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Abbiamo percorso un'importante tappa, quella segnata dall'approvazione in prima lettura dello Schema di Regolamento da parte del Consiglio dei Ministri: il provvedimento “detta le norme generali per la ridefinizione, a partire dall’anno scolastico 2010/11, dell'assetto organizzativo e didattico dei Centri Provinciali di Istruzione per gli Adulti ivi compresi i serali […] in attuazione del piano programmatico di interventi di cui all’articolo 64, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, 133, al fine di una maggiore razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali disponibili che conferiscano una maggiore efficacia ed efficienza al sistema scolastico” (art. 1 dello schema di Regolamento).
In un momento di transizione delicato come questo, può essere interessante tracciare un quadro di sintesi che mostri le linee di tendenza del sistema attraverso una lettura dei risultati statistici dei monitoraggi nazionali dell’offerta formativa dei CTP dall’a.s. 1998/99 all’a.s. 2007/08. I dati evidenziano punti di forza ed elementi di criticità. 
Tra gli aspetti più positivi vi è innanzitutto il forte consolidamento del ruolo svolto dai CTP, i quali in dieci anni si sono diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale. Il numero delle sedi attive e funzionanti ha registrato un incremento pari al 37%: nel 1998/99 se ne contavano in tutto 389, nel 2007/08 ben 532. Da uno sguardo d’insieme dei dati, si evince come la loro storia evolutiva sia scomponibile in due distinti periodi: una prima fase dominata da un intenso fermento nelle prime 4 annualità censite (dal 1998/99 al 2000/01) e una seconda fase di consolidamento e stabilizzazione registrata nelle 5 annualità successive (dal 2003/04 al 2007/08). (Si veda il grafico relativo)

L’anno scolastico in cui il numero di sedi è risultato più elevato è stato il 2001/02, seguito dal 2003/04 . Il dato acquista interesse se rapportato al volume dell’utenza. Nel tempo, il bacino di utenza si è progressivamente espanso, passando da una media di 391 utenti per Centro nel 1998/99 a una media di 756 nel 2007/08, anno in cui è stato raggiunto il valore massimo. Tale ampliamento può essere letto come il segno di una crescente capacità dei Centri nel catturare l’interesse degli adulti e nel ricondurli nell’alveo del circuito scolastico tramite un’offerta formativa sempre più varia e diversificata.  
Nel tempo, si è rafforzata anche la cultura dell’integrazione che ha spinto i Centri a operare sempre più spesso nell’ambito di reti scolastiche territoriali e/o attivando collaborazioni di varia natura con i molteplici soggetti istituzionali e non coinvolti nell’istruzione degli adulti. La sinergia con il territorio costituisce, soprattutto nelle Regioni del Centro e del Nord Italia, una delle principali chiavi semantiche dei CTP. Non è un caso se tra i partner più ricorrenti  figurano: gli Enti Locali, i Sistemi Regionali della Formazione Professionale e i Sistemi dei Servizi per l’impiego. 
Contestualmente allo sviluppo dei CTP, negli anni è prosperata anche l’offerta formativa. Sia i dati sui corsi, sia quelli sull’utenza delineano per il canale un trend di crescita positivo, pur evidenziando dinamiche differenti nelle diverse tipologie di corso. In particolare, colpisce il moltiplicarsi dei corsi di italiano per stranieri e di quelli di alfabetizzazione culturale di scuola primaria. Entrambe le tipologie hanno registrato un incremento annuale pressoché costante e progressivo sia del numero dei corsi, sia del numero di iscritti.

Relativamente all’utenza, nel complesso i dati confermano le tendenze e le dinamiche generali emerse nell’analisi dell’offerta formativa. Semplificando, si può affermare che le tipologie di utenza che accedono ai corsi dei CTP sono principalmente tre:

  1. gli adulti, spesso immigrati, che vogliono conseguire un titolo di studio conclusivo del primo ciclo  di istruzione e/o di apprendere la nostra lingua;
  2. gli adulti, spesso giovani italiani, che vogliono conseguire un titolo di studio di istruzione superiore e si iscrivono a corsi propedeutici ai Serali;
  3. gli adulti che vogliono acquisire competenze di vario tipo, in particolare informatiche o relative a una lingua straniera (particolarmente inglese).

