il collettivo "La Tarantola" presenta la:
festa di PRIMAVERA CALDA
mercoledi 20/03/02 h. 21:00
"Facoltà di Farmacia" spazio antistante la nuova aula studio
vino & birra reggae / ska / rock
arrrrusti & mancia controinformazione
PRIMAVERA
CALDA
"volantino"
La
primavera 2002 si annuncia calda: dopo la manifestazione dell’15 febbraio
scorso, delle realtà del sindacato di base, che ha riaperto il conflitto come
alternativa alla concertazione operata fino ad ora dai sindacati confederati
(CGIL, CISL UIL) e dopo la manifestazione di Roma del 19 gennaio contro il
decreto Bossi-Fini-Berlusconi sull’immigrazione si avvia una stagione di
lotte. Ciò nasce dall’esasperazione dovuta alla politica neoliberista che
colpisce i più elementari diritti sociali, annullando persino ogni principio di
dignità umana, come nel caso dell’attacco dell’art. 18 dello statuto dei
lavoratori.
L’abbattimento delle garanzie
dell’art. 18 sui licenziamenti senza giusta causa, infatti, renderà ogni
lavoratore più vulnerabile e più precario, alla stregua di un lavoratore in
nero. Si avrà una perdita di sicurezza sulla stabilità del lavoro, inoltre
aumenterà la discriminazione verso i lavoratori del mezzogiorno, le donne in
maternità, chi si ammala o chi non è più ritenuto conforme alle esigenze di
mercato e soprattutto significa negazione del diritto di lottare di
autorganizzarsi e di scioperare.
Il lavoro precario toglie ogni
progettualità alla nostra vita: in
lavoratore precario (a cui, ad esempio, viene rinnovato il contratto ogni 6
mesi) non può richiedere un mutuo, non può dare nessuna garanzia per un
contratto di affitto…
Le controriforme in tema di
stato sociale, lavoro, istruzione e sanità volute fortemente dagli organismi
sopranazionali come il WTO (organizzazione mondiale del commercio) e il FMI
(fondo monetario internazionale), trovano applicazione nelle linee guida imposte
dall’Unione Europea.
Lo scorso governo di centro
sinistra si è reso subalterno a questa politica, attuandola parzialmente e
creando i presupposti per la brutale offensiva sociale del centro destra, che
all’abbattimento dei diritti sociali aggiunge l’abbattimento della
democrazia.
La riforma Moratti della scuola
e la riforma dell’università, già attuata dal precedente governo, sono parte
integrante del progetto di restaurazione neoliberista. In particolare, l’aziendalizzazione
della scuola pubblica e la subalternità del sistema formativo alle logiche di
mercato producono la perdita del valore legale dei titoli di studio, la
negazione del diritto allo studio e una nuova selezione di classe, basata sulla
mercificazione dei saperi e quindi una cultura sempre meno critica, abituando
gli studenti ad essere “prodotti” del sistema economico globale.
La
manifestazione del 23, che vede insieme lavoratori, migranti, disoccupati,
studenti e più in generale tutto il movimento antiliberista, deve essere
l’occasione per costruire una reale opposizione sociale, che a partire dalla
richiesta forte ed unitaria di estendere a tutti/e i/le lavoratori/trici le
garanzie dell’art.18. si batte
perché un mondo diverso sia possibile.
c/o
facoltà di farmacia, cittadella universitaria (via
Andrea Doria 6)