A BEAUTIFUL MIND
A BEAUTIFUL MIND è una intensa vicenda drammatica
che si ispira alla vita di John Forbes Nash Jr., un genio matematico
affascinante quanto eccentrico. Agli inizi della sua carriera, Nash fece
una straordinaria scoperta che lo rese famoso in tutto il mondo, ma questa
ascesa stellare nelle alte sfere della ricerca modificò drasticamente il
suo corso quando la mente del matematico, capace di brillanti intuizioni,
venne minata dalla schizofrenia. Fronteggiando ostacoli che sarebbero
stati in grado di distruggere l’esistenza di molti uomini, Nash ebbe la
forza di opporsi alla malattia, grazie anche al sostegno devoto di sua
moglie Alicia. Dopo anni e anni di sofferenze, il matematico riuscì a
trionfare sulla sua tragedia personale e, nel 1994, ricevette il Nobel.
Oggi John Forbes Nash Jr. continua a svolgere la sua professione ed è
considerato una vera leggenda vivente.
È il 1947 e John Forbes Nash Jr. (Russell Crowe) viene
ammesso a Princeton per la specializzazione post lauream in
matematica. A differenza di tutti i suoi colleghi, “il misterioso genio
della Virginia occidentale” non appartiene alla genìa dei rampolli di
famiglie prestigiose e influenti i cui membri si succedono nelle
università della Ivy League generazione dopo generazione, né ha
frequentato le loro stesse scuole esclusive, però è in possesso di un
biglietto da visita che lo rende un princetoniano a tutti gli effetti: la
più importante borsa di studio concessa dall’università.
La situazione non è facile né per Nash, né per
Princeton. I convenevoli sociali non hanno alcun significato per il
giovane matematico, tanto meno la frequenza delle lezioni. John è
ossessionato da un solo pensiero: trovare un’idea veramente originale.
Ai suoi occhi questa è l’unica cosa che avrà mai valore nella sua
vita.
All’interno del dipartimento di matematica di
Princeton regna sovrana la competitività più brutale e alcuni dei
colleghi di Nash sarebbero ben lieti di vederlo cadere. Eppure, nonostante
ciò, tollerano la sua presenza e, senza volerlo, lo spingono verso la
grandezza. Una notte, John va con i suoi compagni di studi in un bar del
luogo e assiste con interesse al loro comportamento alla vista di una
bionda mozzafiato. Mentre osserva con occhio attento il loro modo di
contendersi l’attenzione della ragazza, nella sua mente si delinea all’improvviso
proprio quell’idea che insegue da sempre. La sua conseguente relazione
sulla teoria dei giochi, la disciplina matematica che analizza il
comportamento ottimale di individui, o coalizioni, in situazioni di
interazione strategica, contraddice apertamente le teorie di Adam Smith,
il padre dell’economia moderna. Il pensiero di Smith, accettato da ormai
centocinquant’anni, è improvvisamente superato e la vita di Nash ha
cambiato per sempre il suo corso.
In seguito alla sua scoperta, il giovane riceve un
ambitissimo posto di ricercatore e professore alla MIT, ma non è ancora
soddisfatto. La scienza ha svolto un ruolo decisivo per la vittoria dell’America
durante la Seconda Guerra Mondiale e adesso, in piena Guerra Fredda, Nash
vuole a tutti i costi giocare un ruolo importante in questa nuova partita.
Il suo desiderio si realizza quando l’oscuro William Parcher (Ed Harris)
lo chiama per un incarico top secret: decodificare i codici segreti del
nemico.
Nash si immerge totalmente in questo nuovo incarico
senza interrompere i suoi impegni con la MIT. Ed è proprio alla MIT che
incontra una sfida del tutto nuova per lui: la bellissima Alicia Larde (Jennifer
Connelly), una brillante studentessa di fisica che lo spinge verso un
concetto che Nash non ha mai preso seriamente in esame: l’amore.
John e Alicia si sposano senza che Nash possa rivelare
alla sua compagna il rischioso progetto che si è impegnato a seguire con
Parcher. Il lavoro, la segretezza e il pericolo finiscono col prendere il
sopravvento. John appare sempre più furtivo, ossessionato e finisce con l’essere
sommerso da delusioni sempre più cocenti. La diagnosi è di schizofrenia
paranoide.
Spaventata dalle implicazioni che la malattia del
marito comporta, Alicia inizia la sua lotta, spinta dall’amore che nutre
per un genio ormai in ginocchio. La coppia ammirata da tutti fin dai tempi
del fidanzamento non esiste più ora che ogni nuovo giorno sembra portare
con sé orrori sempre più terribili. Eppure, Alicia riesce ancora a
intravedere nell’uomo che ha di fronte il genio carismatico di cui si
era innamorata perdutamente, e questo continua ad alimentare il suo legame
col marito. Incitato dall’amore e dalla fede di Alicia, alla fine Nash
decide di lottare contro la malattia, ritenuta non solo incurabile, ma
anche degenerativa.
Adesso John Nash è più umile e nella vita ha scopi
più semplici, ma non per questo più facili da conseguire. Ancora
ossessionato dai suoi demoni e dalle persistenti richieste della teoria
matematica, John è fermamente deciso a riacquistare una nuova normalità.
Grazie a un’indistruttibile forza di volontà, Nash continua a lavorare
e, nel 1994, riceve il Premio Nobel. Ormai la sua lungimirante ricerca nel
campo della teoria dei giochi si è affermata come una delle idee più
significative del ventesimo secolo, mentre Nash è diventato famoso non
solo per la sua splendida mente, ma anche per il suo cuore meraviglioso.
Imagine Entertainment presenta A BEAUTIFUL MIND,
una coproduzione Universal Pictures e DreamWorks Pictures. Diretto da Ron
Howard e prodotto da Brian Grazer, da una sceneggiatura di Akiva Goldsman,
il film è interpretato dal premio Oscar Russell Crowe (Il gladiatore),
da Ed Harris (Pollock, Apollo 13), candidato all’Oscar nel
corso della sua carriera, e da Jennifer Connelly (Requiem for a Dream).
Completano il cast degli interpreti: Paul Bettany (Il destino di un
cavaliere), Adam Goldberg (Salvate il soldato Ryan), Judd
Hirsch (Vivere in fuga), Josh Lucas (Conta su di me),
Anthony Rapp (Road Trip), l’esordiente Vivien Cardone e
Christopher Plummer (Insider - Dentro la verità).
Hanno collaborato alla realizzazione di A BEAUTIFUL
MIND: il direttore della fotografia Roger Deakins, candidato all’oscar
per Fratello dove sei?; lo scenografo Wynn Thomas (Terapia e
pallottole); i montatori Dan Hanley e Mike Hill, che hanno ricevuto l’Oscar
per il montaggio di Apollo 13, di Ron Howard e Brian Grazer; la
costumista Rita Ryack, candidata all’Oscar per Il Grinch e il
compositore James Horner, premiato con l’Oscar per le musiche di Titanic.
I produttori esecutivi del film sono Karen Keheka (La famiglia del
professore matto) e Todd Hallowell (Il Grinch).
Una bellissima storia...
A BEAUTIFUL MIND si ispira alla vita di John Forbes
Nash Jr. ed è tratto in parte dalla biografia A Beautiful Mind di
Sylvia Nasar. Di origini medio borghesi, Forbes nacque in una piccola
città della Virginia occidentale il 13 giugno 1928, e, per oltre cinquant’anni,
è stato considerato un mito negli ambienti della ricerca matematica.
Grazie al suo studio della teoria dei giochi, negli anni ’50 diventò l’astro
nascente della “nuova matematica”, ma sparì per lungo tempo dalla
scena pubblica a causa di una malattia terribile: la schizofrenia.
Nonostante ciò, durante la sua assenza, la teoria dei giochi acquistò un
ruolo di importanza fondamentale nei campi dell’economia e degli affari.
Nel 1994, Nash aveva riacquistato il pieno controllo sulla sua vita e
ripreso le ricerche. In quell’anno ricevette il Premio Nobel per l’Economia
insieme a John C. Harsanyi e Richard Selten per “l’analisi degli
equilibri nella teoria dei giochi non cooperativi” (quelli in cui
nessuna autorità esterna impone una serie di regole predeterminate).
L’idea cinematografica di A BEAUTIFUL MIND ha
iniziato a prendere forma quando il produttore Brian Grazer ha letto un
articolo su John Forbes Nash Jr. sulla rivista Vanity Fair. L’interesse
di Grazer è stato letteralmente catturato dalla veritiera biografia
scritta da Sylvia Nasar di questo genio della matematica, che raggiunse
fama internazionale e perse tutto a causa della schizofrenia. Il
produttore ha immediatamente capito che si trattava di una vicenda
assolutamente eccezionale in quanto non solo Nash riuscì a guarire e a
ritornare al suo lavoro, ma finì anche col ricevere il Premio Nobel.
“È una storia che mi ha colpito profondamente,
perché parla di un sopravvissuto”, spiega Grazer. “Anche il suo
protagonista è molto interessante: un genio che si esprime attraverso i
fondamenti della competizione”. Dopo aver letto le prime bozze della
biografia della Nasar, Grazer ha avuto egli stesso modo di “esplorare i
fondamenti della competizione” quando è sceso in campo per ottenere i
diritti cinematografici del libro. “Avevo intuito che la storia avrebbe
potuto proporre agli spettatori cinematografici una straordinaria
esperienza di vita”, osserva il produttore.
Grazer ha quindi chiamato Akiva Goldsman per scrivere
la sceneggiatura. Lo scrittore ha conferito al progetto un punto di vista
del tutto originale: i suoi genitori, il medico Tev Goldsman e la
psicologa infantile Mira Rothenberg, sono i fondatori di una delle prime
“case famiglia” per bambini con problemi emotivi d’America, che ha
sede nella loro abitazione di Brooklyn. Akiva Goldsman è cresciuto
insieme a bambini rinchiusi in un loro mondo privato, popolato dalle
delusioni. La sua straordinaria sensibilità nei confronti dell’argomento
e il suo desiderio di esplorare la sottile linea che divide la realtà
dalla delusione lo hanno reso, agli occhi di Grazer, la scelta più
consona per scrivere la sceneggiatura di A BEAUTIFUL MIND.
