“Vai via……”
Siamo qui tutti e due sulla riva di questo
mare che ha assorbito il colore del cielo.
Ogni tanto ti volti e mi guardi con i tuoi
occhi colmi di sole.
Avverto il calore della tua pelle,
attraverso le mie mani, ed è un calore strano che non mi
riscalda.
I tuoi capelli sbattono sul mio viso come
piccoli colpi di frusta, e le tue labbra serrate mi
preannunciano ore di silenzio.
Eppure avrei desiderato sentire la tua voce
ancora una volta, ma se socchiudo gli occhi per un istante ne
sento ancora le vibrazioni nell’aria. Le tue parole, così
piccole e avvolte immense si intrecciavano continuamente hai
miei pensieri. Ingoio a fatica mentre mi lasci le mani, ed ho
freddo sulla pelle, un freddo che penetra e scorre lento nelle
mie vene. Ti prego vai via, voglio dimenticarti così mentre
guardi il mare, guardalo anche per me, che non ho più occhi
limpidi per farlo, le lacrime si affollano in continuazione
velandomi lo sguardo. Ti prego vai via, ho il cuore che sta
cedendo, e non ho qui con me parole per farti rimanere. Torna
da lei, sposala fai presto, ti prego fai presto, così che io
possa dimenticarti velocemente, così che io possa piangere la
mia diga di lacrime. Mi guardi un’ultima volta, e il tuo
sguardo è ricoperto di ombre, non riesco più a vederci le
stelle…ma è solo una sensazione momentanea. Te ne vai
allora, è tutto vero.. adesso ho un po’ di paura, ti ho
perso per sempre, il buio scende improvvisamente e mi avvolge
le spalle bloccandomi il respiro, non lasciarmi da sola, ho
paura del buio, ti prego mia stella torna, e abbracciami un’ultima
volta se devo morire voglio farlo così, tra le tue braccia.
“Sorriso”
Ho incontrato il tuo sorriso ieri, era fermo
dinanzi alla luce delle stelle.
Era limpido e felice e mi chiamava
attraverso la voce della luna.
Mi sono avvicinata a lui, per entrare e
toccarlo, ma le tue labbra mi hanno di colpo serrato l’entrata.
Sono rimasta fuori, a guardalo, ed era
improvvisamente serio, e muto.
Ho pensato di sfiorarlo con un dito, ma era
gelido e distante…
Ho pensato di parlargli, ma il tuo respiro
distaccato mi ha impedito di farlo.
Ho pensato di rubarlo e portarlo via con me,
ho bisogno del tuo sorriso, anche se adesso è triste.
Non ti preoccupare tesoro, lo porterò via
con me, domani, un nuovo sole sorgerà nel cielo e prenderà
il posto di queste stelle, lo farò tornare di nuovo a
sorridere, ruberò se se è necessario i raggi del sole e te
li regalerò, ruberò la luce di nuove stelle e te le
regalerò, nutrirò il tuo sorriso con nuove luci, anche se
artificiali. Il tuo sorriso, tornerà a sorridermi e non ci
saranno più ombre
ad oscurarlo, non ci saranno più parole
tristi per farlo tacere, non ci saranno più notti, ma solo
giorni di luce.
“Perché…”
Mi chiedo ancora perché, decoravi i miei
occhi con la tua luce, perché quel giorno mi hai preso una
stella dal nero della notte, perché hai disegnato con le tue
dita sulle mie labbra, parole che sapevano di neve. Perché
hai fatto scendere sulla mia pelle le tue lacrime calde,
perché, mi chiedo, perché, tu non mi appartieni più, le
ombre del tuo sguardo hanno flagellato le mie palpebre.
E la tua luce arriva opaca al mio viso, lo
vedi? sembro tanto forte, ma sono debole e piccola dentro al
tuo abbraccio.
“Un giorno qualunque….”
Un giorno qualunque, mi ripeto oramai da
ore, che sembrano non avere una fine.
