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Coro: | Forza venite gente che in piazza si va un grande spettacolo c'è, Francesco al padre la roba ridà. |
Padre: | Rendimi tutti i soldi che hai! |
Francesco: | Eccoli i tuoi soldi, tieni padre, sono tuoi, eccoti la giubba di velluto, se la vuoi. Non mi serve nulla, con un saio me ne andrò. Eccoti le scarpe, solo i piedi mi terrò. Butto via il passato, il nome che mi hai dato tu, nudo come un verme non ti devo niente più. |
Chiara: | Non avrà più casa, più famiglia non avrà. |
Francesco: | Ora avrò soltanto un padre che si chiama Dio! |
Coro: | Forza venite gente che in piazza si va un grande spettacolo c'è, Francesco al padre la roba ridà. |
Padre: | Figlio degenerato che sei! |
Chiara: | Non avrai più casa, più famiglia, non avrai. Non sai più chi eri, ma sai quello che sarai. |
Francesco: | Figlio della strada, vagabondo sono io, col destino in tasca, ora il mondo è tutto mio. Ora sono un uomo perché libero sarò, ora sono ricco perché niente più vorrò. |
Chiara: | Nella sua bisaccia pane e fame e poesia. |
Francesco: | Fiori di speranza segneranno la mia via! |
Coro: | Forza venite gente che in piazza si va un grande spettacolo c'è. |
Chiara: | Francesco ha scelto la sua libertà. |
Padre: | Figlio degenerato che sei! |
Coro: | Figlio degenerato che sei! |
Chiara: | Ora sarà diverso da noi... |
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Francesco: | Io Francesco, coi miei compagni, Fra' Masseo e Frate Maggio. Piedi scalzi, sempre in viaggio sulla strada polverosa. |
Coro: | Poco pane, poco pane per mangiare. Tanta terra, tanta terra per dormire. |
Francesco: | Rondinelle del Signore, è uno zingaro il vostro cuore |
Coro: | E sulla strada... |
Francesco: | La strada stretta... |
Coro: | ...polverosa... |
Francesco: | ...che porta in cielo. |
Coro: | ...d'ogni cosa saremmo senza. |
Provvidenza: | Se sorella Provvidenza, non venisse incontro a voi. Perché siete di quelli che non hanno paura, perché siete di quelli che non vogliono niente, niente, niente. E non comprate, e non vendete e non prestate e non riavete. Perché voi soli siete certi ch'io ci sia e seminate la speranza per la via: un grappolo d'uva e una fonte chiara non mancherà. |
Coro: | Vai Francesco coi tuoi compagni centomila piedi scalzi, tasche vuote e cuore in festa. |
Provvidenza: | Dal tuo seme una foresta. |
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Stanotte ragazzi che malinconia! Un vecchio compagno se n'è andato via. Qualcosa luccica negli occhi tuoi da quando Francesco non è più con noi. Il vino stanotte non ha più sapore, l'amore stanotte non è più l'amore. Noi siamo stanchi come stanchi eroi da quando Francesco non è più con noi. | |
E` vuota la città è morta l'allegria la vita è senza fantasia e non c'è più felicità. E` vuota la città è morta l'allegria la vita è senza fantasia e non c'è più felicità. | |
Stanotte ci manca quel suo viso strano quegli occhi che guardavano lontano quel suo sorriso pieno di bontà per questo stanotte è vuota la città. | |
E` vuota la città è morta l'allegria la vita è senza fantasia e non c'è più felicità. E` vuota la città!... | |
Il vino stanotte non ha più sapore, l'amore stanotte non è più l'amore. Un vecchio amico se n'è andato via e qui rimane la malinconia. | |
Addio frate! Addio!... |
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Chiara: | I miei capelli taglierò lascerò le vesti e gli ori o dolce sposo. Le vanità io lascerò per bruciare sempre più in un dolcissimo amore. E me andrò via da tutto e via da me per la strada dove lui scalzo e povero già va... |