Goldsman aveva una visione della struttura narrativa
del film molto chiara e precisa. “La nostra non è una semplice cronaca
della vita di John Forbes Nash Jr.”, spiega. “Partendo dai momenti
cruciali della sua esistenza - il genio, la schizofrenia, il Nobel - ho
cercato di costruire una vicenda che fosse in parte vera e in parte
originale”. A riprova della straordinaria maestria con la quale si è
distaccato dalla fonte letteraria, la Writers Guild of America ha
registrato Goldsman come “autore della sceneggiatura” e non come “curatore
dell’adattamento cinematografico”.
Sebbene i registi interessati al progetto siano stati
molti, Grazer e Ron Howard, suo partner alla Imagine, si sono ben presto
accorti di condividere le stesse idee su quale fosse l’approccio
migliore per il film. “Come regista, Ron ha superato con successo sfide
cinematografiche di ogni genere”, osserva Grazer. “In particolare ha
dimostrato di saper creare personaggi a tutto tondo dotati di grande forza
e spessore, e questo era di fondamentale importanza nel caso di A
BEAUTIFUL MIND”.
I due cercavano da anni un progetto che parlasse della
malattia mentale e dell’impatto che esercita sulla gente, in particolare
sui familiari del malato. “Dalle varie letture su questo argomento si
deduce che la malattia mentale prevale su tutto il resto”, spiega Howard.
“Non sempre la gente riesce a definirla con precisione, ma la maggior
parte delle famiglie la osserva molto da vicino. La storia di John Nash è
un viaggio straordinario e potente. Ma, per quanto quest’uomo possa
essere unico al mondo, la sua vicenda è comunque accessibile a tutti
perché è anche straordinariamente umana”.
L’attenzione di Grazer e Howard è stata, inoltre,
catturata dalla storia d’amore che costituisce il nucleo centrale di A
BEAUTIFUL MIND. “La vittoria di John Nash non è solo rappresentata
dalla sconfitta della schizofrenia e dal Nobel. Nel nostro film, come, del
resto, nella sua vita, questa vittoria è anche rappresentata dal fatto
che l’amore tra John e Alicia è sopravvissuto, trovando il modo di
crescere ed evolversi”, spiega Grazer.
“Si tratta di una storia d’amore per adulti”,
aggiunge Howard. “Il loro era un rapporto estremamente complesso, così
come lo erano le difficoltà che hanno affrontato insieme”.
“Il viaggio di John Nash è un atto d’eroismo, ma
lo stesso si deve dire di Alicia”, continua il regista. “Alicia è una
figura molto interessante, in un certo senso è la reginetta della
festa. È bellissima, intelligente e profondamente interessata a John
Nash. Ma quello che ottiene non corrisponde affatto alle sue previsioni:
finisce col trasformarsi in una sfida infernale”.
Per Sylvia Nasar, autrice della biografia, la forza di
Alicia è stata fonte d’ispirazione. “Nash non ce l’avrebbe mai
fatta senza di lei”, osserva. “Per me, è lei la vera eroina del
libro. Come, d’altronde, lo è del film”.
La Nasar è felice che i diritti cinematografici del
suo libro siano stati concessi proprio a Grazer e Howard. “Non mi
aspettavo certo che il film sarebbe stato un documentario”, ci tiene a
precisare. “La storia di Nash è come una favola, e, proprio per questo,
può essere raccontata in molti modi, tanto è ricca e forte dal punto di
vista emotivo. La sceneggiatura di Goldsman cattura interamente l’essenza
di questa vicenda”.
Alla ricerca di un genio...
A BEAUTIFUL MIND è interpretato da un
meraviglioso gruppo di attori, grandi star del cinema, prestigiosi
veterani del grande schermo e esordienti fuori dal comune, che, sul set,
hanno dimostrato di avere un’intesa straordinaria. “Lavorare con molti
di questi attori, in particolare con Russell Crowe, Ed Harris e
Christopher Plummer, può essere pericoloso”, osserva Howard. “Trasmettono
un senso di imprevedibilità e caducità che può sorprendere gli
spettatori, soprattutto in un film che sembra ruotare proprio intorno all’aspetto
umano e intellettuale di una vicenda”. Nel film generano una tensione
viscerale, tangibile che viene percepita come la minaccia di un’imminente
esplosione”.
Per il ruolo di John Forbes Nash Jr., Grazer e Howard
hanno chiamato il premio Oscar Russell Crowe molto prima che riscuotesse
un immenso successo con il film Il gladiatore. “Ho puntato su
Russell perché è un attore capace di comunicare anche senza ricorrere
alle parole”, spiega Grazer, che ha ammirato in particolare il suo
lavoro in film quali L.A. Confidential e Insider - Dentro la
verità. “Era proprio la qualità che ci serviva per il nostro John
Nash”.
Anche Ron Howard è un ammiratore di Crowe. “A
BEAUTIFUL MIND è la storia di un uomo che, nel suo campo, è visto
come un adone”, spiega il regista. “La presenza fisica e il carisma di
Russell sono stati un vero dono, come pure la sua intelligenza, la sua
riflessività e sensibilità. È una combinazione rara, che nel nostro
film acquista un’importanza fondamentale. Brian ed io volevano a tutti i
costi che A BEAUTIFUL MIND avesse del mordente e non si limitasse a
rivolgere uno sguardo sentimentale alla vita di un uomo. Russell era della
stessa opinione”.
Crowe è stato attirato dal progetto per diverse
ragioni. In primo luogo la sceneggiatura ha avuto su di lui un impatto
forte e immediato. “Ci sono un paio di trucchi cinematografici
molto speciali”, racconta. “Akiva Goldsman ha fatto un lavoro
straordinario individuando proprio quei punti salienti della vicenda di
John Nash che avrebbero fatto un grande film”.
L’attore ha inoltre gradito moltissimo la
possibilità di conferire un volto umano alla schizofrenia. “Far vedere
che uno schizofrenico è uguale a tutte le altre persone affette da una
qualunque malattia è di grande importanza”, spiega. “La vita degli
schizofrenici è ancora normale, nel senso che continuano a
innamorarsi, a fare figli e avere degli scopi da raggiungere”.
Infine, il progetto offriva a Crowe un’occasione da
non perdere: lavorare con Grazer e Howard. “Ron è un regista
impeccabile”, osserva l’attore. “Lui e Brian lavorano molto bene
insieme e il risultato della loro collaborazione come produttori è
veramente impressionate”.
Fra le varie opere prodotte da Grazer e Howard si
ricorda Inventing the Abbotts, del 1997, interpretato da una
splendida Jennifer Connelly, che, in quell’occasione, si è guadagnata
la stima di entrambi. Da allora, l’attrice si è distinta in film quali Requiem
for a dream e Pollock.
Ron Howard ha subito capito che la Connelly era l’interprete
adatta per A BEAUTIFUL MIND. “Dal punto di vista professionale,
in questi ultimi anni Jennifer è letteralmente sbocciata. È molto
intelligente, bella e possiede una grandissima integrità. Inoltre ha una
presenza straordinaria sul grande schermo”, spiega il regista. “Ha
intuito fin dall’inizio quali erano gli elementi che rendevano il nostro
film commovente e coinvolgente”.
Inoltre, l’attrice si è subito trovata in sintonia
con Russell Crowe. “Abbiamo chiamato molte attrici a leggere la parte
con Russell”, racconta Grazer. “Durante queste letture private, in
genere, si capisce subito se fra due attori c’è il giusto feeling.
Noi volevamo scoprire se l’interprete femminile sarebbe stata in grado
di rapportarsi a Russell in modo da stimolarlo a dare sempre il meglio.
Jennifer ha avuto proprio quest’effetto su di lui”.
I realizzatori hanno quindi chiamato Ed Harris per il
ruolo di William Parcher, che controlla il lavoro di Nash al Dipartimento
della Difesa. In precedenza Harris aveva collaborato con Howard e Grazer a
Apollo 13, per il quale è stato candidato all’Oscar. Inoltre,
Howard era convinto che l’attore possedesse quell’aura di mistero
necessaria al personaggio. “William Parcher è un agente governativo che
conduce Nash in una specie di mondo segreto, che si rivelerà molto più
complesso e pericoloso di quanto il matematico avrebbe mai potuto
immaginarsi”, spiega il regista. “Ed Harris è una persona sfuggente:
non si può mai sapere con certezza quali saranno i suoi impegni. Inoltre
è un attore molto potente che può tenere testa a Russell”.
A proposito di “testa a testa”, la sera prima dell’inizio
delle riprese di A BEAUTIFUL MIND, Crowe e Harris sono entrambi
intervenuti alla cerimonia della consegna degli Oscar. Entrambi erano
candidati all’Oscar come miglior attore protagonista, Crowe per Il
gladiatore e Harris per Pollock, da lui anche diretto. “Non
è esattamente il modo migliore per iniziare una collaborazione”,
commenta ironicamente Crowe, vincitore dell’Oscar. “Ma Ed è un
perfetto gentleman”.
Crowe e Harris non sono stati gli unici membri del cast
a prendere parte alla Notte degli Oscar. Il direttore della fotografia
Roger Deakins era stato candidato per il suo lavoro in Fratello dove
sei?, mentre la costumista Rita Ryack era stata candidata per i
costumi di Il Grinch.
Princeton e il misterioso dottor Rosen...
A BEAUTIFUL MIND inizia con l’arrivo di Nash
alla Princeton University, che, alcuni anni prima, si era affermata come
la migliore università per gli studi matematici post lauream.
Sebbene dal punto di vista sociale Nash sia un outsider, il giovane
riesce comunque a stringere amicizia con due suoi colleghi, Sol e Bender,
che lavoreranno con lui al Wheeler Lab della MIT.
Per il ruolo di Sol la produzione ha chiamato l’attore
Adam Goldberg, coprotagonista di Salvate il soldato Ryan e di EDtv.
Bender è interpretato da Anthony Rapp, protagonista della produzione di Rent
andata in scena a Broadway. “Siamo compatrioti di Nash”, spiega Rapp a
proposito dei due personaggi. “Lo prendiamo in giro perché è un tipo
molto eccentrico, ma non lo abbandoneremo mai”.