Il tempo scandisce i miei pensieri, e li
rendi minuti che si trasformano in eternità.
Tutto rallenta, anche il mio cuore ha
rallentato i suoi battiti, forse per timore, per paura, per
non voler morire…
Sento scorrere nelle mie vene un sangue
diluito con le lacrime.
Rido e piango e mi distruggo, ma del resto
cos’altro può succedermi? Non è abbastanza il tuo
matrimonio? Hai messo fine alle mie danze di vita, oramai
avverto solo il luccichio dei tuoi occhi ad anello.
E le tue mani oggi con una firma,
mettereranno fine, alle mie speranze..
“Puzzle”
Ricordo il puzzle del tuo viso, ogni
pezzetto di luce si incastrava perfettamente insieme.
E ricordo quando, mi hai fissato negli
occhi, era in un giorno in cui, anche il sole ci mostrava il
suo sorriso.
Ma adesso ho solo polvere su di me, e il
sole ha smesso di brillare per i miei occhi.
Ricordi, su ricordi si affollano vicino all’entrata
del mio cuore.
Ma non gli aprirò, piano, piano si
stancheranno e sbiadiranno nella mia mente.
Sono solo uno specchio che riflette e
trasforma i miei pensieri, proiettandoli in forme astratte e
confuse.
E oramai stringo con le mani, quel che resta
della mia anima.
“Finale”
Quanto mi costa crederti di nuovo, ho ferite
profonde qui nel mio cuore e basterebbe un’altra tua parola
per farlo sanguinare.
Lo vedi? questo belvedere che si vede nella
mia anima? è solo un minuscolo luogo, perso nell’oblio del
mio dolore.
Io e te un giorno, ci rincontreremo, ed il
finale per noi sarà diverso, tu non ti innamorerai di
un'altra ed io sarò libera di poterti amare liberamente.
In un'altra vita, lo so, adesso il finale
deve essere questo, tu che ti sposi ed io che rimango qui in
questa stanza colma di ombre a vergognarmi di piangere per te.
“Crepe..”
Nuove crepe, minano il mio cuore.
Ho paura del crack, finale.
Una diga di sangue, potrebbe sommergermi.
Ed io non voglio morire in rosso.
Respiro, con fatica, ma non è aria quella
che entra nei miei polmoni.
E’ il tuo respiro, lo riconosco, è forte
e preciso.
E’ va dritto alla meta, colpisce duro, è
inesorabile.
Non avrò, altre scelte, di fronte a lui.
Smettila con le tue finte, prendi il tuo
ferro e trafiggimi.
Non avere paura, mira all’ultima crepa, è
la più piccola, ma la più pericolosa.
Finiscimi qui nel tuo appartamento asettico
di luce, affonda nel mio cuore le tue ultime parole a
coltello.
O se preferisci, sparami un colpo, netto qui
tra i miei pensieri, fa che io non abbia più voglia di
pensarti.
Le tue mani sono ferme ora, avanti
colpiscimi a morte con le tue labbra di fuoco.
Bruciami, fino a rendermi cenere, e poi
cospargimi nei tuoi piatti in bella vista.
“Il mare di vetro”
Il mare su cui navighi è di vetro…guardo
il riflesso del tuo sorriso, farsi liquido
nei miei occhi.
Se potessi scivolare sulle tue parole…..
Hai già oltrepassato la boa del mio cuore,
e sfiori con le mani, la superficie delle mie lacrime.
La densità del mare, annebbia i miei
pensieri, rendendoli opachi.
Mi hai sorriso? non riesco a vederti….lanciami
uno spiraglio di luce attraverso un tuo sospiro.
Mi sono persa.
Riesco solo a vedere il tuo nome disteso
sull’ampia superficie del mare.
Lanciami una fune di parole ben sicure…e
afferrami forte.
Non sono sicura di farcela, il vento sbatte
con violenza sulle mie paure, mi vedi? ondeggio.
Aiutami a perdermi tra le tue braccia.
