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Russell
Crowe - La Stampa - traduzioni
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Crowe bares his
soul
Articolo di Thomas
Whitaker dal Sun
Newspaper online, 6 novembre 2002
la traduzione e' a cura di grace big_grunt@hotmail.com
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CROWE METTE A NUDO L'ANIMA
di THOMAS WHITAKER
RUSSELL Crowe ha parlato in esclusiva con il Sun del suo profondo rispetto per il compianto attore Richard Harris e dell'amore per la sua compagna Danielle Spencer.
Mentre alla veglia funebre per Harris, morto lo scorso mese, la Guinness scorreva, Crowe ha anche espresso i propri punti di vista sulla fratellanza, sull'atrocità dell'attentato di Bali e sulla sua aggressione al dirigente della TV britannica Malcom
Gerrie.
Il rissoso premio Oscar è noto per l'odio feroce nei confronti dei giornalisti.
Ma alla veglia, tenuta nel lussuoso Goring Hotel di Londra, il ragazzaccio neozelandese mi ha fatto cenno di avvicinarmi, ha accostato una sedia e si è aperto come mai prima d'ora.
Nella schietta intervista di 35 minuti, Crowe ha descritto Harris, che interpreta il ruolo del professor Dumbledore nel nuovo film della serie di Harry
Potter, "Harry Potter And The Chamber Of Secrets", come "un gigante".
Essendo diffidente verso il suo carattere irritabile, io mi sono rannicchiato nell'angolo di un divano, dove lui mi fissava con il suo caratteristico sguardo di ghiaccio.
Ma quando la conversazione si è spostata su Harris - la star di film leggendari come "The Guns of
Navarone", "Mutiny on the Bounty" e "This Sporting Life" - il suo umore si è addolcito.
Crowe, 38 anni, mi ha chiesto di accendere il registratore e ha persino allontanato due suoi assistenti che non lo lasciano mai cosicché potessimo parlare in privato.
Mi ha presentato ai tre figli "di sangue" di Richard - Damian, Jared e Jamie - definendosi come il quarto figlio dell'attore "per mia fortuna personale". Ha aggiunto: " Era un vero patriarca".
Jared, 37 anni, ha dato una chiara idea dello stretto legame fra Crowe ed Harris quando ha detto: "Papà rivedeva se stesso in Russell - erano fatti della stessa stoffa. E ora che l'ho incontrato sono d'accordo."
Crowe ha detto che Harris è stato "uno dei più grandi attori che abbiano mai calcato questo pianeta - un gigante sulla scena teatrale e mondiale".
Ha raccontato come la loro intima amicizia sia nata sul set di "Gladiator", in cui Crowe era il protagonista e Harris interpretava l'imperatore Marco Aurelio, poiché condividevano l'amore per il rugby.
Ha detto: "Alla fine della prima ripresa del film, Richard venne e disse 'Ritengo di poter fare una supposizione su di te, Crowe - scommetto che ami il
rugby'."
"Era una attore che amavo ed era un eroe nella sua professione. Abbiamo lavorato insieme nel film per sole tre settimane ma siamo rimasti amici anche dopo.
E' un uomo che fino alla fine dei suoi giorni è rimasto ben saldo al massimo limite del cinema.
Fumando una sigaretta dietro l'altra Crowe ha detto che Harris spiccava fra gli altri grandi attori con cui ha lavorato per via della sua straordinaria professionalità.
Ha detto: "Ho fatto una scena con lui e so quanto lavora.
Riesce a penetrare il cuore. Ha senso estetico ed ha grazia - e la grazia conduce all'eleganza."
Crowe ha anche dato una rara visione del suo amore per Danielle, la bella trentaduenne già star di soap che gli ha rubato il cuore, nonostante sia stato riservato riguardo a qualsiasi progetto matrimoniale.
Gli impegni artistici tengono la coppia lontana per buona parte del tempo e lei non ha potuto raggiungere Crowe alla veglia di Richard perché stava lavorando in Australia.
E lo scorso mese sono stati lontani mentre Russell girava il suo nuovo film "Master and
Commander" in Messico.
Ma rivelando il suo lato tenero, il muscoloso divo ha detto: "Trovo estremamente difficile non poter stare con la donna che amo quando sto lavorando.
Tuttavia, non potrei stare con qualcuno che non lavora allo stesso livello di impegno e concentrazione con cui lavoro io, per cui lo accetto.
Non vedevo Danielle da tre settimane quando è venuta a trovarmi in Messico mentre giravo. E' venuta a trovarmi quattro volte."
Crowe chiaramente ama I bambini, abbracciava tutti quelli che ha incontrato alla veglia, anche se appariva poco sicuro delle sue potenzialità come padre.
