RUSSELL A SANREMO
Dopo un singolo "estivo" che era andato abbastanza bene la mia
casa discografica aveva deciso di lanciarmi nel panorama nazionale
attraverso la partecipazione a Sanremo nella categoria
"Giovani". Io ero al 'settimo cielo', mai mi sarei aspettata così
tanta fortuna, Sanremo rappresentava per me un incredibile trampolino di
lancio e per di più ... e per di più sapevo che fra gli ospiti
internazionali ci sarebbe stato Russell Crowe, il magnifico, bellissimo
protagonista de "Il gladiatore" e colui che per quella
straordinaria interpretazione aveva avuto la nomination all'oscar come
migliore attore protagonista. Insomma i presupposti c'erano tutti per
poter passare una fantastica settimana. Noi 'giovani' avremmo iniziato la
nostra kermesse a partire da Martedì ... ma dovevamo arrivare qualche
giorno prima per le prove, acquistare familiarità con il palco ed il
pubblico, scegliere gli abiti e le acconciature giuste. Io sono arrivata
in quel di Sanremo venerdì 23 Febbraio.
Non vi dico la mia emozione, Sanremo, un luogo di culto per noi cantanti
soprattutto per chi come me era alle prime armi. Mi toccarono prove su
prove, io avevo una tale paura, vedevo tutti gli altri così sicuri di se
stessi e poi c'era la Carrà. Non che io fossi una sua fan ma devo
ammettere che con la sua imperiosa presenza metteva un po' di soggezione a
noi tutti. E c'era anche il "Dopo festival", una trasmissione
curata da Piero Chiambretti che era pronto a mettere in ridicolo tutto e
tutti, a cominciare da noi novellini. L'unico aspetto positivo che
derivava dal fatto di essere una perfetta sconosciuta era che i
giornalisti e il pubblico non mi consideravano per nulla. A me non
importava molto, io avevo preso quell'esperienza solo quello che era e cioè:
lavoro, puro lavoro.
E naturalmente Russell. Avevo letto già da alcune settimane che gli
organizzatori avevano intenzione di invitarlo e che lui probabilmente si
sarebbe esibito assieme alla sua band, i TOFOG, ma il tutto era rimasto
sospeso nel dubbio fino a poche sere prima della sua apparizione, che
guarda un po' era prevista per Martedì 27 Febbraio Insomma proprio in
occasione del mio debutto. Non vi dico: agitazione, insonnia e inappetenza
mi avevano preso di mira, non riuscivo neppure a connettere. Quella
fatidica sera lo avrei visto su qual palco dove anche io mi sarei esibita.
Quella sera tutto sembrava andare male, la camicia che avevo scelto
accuratamente aveva un colore che sotto i riflettori aveva una tonalità
che richiamava il viola. "Orrore !!!" ho pensato io, vabbè che
non sono superstiziosa ma si sa che nel mondo dello spettacolo vi
sono certe regole che non devono essere MAI infrante. Così mi sono
ritrovata a dover cambiare camicia e passare ad un colore più consono. La
mia scelta è caduta su un giallo acceso che si intonava perfettamente con
i capelli biondo-rame ma che era in contrasto con i jeans chiari che avo
progettato di indossare e poi ho dovuto anche cambiare il fermaglio dei
capelli ed infine mi sentivo mancare la voce. E voi non ci crederete ma in
quell'incredibile frangente mi sono ritrovata a chiedermi: "Chissà
come si vestirà Russell ?? !!".
La serata è iniziata con tutta calma, i "Campioni" erano già
rodati della sera prima mentre noi "Giovani" ci saremmo esibiti
per la prima volta, interposti fra un campione e l'altro Che paura !!! La
mia esibizione era prevista a metà serata. Poi ad un certo punto qualcuno
degli organizzatori mi chiese se ero disposta a fare cambio con un altro
"giovane" e "slittare" alla fine della serata. Io ero
impacciata e spaventata, non me la sono sentita di dire di no e ovviamente
mi sono pentita subito di aver accettato lo scambio, significava restare lì
ad aspettare per ore e tutto ciò a scapito della mia pazienza. Ma ormai
la frittata era fatta e dovetti aspettare. Per cercare di rilassarmi un
tantino invece di restare chiusa in camerino a rimuginare preferivo
restare dietro le quinte, a camminare nervosamente ed a spiare quanto
accadeva sul palco, e così mi sono ritrovata a vedere Ceccherini che
insidiava Megan Gale in tutte le maniere, la Carrà che impacciata cercava
di rimediare ai problemi derivanti dalla performance canora di Eminem che
contrariamente alle aspettative aveva cantato fregandosene della censura,
per non parlare dei tempi della trasmissione così accuratamente previsti
che finivano col non essere rispettati. E quel che peggio era che
Russell non si vedeva ! Cominciavo a pensare che non sarebbe mai arrivato,
che ci avesse ripensato o che avesse deciso di passare la serata altrove.