Qui un'ardente gioia tra i muri bianchi le mie preghiere pensieri puri, tra i bianchi muri di veste bianca mi vestirò... | |
Monache: | Le vanità tu lascerai per bruciare sempre più in un dolcissimo amore. |
Chiara: | E me andrò via da tutto e via da me per la strada dove lui scalzo e povero già va... |
Qui un'ardente gioia tra i muri bianchi le mie preghiere | |
Monache: | Pensieri puri, tra i bianchi muri di veste bianca ti vestirai... |
Pensieri puri, tra i bianchi muri... | |
Chiara: | ...Di veste bianca mi vestirò. |
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Andiamo, andiamo ventiquattro piedi siamo. Andiamo, andiamo con un solo cuore andiamo. Andiamo, andiamo da messer lo Papa andiamo. Chiediamo la mano di Madonna Povertà. | |
Regola uno noi chiediamo il permesso di possedere mai nessun possesso. Regola due noi chiediamo licenza di far l'amore con sora pazienza. Regola tre considerare fratelli i fiori, i lupi, gli usignoli e gli agnelli. Per nostro tetto noi vogliamo le stalle, per nostro pane strade e libertà. | |
Andiamo, andiamo figli della strada siamo. Andiamo, andiamo come cani sciolti andiamo. Andiamo, andiamo con le scarpe degli indiani. Chiediamo la mano di Madonna Povertà. | |
Regola uno noi chiediamo il permesso di possedere mai nessun possesso. Regola due noi chiediamo licenza di far l'amore con sora pazienza. Regola tre portare un cuore giocondo fino ai confini dei confini del mondo. Acqua sorgente per i nostri pensieri per nostro pane strade e libertà... | |
Andiamo, andiamo ventiquattro piedi siamo. Andiamo, andiamo per la nostra strada andiamo... |
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Alberi: | E il Sole uscì color cinese e il suo ventaglio al cielo aprì. E in quel fantastico paese Francesco dentro un quadro naïf. |
Francesco: | E tutto il cielo è sceso in terra e uccelli a frotte ai piedi miei. Buongiorno piccoli fratelli felicità della tribù di Dio. |
Coro: | E volare volare, volare volare. |
Francesco: | Noi siamo l'allegria! |
Coro: | E volare volare, volare volare. |
Francesco: | Leggero il cuore sia! |
Coro: | E volare volare, volare volare. |
Francesco: | Chi ha piume volerà! |
Animali: | Na na naneu nanà nanà Na na naneu nanà nanà |
Alberi: | E come a tanti fraticelli a gufi e passeri parlò. |
Francesco: | Attraversate monti e valli e dite al mondo quello che dirò. |
Coro: | E volare volare, volare volare. |
Francesco: | Noi siamo l'allegria! |
Coro: | E volare volare, volare volare. |
Francesco: | Leggero il cuore sia! |
Coro: | E volare volare, volare volare. |
Francesco: | Chi ha piume volerà!... |
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Chiara: | Posso dire "amore" a tutti, posso dire amore a Dio ma non posso più dire "amore mio" a te. Perché mio non è più niente e un amore mio non c'è e non posso più dirti "amore mio". Perché? Perché? |
Francesco: | Chiara, Chiara no. Se ti avessi sarei ricco più di un re. E tu lo sai la ricchezza non è fatta più per me. |
Chiara: | Con le mani accarezzare di un lebbroso posso il viso ma non posso più carezzare il tuo, perché? La tua anima è fedele è dimora del Creatore. Tu dai tutto a Lui come Lui si donò per noi, per noi. |
Francesco: | Chiara, Chiara no. |
(insieme): | Se ti avessi sarei ricco più di un re. E tu lo sai la ricchezza non è fatta più per noi. |