Charles, il compagno di stanza di Nash, incoraggia il
suo lato eccentrico. Il ruolo è interpretato dall’attore inglese Paul
Bettany, che dà vita a Chaucer in Il destino di un cavaliere. “Charles
esaspera il lato caotico di John”, spiega Bettany, “e lo spinge a fare
cose come gettare la scrivania dalla finestra”.
Un altro studente di Princeton, Hansen, sente subito un’intensa
rivalità nei confronti di Nash. “Sono entrambi totalmente orientati
verso quello che pensano sia il loro destino”, spiega Josh Lucas, che
dà vita a Hansen e che, in precedenza, è stato il coprotagonista di Conta
su di me. “Hansen è, ovviamente, di ottima famiglia, è nato con la
camicia, ma vede Nash come una pericolosa minaccia”.
Judd Hirsch (Gente comune), candidato all’Oscar
nel corso della sua carriera, interpreta il professor Helinger, tutor di
Nash a Princeton. “Non volevamo che il professor Helinger apparisse come
un burocrate senza cuore”, precisa Howard. “Avevamo bisogno di un
attore dotato di un carisma tale da non scomparire al fianco di Russell
Crowe. Judd era perfetto, perché trasmette intelligenza e umanità, e sa
tenere testa a chiunque in qualsiasi contesto”.
A BEAUTIFUL MIND segna una nuova collaborazione
tra Crowe e il famosissimo Christopher Plummer, che interpreta il dottor
Rosen. “Russell è uno degli attori più versatili di oggi”, osserva
Plummer, che è un vero veterano del grande schermo e del palcoscenico ed
è stato al fianco di Crowe in Insider - Dentro la verità. “In
questo film, torna nuovamente a misurarsi con un ruolo immenso, ma Russell
è l’attore giusto per dare vita a un personaggio così difficile,
perché non trascura mai neanche il più piccolo dettaglio”.
Nonostante i numerosi film ai quali hanno lavorato,
Plummer e Howard non si erano mai incontrati prima. “Il dottor Rosen fa
il suo ingresso nella vita di Nash quando il matematico non sa più di chi
fidarsi”, osserva Howard. “Quindi era fondamentale avere un attore in
grado di offrire un’interpretazione complessa, con molte possibili
sfaccettature. Christopher Plummer è uno di quei grandi che sa come
trovare la sottigliezza e le tutte sfumature in un personaggio o una scena”.
Plummer ha capito benissimo la difficoltà che gli
presentava questo ruolo. “È un personaggio interessante, perché all’inizio
è un po’ tagliente, e gli spettatori devono rimanere nel dubbio: chi è
il dottor Rosen e che cosa vuole?”, spiega l’attore. “Sono rimasto
incantato dalla sceneggiatura, non solo perché era scritta e strutturata
benissimo, ma anche perché era incredibilmente commovente e dolorosa,
eppure dura, totalmente priva di cadute nel sentimentalismo”.
Plummer ha, inoltre, apprezzato molto lo stile di
Howard. “Ron è come un regista dei vecchi tempi: si fida dei suoi
collaboratori. Ritengo che i migliori registi siano quelli che sanno
scegliersi i collaboratori. Una volta che hanno scelto con chi lavorare,
possono anche permettersi di lasciare andare le cose, perché per loro è
come essere in famiglia, e della famiglia ci si fida sempre”.
Fare la cosa giusta...
I realizzatori hanno affrontato ogni fase della
produzione di A BEAUTIFUL MIND con profondo rispetto. “La
narrazione è molto creativa e ci siamo presi la libertà di condensare un’intera
vita nello spazio di un film. Però, al tempo stesso, stiamo presentando
una storia vera”, osserva Howard. “Ci siamo avvicinati a questa
vicenda con l’intento di essere il più sinceri possibile e abbiamo
cercato di farci guidare dall’autenticità”.
Per aumentare il senso di realismo e spingere al
massimo le verità emotive di A BEAUTIFUL MIND, i realizzatori
hanno deciso di girare il film con soluzione di continuità. Al giorno d’oggi,
riprendere le scene di un film rispettando il loro ordine di successione
è una procedura impiegata molto di rado ed è considerata un lusso.
Sebbene sia molto difficile dal punto di vista logistico, aiuta
immensamente gli attori. Infatti, è stato proprio Russell Crowe a
suggerire questa modalità di lavoro per A BEAUTIFUL MIND. Howard
aveva già lavorato in questo modo come attore in American Graffiti,
di George Lucas, e aveva ripreso in sequenza le scene di Apollo 13 ambientate
nelle tre location principali, quindi conosceva alla perfezione i
pregi di questa tecnica.
“Questo film è, in realtà, una pièce molto
difficile dal punto di vista emotivo”, osserva Howard. “Abbiamo
affrontato il percorso di un uomo durante tutta la sua vita in soli tre
mesi di riprese. L’evoluzione di Russell nelle vesti di John Nash è
molto complessa e piena di emozioni, con profondi sbalzi psicologici da
una scena all’altra, inoltre Russell invecchia di oltre quarant’anni.
L’efficacia di questo metodo di lavorazione deriva dal fatto che gli
attori sono maggiormente immersi in quello che stanno facendo. Il lavoro
segue un percorso più naturale. Tutti gli interpreti erano emozionati al
pensiero di lavorare in questo modo”.
Le riprese in soluzione di continuità sono state un
beneficio non solo per Ron Howard, ma anche per il direttore della
fotografia Roger Deakins. “Il film si modifica stilisticamente col
passaggio da un’epoca all’altra e da una fase della vita di Nash alla
successiva”, spiega Howard. “I toni, l’illuminazione e la
composizione della fotografia si modifica di pari passo agli stati emotivi
e psicologici di Nash, in base all’intensità della sua prigionia, e
alla sintonia emotiva che sente, o non sente, con Alicia, i suoi colleghi
o le sue stesse idee”, continua.
“Riprendendo le sequenze in ordine cronologico, Roger
e io abbiamo avuto la possibilità di effettuare le nostre scelte con
maggiore precisione e fluidità. Abbiamo avuto l’opportunità di essere
ispirati da quanto facevano gli attori e da quello che apprendevamo su
questa vicenda a mano a mano che la giravamo”.
Prima delle riprese, che sono iniziate a Princeton, nel
New Jersey, il 27 marzo 2001, Ron Howard ha previsto due settimane di
prove con gli attori. “Abbiamo messo in piedi le scene per vedere come
funzionavano”, spiega lo sceneggiatore Akiva Goldsman.
Durante la fase di pre-produzione, Howard e il
produttore esecutivo Todd Hallowell hanno invitato John Nash in persona
per tenere alcune lezioni, con l’intento di studiare lo stile del
matematico di fronte alla lavagna e nella speranza di capire, anche solo
in parte, il suo lavoro. “Il vero beneficio è stato quello di vedere
Nash nelle vesti di se stesso, che si muoveva a modo suo nel suo mondo”,
osserva Howard.
“A BEAUTIFUL MIND non è una lezione di
matematica”, aggiunge il regista. “Eppure abbiamo comunque fatto molte
ricerche per cercare di entrare in questo mondo. Siamo stati altrettanto
accurati come per il controllo della missione e la descrizione dei viaggi
di Apollo 13”. Dave Bayer, professore di matematica al Barnard
College è stato quotidianamente presente sul set in qualità di
supervisore e ha presentato gli interpreti coinvolti nelle sequenze
ambientate a Princeton ai suoi colleghi matematici.
Russell Crowe effettua sempre ricerche accurate per
interpretare i suoi personaggi, e per dare vita a quarantasette anni della
turbolenta esistenza di John Nash ha dovuto dare fondo a tutte le sue
risorse. “La vera difficoltà è data dal fatto che anche se Nash era
famoso nel mondo della matematica, non era affatto una figura di dominio
pubblico”, spiega l’attore. “La sua vita non è documentata, non
esiste alcun filmato sugli anni della sua giovinezza”.
Crowe ha comunque guardato con attenzione alcuni video
sul matematico, ha letto la biografia di Sylvia Nasar, ha studiato gli
scritti di Nash e alcuni documentari sulla schizofrenia. Inoltre, l’attore
ha tentato di capire come funziona la mente di un genio della matematica.
“La mente di Nash è molto più simile a quella di un artista, piuttosto
che a quella di uno scienziato”, osserva. “Riesce a guardare una serie
di equazioni e arrivare subito alla soluzione”.
A causa della tabella di lavorazione, Crowe e Nash non
si sono potuti incontrare prima dell’inizio della lavorazione, ma Nash,
che vive a Princeton, ha visitato il set durante le prime riprese
ambientate nell’Università. “Quel giorno l’ho incontrato, e il solo
fatto di potergli stare di fronte mi è stato di grande aiuto”, ricorda
Crowe, che ha anche invitato Nash a prendere un tè, mentre guardava le
riprese. Quando la produzione ha fatto ritorno a Princeton, nel mese di
giugno, Nash è andato ancora una volta sul set in compagnia di Alicia e
di loro figlio Johnny.
Jennifer Connelly ha apprezzato molto la possibilità
di conoscere Alicia Nash. “È stato meraviglioso poterne parlare con lei
e condividere i suoi ricordi”, racconta l’attrice. “Quando le ho
chiesto se c’era qualcosa in particolare che voleva che apparisse nel
film, mi ha detto solo ‘È tuo’”.
Anche gli altri interpreti hanno trovato i loro modi
per entrare nei personaggi. Oltre ad aver visionato molti film degli anni
’40 e ’50 e aver letto molti testi sul periodo che segue la Seconda
Guerra Mondiale, alcuni hanno perfino imparato a giocare a “Go”, il
complicato e antichissimo gioco da tavola, risalente a tremila anni fa,
che scatena la competizione tra gli studenti di Princeton in A
BEAUTIFUL MIND.
Una scenografia molto particolare
Nel corso delle attente ricerche per A BEAUTIFUL
MIND, lo scenografo Wynn Thomas si è reso conto che il campus
universitario di Princeton, che ha ospitato le riprese del film per sole
due settimane, è rimasto sostanzialmente quello di cinquant’anni fa.
“Ron voleva che la parte del film sul periodo che Nash trascorre a
Princeton fosse stile Life Magazine”, osserva lo scenografo. “Oggi,
il campus possiede ancora questa atmosfera idilliaca”.