 La crescente diffusione dei corsi di alfabetizzazione culturale - che in un decennio si sono all’incirca triplicati - evidenzia purtroppo anche un dato negativo e cioè il permanere di unnumero ancora molto elevato di individui sprovvisti di un titolo di studio di base che sono privi di un’istruzione primaria o che addirittura non sono in grado di leggere e scrivere in lingua italiana. Per quanto riferiti a un censimento del 2001, i dati  emersi dal noto studio dell’Istat sulla diffusione dell’analfabetismo in Italia parlano chiaro: nel nostro Paese sono stati rilevati in tutto 782.342 individui analfabeti e 5.199.237 alfabeti privi di un qualunque titolo di studio, mentre il numero di coloro che possiedono una semplice licenza elementare ammonta a  13.686.021. Secondo questo stesso studio – che si riferisce alla popolazione residente di 6 anni e più - il numero dei laureati è di appena 3.480.535 unità, pari al 6,46% del totale (in tutto 53.854.962 individui censiti).
Complessivamente, nella serie storica trattata, l’utenza dei corsi del primo ciclo di istruzione si è notevolmente allargata, riportando quasi 22.000 unità in più dal 1998/99 al 2007/08. Tale dinamismo è risultato forte soprattutto nei corsi di alfabetizzazione culturale. In questi anni, gli iscritti ai corsi di scuola primaria sono più che raddoppiati, mentre quelli dei corsi di scuola secondaria di 1 grado, pur non presentando un innalzamento di tale portata, sono comunque aumentati nel tempo, soprattutto nelle ultime 5 annualità censite. Su tale ripresa, incide, con crescenti livelli di rilevanza, la presenza dei cittadini stranieri, i quali in prospettiva vanno sostituendo un’ampia fetta di utenza italiana ormai alfabetizzata e provvista di un titolo di studio di base. (Si veda il grafico relativo). 

I corsi di italiano come L2 hanno riscosso un largo successo. Nel corso delle annualità di riferimento, la loro utenza è lievitata, passando da un totale di 6.739 iscritti nel 1998/99 a un totale di 78.877 nel 2007/08). Il processo di espansione di tale fenomeno è stato graduale e costante, manifestando qualche incertezza soltanto nell’a.s. 2006/07 (in cui gli iscritti hanno riportato un leggero calo), per poi riprendere impulso nell’ultima annualità censita, nella quale si è raggiunto il volume massimo di utenti: in tutto 78.877, somma di circa 11 volte più alta del valore iniziale). 
Per quanto concerne, infine, i corsi brevi e modulari, nella presente serie storica, essi hanno seguito un andamento a ritmo alterno, che ha caratterizzato anche l’utenza. Dopo una fase iniziale di intensa crescita – coincidente con il periodo che va dal 1998/99 al 2001/02 –, il volume complessivo degli iscritti ha iniziato a scendere, toccando il punto più basso nell’a.s. 2005/06 (con 220.811 utenti). L’incremento annuo è stato forte al principio, mentre a partire dal 2003/04 l’utenza è andata in contro a una lieve flessione. Le tipologie di corso più gradite dagli adulti sono rappresentate dai corsi di informatica e da quelli di lingua inglese o di altra lingua straniera. (Si veda il grafico relativo