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Lupo: | Il lupo a Gubbio sono solo io agnelli e vacche tutto quanto è mio. Se la foresta il cibo non mi dà io mangio carne d'uomo di città. Io mi travesto come meglio posso per ingannare Cappuccetto Rosso. Al mondo tutti sanno che non c'è un figlio disgraziato come me, come come me! |
Francesco: | Ed eccolo qua l'agnellino di Dio... |
Lupo: | Agnellino a me?!? Beeeh! |
Francesco: | Il lupo cattivo che mangia la gente e che rimorso non sente mai per tutto il male che fa ma che da adesso in poi più mansueto di un agnello sarà. |
Cappuccetti: | Dai francesco dai, fai vedere chi sei! Diglielo anche tu di non uccidere più! La la la la la la la la la la Dai Francesco dai, fai vedere chi sei! |
Lupo: | Certo colpa non ho se sono al mondo anch'io. Beh, dimmi cosa mangio se qui niente è mio? |
Francesco: | Se tu la pace fai con la città vedrai che da mangiare ci sarà. |
Lupo: | Sì, però però, però!... Però per via di questa brutta faccia la gente sempre mi darà la caccia. |
Francesco: | Ma se nel mondo più fiducia avrai perfino bello tu diventerai. |
Lupo: | Magari! |
Coro: | E a braccetto... |
Francesco: | Frate Lupo! |
Coro: | ...zampa e mano... |
Lupo: | Frate Frate! |
Coro: | ...frate e lupo, piano piano han lasciato la foresta verso Gubbio tutta in festa. |
Provvidenza: | La la la la la la la la... |
Coro: | Se sor campana suona... den din don din don dan ...il lupo si perdona den din don dan. Se sor campana canta... den din don din don dan |
Provvidenza: | ...il lupo non spaventa. |
Coro: | den din don dan Se sor campana chiama... den din don din don dan ...la gente il lupo sfama den din don dan. Se sor campana suilla... den din don din don dan |
Provvidenza: | ...in cielo il sole brilla! |
Coro: | den din don dan... |
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Angelo: | L'angelo biondo che ha lui nella mente la voce che sente parlargli di Dio sono io. L'angelo d'oro che canta nel sonno che splende nel buio che tutto fa chiaro per lui sono io. Io fatto d'aria e di luce celeste lo so, non esisto, non sono di queste contrade ma so che c'è un posto nel cuore di uomo e che vivo nel sogno per lui. | ||
Angelo/Francesco: |
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Angelo: | Favola d'oro bisogno di cielo mi vesto di velo mi copro di piume gli faccio da lume nel buoi profondo io l'angelo biondo che parla con lui... |
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Cavalieri: | Venite cavalieri, saltimbanchi e vagabondi! Venite zoppi e dritti, mi serabili e giocondi! La fiamma della fede purifica ogni pecca, cacciamo l'infedele, rimandiamolo alla Mecca! Venite cani e gatti, schiavi, nobili e mercanti! Venite coi somari, coi ronzini e i ronzinanti! Vogliamo la gloria sui campi di battaglia! Evviva la crociata che fa santa la canaglia! |
Cavaliere: | Prenotiamoci con zelo un biglietto per il cielo. Prenotiamoci con zelo un biglietto, per il cielo. |
Cavalieri: | Venite sognatori, venturieri e farabutti! Laggiù c'è pane e morte, gloria e femmine per tutti! Il giorno del riscatto, già bussa ai nostri cuori, ingrossa come un fiume la crociata contro i mori! Gerusalemme chiama, noi dobbiamo farla nostra! Avanti, lancia in resta per la bella santa giostra, A morte l'infedele! Rompiamogli le corna! Siccome Dio lo vuole tutto quadra e il conto torna. |
Cavaliere: | Prenotiamoci con zelo un biglietto per il cielo. Prenotiamoci con zelo un biglietto.. |
Tu Francesco in Terrasanta scalzo te ne vai tu Francesco la tua guerra come vincerai? Senza spada né corazza che crociato sei? Con un saio e un crocifisso come finirai? Mah! In Terrasanta te ne vai... |