Per le sue ricerche, la costumista Rita Ryack ha avuto
libero accesso all’archivio fotografico e ha potuto incontrare alcune
persone che hanno conosciuto Nash durante gli anni della specializzazione.
Il guardaroba di Russell Crowe comprende alcuni capi originali indossati
Nash all’epoca dallo stesso, fra i quali spiccano un paio di All-Star
della Converse, che, in quegli anni, non costituivano di certo una norma,
soprattutto in ambienti raffinati quali Princeton.
Le riprese ambientate in altre università, in
particolare la MIT e Harvard, sono state di fatto realizzate in alcune
scuole di New York. “Il Bronx Community College presenta una serie di
edifici classici progettati da Stanford White molto simili a quelli della
MIT”, osserva lo scenografo. Il Manhattan College, con la sua struttura
in stile coloniale realizzata in mattoni ha invece ospitato le riprese
ambientate ad Harvard.
Dopo i primi anni trascorsi a Princeton, Nash insegnò
alla MIT e lavorò presso il Wheeler Lab, dove le migliori menti
accademiche del paese lavoravano per l’esercito durante il periodo della
Guerra Fredda. Thomas ha creato il laboratorio del film in un’ala
abbandonata dell’immenso Garden State Cancer Center, un centro di
ricerca situato a Belleville, nel New Jersey. Una spettacolare sala del
consiglio di guerra del Pentagono, le cui pareti sono disseminate di cifre
che Nash deve decodificare, è stata realizzata presso la Fordham
University del Bronx. Per questa scena, la squadra diretta da Thomas ha
costruito anche giganteschi computer stile anni ’50.
Nel film, Nash rimane stupefatto dal centro di comando
segreto di William Parcher, pieno di strumentazioni dalla tecnologia ultra
avanzata. I computer di Parcher, molto innovativi per il periodo nel quale
si svolge la scena, si basano su modelli degli anni ’60.
Realizzato su una piattaforma presso il Military Ocean
Terminal di Bayonne, nel New Jersey, il centro di comando e l’ufficio di
Parcher appaiono come un piccolo universo indipendente con pareti dalle
linee curve. “Per questi set ho scelto di non impiegare muri a piombo
per riflettere il fatto che Nash ha una visione distorta di questa realtà”,
spiega lo scenografo.
La scena in cui Nash e Alicia si recano al ballo che si
tiene nella sontuosa abitazione del governatore del Massachusetts è stata
girata presso la Fairleigh Dickinson University nel New Jersey. Per questa
scena sono state impiegate centinaia di comparse vestite con abiti da sera
dell’epoca, con gonne ampie e crinoline. In contrasto Alicia indossa un
abito nero molto chic, con un fiocco rosso sul dietro. “La sua splendida
silhouette snella spicca in mezzo a tutte le altre donne, che ricordano
invece delle meringhe”, osserva la costumista Rita Ryack. “Volevamo
che desse l’impressione di essere immersa nella magia”.
La scena del matrimonio, nella quale la Connelly
indossa un abito dell’epoca disegnato da Priscilla of Boston, è stata
girata presso la St. Mark’s Church nell’Est Village, a Manhattan. Poco
dopo essersi sposato, John Nash si ritrova nell’ufficio del dottor Rosen,
uno spazio lussuoso dominato dai quadri che arredavano la casa di Freud.
“Si presume che quando Nash si risveglia in questo ambiente, sia
disorientato esattamente come lo sono gli spettatori”, spiega Thomas.
“La nostra intenzione è quella di far vivere agli spettatori le stesse
esperienze vissute da Nash”.
Questo principio è stato applicato a tutto il film. Ad
esempio, grazie all’impiego di alcuni effetti speciali, si vede come la
mente di Nash seleziona i numeri mentre risolve alcuni problemi
matematici. I realizzatori hanno, infatti, pensato che raccontare la
storia dal punto di vista di Nash rendesse più comprensibile la malattia
mentale.
“A BEAUTIFUL MIND si avventura in un
territorio molto forte e drammatico”, spiega Howard. “Affronta temi
quali la genialità, la pazzia, l’amore, la paura e la creatività. È
un modo molto umano e accessibile di raccontare una storia. È un frutto
dell’amore”.
A BEAUTIFUL MIND è anche stata un’esperienza
piacevole per gli attori. Una volta truccato da Nash all’età di settant’anni,
Crowe si è divertito a camminare per le strade di Princeton come un
perfetto sconosciuto. Greg Cannom, che ha realizzato anche il suo make-up
in Insider - Dentro la verità, ha creato un trucco talmente
realistico che, durante le riprese della scena del Premio Nobel, una
costumista ha scambiato Crowe per uno dei numerosi anziani in abito
formale presenti nella sala.
Le riprese di A BEAUTIFUL MIND si sono concluse
il 28 giugno 2001 a Bayonne, nel New Jersey.
Gli interpreti
Russell Crowe interpreta il matematico John
Forbes Nash Jr.
Crowe ha ricevuto l’Oscar come miglior attore
protagonista per il suo ritratto del generale romano Maximus costretto a
diventare gladiatore nel grande successo diretto da Ridley Scott Il
gladiatore. Il film gli è valso anche riconoscimenti da parte di
varie associazioni di critici, fra le quali la Broadcast Film Critics, e
le candidature allo Screen Actors Guild, al BAFTA e al Golden Globe.
Un anno prima, Crowe era stato candidato all’Oscar
per il suo lavoro nel drammatico film biografico Insider - Dentro la
verità, diretto da Michael Mann. Lo straordinario ritratto del dottor
Jeffrey Wigand, la spia industriale di una compagnia di tabacco, gli è
valso anche i premi come miglior attore protagonista di associazioni quali
la Los Angeles Film Critics, la Broadcast Film Critics, la National
Society of Film Critics e il National Board of Review, oltre che le
candidature al Golden Globe, al BAFTA e allo Screen Actors Guild Award.
In precedenza Crowe aveva riscosso un notevole successo
per il suo ritratto del poliziotto Bud White nel drammatico L.A.
Confidential diretto da Curtis Hanson, dopo il quale ha interpretato Mystery,
Alaska, di Jay Roach e, più di recente, Rapimento e riscatto,
diretto da Taylor Hackford, nel quale è stato al fianco di Meg Ryan.
Nato in Nuova Zelanda, Russell Crowe è cresciuto in
Australia, dove ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, fra
i quali l’AFI (Australian Film Institute) per tre anni consecutivi: nel
1991 è stato candidato all’AFI come miglior attore protagonista per The
Crossing; l’anno seguente gli è stato consegnato l’AFI come
miglior attore non protagonista per Istantanee e, nel 1992, ha
ricevuto l’AFI come miglior attore protagonista, oltre che un
riconoscimento nella stessa categoria da parte dell’Australian Film
Critics, per il suo lavoro nel controverso Skinheads. Nel 1993 il
Seattle Film Festival gli ha conferito il premio come miglior attore
protagonista per Skinheads e Un piccolo grande eroe.
Russell Crowe ha esordito negli Stati Uniti nel 1995
con il western Pronti a morire, nel quale è stato al fianco di
Gene Hackman e Sharon Stone. Successivamente ha dato vita alla perversa
creatura virtuale Sid 6.7 in Virtuality, con Denzel Washington. Fra
gli altri film da lui interpretati si ricordano anche: Heaven’s
Burning, Breaking Up, Miss Magic, The Sum of Us, For
the Moment, Love in Limbo, The Silver Brumby, tratto da
un classico australiano per bambini, The Efficiency Expert e Prisoners
of the Sun.
Ed Harris interpreta l’oscuro agente governativo William
Parcher
Di recente Harris ha ricevuto una candidatura all’Oscar
per Pollock, che ha segnato il suo esordio alla regia, nel quale
dà anche vita al pioniere dell’espressionismo astratto Jackson Pollock.
Il film è stato proiettato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema
di Venezia e, successivamente al Toronto Film Festival, che ha segnato la
sua prima proiezione nel nord America, e al prestigioso Centerpiece in
occasione del New York Film Festival. Pollock è tratto dalla
biografia vincitrice del Premio Pulitzer Jackson Pollock: An American
Saga scritta da Steven Naifeh e Gregory White Smith. Fra gli altri
interpreti del film si ricorda anche l’attrice Amy Madigan, moglie di
Harris, nel ruolo di Peggy Guggenheim.
Dopo Pollock, Harris è stato al fianco di Jude
Law in Il nemico alle porte, di Jean-Jacques Annaud e al fianco di
Joaquin Phoenix in Buffalo Soldiers. Prossimamente sarà fra i
protagonisti di The hours, con Meryl Streep, basato sull’omonimo
romanzo vincitore del Premio Pulitzer di Michael Cunningham.
Ed Harris è stato diretto da Agnieszka Holland in Il
terzo miracolo, con Anne Heche, e da Chris Columbus in Nemicheamiche,
con Susan Sarandon e Julia Roberts. Per quest’ultimo film, insieme all’acclamato
The Truman Show di Peter Weir, Harris ha ricevuto nel 1998 il
National Board of Review Award come miglior attore non protagonista. The
Truman Show gli è inoltre valso un Golden Globe e una candidatura all’Oscar.
Ed Harris è stato, quindi, al fianco di Sean Connery e
Nicolas Cage nel film d’azione di Simpson-Bruckheimer The Rock,
diretto da Michael Bey ed è apparso in Potere assoluto con Clint
Eastwood (anche regista del film) e Gene Hackman. L’attore ha
interpretato Gene Kranz nell’acclamato Apollo 13 di Ron Howard,
per il quale ha ricevuto lo Screen Actors Guild Award come miglior attore
non protagonista ed è stato candidato al Golden Globe e all’Oscar nella
stessa categoria.
Fra gli altri film da lui interpretati si annoverano
anche: La guerra dei sessi; Knightriders, di George Romero; Uomini
veri; Il socio; La giusta causa; Americani; Stato
di grazia; The Abyss; Jackknife; Un prete da uccidere;
Walker, una storia vera; Sweet Dreams; Alamo Bay; A
Flash of Green; Swing Shift - Tempo di Swing; Sotto tiro
e Linea mortale.
