croweitalia: Le fans incontrano Russell Crowe

Ecco per il gaudio di noi tutte l'emozionante racconto di Simona, la quale grazie alla sua perseveranza e' riuscita a vedere Russell per ben due giorni di seguito... roba che nemmeno mamma Crowe, negli ultimi tempi...:-)) Per chi voglia contattare personalmente Simona, ecco la mail che lei stessa mi ha fornito e autorizzato a mettere a disposizione di croweitalia. simo_imola@libero.it

 

E' stato possibile, anche partendo svantaggiata (tanto per citare Russell…)

La storia che state per leggere riguarda una studentessa, persona solitamente razionale e amante delle scienze esatte, che ha perso la testa non appena ha saputo che Russell Crowe sarebbe venuto in Italia. Leggerete di come è riuscita incredibilmente nella missione impossibile di incontrarlo, contro ogni ottimistica previsione. NOTA: all'epoca non c'erano i numerosi report scritti dai tanti fan che OGGI lo incontrano… Mi sono dovuta inventare tutto, per la serie "arrangiamoci"…

PART ONE: I preparativi. 

Sapete tutti quanto sia ridotta la quantità di materiale e informazioni a proposito di Russell disponibile qui in Italia. E così sono sempre stata una assidua lettrice dei suoi numerosi fan club e siti web sparsi per tutto il mondo. Fatevi la scena: un giorno me ne stavo tranquilla, leggendo distrattamente le news su Maximumcrowe, quando il mio cuore ha fatto un tonfo…. Non credevo ai miei occhi: su quella pagina era scritto che Russell sarebbe stato a Roma il 15 febbraio per presentare "Proof of Life" alla stampa. In quel momento Ms.Jackyll ha lasciato il posto a Ms Hide, e non ho avuto pace: dovevo assolutamente trovare il modo di vederlo. Non che io sia una fan ossessiva, ma l'idea che fosse in Italia ha scatenato in me la voglia di vederlo dal vivo. Non avevo mai avuto un idolo così adorato! 

Nei giorni seguenti scrissi la bellezza di 112 e-mail, a tutti gli indirizzi che trovavo sui siti di cinema e spettacolo, e alle case distributrici dei film… Ovviamente ben pochi mi hanno prestato attenzione, e le poche risposte erano del tipo "L'evento è riservato alla stampa e non possiamo rilasciare informazioni". Come temevo, come era ovvio. Ero disperata, davvero disperata. Ma dopo alcuni giorni un anonimo eroe mi scrisse quanto segue "Cara Simona, sono un giornalista per un sito sul cinema e il tuo mail ha suscitato la mia simpatia. La conferenza stampa si terrà presso l'Hotel Eden, alle 14:00. La responsabile si chiama Francesca Ungaro. Ma mi raccomando, non dirlo a nessuno e non combinare guai. In bocca al lupo…". Ho pensato che fosse una bufala, non avevo motivo di credere che fosse vero. Eppure era la mia unica speranza, e mi ci sono attaccata con tutte le forze. All'epoca non conoscevo altri fan italiani, perché corrispondevo solo con ragazze dagli USA o dal UK, perciò non ho avuto la tentazione di dirlo a nessuno. Per farla breve, ho fatto lo zaino e sono partita… La mattina del 15 febbraio, col treno delle 4:30 da Bologna, alla volta di Roma, anche se per me era proprio un periodaccio…

PART TWO: La grandezza di Roma… 

Che lo crediate o meno, non ero mai stata a Roma, e non ci stavo andando per visitare il Colosseo, ma per incontrare un ex-finto gladiatore! 

Arrivata a Roma avevo l'ingrato compito di cercare il dannato hotel… Prima di mezzogiorno finalmente l'ho trovato, ed è iniziato il calvario… Non sapevo cosa fare, se entrare e fare finta di nulla o stare lì fuori e accontentarmi di vederlo passare… Alla fine mi sono decisa, e sono entrata. Un lusso assurdo, da soggezione totale. .[Scusate se passo al tempo presente, il passato alla lunga mi stufa…]. Una ragazza della reception mi chiede cosa desidero, e io con la mia faccia di marmo le faccio "Francesca Ungaro, per favore". Mi indica la strada e io procedo… Doveva avermi presa per una giornalista! Arrivo alla sala dove tutto è in fermento per l'imminente conferenza. Mi presento alla ragazza e le racconto il mio caso umano. invitation.jpg (45440 byte) Nonostante fosse indaffaratissima, Francesca mi ascolta e alla fine sentenzia il verdetto: "Non posso farti stare alla conferenza, lo sai, ma ti do un invito per la prima di domani sera." 