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Francesco: | Luna, Luna là che solitaria in cielo stai, e tutto vedi e nulla sai... |
Figlia del Sultano: | Luna, Luna là che sui confini nostri vai e fronti e limiti non hai e tutti noi uguali fai... |
Francesco: | Tu che risplendi sui nostri visi bianchi e neri tu che ispiri e diffondi uguali brividi e pensieri fra tutti noi quaggiù... |
Figlia del Sultano: | Luna Luna là mantello bianco di pietà presenza muta di ogni Dio del suo, del mio del Dio che sa... |
Francesco: | Tu che fai luce all'uomo errante in ogni via dacci pace, la tua pace, la bianca pace e così sia per questa umanità. |
Coro: | Bianca Luna, bianca Luna... |
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Ecco la stalla di Greccio con l'asino e il bove e i pastori di coccio che accorrono già. Monti di sughero, prati di muschio col gesso per neve lo specchio per fosso la stella che va. | |
Ecco la greppia, Giuseppe e Maria. Lassù c'è già l'Angelo di cartapesta che insegna la via, che annuncia la festa, che il mondo lo sappia e che canti così: | |
E` Natale, è Natale. E` Natale anche qui... | |
Ecco la stalla di Greccio con l'asino e il bove e i pastori di coccio che accorrono già. Monti di sughero, prati di muschio col gesso per neve lo specchio per fosso la stella che va. | |
Carta da zucchero fiocchi di lana le stelle e la luna stagnola d'argento. La vecchia che fila, l'agnello che bruca, la gente che dica e che canti così: | |
E` Natale, è Natale. E` Natale anche qui... | |
Ecco il Presepio giocondo che va per il mondo per sempre portando la buona novella, seguendo la stella che splende nel cielo e che annuncia così: | |
E` Natale, è Natale. E` Natale anche qui... |
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Francesco: | Frate Leone, agnello del Signore per quanto possa un frate sull'acqua camminare, sanare gli ammalati e vincere ogni male o fare vedere i ciechi e i morti camminare... |
Frate Leone, pecorella del Signore, per quanto possa un santo frate parlare ai pesci e agli animali e possa ammansire i lupi e farli amici come i cani, per quanto possa lui svelare che cosa ci darà il domani... | |
Tu, scrivi che questa non è perfetta letizia, perfetta letizia, perfetta letizia... | |
Frate Leone, agnello del Signore per quanto possa un frate parlare tanto bene da far capire i sordi e convertire i ladri, per quanto anche all'inferno lui possa far cristiani... | |
Tu, scrivi che questa non è perfetta letizia, perfetta letizia, perfetta letizia... | |
E in mezzo a frate Inverno, tra neve, freddo e vento stasera arriveremo a casa e busseremo giù al portone bagnati, stanchi ed affamati. Ci scambieranno per due ladri, ci scacceranno come cani, ci prenderanno a bastonate e al freddo toccherà aspettare con sora Notte e sora Fame... Ma se sapremo pazientare bagnati, stanchi e bastonati pensando che così Dio vuole e il Male trasformarlo in Bene... | |
Tu, scrivi che questa è perfetta letizia, perfetta letizia, perfetta letizia... | |
Frate Leone questa è... frate Leone questa è... frate Leone questa è... frate Leone questa è perfetta letizia, perfetta letizia, perfetta letizia... |
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Chiara: | Io, la sposa, con lui sarò, starò accanto a lui, amor gli darò io, sposa di Gesù... Io, pianticella, e indegna sua serva è Lui che mi rende madre e sposa, dimora d'amor... Nella mia notte risplende di luce il Suo sguardo m'avvolge e pervade nell'anima mia, non ho più paura nel cuore, ho il Suo amore e vivo per Lui. |