Ha detto: "Ho 13 figliocci e nel peggiore dei casi vedo ciascuno di loro per almeno dieci giorni ogni anno.
Ho figliocci in America, Canada, Inghilterra, Italia, Nuova Zelanda.
Si è anche mostrato saldo riguardo alle critiche che gli sono state mosse per essersi rifiutato di comparire in un telethon australiano per le vittime dell'attentato di Bali in cui 191 persone - 103 dei quali australiani - hanno perso la vita il mese scorso.
Dice di aver deciso di non partecipare perché la Croce Rossa, che stava organizzando il
telethon, avrebbe intascato una parte troppo sostanziosa dei proventi.
Ha detto: "La settimana prima avevo fatto un programma per un ente di beneficenza australiano chiamato Farm
Hand, che tenta di trovare il miglior modo per portare l'acqua dai bacini alle aree australiane colpite dalla siccità.
Per me è importante perché possiedo una fattoria con delle Angus a sette ore di distanza a nord di Sidney.
Per quello la Croce Rossa tratteneva il 2,5%, cosa da me reputata ragionevole.
Per il telethon di Bali prendevano il 10%, senza nemmeno dare un'idea di come il denaro sarebbe stato distribuito.
Questo è quello che non riuscivo a capire - e la loro risposta non mi ha soddisfatto.
Io sono una persona lineare che pone delle domande e stiamo parlando di un sacco di soldi.
E' per questo motivo che non l'ho fatto. La loro quota era eccessiva. Ma è ovvio che mi preoccupi di quello che è accaduto.
Ho provveduto in modo personale a dare degli aiuti alle vittime ma non voglio dire di cosa si tratta.
Lanciandosi nel ruolo di pacificatore, Crowe ritiene che un modo per prevenire atrocità come l'attentato di Bali sia un maggior dialogo fra tutte le nazioni.
Ha detto: " In quanto persona di lingua inglese penso che tutti abbiamo bisogno di concentrarci e focalizzare la nostra attenzione su ciò che abbiamo per i nostri figli e per i nostri nipoti.
La gente fa esplodere bombe nei nostri luoghi pubblici e uccide indiscriminatamente al di là dell'amore di Dio.
La soluzione sarebbe parlare. Riuniamoci e parliamo. Ci dobbiamo tutti spaccare la testa a vicenda oppure uccidere gli uni i figli degli altri? Non è proprio la cosa giusta.
Infine Crowe ha detto di non avere rimorsi per aver aggredito quest'anno il dirigente televisivo Malcom
Gerrie.
Lo aveva inchiodato contro un muro ed insultato dopo che Gerrie aveva tagliato dalla versione televisiva della cerimonia di consegna dei premi
(n.d.t. BAFTA) una poesia che Crowe aveva letto.
Crowe dice di essersi scusato perché il figlio di Malcom a seguito del fatto veniva deriso e tormentato.
Ha detto: "Gli ho telefonato perché ho saputo che suo figlio aveva avuto dei litigi a scuola.
Volevo che suo figlio sapesse che suo padre ed io avevamo avuto una discussione professionale e che, nonostante quello che c'era sulla stampa, io rispettavo suo padre e che a chiunque a scuola doveva semplicemente dire: mio padre e Russell si capiscono l'un l'altro.
All'inizio della nostra intervista, io pensavo che sarei stato dato in pasto ai leoni dal divo Gladiatore - ma verso la fine eravamo i migliori degli amici.
Nel momento in cui stavo per andarmene il mio cellulare ha squillato e Crowe ha chiesto di parlare con mia moglie
Joanna.
Prendendo il telefono, ha detto: " Salve, amore. Qui è Russell Crowe che sta intervistando Thomas
Whitaker.
Si è fatto sette Jack Daniels - è sbronzo incazzato nero. E dalla bettola non avrai una buona ricezione."
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Crowe
bares his soul
By
THOMAS WHITAKER
RUSSELL
CROWE has talked exclusively to The Sun about his deep respect for the
late actor Richard Harris and his love for girlfriend Danielle Spencer.
As the Guinness flowed at the wake for Harris, who died last month, Crowe
also gave his views on fatherhood, the Bali bombing atrocity and his
attack on British TV exec Malcolm Gerrie.
The Oscar-winning tough guy is known for his ferocious hatred of
journalists.
But at the wake, held in the plush Goring Hotel in London, the New Zealand
bad boy beckoned me over, pulled up a chair and opened up like never
before.
In the candid 35-minute interview, Crowe described Harris, who plays
Professor Dumbledore in the new Harry Potter movie, Harry Potter And The
Chamber Of Secrets, as “a giant”.
Wary of his fiery temper I squeezed into a corner of a sofa, where he
fixed me with his trademark icy glare.