"Beato lui !!" pensavo "Magari avessi io il coraggio di
fare lo stesso". Le ore passavano e sembrava che il mio momento non
arrivasse mai. Ad un certo punto uno degli organizzatori mi si avvicina e
mi dice: dopo ... tocca a te !! Tieniti pronta !!! "Ah !!!!"
gridai, certo che ero pronta ... ma a scappare. Ero talmente in preda
all'emozione da non vedere che poco distante da me c'era un gruppo che
fino a qualche minuto prima non c'era e che mi scrutava con un'aria
strana. Probabilmente perché io, mentre camminavo nervosamente, parlavo a
me stessa ad alta voce dando certamente una strana impressione. A quel
punto uno di loro mi si avvicina e .. bè, ci misi un tantino a
riconoscere che era proprio lui: RUSSELL !!!
Mi ci volle qualche secondo per mettere a fuoco la sua vicinanza, credevo
di sognare, e qualche secondo in più per capire che stava parlando a me
(a quel punto ringraziai le tante lezioni di inglese che avevo preso e i
bravi insegnanti che avevo avuto a scuola e nei corsi privati). Era
divertito dai miei modi così stravaganti e mi chiese quando sarebbe
toccato a me di cantare. "NOW !!" urlai io quando vidi l'ultimo
dei Campioni uscire dal palcoscenico e sentii la Carrà che invitava gli
spettatori ad avere ancora un tantino di pazienza mentre passavano gli
spot pubblicitari. Durante quei pochi minuti mi ritrovai a vivere le più
incredibili sensazioni: da prima il desiderio di fuggire, proprio non ne
volevo sapere di cantare davanti a tutta quella gente e poi la curiosità
di vedere la performance canora di Russell che ovviamente non era per
nulla intimorito dal dover cantare dal vivo davanti a così tanti
sconosciuti !!! Beato lui !!
E poi una cosa che mai mai e MAI mi sarei aspettata che accadesse: Russell
mi stava chiedendo se dopo la sua performance volevo accompagnarlo ad una
festa, privata, che si sarebbe tenuta ad una discoteca poco distante dal
Teatro. Io ovviamente ci ho messo un tantino a mettere a fuoco la
situazione: Russell Crowe, il gladiatore, strafamoso, strafigo e .
strabono chiedeva a me strasconosciuta, strabassa e per nulla bona, di
accompagnarlo ad una festa ????? Bè, potete immaginare la mia risposta
!!! Io dimenticando il fatto che lui era un MITO ed io una mezza
cartuccia, dimenticando il fatto che avrei avuto l'onore o meglio l'onere
di partecipare al "Dopo festival" (!!!) ... io dimenticando il
fatto che probabilmente di lì' a poco sarei stramazzata al suolo per
l'emozione (ma di certo sarei morta felice) .. Insomma dimenticando
tutte queste cose, mentre la diretta era ripresa e la Carrà mi annunciava
.. Io gli ho risposto: "Of course !!!"
Salgo sul palco, probabilmente inciampo in qualche cavo elettrico, stringo
in mano il microfono, sento l'orchestra che inizia a suonare e ..
miracolosamente inizio a cantare. E sorpresa !! La voce esce dal mio
diaframma come mai prima d'ora. Si vede che l'adrenalina che avevo in
corpo aveva cominciato a fare effetto. Canto e mentre canto sbircio verso
le quinte per vedere se Russell è lì, ed è lì. Per tutta la durata
della mia esibizione rimane a guardarmi, segue il ritmo della canzone ed
io sempre più scatenata (meno male che la canzone non era uno struggente
lento, altrimenti . povera orchestra !!!) continuo a guardare verso di
lui, il cameramen mi dà delle occhiatacce perché non riesce a starmi
dietro: "E chi se ne frega della TV" penso io .. "Tra poco
me ne vado via con il gladiatore" ..
Finito di cantare arriva la Carrà che mi guarda storta, dice il mio nome,
la giuria dà i voti e ... è tutto finito, almeno per questa serata !!!
