No! Sta lu cacciunedde che la mocceca!"
"Li dà Iu pane!”
"Non lu vo’ ”
"Li dà la carna!"
"Non ne vo' ! "
"Li dà la murtatella!”
"La vo'! La vo' ! " *
Era il lungo dialogo che si svolgeva tra i due capi opposti di una
lunga fila fatta di bambini (d'ambo i sessi) che si tenevano ben saldi
per mano. Dopo che un alimento era stato accettato come pedaggio, il capofila
offerente s'infilava sotto il ponte creato tra il primo ed il secondo elemento
che principiavano l'altra parte di fila, trascinava il resto del gruppo
fino ad imprigionare la bambina della quale si era detto il nome nel declinare
la filastrocca. Mentre i bambini passavano sotto il ponte si cantava:
“E povera Maria
‘ncatenata alli catene!
e sotta li troppe pene
ce sente de muri! “**
Il gioco continuava fino a quando ogni partecipante restava imprigionato
TRAD.: * "Alla catena!" / "Chi viene appresso?" / "Arriva Maria! / "E cosa vuol fare?"/ "Vuol passaresotto il ponticello / "No! C'è il cagnolino che la morde! /"Gli do il pane!" / "Non lo vuole!" / "Gli do la carne!"/ "Non la vuole!" / Gli do la mortadella!" / "La vuole! La vuole!" TRAD.: ** “E povera Maria/ incatenata con le catene! / E sotto le pene / si sente morire! “
ACCOPPA ACCOPPA LU PASSANTINE*
E' forse la prima forma di corsa ad ostacoli.Uno dei bambini reclinava
il capo, piegava il busto in avanti e poggiava le mani alla base delle
cosce, sulle ginocchia. Un compagno lo scavalcava a gambe aperte. Quest'ultimo
s'appostava più avanti, a
distanza adeguata, nella stessa postura assunta dal primo. L'altro
partecipante al giuoco scavalcava il primo, il secondo e a sua volta assumeva
posizione reclina. Il primo sì rialzava e, dopo aver preso la rincorsa,......
Ogni salto veniva preceduto dal verso che dà nome al giuoco. "Accoppa,
accoppa lu passantine!!!”
Trad.: "Salta,salta l'ostacolo (?)"
Lo sfortunato designato dalla sorte rimaneva «fermo sotto»
, col busto piegato in avanti, per tutta la durata del giuoco. Ad
uno ad uno i partecipanti lo scavalcavano, a gambe aperte, ed eseguivano
gli ordini prescritti da una filastrocca.
Luna e luna! / Duje boxe! / Tre figghie a re!/
Quattro spazzolini!/ Cinche particolare! /Se' spurlicchie! / Sette 'ncrociate
mane e pede! /Otto soldatini di piombo! / Nove moretti e morettine! / Dece:
pasta e cice! / iunnece: vaje alla fiera! / Dudece: m 'accatte lu ciucce!Tridece
l'è perse! / Quattoddece: te lu mette (1u maccaturedde).! Quinnece
me lupigghie! / Sidece: me nefuje!*
Alla fine il malcapitato doveva rincorrere i partecipanti, afferrarne
almeno uno per farsi sostituire.
Trad.: * "Luna e luna! / Due pugni! / Tre figlie al re! /Quattro colpi
di spazzo/a! / Cinque co/petti sul padiglione auricolare! / Sei piccoli
calci! / Sette: mani e piedi incrociati! / Otto so/datini di piombo! /
Nove moretti e morettine! /Dieci: pasta e ceci! /e
giù una gragnola di pugni e schiaffi sulla groppa) / Undici:
mi reco in fiera! / Dodici:compro un asino!/ Tredici: smarrisco l 'asino!
/Quattordici: metto il fazzoletto! / Quindici: lo riprendo! /Sedici: me
ne scappo!"
ALLA PALLA
La palla era il giocattolo maggiormente utilizzato dai bambini, da soli
o in gruppo. Il giuoco più noto era il palleggio a terra;
ma anche i ”colpi di testa”, inferti alla sfera di gomma sì da spingerla
ripetutamente contro il muro, irnpegnavano i marmocchi d'ogni quartiere.
Vinceva chi raggiungeva la cifra fissata come meta al principio del giuoco.
Maschietti e femminucce si divertivano molto quando si giocava “a palla
avvelenata". Lanciando la sfera al muro si pronunciava il nome di uno dei
partecipanti. Quest'ultimo doveva interrompere la "melina" inventata con
veloci lanci a mano da quanti prendevano parte al giuoco. Quando ci riusciva,
afferrando la palla ordinava: "Fermi tutti!". Poi era necessario colpire
con la sfera uno dei partecipanti che, spostandosi su se stesso senza muovere
i piedi, aveva la possibilità di evitare il colpo. Chi colpiva o
chi evitava il colpo collezionava un punto. E che dire di "MOVERMI?!?!?.....
Sarà per la prossima puntata!!!