But as the conversation turned to Harris — the star of legendary movies
such as The Guns Of Navarone, Mutiny On The Bounty, and This Sporting Life
— his mood softened.
Crowe, 38, asked me to turn on my tape recorder and even ushered away his
two full-time minders so we could speak in private.
He introduced me to Richard’s three “blood” sons — Damian, Jared
and Jamie — describing himself as the actor’s fourth son “by my
personal luck”. He added: “He was an absolute patriarch.”
Jared, 37, gave an insight to the close bond between Crowe and Harris when
he said: “Dad saw himself in Russell — they were cut from the same
cloth. And having met him I agree.”
Crowe said Harris was “one of the greatest actors who has ever walked
this planet — a giant on the theatre and world stage”.
He told how the couple formed a close friendship on the set of Gladiator,
in which Crowe starred and Harris played Emperor Marcus Aurelius, as they
shared a mutual love of rugby.
He said: “After the first take of the first section of that film,
Richard came over and said, ‘I am going to make one assumption about you,
Crowe — I bet you love rugby.’
“He was an actor I loved and he was a hero in his profession. We worked
on the film together for only three weeks but stayed friendly afterwards.
This is a man who until the end of his day was still at the forefront and
cutting edge of cinema.”
Chain-smoking Crowe said Harris stood out from the other great actors he
had worked with because of his amazing professionalism.
He said: “I did a scene with him and I know how hard he works.
“He understands the heart. He has an aesthetic and he has grace — and
grace leads to elegance.”
Crowe also gave a rare insight into his love for Danielle, the 32-year-old
beauty and former soap star who has stolen his heart, although he was coy
about any marriage plans.
Acting commitments keep the couple apart for much of the time and she
could not join Crowe at Richard Harris’s wake because she was working in
Australia.
And last month they had to be apart while Russell filmed his new movie
Master And Commander in Mexico.
But revealing his tender side, the brawny star said: “I find it
extremely hard not to be with the one I love when I am working.
“However, I could not be with someone who does not work to the same
level of focus and concentration that I work on so I accept it.
“I hadn’t seen Danielle for about three weeks when she came to Mexico
to see me when filming. She came to see me four times out there.”
Crowe clearly loves children, hugging any he met at the wake, although he
seemed unsure about his potential as a dad.
He said: “I have 13 godchildren and at the very minimum I see them for
at least ten days each year, every one of them.
“I have godchildren in America, Canada, England, Italy, New Zealand.
He was robust about criticism levelled at him for refusing to appear in an
Australian telethon for victims of the Bali bomb blast in which 191 people
— including 103 Australians — lost their lives last month.
He says he decided not to take part because the Red Cross, which was
organising the telethon, was taking too much from the proceeds for their
own coffers.
He said: “The week before I had done a programme for an Australian
charity called Farm Hand, which tries to find the best way of redirecting
water from reservoirs to the drought-affected areas of Australia.
“It is important to me as I have a farm with Angus cattle seven hours
north of Sydney.
“For that the Red Cross were taking two-and-a-half per cent, which I
thought was reasonable.
“For the Bali telethon they were taking ten per cent, with no idea of
how the money was being distributed.
“That is what I could not understand — and their answer did not
appease me.
“I am a basic person who asks questions and we are talking a lot of
money.
“It is for that reason I didn’t do it. Their cut was too big.
“But of course I care about what happened.
“I have done stuff individually which has helped victims but I don’t
want to go into what it is.”
Casting himself in the role of peacemaker, Crowe believes the way to
prevent atrocities such as the Bali bombing is a greater dialogue between
all nations.
He said: “As an English-speaking man I think we all need to concentrate
and focus on what we have for our children and our grandchildren.
“People set off bombs in our public places and indiscriminately kill
outside the love of God.
The solution should be conversation. Let us all get together and have a
chat. Shall we all butt heads and kill each other’s kids? That is just
not right.”
Finally, Crowe said he had no regrets about attacking telly executive
Malcolm Gerrie this year.
He had pinned Malcolm against a wall and sworn at him after Mr Gerrie cut
a poem Crowe had read from the screened version of the award ceremony.
Crowe says he apologised because Malcolm’s son was being bullied as a
result.
He said: “I phoned him because I heard his son was being hassled at
school.
“I wanted his son to know that his father and I had a professional
discussion and regardless of what was in the paper I respected his dad and
that to anybody at his school he should just say my father and Russell
understand each other.”
As our interview began, I thought I was about to be fed to the lions by
the Gladiator star — but by the end we were the best of mates.
As I was about to leave my mobile rang and Crowe asked to speak to my wife,
Joanna.
Answering the phone, he said: “Hello love. It’s Russell Crowe here
interviewing Thomas Whitaker.
“He has had seven Jack Daniels — he is on the p***. And from the
gutter you don’t get a very good reception.”
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