Sul piccolo schermo è apparso in The Last Innocent
Man e Running Mates, della HBO e in Paris Trout, della
Showtime. Harris e Madigan hanno coprodotto e interpretato Riders of
the Purple Sage, l’adattamento dell’omonimo romanzo di Zane Grey,
che è andato in onda sulla TNT nel gennaio del 1996 riscuotendo un enorme
successo di critica. Per la sua interpretazione, Harris ha ricevuto una
candidatura allo Screen Actors Guild Award come miglior attore
protagonista, mentre in qualità di produttore, insieme a Madigan, ha
ricevuto il prestigioso Western Heritage Wrangler Award per il miglior
film televisivo.
Nato a Tenafly nel New Jersey, Harris ha frequentato la
Columbia University per due anni e, successivamente, si è iscritto alla
University of Oklahoma, dove ha iniziato a studiare recitazione. Nel 1973
si è trasferito in California ed è stato ammesso al California Institute
of the Arts, dove si è diplomato in belle arti. Harris ha esordito a New
York in una produzione teatrale di Fool for Love di Sam Shepard per
il quale, nel 1983, ha ricevuto un Obie Award. È stato, quindi, candidato
al Tony Award e al Drama Desk Award per il suo lavoro in Precious Sons,
di George Furth, che ha segnato il suo debutto a Broadway.
Ed Harris ha ricevuto due Los Angeles Theatre Critics
Association Award. Il primo per Prairie Avenue e il secondo per Scar,
di Murray Mednick. Fra le altre produzioni andate in scena a Los Angeles
alle quali ha preso parte si annoverano inoltre: Un tram che si chiama
desiderio, Furore, Amleto e La dolce ala della
giovinezza.
Nell’autunno 1994 Harris è apparso nella produzione
off-Broadway della New York Shakespeare Company di Simpatico di Sam
Shepard, per la quale ha ricevuto il Lucille Lortel Award come miglior
attore protagonista. Harris ha fatto ritorno a Broadway nell’autunno
1996 in una edizione limitata di Taking Sides, di Ronald Harwood,
nel quale ha recitato al fianco di Daniel Massey.
Jennifer Connelly interpreta la moglie di John Nash,
Alicia
Jennifer Connelly ha esordito sul grande schermo all’età
di undici anni in C’era una volta in America, l’epopea sui
gangster diretta da Sergio Leone, e, da allora, ha dato prova del suo
grande talento in numerosi progetti di vario genere.
Lo scorso anno è apparsa in tre film drammatici dall’alto
contenuto provocatore. Ha ricevuto una candidatura all’Independent
Spirit Award per il suo straordinario ritratto della tossicodipendente in Requiem
for a dream, di Darren Aronofsky. Ha quindi interpretato l’amante di
Jackson Pollock, al fianco di Ed Harris, in Pollock, diretto dallo
stesso Harris, e, infine, è stata l’attivista dai grandi ideali in Waking
the Dead, di Keith Gordon, con Billy Crudup.
In precedenza la Connelly aveva già recitato insieme a
Crudup in Inventing the Abbotts, della Imagine Entertainment. È
quindi stata la squillo anni ’50 in Scomodi omicidi e la
femminista in L’università dell’odio, la giornalista dell’America
del sud in Of Love and Shadow e la donzella in pericolo rapita dai
nazisti in Rocketeer.
Paul Bettany interpreta Charles Herman, il
compagno di stanza di Nash a Princeton
L’attore inglese Paul Bettany ha raggiunto fama
mondiale per il suo lavoro sul grande e piccolo schermo e nei teatri
londinesi. Negli Stati Uniti è stato appena scoperto grazie a Il
destino di un cavaliere, nel quale interpreta Chaucer in chiave comica
al fianco di Heath Ledger. La rivista Daily Variety lo incluso
nella lista dei “Ten To Watch” del 2001.
Bettany ha studiato recitazione classica al prestigioso
Drama Center di Londra e ha esordito in teatro in una produzione di Un
ispettore in casa Birling andata in scena nel West End londinese e
diretta da Stephen Daldry (regista di Billy Elliot). Ha quindi
collaborato per una stagione con la Royal Shakespeare Company, prendendo
parte alle produzioni di Riccardo III, Romeo e Giulietta e Giulio
Cesare, prima di ottenere il suo primo ruolo cinematografico in Bent
Familia.
Paul Bettany ha quindi fatto ritorno al teatro ed è
apparso in Love and Understanding, andata in scena al Bush Theatre
di Londra. Successivamente ha ripreso il suo ruolo quando la produzione è
andata in scena al Longwharf Theatre nel Connecticut. Sono quindi seguiti
diversi progetti per la televisione inglese inclusi Killer Net di
Lynda La Plante e Coming Home, nel quale è stato al fianco di
Peter O’Toole.
Bettany è apparso nelle produzioni del Royal Court
Theatre di One More Wasted Year e Stranger’s House, alle
quali ha fatto seguito il suo secondo impegno cinematografico in The
Land Girls - Ragazze di campagna, di David Leland, con Catherine
McCormack e Rachel Weisz. Ha quindi interpretato After the Rain.
Ha ritratto Steerforth nella produzione della TNT di David
Copperfield, diretta da Peter Medak, con Sally Field e Michael
Richards. Fra gli altri progetti cinematografici ai quali ha preso parte
si ricorda anche Louis Stevenson’s Suicide Club, con Jonathan
Pryce e David Morrisey. Bettany è stato candidato al British Independent
Award e al London Film Critics Award come miglior attore esordiente per il
suo lavoro in Gangster n° 1, diretto da Paul McGuigan, con Malcolm
McDowell, David Thewlis e Saffron Burrows. Il film uscirà nelle sale
cinematografiche statunitensi nel mese di febbraio del 2002. Di recente ha
ultimato le riprese del thriller in costume The Reckoning, con
Willem Dafoe, che segna una nuova collaborazione con il regista Paul
McGuigan. The Reckoning uscirà nelle sale cinematografiche
statunitensi nella prima metà del 2002.
Attualmente Bettany è impegnato con le riprese del
film inglese indipendente Heart of Me, diretto da Thaddeus O’Sullivan,
nel quale recita al fianco di Helena Bonham-Carter e Oliver Williams. In
seguito partirà per la Svezia per la lavorazione del thriller Dogville,
diretto da Lars Von Trier, con Nicole Kidman e Stellan Skaarsgard.
Adam Goldberg interpreta Sol il collega di
studi e amico di Nash
Attore e regista, Goldberg ha ritratto il soldato
semplice Mellish, il cinico newyorchese di origini ebraiche che sfida i
soldati tedeschi in Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg.
Prossimamente sarà al fianco di Val Kilmer in The Salton Sea, e di
recente, è stato nella commedia romantica All Over the Guy.
Goldberg ha esordito come regista e sceneggiatore con
la rivisitazione del genere noir Scotch and Milk, al quale ha
collaborato anche come coprotagonista, comontatore e produttore esecutivo.
Il film, proiettato in anteprima al Los Angeles Independent Film Festival
nel 1998, dove ha riscosso un notevole successo di critica, è
interpretato da Nicky Katt, Cole Hauser, Clea Lewis, Giovanni Ribisi, Rio
Hackford, Robert Pastorelli, il mago del jazz Jimmy Scott, Hubert Selby
Jr. e dal regista Richard Linklater. Goldberg ha inoltre diretto I Love
Your Work, da lui anche sceneggiato.
Nato a Santa Monica e cresciuto a Hollywood, Adam
Goldberg ha iniziato a studiare con Tracy Roberts all’età di
quattordici anni. L’anno seguente è stato ammesso al Lee Strasberg
Institute di Los Angeles. Durante il periodo in cui ha frequentato il
Sarah Lawrence College, ha preso parte a numerose produzioni teatrali,
incluse Sei personaggi in cerca d’autore, In Search of Justice
e The Informer.
Goldberg ha esordito sul grande schermo nel 1991 nelle
vesti del fratello minore di Billy Crystal in Mr. Saturday Night.
Nel 1993 è stato il protagonista dell’acclamato La vita è un sogno,
di Richard Linklater. È inoltre apparso in L’università dell’odio,
di John Singleton; La profezia della tigre, con Christopher Walken;
EDtv di Ron Howard e Sunset Strip. Ha inoltre prestato la
sua voce al cane da pastore ridotto sulla sedia a rotelle Flealick in Babe
va in città.
Goldberg è stato fra i protagonisti della serie della
ABC Relativity, nella quale ha dato vita a Doug Kroll, ed è stato
Eddie, il nuovo compagno di casa di Chandler affetto da manie ossessive,
in Friends, della NBC. In teatro è apparso al fianco di Robert
Pastorelli in Act One, l’acclamata serie di atti unici andata in
scena al Met Theater di Los Angeles.
Judd Hirsch interpreta il professor Helinger,
il tutore di Nash a Princeton
Judd Hirsch è cresciuto a New York e, prima di
iniziare i suoi studi di recitazione presso l’American Academy of
Dramatic Arts e lo HB Studio di New York, ha studiato ingegneria al City
College di New York e architettura al Cooper Union.
Ha esordito in teatro nel 1964 con la produzione della
Woodstock Playhouse di A Thousand Clowns, di Herb Gardner, nel
quale ha interpretato Murray Burns. Nel 1966 è stato il buffo operaio
della società telefonica in A piedi nudi nel parco, di Neil Simon,
andato in scena a Broadway. Ha inoltre preso parte a numerose produzioni
teatrali a cominciare dalla stagione 1968-69 con Scuba Duba, di Jay
Friedman, alla quale hanno fatto seguito: King of the United States,
di Jean Claude Van Itallie (1972), Hot L Baltimore, di Lanford
Wilson (1973) e Knock, Knock, di Jules Feiffer (1975). Ha, quindi,
creato il ruolo di Matt Friedman in Talley’s Folly (1979), di
Wilson, premiato con il Premio Pulitzer, e, nel 1979, ha ricevuto un Obie
Award per il suo lavoro nel circuito off-Broadway. Nel 1983 ha
interpretato Trigorin in Il gabbiano. Due anni dopo è stato al
fianco del suo caro amico Cleavon Little in I’m Not Rappaport, di
Gardner, che gli è valso l’Outer Critics Circle Award. Nel 1996 è
apparso in Below the Belt.