Lo sviluppo delle attività dei CTP non si è limitato a un aumento del numero dei corsi erogati, ma ha riguardato anche una maggiore differenziazione dell’offerta formativa realizzata dal mondo della scuola nel tentativo di rispondere meglio alle molteplici esigenze degli adulti espresse sul territorio. Ne offre un’esemplare testimonianza la crescita registrata negli ultimi anni dai Corsi Propedeutici ai Serali erogati dai CTP. Tali corsi – che racchiudono una vasta gamma di attività formative, tra cui il monoennio, i progetti Polis e/o altre sperimentazioni - sono frequentati in molti casi da adulti giovanissimi, soprattutto italiani, spesso lavoratori, drop-out o soggetti fuoriusciti dal mondo della scuola alla ricerca di una “seconda possibilità” che gli consenta di acquisire un titolo di studio di istruzione superiore e di migliorare la propria condizione occupazionale. 
Il dato sull’utenza dei corsi propedeutici ai serali - attivati dai CTP rendono disponibili per favorire il conseguimento di un diploma di istruzione superiore e/o di qualifica - è un dato che può essere osservato solo a partire dal 2003/04 in quanto in precedenza non era oggetto d’indagine. I risultati emersi nel corso delle ultime 5 annualità mostrano con evidenza l’importanza che tali corsi stanno assumendo sul territorio e il crescente gradimento espresso dalla popolazione, che sempre più spesso ricorre a questa tipologia di corsi per conseguire deicrediti spendibili presso gli istituti di istruzione di 2° grado. Dal 2003/04 al 2007/08,l’utenza dei corsi preparatori ai serali ha vissuto uno sviluppo così intenso da essersi più che quintuplicata, passando da un totale di 1.218 iscritti ad un totale di 6.642. Occorre, inoltre, sottolineare le caratteristiche tipiche di tali adulti: si tratta in buona parte di utenti giovani o giovanissimi, per lo più italiani, occupati, provvisti di un titolo di licenza media.   

Per un riepilogo dei dati statistici riguardanti le attività dei CTP si può osservare la seguente griglia.

Per concludere, l’esperienza vissuta dai CTP ha prodotto dei risultati caratterizzati da linee di tendenza positive, ovvero in costante crescita. Occorre sottolineare che alcuni importanti fenomeni – come l’aumento dei CILS e quello dei corsi di scuola primaria – sono riconducibili al processo di profonda trasformazione del tessuto sociale nazionale innestato dall’immigrazione nel corso di questi dieci anni. Con l’arrivo di un quantitativo crescente di cittadini stranieri, spesso extra-comunitari, la necessità di una formazione apposita, articolata in base agli specifici fabbisogni formativi, è divenuta un’esigenza sempre più urgente e attuale. C’è da chiedersi quali effetti potrà avere in futuro la crisi attuale. Non è da escludere la possibilità che in futuro i flussi migratori vadano in contro a una flessione, specialmente nei Paesi più colpiti dal crack finanziario. È quanto emerge dal rapporto “Prospettive delle migrazioni internazionali” diffuso dall’Ocse nella Conferenza politica sulle migrazioni che si è tenuta di recente a Parigi. Come evidenziato dall’OCSE, è molto probabile che vi sia un brusco calo del numero di immigrati che arrivano per motivi di lavoro nell’area OCSE. Il fenomeno si osserva già in Spagna, Irlanda e Regno Unito, i Paesi che sono stati tra i primi a essere colpiti dalla recessione. È dunque da ipotizzare una flessione anche nell’utenza dei corsi di istruzione degli adulti dovuta all’afflusso di un numero minore di stranieri, i quali nell’a.s. 2007/08 hanno coperto oltre il 36% del totale (in tutto 140.305 frequentanti  su 385.863).
Per quanto ormai noto, giova ricordare che l’innalzamento delle conoscenze e delle competenze della popolazione adulta rappresenta una delle maggiori sfide che il nostro Paese è chiamato a sostenere nella più ampia cornice degli obiettivi indicati dall’Unione Europea. Nel 2003 il Consiglio Istruzione, nel contesto degli obiettivi dei sistemi di istruzione e formazione, ha adottato benchmark o "livelli di riferimento della prestazione media Europea" per il miglioramento dei sistemi di istruzione e formazione nei Paesi membri. Tra questi sono da menzionare i seguenti:

entro il 2010 almeno l'85% di coloro che hanno 22 anni deve aver completato l'istruzione secondaria superiore;
entro il 2010 la partecipazione media nell'UE al Lifelong Learning da parte di coloro che hanno un'età compresa fra i 25 e i 64 anni di età deve arrivare almeno al 12,5%.

In tale scenario, l'educazione degli adulti può rappresentare un’importante prospettiva strategica di innovazione del sistema.

