Club Sommozzatori Offida

RobertoCapriotti all'ingresso del pozzo-cisterna.

Club Sommozzatori Offida

Pippo e Alba all'interno del pozzo-cisterna. 

Club Sommozzatori Offida

Sporgenza all'interno del pozzo-cisterna (probabili fori d'accesso per acqua piovana). 

Immersione nel Pozzo Cisterna del Chiosco di S.Francesco ad Offida (AP)

Forse non tutti sanno che generalmente nei vecchi monasteri (quando ancora non esistevano tubazioni idriche) venivano costruite assieme al monastero delle cisterne, che fungevano da veri e propri accumulatori d'acque sorgive, ma soprattutto piovane. Il nostro paese nel suo piccolo abbonda di vecchi ma bellissimi monasteri con le loro immancabili pozzi-cisterne. Da molto tempo sognavo di effettuare un'immersione in uno di questi pozzi, ma non è facile ottenere il permesso, in quanto di solito l'iter burocratico per queste cose è lungo e tortuoso.
Sinceramente dopo 20 anni di immersioni, anche nelle grotte più difficili, i relitti più profondi, mi mancava proprio l'immersione in casa, l'immersione archeologica, l'immersione nel tempo, l'immersione che mi porta indietro di 500-600 o forse 800 anni. In agosto (2000) cominciamo a parlarne seriamente, esponiamo il nostro desiderio al Sindaco, il quale sembra molto interessato alla nostra richiesta mettendoci a disposizione uomini e mezzi. Un Assessore ci fornisce tutto ciò di cui abbiamo bisogno: 2 imprese edili, il materiale cantieristico, ed a metà di ottobre iniziamo i lavori, senza tralasciare nulla per la sicurezza e l'incolumità dei sommozzatori che si alternano nelle immersioni.
Mandiamo subito una sonda sul fondo del pozzo, con un profondimetro, in modo da sapere già qualcosa dell'ambiente su cui operare: temperatura, profondità e tipo di fondo. Una settimana per il montaggio delle impalcature e siamo pronti per l'immersione. Sabato 28 ottobre 2000 sotto lo sguardo delle autorità presenti iniziamo l'immersione facendo una spirale sfiorando le antiche pareti in mattoni,mentre scendiamo incontriamo 2 sporgenze (forse sono i fori d'accesso dell'acqua piovana), scattiamo subito delle foto subacquee, ma la visibilità si è ormai ridotta di molto a causa dei nostri movimenti, meglio raggiungere subito il fondo, dove in cuor nostro contiamo di vedere qualcosa d'interessante, qualche oggetto incautamente caduto o addirittura volontariamente gettato per nasconderlo; e da questi, risalire alla vita degli antichi abitanti del monastero. Purtroppo, qualcuno prima di noi ha usato questa cisterna per altri scopi e non a fin di bene.
Abbiamo trovato segni di recente inciviltà, coppi e mattoni rotti, scorie rimosse di ristrutturazioni avvenute nel corso degli anni (ma tanto chi andrà mai a vedere il fondo di quel pozzo?).
Riemergiamo con il morale a terra, ma non delusi: siamo sommozzatori!
Continueremo le immersioni nella cisterna, convinti di restituire al nostro paese in tempi recenti un patrimonio d'altissimo valore storico.