Io, la sposa, con lui sarò, starò accanto a lui, amor gli darò io, sposa di Gesù... Io, pianticella, e indegna sua serva è Lui che mi rende madre e sposa, dimora d'amor... Tu sei il mio specchio, Tu senza una macchia, io amo il Tuo volto riflesso nel mio perché sono questi i tuoi doni per me, io umile, povera sposa per te... |
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Povertà: | Quando quel giorno Francesco verrà io voglio dirgli così: dimmi se sono la tua Povertà, io che son povera qui. A Francesco quel giorno dirò: tu lo sai che ricchezza non ho. Pane e cielo io mangio con te, ma il mio cuore leggero non è... E lui, Francesco, mandato da Dio sul cuore mio piangerà. Che povertà - gli dirò - sono io? E lui, Francesco, dirà: Povertà, Povertà non è Dio se sarà come qui schiavitù. Pane e cielo sapore non ha se il tuo pane non è libertà... Quando quel giorno Francesco verrà ali di rondine avrò e su, nel libero cielo, con lui io, Povertà, volerò... |
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Coro: | Semplicità, sorella mia un pane tondo, un morso e via, semplicità a a, semplici semplicità. Semplicità, sorella mia un canestrello di fantasia, semplicità a a, semplici semplicità. |
Chiara: | Pensieri leggeri e piccini. |
Francesco: | Un cuore di grandi bambini. |
Chiara: | E cieli turchini negli occhi tuoi pieni di semplicità. |
Francesco: | Semplicità |
(insieme): | Sorella mia, semplicità |
Coro: | Semplicità, che nulla vuoi, che nulla prendi, e tutto dai. Semplici semplici semplicità, semplicità a a a |
Diavolo: | Belle stoffe, ricche gemme, oro, argento e zaffiri fratello Diavolo vi dà. Io regalo tutto quanto basta darmi l'anima e avrete la felicità! |
Coro: | Nessuno, nessuno ti sente, noi siamo felici di niente perché semplicissimamente cantiamo la semplicità... |
Francesco: | Sorella mia, semplicità. |
Diavolo: | Il potere è con me, l'abbondanza con me, voluttà dolcissime con me! |
Coro: | Semplicità... |
un pane tondo, un morso e via, semplicità a a, semplici semplicità. | |
Francesco: | Semplicità |
Coro: | Semplicità |
Francesco: | Che nulla chiede e tutto dà |
Coro: | Semplici semplici semplicità, semplicità a a a |
Semplicità a a, semplici semplici semplicità, oh! |
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Diavolo: | Un povero diavolo, cornuto come me che cosa mai può fare per tentare te. Ti sento inafferrabile, illogico, diverso, cercare di tentarti è tutto tempo perso. |
E così (così) così (così) dovrei pregare ma non so come si fa... E così (così) così (così) dovrei saper pregare per pregarti di aver pietà. | |
Coro: | Ma Lucifero è dannato e pregare non sa più. Povero vecchio diavolo, povero Belzebù. Povero vecchio diavolo, povero Belzebù |
Diavolo: | I diavoli mi sfottono e ridono di me, perché con te mi scorno, rispondimi, perchè? Le mie più porche femmine con te diventan sante, dell'oro e del potere a te non frega niente! |
E così (così) così (così) dovrei pregare ma non so come si fa... E così (così) così (così) dovrei saper pregare per pregarti di aver pietà. | |
Coro: | Ma l'arcangelo Lucifero pregare non sa più. Povero vecchio diavolo, povero Belzebù. Povero vecchio diavolo, povero Belzebù |
Povero vecchio diavolo, povero Belzebù. Povero vecchio diavolo, povero, povero, povero, povero... | |
Diavolo: | Povero tu! |