 
Fonti per link: 
1) Dati statistici del monitoraggio nazionale dell’offerta formativa per adulti erogate dalle istituzioni scolastiche – annualità varie. I dati sono consultabili e/o scaricabili nell’apposita area del sito dell’istruzione degli adulti all’indirizzo www.indire.it/eda 
2) International Migration Outlook: SOPEMI 2009 (Summary in italiano)http://www.oecd.org/dataoecd/57/29/43177006.pdf

 

AA.SS.

CTP

INDICATORI

CA

CSI

CPC

CILS

CBM

CP/S

TOT.

1998/99

389

Corsi

649

1.710

2.359

431

4.4071

-

7.197

Iscritti

16.473

47.657

64.130

6.739

81.150

-

152.019

1999/00

492

Corsi

1.481

1.626

3.107

487

9.522

-

13.116

Iscritti

d.n.d.

d.n.d.

81.435

228.782

-

310.217

2000/01

516

Corsi

791

1.754

2.545

1.779

9.737

-

14.061

Iscritti

14.795

39.470

54.265

34.415

249.1932

-

337.873

2001/02

546

Corsi

851

1.712

2.563

2.219

12.286

-

17.068

Iscritti

17.690

41.540

59.230

42.855

284.922

-

387.007

2002/03

dati non disponibili per questa annualità

2003/04

540

Corsi

1.072

1.924

2.996

3.160

13.219

-

19.536

Iscritti

19.104

22.832

41.936

44.912

273.151

1.218

361.217

2004/05

524

Corsi

1.023

1.871

2.894

3.466

13.420

-

19.780

Iscritti

19.966

39.897

59.863

65.743

227.826

1.571

355.003

2005/06

534

Corsi

979

1.811

2.790

4.044

13.707

-

20.541

 

 

 

 

 

 

 

 

Iscritti

18.516

40.253

58.769

69.203

220.811

2.408

351.191

2006/07

529

Corsi

1.613

1.787

3.400

3.172

12.024

-

18.596

Iscritti

34.591

43.695

78.286

60.618

239.069

6.043

384.016

2007/08

532

Corsi

2.102

2.111

4.213

4.107

11.998

-

20.318

Iscritti

43.531

42.310

85.841

78.877

230.928

6.642

402.288

Legenda – CA: Corsi di Alfabetizzazione culturale; CSI: Corsi di scuola Secondaria di I grado;

CPC: Corsi del Primo Ciclo di istruzione; CILS: Corsi a favore di cittadini stranieri per

l’Integrazione Linguistica e Sociale; CBM: Corsi Brevi Modulari, di alfabetizzazione

funzionale; CP/S: Corsi Preparatori dei CTP per con il riconoscimento di crediti (per l’accesso

ai corsi serali erogati dagli istituti di istruzione secondaria di II grado.

1 In questo monitoraggio i CILS sono stati inclusi nei corsi brevi e modulari

(Tot. 431 su 4.838). Pertanto, dal totale complessivo di questi ultimi è stato

scorporato il numero di tali corsi, detti di "lingua italiana per stranieri". Stesso

discorso per i relativi iscritti.

2 Dato ricavato per sottrazione a partire dal totale complessivo degli iscritti ai

corsi attivati (337.873) riportato a pagina 7 del rapporto di sintesi del MIUR

relativo al monitoraggio nazionale delle annualità 2000/01 e 2001/02,

togliendo da questa cifra i totali riguardanti il numero di iscritti ai CPC ed ai

CILS ivi menzionati (pp. 88 e 93).

Iniziative per gli adulti PON

Si ritiene opportuno ribadire la specificità del ruolo degli interventi nell’ambito dell’Obiettivo specifico G: “Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della vita”. Gli interventi nell’ambito di quest’obiettivo sono destinati a giovani e ad adulti che abbiano superato l’età dell’obbligo scolastico, non risultino iscritti in percorsi di formazione e che abbiano la necessità o di recuperare competenze di base ai fini del rientro nei percorsi di istruzione e formazione, o di migliorare i livelli di competenza ai fini dell'occupazione.