Torno dietro le quinte, la Carrà sta presentando l'ospite internazionale,
vengono trasmesse alcune sequenze de "Il gladiatore" e intanto
io lo guardo mentre lui si complimenta con me, per la voce e per la
canzone ... mi dà una pacca sulla spalla ma poi deve entrare in scena:
ora è il suo momento. Canta la prima canzone (bellissima !!), lui ha una
voce straordinaria, un fascino incredibile, un carisma che pochi hanno. La
Carrà lo intervista ("Io avrei fatto di meglio" penso io) e poi
lui attacca con la seconda canzone. Un motivo accattivante che con il suo
ritmo coinvolge tutto il pubblico, compresi i più "composti ed
educati" che fino a quel momento avevano dormicchiato sulla comode
poltrone. E' un tripudio. Entra ancora in gioco la Carrà, gli fa altre
domande, ma lui riesce a concludere in fretta l'intervista e uscire di
scena. Io sono lì, in un angolo e lo vedo arrivare verso di me. E penso
"Adesso se ne va !! Se ne va senza di me . mi sono immaginata tutto .
Non può essere vero !!!" E invece, incredibile, lui viene
verso di me, mi prende per mano ed usciamo assieme al resto del gruppo da
un'uscita secondaria. Siamo scortati da delle enormi guardie del corpo che
ci conducono "in salvo" fino alla macchina. Intanto si sentono
le urla delle fan (chissà che cosa avranno pensato vedendomi con lui !!
Ma in fondo chi se ne frega .. io intanto sto con il gladiatore !!!).
Saliamo in macchina, io e lui sul sedile posteriore, e davanti assieme
all'autista prende posto una delle guardie del corpo. Iniziamo a parlare,
del più e del meno, o meglio io inizio a parlare. Gli faccio i
complimenti per le canzoni e per la voce, per il ritmo . insomma non sto
zitta un momento. Lui mi guarda divertito, probabilmente si è già
pentito di avermi invitata (penso io) e invece mi dice che gli sono
piaciuta, che la mia canzone era bella e che io canto davvero bene. Mi
chiede come mi chiamo (già è vero non glielo avevo detto), mi chiede
quanti anni ho (e va bene che dimostro meno della mia età ma i diciotto
anni li ho superati da qualche anno), di dove sono, che cosa faccio nella
vita, a parte la cantante, io rispondo cercando di restare calma. Ehi, non
è da tutti trovarsi in auto con Russell Crowe. Uno degli uomini più
ambiti dalle donne di tutto il mondo. Mi dice che la festa l'ha
organizzata in suo onore un tipo che ha conosciuto a Milano durante il
concerto benefico che era stato organizzato da Giorgio Armani, niente di
impegnativo una cosa tra 'pochi amici'. Io lo guardo avidamente, lo
osservo mentre si prepara e accende una sigaretta, mi chiede se ne voglio
una anche io ed io (che sono una accanita anti fumatrice) gli rispondo che
in quel momento non mi va. Magari dopo. Intanto siamo arrivati a
destinazione. La discoteca è illuminata a festa, entriamo e .. alla
faccia dei pochi amici, ci saranno almeno un centinaio di persone lì
dentro e per lo più strafamose. Per fortuna nessuno è vestito elegante,
è una festa estremamente casual, dunque il mio abbigliamento non sfigura.
Lui saluta un po' tutti, stringe mani, dà pacche sulle spalle, io vedo
passare davanti a me le persone più famose del jet set nazionale ed
internazionale. Tutte quelle facce che solitamente vedo sulle riviste di
gossip e nelle trasmissioni di tendenza come "Verissimo" e
"Celebrità". Mi sento come un pesce fuor d'acqua (e boccheggio,
per giunta). Lui se ne accorge, mi prende per mano e poi mi stringe a sé,
come se volesse confortarmi e farmi capire che non c'è da avere paura. Ci
sediamo in un angolo appartato, un divanetto per noi due soli .. o quasi,
una delle guardie del corpo è a pochi metri da noi, pronto ad
intervenire in caso di pericolo.
Riprendiamo a parlare, io gli chiedo dell'Australia, dei canguri . lui è
divertito !! Di certo è contento di non sentirsi fare le solite pallose
domande. Penso che tutto sommato nonostante sia uno uomo in vista, celebre
e famoso in tutto il mondo, sia rimasto il ragazzo semplice che era prima
di diventare quello che è e che sa apprezzare la semplicità dei gesti e
dei momenti. Ci facciamo portare da bere: un'aranciata per me (sono
astemia) e un whisky per lui (che non è astemio). Mi dice quanto gli
piacciono i mie capelli, li accarezza, si avvicina ancora un po' di più a
me e mi dà un bacio sulla guancia. Io sento il cuore che batte
all'impazzata (meno male che non soffro di aritmia cardiaca altrimenti
sarei già morta !!!), mi sfiora la guancia con un dito, disegna
dolcemente la forma del mio viso, mi bacia il lobo dell'orecchio e scende
lungo il mio collo e a questo punto il mio cuore a furia di correre
all'impazzata è già arrivato alla sede delle prossime olimpiadi. Lui mi
bacia ancora e, questa volta, sulle labbra .. Il mio cuore si sta
iscrivendo alla gara dei 100 metri piani .. Io ricambio il suo bacio, la
sua lingua si insinua tra le mie labbra dischiuse, fino ad arrivare alla
mia. E' un'estasi !! Il mio cuore in questo momento ha vinto e si trova
sul podio a ritirare la medaglia d'oro !!