A Broadway ha ricevuto il Drama Desk Award per Knock,
Knock (1976); è apparso nelle vesti di George Schneider in Chapter
Two, di Neil Simon (1977), è stato candidato al Tony Award e al Drama
Desk Award per il suo lavoro in Talley’s Folly, di Lanford Wilson
(1980), e ha ricevuto il Tony Award per I’m Not Rappaport (1986).
Ha, inoltre, ricevuto l’Outer Critics Circle Award e il Tony Award per
il suo ritratto di Eddie Ross, il barista prepotente di Conversation
With My Father, andato in scena a Broadway nel 1992, e successivamente
ha ripreso il ruolo da lui creato quando la produzione è andata in scena
a Los Angeles, Scarborough, Inghilterra, e all’Old Vic di Londra (1995).
Nel 1996 è stato Murray Burns in A Thousand Clowns, prodotta dal
Roundabout Theatre. Nel 1998-99 è stato il protagonista di Art,
andato in scena a Broadway, e, successivamente, ha preso parte alla
tournée nazionale dello spettacolo (che è andato in scena anche a
Londra).
Hirsch ha esordito sul piccolo schermo nelle vesti dell’avvocato
difensore Murray Stone in The Law, premiato con l’Emmy Award. È,
quindi, stato fra i protagonisti della serie Delvecchio e ha dato
vita ad Alex Rieger nella serie Taxi. Per il suo lavoro in ogni
stagione di questa serie è stato candidato all’Emmy Award come miglior
attore protagonista, che ha ricevuto nel 1981 e nel 1983. Dal 1988 al 1992
è stato John Lacey nella serie di successo Dear John, che gli è
valsa un Golden Globe come miglior attore protagonista nel 1988. Nel
1997-98 è stato al fianco di Bob Newhart nella serie comica George
& Leo.
Hirsch è stato candidato all’Oscar per il suo lavoro
in Gente comune (1980). Fra i film ai quali ha preso parte si
ricordano anche: Il re degli zingari (1978), Without a Trace
(1983), The Goodbye People, di Herb Gardner (1984), Vivere in
fuga, di Sydney Lumet (1988), Independence Day (1996) e Man
On The Moon (1998).
Josh Lucas interpreta Hansen, il collega di
Nash a Princeton che gli giura eterna inimicizia
Nato in Arkansas, Lucas ha trascorso la maggior parte
della sua infanzia al seguito dei suoi genitori, attivisti in campo
politico, in giro per gli stati del sud. Dopo aver traslocato circa trenta
volte in tredici anni, la famiglia si è stabilita nei pressi di Tacoma,
Washington, dove i genitori di Lucas continuano ancora oggi a esercitare
la loro professione di medici. È stato propri qui che Josh ha scoperto la
sua passione per la recitazione e ha ricevuto due volte il primo premio
statale come interprete drammatico.
Lucas è apparso in numerose produzioni per il circuito
off-off-Broadway prima di ottenere il ruolo di Giuda nel controverso Corpus
Christi di Terrence McNally. Grazie al suo lavoro in questa
produzione, Mary Harron lo ha chiamato a interpretare American Psycho,
l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Bret Easton
Ellis.
Da allora, Lucas è apparso nel ruolo del padre assente
in Conta su di me, candidato all’Oscar come miglior film, ed è
stato al fianco di Tilda Swinton in The Deep End, vincitore del
Sundance Film festival. È stato, quindi, il fratello di Sean Penn in Il
mistero dell’acqua, di Catherine Bigelow, con Elizabeth Hurley,
Catherine McCormack e Sarah Polley. Si è poi recato in Nuova Zelanda per
le riprese di Shearer’s Breakfast, nel quale è stato al fianco
di Rhada Mitchell. Di recente è stato fra i protagonisti di Session 9,
diretto da Brad Anderson, con David Caruso e Peter Mulan. Attualmente è
impegnato con le riprese di Sweet Home Alabama, di Amy Tennant, nel
quale recita al fianco di Reese Witherspoon.
Anthony Rapp interpreta Bender collega di
Nash a Princeton, e, successivamente alla MIT
Di recente Rapp è stato fra i protagonisti di Road
Trip e della mini serie della ABC-TV The Beach Boys: An American
Family.
Fra i film nei quali è apparso si annoverano: Man
of the Century, David Searching, Twister, La vita è
un sogno, Sei gradi di separazione, Scola d’onore e Adventures
in Babysitting. Inoltre è stato fra le guest star di alcune serie
televisive, fra le quali: X-Files, Spin City e The
Lazarus Man.
Dotato interprete teatrale, Rapp è andato in scena a
Broadway nel ruolo del protagonista in You’re a Good Man, Charlie
Brown. Ha quindi dato vita al ruolo di Mark Cohen nella produzione di
enorme successo andata in scena a Broadway di Rent. Il suo ritratto
del regista/narratore protagonista di Rent, gli è valso un Obie
Award nel 1996.
Rapp lavora come attore professionista da quando aveva
nove anni. Ha esordito a Broadway nella produzione di Precious Sons,
di Norman Rene interpretata da Ed Harris e Judith Ivey, che gli è valsa
una candidatura all’Outer Critics Circle Award e al Drama Desk Award.
Fra le molte altre produzioni teatrali alle quali ha preso parte si
ricordano, infine: Il re e Io, con Yul Brynner; Sei gradi di
separazione, Raised in Captivity, e Sophistry.
Christopher Plummer interpreta il misterioso dottor
Rosen
Plummer ha iniziato la sua carriera professionale a
Montreal, la sua città natale, recitando sia in francese che in inglese.
Dopo il suo debutto teatrale a New York, nel 1954, ha interpretato
numerose produzioni andate in scena a Broadway e nel West End londinese.
È stato inoltre primo attore del National Theatre inglese, della Royal
Shakespeare Company e della Stratford Festival canadese. La sua ultima
apparizione a Broadway è stata nella premiata produzione di Barrymore,
che l’attore ha seguito anche nella tournée nel Nord America.
Plummer è autore di testi per il teatro e la
televisione. Nel 1986 è stato annesso nella Theatre’s Hall of Fame.
Christopher Plummer ha interpretato oltre ottanta
progetti cinematografici, fra i quali: Tutti insieme appassionatamente,
vincitore del premio Oscar per il miglior film; L’uomo che volle
farsi re; Waterloo; La pantera rosa; L’amico
sconosciuto; I lunghi giorni delle aquile; La caduta dell’Impero
Romano; Assassinio su commissione, Ovunque nel tempo, Star
Trek VI - Rotta verso l’ignoto, La retata, Wolf - La belva
è fuori, L’ultima eclissi e L’esercito delle dodici
scimmie.
Fra i suoi successi più recenti si ricordano il
ritratto del giornalista televisivo Mike Wallace in Insider - Dentro la
verità, molto apprezzato dalla critica, e di F. Lee Bailey nel film
tv della NBC American Tragedy. Prossimamente sarà diretto da Peter
Cattaneo in Lucky Break.
Oltre ai numerosi riconoscimenti ricevuti nel Regno
Unito, negli Stati Uniti, in Austria e in Canada, Plummer ha ricevuto due
Tony Award, due Emmy Award, uno Evening Standard Award inglese, un Genie
Award canadese, e molte altre candidature a premi di rilievo. Ha ricevuto
la laurea ad honorem in lettere dalla Juilliard School di New York
nel 1968, conferitagli da Sua Maestà Elisabetta II d’Inghilterra, e ha
ricevuto il titolo di Companion of the Order of Canada, il più alto
riconoscimento della sua patria. Nel novembre 2001 ha ricevuto il
prestigioso Governor General’s Award per il suo contributo al mondo dell’arte.
Vivien Cardone debutta sul grande schermo nel ruolo
di Marcee, la nipote di Charles
A appena otto anni, Vivien Cardone è già apparsa in
numerose pubblicità televisive e ha ricevuto molti riconoscimenti come
ballerina di step dance. Attualmente frequenta la terza elementare
e coltiva molti interessi e hobby, fra i quali il pattinaggio a rotelle,
il ciclismo, il pattinaggio su ghiaccio e il nuoto. Insieme alle sue due
sorelle e al fratello si prende cura di tre gechi leopardo, due anolidi
verdi, quattro rane dagli occhi rossi e cinque pesci tropicali. Deve il
suo nome all’attrice preferita dalla madre: Vivien Leigh.
I realizzatori
Ron Howard (Regista) ha dato vita ad alcuni momenti
indimenticabili della storia del cinema. Dalla tensione drammatica di Apollo
13 all’umorismo anticonformista di Parenti, amici e tanti guai,
fino alla tenera magia di Cocoon - L’energia dell’universo, i
film da lui diretti e prodotti dalla Imagine Entertainment possiedono un
gusto dolce amaro in grado spingere gli spettatori a condividere
esperienze di vita vissuta quali la perdita, la sopravvivenza, la
passione, i legami familiari e l’impegno.
Nel 1995 Howard ha diretto Apollo 13, con Tom
Hanks, Kevin Bacon, Bill Paxton, Gary Sinise, Kathleen Quinlan e Ed Harris.
Un dramma pieno di suspense ispirato alla missione Apollo 13, nel corso la
quale gli astronauti a bordo della navicella persero il controllo della
strumentazione a oltre trecentomila chilometri dalla Terra. Il film è
valso a Ron Howard il premio come miglior regista dell’anno dalla
Director’s Guild of America. Apollo 13 è stato candidato a nove
Oscar e quattro Golden Globe e ha ricevuto l’Oscar per il montaggio e il
sonoro. La Screen Actors Guild Award ha inoltre conferito un premio
collettivo all’intero cast del film.
Nel 1996 Howard ha diretto un altro film intensamente
drammatico, Ransom, il thriller sul filo del rasoio interpretato da
Mel Gibson, Rene Russo, Gary Sinise e Delroy Lindo. Nel 1991 aveva diretto
Fuoco assassino, ambientato del mondo dei vigili del fuoco. Il
film, interpretato da Kurt Russell, William Baldwin e Robert DeNiro è
stato candidato a quattro Oscar.
Howard ha quindi diretto l’elegante Cuori ribelli,
un’epica storia d’amore interpretata da Tom Cruise e Nicole Kidman.
Le commedie da lui dirette, a cominciare da Turno di
notte, palesano invece la simpatia di Howard per i perdenti. L’esilarante
e profondo Parenti, amici e tanti guai è stato candidato a due
Oscar.
