croweitalia: Le fans incontrano Russell Crowe

 

Ilaria assiste al concerto di beneficenza dei TOFOG a Milano organizzato da Giorgio Armani, 26 febbraio 2001



Tutto è iniziato con la notizia pubblicata su 'Il Messaggero' e riportata su Internet dalla nostra Lampedusa che Russell Crowe avrebbe tenuto un concerto a Milano presso la discoteca Rolling Stones. Doveva essere il 18 di Febbraio e non appena la lessi mi affrettai a contattare un mia amica che vive a Milano (io sono di Genova) pregandola di fare qualunque cosa per avere i biglietti... ricattare, rubare... tutto!! Lei ha immediatamente iniziato un giro di telefonate e tempo 24 ore la triste verità divenne nota: non c'erano biglietti in vendita perché l'ingresso era solo per invito... di Giorgio Armani. Per poter entrare bisognava essere o un VIP, o un cliente di Armani o un giornalista. Inutile dire che io e la mia amica non rientravamo in nessuna delle suddette categorie. Ad ogni io decisi lo stesso di fare un salto a Milano il 26 Febbraio, con l' idea di piantonare la discoteca e sperare almeno di vedere Russell mentre entrava od usciva dal locale. Con la mia amica disposta ad ospitarmi per la notte potevo anche permettermi di stare 'di guardia' fino a molto tardi.


Arrivai a Milano verso le 14.30 e presi un taxi fino al Rolling Stones. Erano più o meno le 15.00 quando arrivai a destinazione e sapevo che il concerto sarebbe incominciato solo verso le 20.30 o giù di. Ad ogni modo incominciai a fare la ronda davanti al locale, cercando di avere l'aria di essere lì per caso ma essendo conscia che gli inservienti che stavano spazzando e sistemando le transenne davanti all'ingresso sapevano benissimo cosa stavo facendo. Dopo circa 10-15 minuti mi accorsi che c'erano altre due ragazze che davano l'impressione di 'ciondolare' come me e così le avvicinai con l'idea di fare due chiacchiere. Avevo visto giusto, anche loro stavano aspettando e, piccolo particolare di nessuna importanza, erano venute da Budapest per vedere Russell, pur sapendo che il concerto era solo per inviti! Ci siamo messe a conversare in inglese, scambiandoci opinioni su 'THE MAN' fino a che tre uomini non si sono avvicinati a noi. Erano tutti vestiti di nero e sul momento non li riconobbi, ma si trattava di tre componenti della band: Garth Adams, Dave Kelly e Stewart Kirwan. Ancora oggi non so se siano usciti così per caso o se qualcuno degli inservienti gli aveva riferito che c'erano tre tapine che aspettavano fuori al freddo (si perché quel giorno faceva un freddo cane) ma fatto sta che iniziarono a parlare con noi, commentando il tempo e chiedendoci da dove arrivavamo. Noi abbiamo risposto e poi li abbiamo pregati di lasciarci assistere alle prove, promettendo di stare zitte e ferme come statue. Loro hanno risposto che non era possibile ci hanno detto di tornare la sera. Al che gli abbiamo spiegato che non avevamo l'invito. Loro ci hanno regalato una copia ciascuna del nuovo CD, BLOC, ne hanno firmato le copertine e poi ci hanno chiesto di scrivere i nostri nomi su di un pezzo di carta che poi gli abbiamo consegnato, pensando che avessero cambiato idea e avessero deciso di lasciarci assistere alle prove. Immaginate la nostra gioia quando ci hanno spiegato che quella era la loro lista inviti per il concerto vero e proprio e che noi saremmo entrate come ospiti della band!!! E' stato incredibile. Un colpo di fortuna eccezionale!

Dopo aver passato il resto del pomeriggio a zonzo per Milano, io e le due ragazze ungheresi siamo tornate al Rolling Stones e siamo entrate nel locale verso le 21.30. Il concerto è iniziato alle 22.30 e per circa un ora e 40 minuti ho avuto Russell Crowe a meno di due metri di distanza, con solo una balaustra di ferro a dividerci. Che cosa posso dire di Russell il cantante? Che è un forza della natura? Che ci mette un entusiasmo incredibile e che non sta fermo un attimo? (lo si è visto anche a Sanremo ma lì ha dovuto contenersi...) Che ha un carisma ed un fascino magnetico che è quasi palpabile? Che dal vivo è ancora più bello che sullo schermo? Che si diverte a scherzare con la folla? (Voleva farci ballare la line-dance come avevano fatto a Austin ma poi, per fortuna, ha cambiato idea) Che quando si mette ad ondeggiare i fianchi a tempo di musica la pressione va alle stelle e i pensieri diventano decisamente a luci rosse...? Posso dirvi tutto questo è molto di più. La band ha cantato 13, 14 canzoni ('The Night That Davey Hit The Train', 'David', 'Things Have Got To Change', 'Memorial Day', 'Sail Those Same Oceans', 'The Legend Of Barry Kable', 'Somebody's Else Princess', 'The Photograph Kills', 'What You Want Me To Forget', 'What's Her Name', 'Oblique Is My Love' 'Other Ways of Speaking', più una che non ho riconosciuto) canzoni e, come Massimo nel Colosseo, ha conquistato la folla, all'inizio un po' fredda perché composta per la maggior parte da persone che non sapevano nulla dei TOFOG ma che erano lì perché ospiti di Armani. Insomma, un'esperienza che non dimenticherò mai.

Purtroppo non era possibile fare foto, anche i giornalisti erano molto 'limitati', ma comunque, ancora adesso a mesi di distanza, ho ancora negli occhi il viso di Russell e nelle orecchie la sua splendida voce...

Oh, per la cronaca Russell ha iniziato il concerto con indosso jeans e una camicia di flanella nera che lasciava intravedere una t-shirt bianca, ma prima di uscire di nuovo fuori per eseguire il bis, si è cambiato indossando una camicia blu con le maniche corte... la stessa che indossa nel video-clip di 'Things Have Got To Change." E per fortuna non aveva quegli orribili occhiali gialli a nascondere i suoi bellissimi occhi... :)


Ilaria

 

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