WOW! Però la cosa non mi soddisfa, perché non so se il giorno seguente avrò la possibilità di tornare. Così, mi metto buona buona su un divanetto e aspetto. Vedo passare Vincenzo Mollica, Anna Praderio, tante facce note. Tutti mi guardano un po' perplessi, ma accennano sorrisi. 

Alle 14:05 le porte di vetro dell'albergo si spalancano improvvisamente, e veloce come un lampo il Sig. Crowe schizza attraverso la hall e scompare, lasciando dietro di sé solo un manipolo di minacciosi gorilla. E' stato un fulmine, quasi non l'ho riconosciuto! Durante la conferenza sento che la platea ogni tanto scoppia a ridere, ma non capisco cosa dicono. Attendo con ansia, e alle 15:30 escono tutti. O quasi. Sul divano mi metto a parlare con due ragazzi di Italia1, due cameraman. Sono molto simpatici e mi raccontano aneddoti sulla conferenza appena conclusa, augurandomi in bocca al lupo per la mia missione… Al momento Russell sta registrando le interviste individuali, e mi dicono che ci metterà parecchio… I due gorilla iniziano a guardarmi storto , e uno arriva a dirmi "Signorina, Russell non rilascerà autografi, farebbe meglio a tornare a casa". Io lo guardo, sorrido e gli faccio "Credo che spetti a lui deciderlo. Domandare è lecito e rispondere è cortesia. Io aspetto, grazie". I suoi tentativi di dissuadermi sono andati avanti per ore, a volte scivolando verso modi decisamente cafoni e irritanti. Ma il mio sorriso era inamovibile. 

A un certo punto un uomo sui 40-45 anni si siede vicino a me. E' gentile, e mi chiede per quale giornale lavoro. Di nuovo devo raccontare la mia storia pietosa. Pare che il tizio si diverta, e mi chiede come mai sono così patita di Russell. Gli dico che secondo me è un attore straordinario, e un uomo ancora migliore, e cose così… Questo sorride e mi fa "Sono il suo autista, sai? Lo conosco da un pezzo! Vedi quel ragazzone laggiù? E' Mark, il suo migliore amico, che lo segue sempre nei suoi viaggi…". Io rimango sbigottita, e allora l'autista fa cenno a quel Mark di avvicinarsi. "Mark, there's someone to meet Russell". Mark si avvicina "A woman?" e il tizio "THIS woman, she came from Bologna only to have a chance to meet him". "Bologna? Where is it?". Qui intervengo io, e gli dico "some 400 Km away from here". E Mark mi sorride e mi dice "Not bad! Have you got anything for him to sign?". Gli mostro la foto che ho portato, e lui ha voglia di prendermi un po' in giro, e mi chiede: "Do you want me to take it to Russell, or would you prefer him to come down in person? (vuoi che gliela porti così la autografa o vuoi che venga giù lui?)". Ovviamente era una domanda stupida, per il gusto di torturarmi. Io faccio uno sforzo per contenermi e gli rispondo che non voglio disturbarlo, che sarà stanco, ma che di certo mi piacerebbe incontrarlo… Mark mi dà una pacca sulla spalla, mi sorride e mi fa "I'll bring him down for you, then (Lo farò scendere per te, allora)". 

Tutti attorno mi osservano… L'autista sorride e in generale tutti sono contenti per me, tranne i gorilla, che perseverano a rompere... Ma io inizio a crederci! Alle 6:30 il tracollo: uno dei camerieri, che mi ha guardata in cagnesco per tutto il giorno, mi chiede gentilmente di uscire: "Si è comportata molto bene, signorina, ma la devo pregare di uscire". Io lo guardo allibita, ma in effetti realizzo che, non essendo una cliente o una invitata, non ho scuse per restare. E vado fuori dalla porta, in castigo.

PART THREE: l'incontro ravvicinato. 

Ma ecco che un nugolo di persone, i gorilla e… Russell scendono le scale! Mark mi intravede là fuori e mi fa cenno di entrare. Io scavalco il portiere di peso e mi fiondo dentro tipo Carl Lewis. Vengo condotta in una saletta laterale, dove la Ungaro mi guarda allibita "Non molli proprio mai, eh?". Sorrido e dico "Non ancora". Mi giro, e indovinate chi c'è davanti ai miei occhi? LUI, RUSSELL CROWE IN PERSONA, IN 3D, IN CARNE ED OSSA. Abito scuro, camicia azzurra leggermente sbottonata, barba e capelli lunghi. E due occhi profondi come il mare, brillanti come stelle… In un attimo, gli anni passati a studiare l'inglese spariscono. Non ho mai fatto una figura simile: mi sono comportata lucidamente, ma dell'inglese quasi nessuna traccia! 