Howard ha, inoltre, creato straordinari mondi
fantastici a iniziare da Splash - Una sirena a Manhattan, al quale
ha fatto immediatamente seguito Cocoon - La forza dell’universo,
premiato con due Oscar, incluso quello come miglior attore non
protagonista per Don Ameche. Lo scorso anno ha condotto gli spettatori nel
sorprendente mondo di Whoville con Il Grinch.
Nel 1986 Howard e Brian Grazer hanno fondato la Imagine
Entertainment con lo scopo di produrre progetti cinematografici
indipendenti. Negli anni a seguire, la Imagine ha realizzato numerosi
progetti di successo di vario genere fra i quali Il professore matto
e il suo sequel La famiglia del professore matto, Bugiardo,
bugiardo, Bowfinger, Cronisti d’assalto, Inventing
the Abbotts e molti altri. Howard ha inoltre prodotto, insieme a
Grazer e Tom Hanks, la mini serie From the Earth to the Moon, per
la HBO. Prima di fondare la Imagine, Howard e Grazer hanno collaborato con
successo a Turno di notte nel 1982 e, nel 1984, a Splash - Una
sirena a Manhattan. Howard ha esordito alla regia nel 1978 con Attenti
a quella pazza Rolls Royce.
Ron Howard ha iniziato al sua carriera come attore.
Nato a Duncan, Oklahoma, ha esordito sul grande schermo nel film Il
viaggio ed è, successivamente, apparso in The Music Man. Sul
piccolo schermo è stato Opie, uno dei personaggi della serie The Andy
Griffith Show. Negli anni ’70 ha interpretato la serie televisiva Happy
Days e ha ottenuto il plauso della critica per il suo lavoro in film
quali American Graffiti e Il pistolero.
Brian Grazer (Produttore) di recente ha ricevuto il
David O. Selznick Life Achievement Award In Theatrical Motion Pictures
dalla Producers Guild of America. I film da lui prodotti hanno ricevuto
complessivamente ventitré candidature all’Oscar e diciassette
candidature all’Emmy Award. Grazer stesso è stato candidato a vari
premi come sceneggiatore per Splash - Una sirena a Manhattan e,
come produttore, per Apollo 13.
Grazer ha dimostrato di possedere un vero istinto per
la commedia con grandi successi quali Il Grinch, Il professore
matto e Bugiardo, bugiardo, oltre che un gusto particolare per
le commedie più delicate quali Splash - Una sirena a Manhattan e Parenti,
amici e tanti guai. Inoltre, ha realizzato potentissimi film
drammatici quali Ransom, con Mel Gibson, Rene Russo e Gary Sinise e
l’acclamato Apollo 13.
Apollo 13, con Tom Hanks, Kevin Bacon, Bill
Paxton, Gary Sinise, Kathleen Quinlan e Ed Harris è stato candidato a
nove Oscar, inclusi quelli per il miglior film, la sceneggiatura, miglior
attore non protagonista (Ed Harris) e miglior attrice non protagonista (Kathleen
Quinlan). Il film ha ricevuto l’Oscar per il montaggio e il sonoro,
inoltre, la Producers Guild of America ha onorato Grazer con il Darryl F.
Zanuck Motion Picture Producer of the Year Award per il suo lavoro.
Nel 1986, ha fondato, insieme a Ron Howard, la casa di
produzione indipendente Imagine Entertainment. I due avevano già
collaborato nel 1982, quando Grazer aveva chiamato Howard per la regia di Turno
di notte e nel 1984, con la commedia romantica Splash - Una sirena
a Manhattan. Quest’ultimo film, interpretato da Tom Hanks, Daryl
Hannah e John Candy è valso a Grazer la sua prima candidatura all’Oscar
per la sceneggiatura.
Fra le prime produzione della Imagine si ricorda anche Parenti,
amici e tanti guai, interpretato da grandi star del cinema, capeggiate
da Steve Martin. Il film è stato candidato a due Oscar ed è valso a
Grazer il NATO/ShoWest Producer of the Year.
Da allora Grazer ha prodotto un vasto numero di
progetti di vario genere inclusi grandi successi quali Il Grinch,
con Jimmy Carrey e La famiglia del professore matto, con Eddie
Murphy. In precedenza Carrey aveva interpretato Bugiardo, bugiardo,
sempre della Imagine, mentre Eddie Murphy era stato in Il professore
matto, oltre che in Bowfinger, con Steve Martin, e Life,
con Martin Lawrence.
Grazer ha, inoltre, prodotto vari film a contenuto
drammatico, fra i quali Fuoco assassino, ambientato nel mondo dei
vigili del fuoco, interpretato da Kurt Russell, William Baldwin e Robert
DeNiro e candidato a quattro premi Oscar; la bellissima e poetica storia d’amore
Cuori ribelli, con Tom Cruise e Nicole Kidman oltre che il thriller
mozzafiato Ransom.
Brian Grazer coltiva moltissimi interessi e ha un
occhio straordinario per il talento. Fra gli altri film da lui prodotti si
ricordano anche progetti di vario genere quali: EDtv, con Matthew
McConaughey, Jenna Elfman, Ellen DeGeneres e Woody Harrelson; Cronisti
d’assalto, con Michael Keaton, Glenn Close, Marisa Tomei e Robert
Duvall; Cry Baby, diretto da John Waters e interpretato da Johnny
Depp e Michael Keaton; Spie come noi, con Chevy Chase e Dan Aykroyd,
CB4, con Chris Rock e The Doors, con Val Kilmer e Meg Ryan.
Fra i progetti di prossima distribuzione negli Stati
Uniti si anticipano: The Untitled Detroit Project, diretto da
Curtis Hanson e interpretato da Eminem, al suo esordio sul grande schermo;
l’amatissima storia per bambini Dr. Seuss’ Cat in the Hat; Undercover
Brother, con Eddie Griffin e Surf Girls, diretto da John
Stockwell.
Grazer ha esordito come addetto allo sviluppo dei
progetti televisivi insieme a Edgar J. Sherick e Daniel Blatt. Nel 1980 ha
firmato un accordo per lo sviluppo e la produzione di progetti con la
Paramount Pictures, che ha segnato il suo ingresso nel mondo della
produzione cinematografica. Sempre nello stesso anno ha conosciuto Ron
Howard, che stava lavorando alla settima stagione della serie televisiva Happy
Days.
Fra i progetti più recenti da lui prodotti per il
piccolo schermo si ricordano la serie Felicity della WB; la serie a
cartoni animati della Fox The PJ’s, l’acclamato Sports Night
e la nuova serie drammatica 24. Grazer, Howard e Hanks hanno
ricevuto un Emmy Award per il loro lavoro alla serie della HBO From the
Earth to the Moon.
Akiva Goldsman (Sceneggiatore) attualmente sta
lavorando all’adattamento del romanzo Memoirs of a Geisha, per il
regista Steven Spielberg. Il suo primo film, Rosso d’autunno, è
stato diretto da Bruce Beresford. Fra le altre sceneggiature da lui
scritte si ricordano anche Il cliente, Batman Forever, Il
momento di uccidere, Batman & Robin, Lost in Space -
Perduti nello spazio, Amori & Incantesimi e The Sum of
All Fears. Ha inoltre prodotto Blu profondo di Renny Harlin e,
attualmente, per la sua casa di produzione, la Weed Road Pictures, sta
curando la produzione di Constantine, diretto da Tarsem Singh e
interpretato da Nicolas Cage. Nato a Brooklyn Heights, New York, Goldsman
si è diplomato alla Wesleyan University e ha conseguito il diploma in
scrittura creativa presso la New York University.
Karen Kehela (Produttrice esecutiva) ha iniziato a
lavorare per la Imagine Entertainment come assistente di Brian Grazer
appena ultimati i suoi studi alla UCLA. Nel 1990 è stata inviata a New
York per aprire e dirigere una sede della casa di produzione. In quest’ambito
è stata la produttrice associata di Moglie a sorpresa, con Steve
Martin e Goldie Hawn.
Al suo rientro a Los Angeles, nel 1992, ha cominciato a
ricoprire ruoli sempre più importanti alla Imagine, fino a quando, all’età
di ventinove anni, è stata nominata presidente della produzione. Nel
maggio 1997 è stata nominata vice presidente della Imagine Films e ha
collaborato a stretto contatto con Brian Grazer e Ron Howard allo sviluppo
e alla produzione dei progetti della Imagine.
La Kehela è stata la produttrice esecutiva sia di Il
professore matto, che di La famiglia del professore matto,
entrambi interpretati da Eddie Murphy. Ha inoltre curato la produzione
esecutiva di Life, con Eddie Murphy e Martin Lawrence e di Bowfinger,
con Eddie Murphy e Steve Martin. Ha inoltre collaborato a Il Grinch,
con Jim Carrey.
Todd Hallowell (Produttore esecutivo/Regista seconda
unità) ha iniziato la sua carriera come assistente art director (e
controfigura di Ron Howard) con il film di Roger Corman Attenti a
questa pazza Rolls Royce, del 1978, che ha segnato l’esordio alla
regia di Howard.
Successivamente è stato l’art director di Ritorno
al futuro, Su e giù per Beverly Hills, Fletch - Un colpo da
prima pagina e dell’episodio pilota della straordinaria serie
televisiva di Michael Mann Miami Vice.
Hallowell ha quindi collaborato come scenografo a Tough
Guys, Adventures in Babysitting, Affittasi ladra, Quattro
pazzi in libertà, Vital Signs - Un anno una vita, Conflitto
di classe e la commedia diretta da Howard nel 1989 Parenti, amici e
tanti guai. Ha quindi diretto la seconda unità di riprese di Striking
Distance, Adventures in Babysitting e Money train.
Sempre in collaborazione con Howard, Hallowell è stato
il produttore associato e il regista della seconda unità di Fuoco
assassino, il produttore esecutivo e il regista della seconda unità
di Cuori ribelli e il produttore esecutivo, lo scenografo e il
regista della seconda unità di Cronisti d’assalto.
Hallowell è stato quindi il produttore esecutivo e il
regista della seconda unità dello straordinario Apollo 13, diretto
da Howard nel 1995, che gli è valso, insieme al produttore Brian Grazer,
il Producer of the Year dalla Producers Guild Of America. È inoltre stato
il produttore esecutivo e il regista della seconda unità dei tre progetti
più recenti diretti da Howard: Ransom, EDtv e Il Grinch.