“La pioggia”
La pioggia che scende penetra forte nei miei
occhi aperti.
Ma cos’è, quel nero che vedo da lontano?
il mio dolore, più oscuro.
Corro.
Le mani mi tremano, non riesco a
raccoglierlo, è disteso per terra e mormora parole, senza
senso.
Mi hai chiesto di invadermi di nuovo…non
riesco a resistere alla malinconia.
Non potevi vedermi felice…il mio sorriso
ti tagliava continuamente i polsi.
E così che mi vuoi, satura di dolore…dovessi
mai lasciare spazio alla luce del sole.
Il sole, mi guarda ma non mi illumina.
Ladro di luce, sei tu il sole.
Ed io sono pioggia, vorrei anche solo per un
momento spegnere i tuoi raggi.
“Le lettere del tuo nome”
Mi sono persa a guardare le stelle giocare
con la notte del cielo.
Ed ho sperato che mi lanciassero le loro
scie d’argento…
Piccole luci, si incastrano nei miei occhi
socchiusi, lacrime di carta stagnola scendono sul mio viso,
assumendo le forme dei miei pensieri.
Guardo il cielo, spento e vedo scendere
appese a dei fili trasparenti le lettere che compongono il
tuo nome…
“Lei”
Il mio respiro si è fermato vicino al suo
viso di carta.
Ho letto le parole, ferme sulle sue labbra.
Mi hanno parlato di te, ho buttato
inchiostro nei suoi occhi, ho cercato di scrivere sulla sua
pelle, ho provato a cancellare i suoi sentimenti per te.
Ma non ci sono risucita, e sono rimasta in
silenzio con le mani sporche di gesti disperati.
“La barchetta di stelle”
Questa piccola barca fatta con la luce delle
stelle, mi sta portando lontano…
Me ne vado lentamente verso il buio, ma il
mio passaggio lascia una scia luminosa.
Sfioro con le mani i rami lunghi del
silenzio, che si intrecciano alle mie parole senza fiato.
E’ dunque questo il dolore del tuo
abbandono? rimanere muta e sola, a navigare verso il nero
della notte…
La mia barchetta se ne va, continua a
navigare…
lo vedi amore?
il mare mi sorregge.
“Lacrime nel mare”
Lacrime azzurre, sgocciolano dai miei
occhi..
E si uniscono al mare.
E tu navighi, sulle onde del mio pianto.
Ti lasci accarezzare dal vento, e con le
mani, cerchi di mantenere l’equilibrio,
sul filo dei miei deliri.
Il sale delle mie lacrime ti è rimasto
sulla bocca e ogni volta che sfiorerai, nuove labbra,
io sarò sulle tue per sempre.
“La bottiglia di Lancers”
La bottiglia rossa del Lancers, mi guarda
obliqua.
Ho passato tutta la sera a bere il suo
liquido, rosso e zuccherino, sperando di dimenticare il tuo
viso…
Ancora ne sento il profumo, avvolgente,
penetrante, lesionista.
Mi sono ubriacata delle sue parole alcoliche…
“Teatro”
E dunque sono qui, tra queste quattro pareti
buie…
Il nero mi avvolge denso e mi si plasma
addosso.
Vedo spiragli di occhi, e sento silenziose
parole.
La prima scena, mi cuce la bocca…la paura
mi attanaglia l’anima.
I pensieri sono bloccati, al primo
movimento.
E tu che mi sorridi in mezzo a tanti visi in
penombra.
Avrai modo, di venirmi a ringraziare…
Mi troverai, come tutte le sere nel mio
camerino sospeso.
Ed incontrerai il mio cuore appeso ad un
filo di parole.
“ Sei ancora mio…”
Sto male amore, ti prego torna…
Fai il tuo ultimo gesto di pietà.
Perché è questo, quello che hai di me.
Ho bevuto l’ultima tazza di rhum, ed ho
pregato che mi togliesse i sensi.