Continuiamo a baciarci, dimenticando dove siamo e indifferenti della folla
che ci circonda. Sono baci appassionati, coinvolgenti, non siamo però
abbracciati, io sono comodamente adagiata alla spalliera del divanetto e
lui è appoggiato a me con delicatezza. Ad un certo punto sento una sua
mano sul mio seno (ed io mentalmente ringrazio Madre Natura di avermene
fornito uno così procace e sodo e quindi assolutamente naturale),
siamo entrambi eccitatissimi, inutile negarlo, e ... "Non siamo
neppure in camera da letto" - penso io !!. Ci fermiamo un attimo per
riprendere fiato, soprattutto io che non sono abituata a performance di
questo tipo. Ci guardiamo attorno, la musica è incessante, il ritmo
coinvolgente ma tutto ciò, compresa la gente che ci circonda, non ci
interessa, siamo presi l'uno dall'altra. Russell mi chiede se voglio
uscire da lì, per andare in un posto tranquillo, il suo albergo,
naturalmente. Lo dice con estrema naturalezza, non cerca di nascondere
secondi fini. E' molto esplicito nella sua proposta. Io rispondo che
per me va bene (figuriamoci se mi faccio venire degli scrupoli in un
frangente simile, se mi lascio sfuggire l'occasione della mia vita !!).
Usciamo dalla discoteca, sempre accompagnati dai gorilla, risaliamo in
macchina e raggiungiamo il suo albergo. Saliamo nella sua camera (che poi
è un appartamento) e questo punto (sia ringraziato il cielo) le guardie
del corpo rimangono fuori. Lui si toglie la giacca, la butta su una
poltrona e poi si versa da bere, io invece "passo" (sono astemia
!!!). Mi guarda fisso negli occhi, io mi sento un tantino a disagio,
comincio a guardarmi attorno, fingendo indifferenza, vado sul balcone e mi
affaccio (che panorama !!), lui mi raggiunge, mi abbraccia, mi bacia
appassionatamente. Io sono completamente in tilt. Mi prende in braccio
(meno male che sono leggera, penso io e penso anche .. ma che razza di
pensieri mi vengono in mente ?? Sono qui con l'uomo più bello e prestante
dell'universo e mi vengo in mente le cose più assurde !!) mi porta in
camera e mi adagia gentilmente su un fantastico letto (naturalmente le
lenzuola sono di seta). Mi bacia con trasporto, poi si alza ed inizia a
spogliarsi. Wow !!! Che fisico !! Io non so che fare. Mi sento a disagio.
Non mi ero mai trovata in una simile circostanza. Con i ragazzi che avevo
avuto fino a quel momento (pochi peraltro) era finito tutto prima di
arrivare al dunque (o forse era per questo che era finita !! Io avevo le
mie idee ed ero convinta che 'la prima volta' dovesse essere con un uomo
che contasse davvero qualcosa per me) ed ora ero ad una svolta della mia
vita: Russell mi piaceva da morire ma sapevo anche che dopo quella notte
di passione tutto sarebbe finito, non ci sarebbe stato un seguito, non
avrebbe potuto esserci un seguito. Lui era il tipo da "una botta e
via", gli piacevano troppo le donne (TUTTE le donne !!!) perché si
potesse dedicare completamente, anima e corpo, ad una sola. Questo io lo
sapevo ma in quel preciso momento, sopraffatta dalla passione e dal
desiderio proprio non potevo, non volevo tirarmi indietro. Era troppo
tardi. Fu lui a prendere ancora una volta l'iniziativa: iniziò a
spogliarmi e mentre lo faceva mi baciava, sentivo la sua bocca avida sul
mio corpo e mi sentivo leggera, come trasportata su una nuvola, la
passione stava prendendo il sopravvento e quando fui completamente nuda
trovai il coraggio di dirgli che per me era la prima volta .. A dire la
verità temevo che a quel punto mi buttasse fuori, pensavo che un tipo
come lui preferisse donne giovani si ma anche esperte. E invece devo dire
che contrariamente ai miei pensieri lui fu incredibilmente tenero. I suoi
baci mi avevano completamente sciolta, non desideravo altro che essere sua
e lui se n'era reso conto. Lo sentii entrare in me ed istintivamente
graffiai il sua schiena aggrappandomi a lui con passione. Ero sopraffatta
dalla sua decisione ma anche della sua tenerezza e, a quel ponto, mi resi
conto che ero pazzamente innamorata di lui. Furono momenti inebrianti,
eravamo entrambi instancabili, sempre più presi dalla passione dell'uno
per l'altra, così coinvolti, così eccitati. Non ricordo quante volte lo
facemmo ma tutte le volte fu fantastico.
