CUGLIATE FABIASCO

Cugliate:

Questo toponimo ha collezionato il più alto numero di varianti di tutta la valle: Colliate, Quiliate, Quigliate, Quià, Culiate, Culliate, Cugliate; il fenomeno si spiega per la difficoltà di trascrizione dell'originario Cuja conservato nel dialetto locale.

E' situato su un grande terrazzo morenico in posizione quasi centrale l'altopiano della Valmarchirolo, ad una quota tra i 426 e i 517 m.s.l.m.

Il centro storico è di tipo medioevale con concentramento di gruppi abitativi organizzati intorno a piccole corti ciascuna con il suo nome tradizionale: Curt Simun, Curt Magiot, Curt Marèk; degno di nota il cosiddetto Convento o Ca del Carlash di impianto cinquecentesco, ma con strutture incorporate precedenti e fornito di un bel portale con affreschi tardo-rinascimentali. La chiesa parrocchiale, dedicata a S. Giulio Prete in stile Barocco, è datata 1701; sul portale nulla è rimasto della precedente chiesetta romanica, segnalata da Goffredo da Busseto alla fine del sec. XIII.

Fabiasco:

Il toponimo si è conservato senza particolari variazioni; in dialetto Fabiask è scomponibile in due forme: Fabi e Asco: la prima ha fatto pensare alla romana "gens fabia", la seconda ad un antico suffisso etnico e geografico di origine Iberica.

È situato a poca distanza da Cugliate su un terrazzo merenico alle ultime falde del monte "La Nave" a quota 517 m.s.l.m. Il centro storico è di tipo medioevale con case allineate su quattro piani, con vie piuttosto strette. Degni di attenzione i seguenti edifici: Casa Biscella - Moscatelli con ampio portale e prospetto a portici e logge databile al primo '600; Casa Marinati - Perrucchetti con affreschi barocchi databili 1785 - 1800; Casa Gamberoni con portale a volute barocche e stucchi nell'andito databile 1700 - 1800.

La Chiesa Parrocchiale, dedicata a S. Maria Candelora, fu ricostruita intorno al 1650 - 1660, è di stile barocco con influenze rinascimentali. Tracce sono rimaste dell'antica chiesetta romanica accertate durante gli ultimi restauri.