Il dolore è difficile da affogare…torna
sempre a galla e ti ricorda che è più leggero.
Le tue mani mi toccano tremanti, non avere
paura amore, non sono ancora morta.
Il freddo che senti sulla mia pelle, è solo
il tuo respiro che si posa sopra.
Sto male, ma avrai pietà di me, non mi
porterai tra le invitate al pranzo delle tue nozze…
Hai già deciso se farai mangiare il mio
cuore?
La tua sposa è consapevole, del fatto che
io ancora ti amo?
Che un pezzettino delle tue giornate è
ancora mio?
Che mi appartieni lo stesso…anche se tu
non lo sai…
Adesso sto male, amore ma tornerò di nuovo
a sorridere …
In fondo lei, ha solo il tuo cuore in
prestito.
“Il tuo sorriso mi sazia”
Come mi disperdi...vorrei scriverti sulla
pelle i miei pensieri.
Sono un po disordinata tra i miei sentimenti
è così difficile stare al passo con la coerenza.
Se solo fossi in grado di volare…mille
aerei mi aspetterebbero.
Se solo fossi certa di trovarti, partirei.
La mia anima può contenere ancora un
suvenir…
Ma sono pigra e senza forze, infondo il tuo
sorriso mi sazia anche da qui.
“Potrei andarti bene?”
Me ne vado, ma i miei occhi rimangono a
guardarti.
Il tuo sorriso si aggroviglia hai miei
pensieri in fuga.
Che numero porti di cuore?
Ci potrebbe stare un po’ della mia voglia
di te?
Lasciami un angolino per comporre il mio
amore.
A cosa stai pensando? dammi le istruzioni
dei tuoi pensieri..
Potrei essere adatta per te? sono abbastanza
bionda per i tuoi gusti?
Se solo lo volessi, potresti trovarmi
distesa con indosso solo la tua birra preferita…
E tra le labbra il fumo delle tue sigarette.
Se solo lo volessi se solo sapessi che
esisto…
Sono un po’ disordinata con le parole.
“Questa stanza liquida”
Sono rinchiusa in questa stanza liquida, le
mie gambe sfiorano l’acqua.
Il tuo viso galleggia accanto al mio letto
disteso……
Lo specchio riflette il mio sorriso umido.
Come è strana questa piccola stanza
bagnata, percepisco le note della tua voce..
Il tuo silenzio improvviso mi blocca le
parole…
Le mie mani afferrano sensazioni asciutte.
“Finale alternativo”
Mi vedi? me ne vado sola per questo lungo
cammino di vuoti a perdere.
Il mio cuore è accanto alle tante bottiglie
di vetro colorato, messe in fila come per un tiro a segno.
Mi hai dato un nome per potermi chiamare
Mi hai dato la speranza di poterti trovare
Adesso sto pensando ad un finale alternativo
Ti ho visto parlare con lei…
Non posso fare finta che la cosa non mi
abbia spaccato il cuore.
Le vostre parole si aggrovigliavano alle mie
di puro dolore…
Sto pensando ad un finale alternativo
Ho già comprato le forbici per tagliare il
suo velo trasparente…
Ho già messo da parte le mie buone azioni..
Ho già addomesticato le mie mani a non
toccarti.
I tuoi gesti sono copiati…
Il tuo sguardo è il suo.
Sei la parte migliore a cui continuamente
aspiro…
Cosa potrebbe far cambiare le cose?
Vorrei che la terra girasse nel senso
inverso…
Vorrei che questo luogo lontano da te non ti
assomigliasse così tanto.
Ho pensato ad un finale alternativo
Passono veloci i miei pensieri e mutano ad
ogni parola che scivola sulle mie labbra.
E’ strano pensarti elegante…
Mentre io ho in dosso solo stracci del tuo
amore…
Stringono forte i miei occhi, per far uscire
la tua immagine in lacrime.
“Un carello con dentro il mio cuore”
Ti ho parlato sotto voce…
Il tuo sguardo mi inghiottiva.