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Coro: | Arriva la morte che taglia le teste, arriva la notte per l'uomo che muore, arriva la pena per l'uomo che resta, arriva la mano che sparge dolore. Arriva la falce che lacera i gridi, arriva la morte che suscita i pianti, arriva la mano che strazia le madri. Arriva la morte che tutti livella, arriva la falce che mai si riposa, arriva la mano che spazza e flagella, arriva la morte, la finta pietosa. Eppure Francesco la immagina bella, eppure Francesco la chiama sorella, eppure Francesco la chiama sua sposa. |
Francesco: | Sorella morte dolorosa e bellissima. Sorella morte che dal male ci liberi. |
Coro: | Sorella morte che ci bagni di lacrime. |
Francesco: | Sorella morte che di cielo ci illumini. |
Coro: | Sorella morte che ci vesti da vedove. |
Francesco: | Sorella morte che ci porti fra gli angeli. |
Coro: | Sorella morte che deponi le lapidi. |
Francesco: | Sorella morte che spalanchi l'eternità... |
Sorella morte che prepari le semine, che uccidi i giorni per far vivere i secoli. | |
Coro: | Sorella morte che ci bagni di lacrime. |
Francesco: | Che uccidi l'uomo per far vivere gli uomini. |
Coro: | Sorella morte che ci vesti da vedove. |
Francesco: | Sorella morte che rinnovi l'umanità. |
Coro: | Sorella morte che deponi le lapidi. |
Francesco: | Sorella morte che spalanchi l'eternità... |
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Angelo: | Frate Francesco è vivo tra noi e c'è nel cielo più luce che mai tra i cherubini gelosi di lui, dell'angelo bellissimo. |
Coro: | E tra le foglie un vento passò al suo respiro che andava lassù e la sua terra, la terra restò deserta senza lui. |
E piansero, bianche, nel chiostro le monache date a Gesù, Giovanni chiamato Francesco non c'era più. | |
Non c'era più, non era più con noi. | |
Chiara: | Solo amore, amore, amore, tutto amore, amore, amore fu. Infinito amore, amore, fosti solo amore, amore tu. |
Coro: | E piansero i lupi nel bosco le rondini i cigni e le gru. Giovanni chiamato Francesco non c'era più. |
Non c'era più, non era più con noi. | |
Diavolo: | Tu bastarda, che m'hai fatto? M'hai rubato un'anima! La più gagliarda che incontrai... Dimmi! Con chi lotto, chi combatto se non c'è quel santo frate maledetto, il più perfetto dei nemici miei!?! |
Chiara: | Sorella dagli occhi di teschio, quell'attimo hai pianto anche tu. Un gelido bacio e Francesco non c'era più. |
Coro: | Non c'era più, non era più con noi... |
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Francesco: | Laudato sii mi Signore con tutte le tue creature, specialmente frate Sole che dà la luce al giorno e che ci illumina per Tua volontà, raggiante e bello con grande splendore di Te è l'immagine altissimo, altissimo Signore. Laudato sii mi Signore per sora Luna e per le Stelle luminose e belle... |
Coro: | Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia alleluia, alleluia, alleluia, alleluia. |
Francesco: | Laudato sii mi Signore per sora Luna e per le Stelle luminose e belle. Laudato sii mi Signore per sora Acqua tanto umile e preziosa. Laudato sii mi Signore per frate Foco che ci illumina la notte, ed esso è bello, robusto e forte laudato sii, laudato sii mi Signore. Per frate Vento e per sora Aria, per le nuvole e il sereno, per la pioggia e per il cielo, per sora nostra madre Terra che ci nutre e ci governa o altissimo Signore. |
Coro: | Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia alleluia, alleluia, alleluia, alleluia. |
Francesco: | Laudato sii mi Signore anche per sora nostra Morte corporale, laudato sii mi Signore per quelli che perdonano per il tuo amore e, per l'Anima... Per sora nostra madre Terra che ci nutre e ci governa o altissimo Signore. |
Coro: | Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia alleluia, alleluia, alleluia, alleluia. |