Roger Deakins (Direttore della fotografia) di
recente è stato candidato all’Oscar per il suo lavoro in Fratello
dove sei?, di Joel e Ethan Coen. Sempre per i fratelli Coen ha diretto
la fotografia del loro film più recente L’uomo che non c’era,
oltre che la famosissima commedia nera Fargo, che gli è valsa un’altra
candidatura all’Oscar, e il misterioso Barton Fink - È successo a
Hollywood, per il quale ha ricevuto i premi per la fotografia dalla
New York Film Critics Circle, la Los Angeles Film Critics e la National
Society of Film Critics.
Deakins è stato, inoltre, candidato all’Oscar e ha
ricevuto un A.S.C. Award per il suo lavoro a Le ali della libertà,
ed è stato candidato all’Oscar e ha ricevuto i premi per la fotografia
dal New York Film Critics Circle, la Boston Society of Film Critics e la
National Society of Film Critics per Kundun.
Deakins ha esordito come fotografo di posa prima di
iscriversi alla National Film School inglese nel 1972. La collaborazione
con il collega di studi Michael Radford lo ha quindi portato a dirigere la
fotografia di tre film diretti da lui diretti: Misfatto Bianco, Orwell
1984 e Another Time, Another Place (Una storia d’amore).
Fra gli altri film di cui ha diretto la fotografia si
ricordano anche: Hurricane, diretto da Norman Jewison, Le
montagne della luna, di Bob Rafelson, Homicide, di David Mamet,
Attacco al potere, Il grande Lebowski, Il coraggio della
verità, Mister Hula Hoop, Dead Man Walking - Condannato a
morte, Il giardino segreto, Amori e amicizie, Cuore
di tuono e Sid e Nancy. Ha inoltre diretto la fotografia di
alcuni documentari fra i quali: When the World Changed, Eritrea:
Behind the Lines e Around the World with Ridgeway.
Wynn P. Thomas (Scenografo) ha creato i set per
otto film diretti da Spike Lee: Mo’ Better Blues, He Got Game,
Crooklyn, Malcom X, Jungle Fever, Fa’ la cosa
giusta, Aule Turbolente e Lola Darling.
Thomas ha inoltre realizzato le scenografie di film
quali la divertente commedia Terapia e pallottole, di Harold Ramis;
Tentazioni d’amore, che ha segnato l’esordio alla regia di
Edward Norton; Sesso & potere, di Barry Levinson; Mars
Attacks!, di Tim Burton; A Wong Foo, Grazie di tutto! Julie Newmar,
di Beeban Kidron e Bronx, di Robert DeNiro. Inoltre è stato lo
scenografo di The Five Heartbeats, di Robert Townsend, di Eddie
Murphy Raw e di Uccidete la colomba bianca, di Andrew Davis.
Per il piccolo schermo, Thomas ha curato le scenografie
di Witness to the Mob, della HBO ed è stato l’art director di Medal
of Honor Rag, della American Playhouse, PBS.
Thomas ha iniziato la sua carriera come assistente art
director in film quali Cotton Club, di Francis Ford Coppola; Casa
dolce casa?, di Richard Benjamin e Ricordi di Brighton Beach,
di Gene Saks.
Mike Hill e Dan Hanley (Montatori)
proseguono la loro duratura collaborazione con Ron Howard, che ha avuto
inizio nel 1982 con la commedia brillante Turno di notte. Da allora
i due hanno curato il montaggio di tutti i film diretti da Howard. Fra
questi si ricordano il grande successo dello scorso anno Il Grinch,
EDtv, Ransom, Cuori ribelli, Cronisti d’assalto,
Fuoco assassino, Parenti, amici e tanti guai, Willow,
Gung Ho, Cocoon - L’energia dell’universo, Splash -
Una sirena a Manhattan e Apollo 13, per il quale, nel 1995,
hanno ricevuto l’Oscar per il montaggio.
Fra gli altri film ai quali hanno collaborato si
ricordano anche: Pazzi da legare, Cimitero vivente e Piccola
peste. Hanley ha, inoltre, lavorato come comontatore ai film quali In
& Out e Un piedipiatti e mezzo, mentre Hill è stato il
comontatore di Tina - What’s Love Got to Do with It?.
Hanley e Hill provengono da ambienti molto diversi fra
loro. Hanley viene da tre generazioni di montatori cinematografici: il
nonno curava il montaggio dei trailers alla RKO, mentre il padre
era un montatore ADR presso i Paramount Studios. Nel 1975, è entrato alla
Paramount come apprendista, e ha lavorato al suo primo film Il
maratoneta. Ha quindi iniziato a collaborare con il montatore Bob Kern,
che ha lavorato con Howard ai suoi primi film tv. Questa associazione lo
ha portato a lavorare con il regista a Turno di notte.
Hill viene da Omaha, Nebraska, dove ha frequentato la
University of Nebraska. Ultimato il college, si è trasferito nel sud
della California e ha fatto domanda di ammissione a diverse corporazioni
dell’industria cinematografica, per poi essere ammesso in quella dei
montatori. Contemporaneamente ha iniziato a lavorare per la Paramount come
apprendista montatore all’ultimo film diretto da Elia Kazan, Gli
ultimi fuochi. Ha conosciuto Hanley presso gli studi di posa e ha
iniziato a collaborare con lui sotto il patrocinio di Kern.
Rita Ryack (Costumista) di recente è stata
candidata all’Oscar per il suo lavoro in Il Grinch, di Ron Howard,
per il quale ha ricevuto il premio per i costumi dalla Costume Designers
Guild e un IFPA Golden Satellite.
La Ryack ha iniziato a collaborare con Howard nel 1994
con Cronisti d’assalto, e, successivamente, ha creato i costumi
per Apollo 13, EDtv, Ransom, Il Grinch e A
BEAUTIFUL MIND. Di recente ha lavorato a Rush Hour II, con
Jackie Chan.
Nata nel Massachusetts, la Ryack ha lavorato a numerosi
progetti cinematografici, televisivi e produzioni teatrali. Per il grande
schermo ha collaborato con il regista Martin Scorsese a film quali
Casinò, Cape Fear - Il promontorio della paura, Fuori
orario, Lo sbirro, il boss e la bionda e Bringing Out the
Dead. Ha inoltre creato i costumi per Bronx, che ha segnato l’esordio
alla regia di Robert DeNiro e per The Fan - Il mito, sempre con
DeNiro. Più di recente ha creato i costumi per Sesso & Potere,
di Barry Levinson. Fra gli altri film ai quali ha lavorato si ricordano
anche: Dall’altro lato della strada, Conflitto di classe, Mr.
Jones e My Giant.
Rita Ryack è stata candidata a premi di prestigio
quali il Tony Award, il Drama Desk Award e il Los Angeles Drama Critics
Award per i costumi del musical di successo My One and Only, con
Tommy Tune e Twiggy. Ha inoltre creato i costumi per la produzione
teatrale andata in scena a Broadway di The Human Comedy, oltre che
delle produzioni off-Broadway di A Lie of the Mind, Hunting
Cockroaches, The Vampires, The Foreigner, Anteroom,
The Loman Family Picnic e It’s Only A Play, di Sam Shepard,
per il quale ha ricevuto una candidatura all’American Theatre Wing. Nel
1986 ha ricevuto l’Obie Award for Sustained Excellence in Costume
Design. È stata la prima costumista dell’American Repertory Theatre di
Robert Brustein ad Harvard.
Rita Ryack è una premiata illustratrice di cartoni
animati e animatrice cinematografica. Nel maggio 2000 ha ricevuto il New
York Chapter of Women in Film per la sua creatività come costumista.
Diplomatasi presso la Yale School of Drama (MFA) e alla Brandeis
University, la Ryack ha ricevuto una borsa di studio con incarichi
didattici in storia del costume presso il Bennington College.
James Horner (Compositore) ha ricevuto due Oscar e
due Golden Globe per le musiche di Titanic, di James Cameron
(migliore colonna sonora drammatica e migliore canzone con My Heart
Will Go On). È stato inoltre candidato ad altri cinque Oscar e
quattro Golden Globe e ha ricevuto sei Grammy Award, inclusi quelli per la
migliore canzone dell’anno nel 1987 (Somewhere Out There) e 1998
(My Heart Will Go On). Nell’aprile 1998, la colonna sonora di Titanic
è stata per sedici settimane consecutive al primo posto della Billboard
Top 200 Album Chart, stabilendo un nuovo record di permanenza al primo
posto per una colonna sonora. Ancora oggi è la colonna sonora strumentale
più venduta della storia della musica, con quasi dieci milioni di copie
vendute negli Stati Uniti e oltre ventisei milioni di copie vendute in
tutto il mondo. L’album sequel, Back to Titanic, premiato
con diversi dischi di platino, contiene altri temi musicali del film oltre
che nuove composizioni di Horner basate sulle musiche originali del film.
Horner ha collaborato a diversi film diretti da Ron
Howard, fra i quali: Il Grinch, Ransom, Cocoon - L’energia
dell’universo, Willow e Apollo 13. Famoso per la sua
varietà stilistica, Horner ha inoltre composto le musiche per film quali:
Il nemico alle porte, Braveheart - Cuore impavido, La
tempesta perfetta, Freedom Song, L’uomo bicentenario, Il
Grande Joe, La maschera di Zorro, Deep Impact, L’ombra
del diavolo, Il coraggio della verità, A Gillian per il suo
compleanno, La ragazza di Spitfire Grill, Casper, Vento
di passioni, Sotto il segno del pericolo, Pagemaster - L’avventura
meravigliosa, Bopha, Il rapporto Pelikan, L’uomo
senza volto, Giochi di potere, Cuore di tuono, I
signori della truffa, Rocketeer, Glory - uomini di gloria,
Vietnam, verità da dimenticare, L’uomo dei sogni, Tesoro,
mi si sono ristretti i ragazzi, Alla ricerca della valle incantata,
Fievel sbarca in America, Il nome della rosa, Gorky Park,
48 ore e Star Trek II - L’ira di Khan. I suoi progetti
più recenti sono la straordinaria storia d’amore Iris e Windtalkers,
di John Woo.
|