Altrove…
La tua signora spingeva un carello con
dentro il mio cuore..
Altrove..
I suoi piedi correvano veloci verso la
cassa.
Altrove…
E’ strano immaginarmi lontana da te.
Mi darai un po di scatole con i tuoi
sorrisi?
Ho paura di non farcela altrimenti
Altrove…
Questo mio amore è estremo…
Verrò lo stesso a dormire sotto la tua
finestra socchiusa.
Mi ritroverai a giocare in un angolo dei
tuoi pensieri.
“Tango”
Questo tango sembra non finire mai…
Sono agili le tue gambe che si intrecciano
alle mie..
Sei pronto per il grande passo double?
Il tuo viso si muove ritmicamente e taglia l’aria.
Le tue mani stringono forte la mia pelle di
porcellana.
Il finale…
un caschè
ma è il mio cuore quello che è rotolato
fin laggiù?
“Vorrei chiudermi al dolore”
La scena si è fermata.
La stanza dove sono rinchiusa, è satura di
silenzio.
La luce è troppo spenta.
Ho il cuore che mi fa male…
Rovisto alla ricerca di un farmaco
appropriato.
E’ complice questo silenzio…
Insieme chiuderemo le parole.
E’ leggero e pesante questo dolore che mi
porto appresso..
Avvolte lo vedo danzare nell’aria e ridere
e poi piangere e poi ridere e poi piangere…………
Avrei preferito vederti, attraverso un vetro
di cristallo.
Così da non poterti toccare è così
difficile non sfiorarti.
Sei perfetto oggi, il tuo sorriso è
diverso.
Hai il tuo si, legato intorno alla lingua.
La tua sposa ti prende per mano il suo
sorriso è gomma su cui rimbalzano le mie grida.
Il suo velo sbatte, sul mio viso bagnato di
lacrime, come la vela di una barca in tempesta.
Vorrei chiudermi al dolore.
“Bacio finale..”
A che ora è la cerimonia?
I fiori sono già stesi per terra come
tappetto.
La mie scarpe brillano al sole.
Il tuo sguardo mi percorre la pelle…
Mani mi stringono.
A che ora è il tuo si?
Vorrei dirlo adesso o taccio per sempre.
Posso stringerti un’ultima volta?
Non posso lasciarti andare…
Chiedo solo un bacio finale.
“Miele scivola..”
Miele scivola…
Sei etremo con le tue parole.
Ho ancora un piccolo posto dove non sei
entrato.
Mi chiudo hai tuoi sospiri.
Miele scivola lento…
La tua bocca mi percorre.
Sono impotente quando mi sfiori.
“Distenditi”
Portami in alto dove ci sono ancora le
nuvole…
Non ho paura di guardare il sole negli occhi…
Il tuo movimento è ritmico.
Distenditi sopra il mio cuore.
“Cerchi”
Noi due rinchiusi in questa sottile linea
che ci separa leggermente.
Ci tocchiamo a debita distanza.
La tua voglia di fare l’amore è concreta.
Le tue mani danzano nell’aria…insieme al
mio desiderio.
Disegna sulla mia pelle grandi cerchi dove
far girare il tuo respiro.
“E’ disarmante”
E’ disarmante vederti con lei.
Le mie lacrime sono sufficenti per potermici
immergere.
Quanto vale il suo amore per te?
Lo compro.
Elargiscimi pure parole di circostanza.
Sai io non volevo venire a vederti ieri
sera..
Ma il tuo giardino mi ha richiamato.
La pioggia scendeva sui miei capelli di
seta..
La sera era buia e umida.
Sei rimasto sulla soglia della porta a
guardarmi nuotare tra le parole.
Lei si è affacciata a ridere.
Credo che sia giunto il momento di deporre
il mio cuore.
“Il tuo sorriso”
Ti sei immerso nella mia vasca piena di
forse…
il tuo sorriso
il tuo sorriso
il tuo sorriso, rimane a galla sulle mie
labbra, malinconiche.