Insomma quella notte io ebbi l'esperienza più straordinaria della mia
vita e lui, bè, non lo so .. Non gli ho certo fatto domande in merito.
Il mattino dopo quando mi svegliai, tra le sue braccia, ero ancora in
preda all'estasi. Non riuscivo a credere che tutto quello che era successo
fosse ... REALMENTE successo. Lui dormiva ed il suo viso aveva
un'espressione bellissima, dolce e malinconica al tempo stesso. Non potei
fare a meno di baciarlo e quando lui si svegliò ricambiò il mio bacio,
sebbene la passione non si era ancora spenta sapevamo entrambi che quella
bellissima storia era, ahimè, finita.
Io feci una doccia tonificante, mi vestii e, mentre era lui sotto la
doccia, scesi nella hall dell'albergo. Volevo evitare che uno squallido,
insignificante addio vanificasse ciò che di bello era accaduto quella
notte. Chiamai un taxi e tornai al mio albergo.
Ma neppure lì vi fu pace. Seppi da un mio discografico che la Carrà si
era molto indispettita, anzi no, era decisamente infuriata per la mia
"fuga" della sera prima e poiché non avevo voluto partecipare
al "Dopo festival" era intenzione dell'organizzazione di
escludermi dal resto della Manifestazione. Io andai su tutte le furie. In
totale disaccordo con i responsabili della mia Casa Discografica convocai
una conferenza stampa per il pomeriggio durante la quale non giustificai
(poiché sarebbe stata considerata una sorta di ammissione di
colpevolezza) bensì spiegai i motivi che mi avevano portato a quel
comportamento. Io avevo portato a termine la mia parte, il mio compito,
cantando il mio brano, quel che facevo nei miei momenti di libertà
riguardavano solo me stessa. Affermai anche il mio totale disinteresse
verso le cosiddette "trasmissioni di contorno" che con il
Festival avevano ben poco a che fare. E poi ... finii con il dichiarare:
"Quale donna di fronte alla prospettiva di passare una serata con un
uomo fantastico avrebbe rinunciato per partecipare al "Dopo
festival" con Chiambretti?" A quel punto vi fu un applauso da
parte delle giornaliste e da parte del pubblico, soprattutto femminile,
che si era assiepato fuori dalla sala per poter assistere alla
conferenza-stampa.
Seppi che la mia canzone era piaciuta sia alla giuria che al pubblico, ero
al primo posto della classifica provvisoria, se anche mi avessero
squalificata io avrei comunque raggiunto il mio intento: fare conoscere me
stessa e la mia canzone a livello nazionale. Il resto non contava.
Di lì a poco seppi che la mia partecipazione era ancora in atto, non ero
stata squalificata. L'organizzazione voleva evitare di sollevare un
polverone inutile.
Quella sera mi trovavo in camera mia, sopraffatta da mille pensieri,
riflettevo sul fatto che solo poche ore prima ero stata la donna più
felice del mondo. Sapevo che quell'avvenimento sarebbe rimasto impresso in
maniera indelebile nella mia memoria e che l'eco di quelle sensazioni che
avevo provato mi avrebbe accompagnata per il resto della mia vita.
Bussarono alla porta, quando aprii mi apparve davanti un fattorino che mi
consegnò un immenso mazzo di rose gialle, un pacchetto ed una busta.
Scartai il pacchetto e con sorpresa vi trovai un piccolo registratore. Lo
accesi ed una voce a me molto cara iniziò a canticchiare un motivo che
non conoscevo. Alla fine della canzone la voce straordinaria di Russell
mi diceva che stava per tornare a casa sua, mi invitava ad aprire la
busta, cosa che feci. Lì dentro, con mia grande sorpresa, vi era un
biglietto aereo, di sola andata, per .. Sydney, Australia !!!
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