Ecco il dialogo, traduco direttamente per brevità: Mark: "Questa è la ragazza che ti dicevo" Francesca: "E' venuta a Roma solo per vedere te!" Russell mi stringe la mano e mi saluta. Russell: "Da dove vieni?" Io: "Bologna, circa 400 Km da qui" Russell: "Oh, Bologna, si la conosco. Come ti chiami?" e prende la foto dalle mie mani. Io: "Simona". Mi autografa la foto azzeccando come si scrive il mio nome. Russell: "Simona, conosci la mia band, Thirty Odd Foot of Grunts?" Io, farfugliando: "Si, eccome, e sto aspettando l'ultimo CD, l'ho ordinato in internet ma non è ancora uscito" Russell prende un BLOC dalle mani del suo assistente. Lo autografa e me lo porge. covertofog.jpg (70006 byte)

Russell: "Adesso, Simona, non devi aspettarlo più. Ma non cancellare il tuo ordine, intesi?" E mi fa un sorriso dei suoi, che non scorderò per mille anni. Io: "No, non lo cancello di sicuro! Grazie, sei molto gentile. Spero avrai un po' di tempo libero qui a Roma. E non vedo l'ora di vederti nei panni di Nash, sarai grande in quella parte". Russell: "Grazie. Spero avrai un lettore Cd in macchina, così mentre torni a casa puoi ascoltare della buona musica!" Io: "Lo farò" (beh, ero in treno, ma vagli a spiegare… Con la fatica che facevo…). 

Ancora una volta mi tende la mano e io realizzo che quel momento magico sta per finire. Gliela stringo, cercando di imprimere quel momento nella memoria… Ma lui si piega verso di me e mi bacia sulle guance. Vi giuro su quanto ho di più caro che a momenti ci rimanevo secca. Non me l'aspettavo. Chissà se sono arrossita! Russell Crowe appoggia le sue guance sulle mie… Mi viene male al solo ripensarci, per quanto questo possa sembrare da idioti… Dopo di che lo saluto e me ne vado. Uscendo vedo uno dei gorilla che mi fissa sorridendo… Alzo i miei trofei al cielo e lo guardo con aria soddisfatta. Tie'. Appena fuori estraggo il cellulare e telefono alla mia amica Barbara. Non è voluta venire, perché pensava fosse assurdo. Quando le racconto com'è andata, si dispera. Ma sfodero il mio asso nella manica: l'invito alla prima. Barbara si rianima e promette di organizzare qualcosa. A mezzanotte e mezza sono a casa, nel mio letto, ma non riesco proprio a dormire…

PART FOUR: ci prendo gusto… 

L'indomani Barbara mi dice che ha convinto il suo fidanzato, Stefano, ad accompagnarci a Roma in macchina. Alle 5 del pomeriggio si riparte! Arriviamo alle 8 al teatro Adriano, e ci mettiamo lungo le transenne. L'attesa è lunga, ma arrivano vari ospiti, accolti da Valentino di "Striscia la Notizia": Flavia Vento, Franco Nero, Rosita Cementano, Giorgio Armani. Poi fa il suo arrivo Taylor Hackford, e infine una Mercedes percorre il tappeto rosso: è Russell! Armanisuit.jpg (65102 byte)

La folla va in delirio, lui scende, e Mark dietro di lui, e poi ripercorre tutte le transenne a piedi firmando autografi. Stavolta è il turno di Barbara, si fa fare l'autografo e gli fa gli auguri per l'Oscar. Lui ringrazia e sorride, mentre Stefano, dall'alto dei suoi 195 centimetri di altezza, lo bombarda di foto! 

 

MC7.jpg (27539 byte) Appena entra nel teatro lo seguiamo, e gli scattiamo qualche foto mentre fuori dalla sala fuma una sigaretta. A un certo punto guarda verso di noi e saluta. Per le foto, o perché mi ha riconosciuta? Morirò col dubbio! Poi inizia il film, ci sediamo ma quasi non lo guardiamo, fuori di testa come siamo! Finita la proiezione, si torna a casa, di nuovo per non dormire!  

Un misto di sentimenti ed emozioni mi assale: gioia, esaltazione, nostalgia, tristezza… Ancora mi devo riprendere! Questa è la mia folle avventura, completamente fuori dai miei schemi abituali. Scordatevi il Russell antipatico, rude e indisponente come la stampa a volte ve lo descrive, a mio avviso inventando di brutto. E' stato gentile, paziente, e aveva dei modi così pacati da sembrare persino timido. E non posso fare altro che aggiungere che è stato generosissimo, oltretutto. Beh, molti di voi mi odieranno, altri non ci crederanno, ma tutto quello che voglio dirvi è: credeteci, può succedere davvero. E auguro a tutti voi la stessa esperienza.

Simona simo_imola@libero.it

 

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