“Colpiscimi con il tuo amore”
Prendimi ancora tra le braccia e saprò
parlarti ancora per il mio cuore.
Sono impaziente difronte al tuo sorriso, il
tuo nome m’assomiglia.
I tuoi occhi mi sparano…
Colpiscimi con il tuo amore.
“Il sole dietro la porta”
Sono sola e accovacciata in un angolo di
questa stanza dipinta con le ombre della notte.
Il sole mi fa capolino da dietro le spalle
piegate.
Sono sospesa a pensare…
Il sole mi scalda.
Vorrei che tu fossi qui…con me.
Come una piccola lacrima che rimanda la sua
discesa, sul mio viso.
Mi spezzi e mi ricomponi…con le tue
parole.
Mi volto per guardare il sole dietro la
porta, e ti vedo improvvisamente sorridermi.
Le tue labbra sono perfette e abbaglianti.
Vorrei dare il tuo nome a tutte le cose che
mi circondano.
“Sogno inreale”
Allungami la tua mano…da questa piccola
scatola di immagini colorate.
I tuoi occhi oltrepassano la mia flebile
voce.
Vorrei venirti a prendere..
Mi serve solo un po’ di coraggio…ma la
tua mano si sporge in avanti.
Mi guardo indietro per assicurarmi di non
essere guardata..
Mi avvicino allo schermo e penetro nelle tue
labbra socchiuse.
Tutto è inreale adesso…
Ma le tue mani mi accontentano nei miei
desideri.
Le tue parole sono taglienti e s’infilano
nelle pieghe dei miei discorsi precari.
Obbedisco hai tuoi gesti consapevoli, le tue
gambe tremano sulle mie.
Sfiori la mia bocca senza toccarla…
Sono sotto i colpi dei tuoi sguardi azzurri.
Mi slacci il cuore con un solo gesto della
mano, e ti chini sulla mia anima impedendomi di respirare.
Vorrei restare per sempre così sospesa in
questo istante.
“Pomeriggio”
Le rose rosse se ne stanno ammucchiate in un
piccolo cestino accanto alla finestra.
Vedo i tuoi pensieri dondolarmi davanti agli
occhi.
La pioggia scende sui vetri rigandoli.
Come è inutile questo pomeriggio, il sole
ha nascosto i suoi raggi dietro le nuvole.
E il tuo sorriso è offuscato dalla nebbia.
Mi sento così piccola e fragile…al solo
pensiero di starti accanto.
Adesso manchi…
Il tuo nome scende insieme alla pioggia
bagnandomi il respiro.
I miei giorni senza te sono carta velina..
Passo le ore a riprendere in trasparenza il
ricordo della tua voce prepotente.
“Scrivi il tuo nome”
Metti il tuo nome su ogni pezzetto del mio
cuore.
La mia anima è velata di polvere…
Srivici sopra, con il dito....
“Mucchi di parole”
Ho mucchi di parole che mi circondano…
Guardo fuori dalla finestra, è notte.
La luna mi illumina da lontano..il suo viso
è flebile.
Strano modo di mettersi in mostra..
Le nuvole sbuffano pioggia…
E il tuo viso, scende come polvere di stelle
sui miei occhi in controluce.
“Trasparenze”
Trasperenze, i mei pensieri si disperdono
nell’aria come antichi decori.
I tuoi lineamenti mi legano l’anima..
Ho subito il fascino del tuo riflesso sul
mio specchio…
A cosa aspira la tua anima?
Quale essenza disperdi, per il mio naso?
Formula una frase e intrecciala alla mia
ormai alla deriva.
“Non smettere di sorridemi”
La stanza è rossa, il mio cuore si confonde
tra i muri.
Ho visto i tuoi occhi cercarmi, tra i fili
di una vecchia tenda..
Le tue mani smuovere ricordi.
Come vorrei smettere di creare parole…
Sò che il non parlarti è per te la
peggiore delle punizioni.
