Il giorno che ho visto Russell
Il manifesto di "Proof of Life" occhieggiava dal cinema nel
centro di Roma, i tappeti rossi erano già stesi in attesa davanti
all'ingresso, tutto era pronto per l'evento, le macchine scure
continuavano ad arrivare, la notte era già scesa sulla città, e l'attesa
diventava sempre più spasmodica, finche', gaudio supremo, non si è
fermata una macchina scura dai finestrini bruniti, e l'UOMO, proprio LUI,
è sceso giù tutto sorridente e con aria un po' sorniona...
In parecchie ci siamo avvicinate, lui era vestito di scuro, ero così
vicina che potevo sentire il suo profumo, secondo me era Krizia Uomo ma
potrei sbagliarmi, ho addirittura sfiorato la sua mano, c'era chi gli
chiedeva di firmargli questo o quello, io sono rimasta in trance,
estatica, ho solo guardato nei suoi occhi scintillanti, occhi che la sanno
proprio lunga, ha uno sguardo che non ti lascia indifferente...
Meno alto e corpulento di quanto sembri in realtà nei suoi films, ha
un sorriso davvero irresistibile e quella voce... L'andatura è da tipico
sportivo, non e' goffo, ne' leggero, e' virile al punto giusto, non rozzo
ne' particolarmente raffinato, io lo definirei piuttosto un mix di rudezza
e dolcezza, il tutto assai ben equilibrato.
Camicia aperta sul petto, non particolarmente villoso ma quanto basta,
camicia azzurra mi pare (tanto per cambiare), ho trovato indefinibile il
colore dei suoi occhi, sono tra il blu, il verde e il giallo-tigre, ha
qualcosa di sottilmente animalesco, ecco, gran parte del fascino di
Russell risiede proprio in questa sua caratteristica piuttosto
conturbante. Se lo vedi, hai proprio l'impressione di non potergli
resistere, anche se quell'aria pericolosetta non lo abbandona mai. E'
un'aria da persona che sembra voler dire "come la mettiamo?" .
Devo ammettere di essere rimasta talmente colpita dal suo viso da non
riuscire a rendermi conto di quanto tempo sia passato dal momento del suo
arrivo a quello in cui, purtroppo, è dovuto entrare nel cinema per la
proiezione.
Quando appunto ha fatto il suo ingresso nella hall del cinema, ho
fissato la mia torbida attenzione sulla sua parte posteriore, che non è
affatto malvagia, anzi tutt'altro. E allora portava i capelli lunghi,
biondo miele, un po' selvaggi, che gli cadevano dolcemente sulle spalle,
forse anche un po' troppo lunghi per i miei gusti, ma lui secondo me ha
spesso tagli di capelli che non gli donano, e questo anche me lo rende
adorabile, quel non voler essere perfetto, imbellettato, eppure, però, ha
una classe invidiabile nel portare un vestito da sera, gli sembra cucito
addosso, i suoi gesti sono misurati e non nervosi, e poi... ti guarda
negli occhi, non è per niente timido, impacciato, musone.
"Quello che fai in vita riecheggia nell'eternità", questo
sembra essere davvero il suo motto, in ogni momento della sua vita, che sa
vivere con intensità ed energia senza limiti, mi piace da morire anche
per quello, proprio perche' ama profondamente la vita, non si crea limiti,
costrizioni, è un uomo che "sa" godersi ogni momento
dell'esistenza, la sua gioia di vivere è contagiosa, sprizza vivacità da
tutti i pori, è anche curioso, gli piace guardare in faccia i fans, non
abbassa lo sguardo. Questa è una delle caratteristiche che mi è parso di
cogliere nella sua persona, e anche per questo lo stimo moltissimo, sia
come uomo che come attore.
Tante sensazioni si sono accavallate nella mia mente e nel mio cuore
mentre ero lì, in quella notte stellata, sopraffatta dall'emozione, ma
una cosa soprattutto ho pensato: beata chi gli capita sotto!... Per
carità, non prendetela come una volgarità... O prendetela come vi pare!
Bacionissimi da Nadia
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