L’innalzamento dell’obbligo scolastico mette un tassello per la prima tappa del diritto-dovere di istruzione e formazione, il cui assolvimento richiede però il conseguimento di un titolo di istruzione secondaria di secondo grado, o almeno di qualifica professionale, per tutti i cittadini. Recentemente, D.M. n. 9 del 27/01/2010, è stato adottato un modello di certificazione delle competenze nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Gli interventi attuati nell’ambito dell’obiettivo G devono supportare i corsisti anche a conseguire la certificazione dei livelli di competenze per l’assolvimento dell’obbligo scolastico e poi facilitare il rientro in formazione ai fini del completamento di un corso di formazione secondaria superiore o di una qualifica professionale triennale. Si suggerisce, pertanto, ai centri e alle istituzioni scolastiche che attueranno percorsi nell’ambito dell’azione G1 di adottare modalità di valutazione coerenti con il modello suddetto.

I temi degli interventi nell’ambito dell’obiettivo G1 sono vincolati a contenuti riconducibili ai 4 assi culturali di cui al Decreto Ministeriale n. 139 del 22/08/2007: asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico e asse storico-sociale.

I percorsi per gli adulti prevedono, inoltre, l'utilizzo di alcuni strumenti che permettono di accrescere le motivazioni al ritorno nell'istruzione ed alla formazione quale ad esempio l'utilizzo di 20 ore opzionali per l’orientamento diagnostico; il tutor scrivendo a oneda@invalsi.it potrà richiedere i fascicoli diagnostici da utilizzare con i corsisti. Nell’ambito del PON FSE , infatti, è stata attivata una specifica collaborazione con l’INVALSI sulla formazione degli adulti  (cfr. http://www.invalsi.it/invalsi/rn/edalabpon.php?page=edalabpon_it_01). Nell’ambito di tale collaborazione sono stati sviluppati i fascicoli SAPA utilizzati dalla scuole negli anni 2007-2010 e gli attuali fascicoli EDALAB PON (Strumenti diagnostici per la rilevazione delle competenze in ingresso e in itinere degli adulti), con i relativi strumenti di accompagnamento alla somministrazione e restituzione degli esiti.

L’obiettivo della compilazione individuale di tali schede è di far emergere e monitorare i bisogni di alfabetizzazione della popolazione poco scolarizzata e di ottenere maggiori rientri in formazione tra le fasce deboli della popolazione delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza.

Con il presente Avviso viene attivata l’azione G4 specifica sulle competenze digitali ai fini dell’utilizzo dei servizi informatici. Si sottolinea l’importanza di quest’azione per promuovere l’utilizzo dei servizi informatizzati che la Pubblica Amministrazione in modo crescente va offrendo in tutti i settori di pubblica utilità: pensioni, sanità, contributi etc. Promuovere le competenze digitali vuol dire oggi promuovere la cittadinanza attiva. I Centri Territoriali Permanenti e le istituzioni scolastiche abilitate allo sviluppo di interventi dell’obiettivo G (Istituti con corsi serali,  Centri risorse e Centri Servizi della Programmazione 2000-2006) possono svolgere al riguardo un ruolo di grande rilevanza nelle regioni meridionali contrastando l’ulteriore divario, quello digitale, che ostacola lo sviluppo di queste aree del paese

A partire dall’a.s. 2011/12 gli interventi relativi all'Obiettivo/Azione G1 sulle lingue straniere e sulle ICT  possono prevedere la possibilità di far sostenere ai corsisti gli esami per conseguire una certificazione esterna riconosciuta (Quadro di riferimento Europeo per la conoscenza delle lingue e certificazioni sulle competenze digitali) a conclusione degli interventi finanziati dal PON.

Particolare attenzione infine dovrà essere dedicata nell’ambito dei percorsi G1 agli adulti stranieri soggiornanti nei territori delle quattro Regioni per i quali potrà essere progettata l’offerta di percorsi di Lingua Italiana, anche al fine di permettere il superamento del test per il conseguimento del permesso di soggiorno di lunga durata. Si ricorda che la nuova normativa relativa al rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo nel definire le modalità di svolgimento del test di conoscenza linguistica, Decreto 04/06/2010 del Ministero dell’Interno, assegna ai Centri  Territoriali Permanenti per l’Istruzione degli Adulti funzioni particolari e riconosce le azioni di formazione da essi intrapresi.