Ti avvicini con la tua luce che ricama sulle
tende smosse dal vento.
Non partire…
Rimani ancora un po’, so che puoi farlo..
Non smettere di sorridermi, non smettere
mai.
“L’acqua mi parlerà di te”
Vorrei venirti a prendere….
Ma non so volare.
Se solo mi mandassi due ali ben sicure…spiccherei
il volo.
Sei così lontano dalla mia terra…
Questo mare è immenso…ed io sono talmente
stanca.
Tutti i pomeriggi mi siedo su questa
scogliera a pensarti…
Le onde del mare mi parlano per la tua voce.
Vorrei tanto venirti a prendere…
E nuoterei, se solo ne avessi le forze.
Ma sei così lontano….
Mandami dei fogli a barchetta con le tue
parole…
L’acqua mi parlerà di te.
“Sfera di plexiglass”
Sono qui, rinchiusa in questa sfera di
plexiglass.
Ruoto le braccia alla ricerca di un qualcosa
che non somiglia più alla mia anima.
Sono qui, nascosta diero un fitto manto di
dolore e tu che mi guardi da fuori, dimmi!
Sei davvero orgoglioso di questo tuo suvenir?
Girami, girami sono qui.
Capovolgimi, scuotimi, non è neve quella
che vedi scendere, ma le mie lacrime.
“Le tue parole stilizzate”
Semplici i tuoi discorsi, creati e
ingigantiti da questi giorni dilatati di emozioni.
Indosso le tue parole stilizzate, fragili, e
gentili.
Il colore azzurro dei tuoi occhi di vetro si
stempera nei miei ricordi stropicciati dal tempo.
“Desertiche”
Il tuo nome bussa alla mia porta pesante da
aprire…
Ho rivisto il tuo viso denso di colori
La tua fervida immaginazione è uno
spettacolo per i miei occhi spenti.
Vorrei ritrovare l’ eco delle tue parole..
Sono così stanca di aspettarti parlare…
Dipingi i tuoi pensieri sulle tele
desertiche dei miei giorni.
“Schizzi di colore”
Cosa mi suggerisci?
Sono in attesa delle tue risposte…
Percorro con la mente linee pulite di
discorsi.
I tuoi movimenti sono costruzioni rotonde…
Dove scivolano i miei tentativi di parlare.
Hai tutta una serie di parole in ordine da
dire.
Il tuoi occhi sono schizzi di colore…
Impressionami con le tue labbra.
“Mi sto abituando al suono delle mie
lacrime”
Mi sto abituando al suono delle mie lacrime…
E scavalco le onde delle tue memorie..
Vorrei preparare piccoli capolavori, con
quel che resta del tuo amore.
Mi sto abituando lentamente al suono delle
mie lacrime, che scendono come perle dai miei occhi sottili..
Le vedo rotolare giù e perdersi nel
labirinto delle mie incertezze.
Sfioro con le dita i bassorilievi del mio
cuore..
“Intreccio le tue parole”
Intreccio le tue parole, in trame sottili…
Mi vesto dei tuoi sorrisi.
Ho ancora i tuoi occhi socchiusi davanti..
Mi fanno capolino dagli intarsi di queste
ore verticali.
Non ho equilibrio.
Sbando continuamente, nella tua immagine
sullo specchio inclinato.
Non ho il controllo del tuo tempo..
Ed oramai ho superato il mio limite.
Ho ancora un biglietto per partire…
Ma sono ancorata su questa sedia capovolta…che
mi tiene prigioniera e legata nei ricordi.
Non riesco ad alzarmi…
Aspettami, se puoi.
“Turista nei miei giorni”
Ho cumuli di macerie dei miei silenzi…
Mi incammino lentamente, scricchiolando
fogli di pensieri.
Vorrei che rimanessi qui…nella mia città
eterna.
Turista nei miei giorni.
Il tuo viaggio è giunto a termine..
Srotolo il mio cuore al tuo passaggio.