Russell Crowe - La Stampa - traduzioni

 

Articolo di Rick Lyman, dal New York Times, 13 ottobre 2002

la traduzione e' a cura di grace big_grunt@hotmail.com

 

DI NUOVO SUI MARI, GUIDATI DA UNA STAR

di Rick Lyman
© 2002 New York Times
13 ottobre 2002

ROSARITO, Messico - Russell Crowe si è sfilato la giubba della marina britannica, si è infilato un pacchetto di sigarette in tasca e si è tirato su per l'intricato cordame lungo la fiancata di dritta della HMS Surprise. "Vuol venire su?" ha chiesto.

Cosaa?

L'oscillante ragnatela di griselle orizzontali e di sartie verticali andava a convergere in una piattaforma di legno attorno all'albero maestro, a circa 65 piedi di altezza. Da lì sotto la piattaforma appariva delle stesse dimensioni di una fetta di pane.

"Il trucco sta nel mettere le gambe attorno a una di queste grosse funi verticali," ha detto Crowe, dondolandosi sull'acqua verdazzurra del bacino artificiale di 32.000 e passa mq che si affaccia sull'oceano ai Fox Baja Studios, mezz'ora di macchina a sud dal confine della costa di Baja California sul Pacifico. La Surprise, in effetti una copia a grandezza naturale di una fregata ad alberi, era posta su un macchinario a sospensione per farla ondeggiare, dondolare e guizzare lungo il bacino. "Dopo di che si afferri a quella fune e ci si arrampichi," ha aggiunto.

Detto ciò, si è lanciato verso l'alto, come se non si rendesse conto dell'altezza, mentre un plotone di addetti alla produzione e pubblicisti nervosamente osservava dal basso. " Oh, santo cielo!, ha ansimato uno di loro. A seguirlo, qualche piede indietro, c'era un reporter più anziano, più pesante e molto meno acrobatico.

Crowe, che ha 38 anni, sta interpretando il comandante Jack Aubrey - "Lucky Jack" per l'equipaggio della Surprise - in "Master and Commander: The Far Side of the World", un adattamento dell'amatissima saga marinara in 20 volumi di Patrick O'Brian ambientata durante le Guerre Napoleoniche. Il film da 120 milioni di dollari - che la Twenty Century Fox spera di trasformare in una multi-serie col marchio "Master and Commander" - trae lo spunto centrale dal 10° libro del ciclo di O'Brian, "The Far Side of the World," anche se, stando a quel che sostiene il produttore Duncan Henderson, alcuni personaggi e avvenimenti saranno presi da altri episodi, ("Master and Commander" è il titolo del primo romanzo della serie). Crowe si è detto interessato a continuare ad interpretare Aubrey, se il primo film sarà un successo. Il film diventerà una delle maggiori uscite della Fox per il 2003; se in estate o nel periodo delle festività non è stato ancora deciso.

In questo periodo ad Hollywood si stanno facendo abbuffate di film di genere epico. Baz Luhrmann sta lavorando ad "Alessandro il Grande" con Leonardo di Caprio. Brad Pitt ed Eric Bana avranno il ruolo di Achille ed Ettore in "Troy" del regista Wolfgang Petersen. E Vin Diesel si sta preparando ad interpretare Annibale in un film sul generale cartaginese che attraversò le Alpi su un elefante.

In realtà, "Master and Commander" non è neppure il solo tentativo di riesumare il genere marinaresco. Anche la Disney sta lavorando a "Pirates of the Caribbean", un fumettone per famiglie basato sul genere attrazione da parco dei divertimenti della Disney.

Un tempo genere fra i più solidi di Hollywood - fino ai giorni in cui "Mutiny of the Bounty" vinceva l'Oscar come miglior film ed Errol Flynn faceva il tutto esaurito con "Captain Blood" - l'epica marinaresca è affondata negli ultimi decenni, assieme al western e ad altri generi d'azione pre-fantascienza, in una sorta di Triangolo delle Bermuda. Tra i naufragi più costosi vi sono stati "Pirates" di Roman Polanski con Walter Matthau nel 1986 e "Cutthroat Island" di Renny Harlin, interpretato da Geena Davis, all'epoca sua moglie, nel 1995. Quando quest'ultimo fu un fiasco, in molti predissero che il genere non sarebbe più risorto.

"Pensarlo è veramente deprimente," diceva Peter Weir, il regista di "Master and Commander," riproponendosi di riaccendere su di esso l'interesse del pubblico. Toni pacati e viso arrossato dal sole, il regista australiano di film come "Gallipoli" (1981) e "The Truman Show" (1998), aggiungeva: " Per cui io tento di non pensarci."

Nonostante i recenti fallimenti, comunque, Weir e i suoi finanziatori alla Fox sono convinti che i tempi siano maturi per la rinascita del genere marinaresco e che "Master and Commander" ne sia il veicolo perfetto. Puntano sulla forte base dei fan di O'Brian, che si è spento nel 2000, sulla ricchezza di affascinanti dettagli storici nei suoi racconti e sui recenti progressi della tecnologia digitale che permette di ricreare più facilmente epoche ormai remote.

La mano sinistra di Weir, che sporgeva da un impermeabile color ruggine, era ricoperta di scarabocchi per ricordarsi di alcune idee per le riprese del giorno.
Era stata una sua ispirazione basare il primo film della serie sul decimo libro, che lui riteneva avesse l'intreccio più lineare e più semplice.

Il libro su cui è basato questo film non è che un volume di quello noto come il ciclo di romanzi "Aubrey-Maturin" - che prende il nome dal capitano e dal suo più caro amico, il dottore della nave ed agente segreto Stephen Maturin (interpretato qui da Paul Bettany, che è stato il compagno di stanza di Crowe a Princeton in "A Beautiful Mind"). Il romanzo segue la caccia di Aubrey ad una nave da guerra americana oltre Capo Horn durante la guerra del 1812.

Nella versione di Weir la data è spostata al 1806 ed il nemico diventa una super-fregata francese, la Acheron, anche per via del timore che il pubblico post-11 settembre non approvasse l'affondamento di una nave della bandiera americana.
E la narrazione non comincia con le questioni politiche di Aubrey a Gibilterra ma in mare, dove la Surprise viene attaccata dall'Acheron e si salva a stento.

Quindi, l'ossessivo inseguimento di Aubrey doppiando un Capo Horn investito da un tifone e su fino alle Isole Galapagos si trasforma in una specie di rivalsa, con la Acheron che fa diverse apparizioni misteriose lungo la rotta, come degli spettri per l'equipaggio superstite.

Nella storia compaiono molti dei personaggi di O'Brian, compreso Killick, l'arcigno famiglio di Aubrey (David Threfall) e il timoniere Barret Bonden (Billy Boyd, Pippin in "The Lord of the Rings").

I fan di O'Brian che sono tanto innumerevoli quanto colti, prestano particolare attenzione a questa produzione, incoraggiati dalla presenza di Weir e dall'ingaggio del premio Oscar Crowe nella parte del loro amatissimo Aubrey, ma sono anche preoccupati che Hollywood toglierà brillantezza e valore alla serie.

Il progetto prese l'avvio circa 10 anni fa, quando Tom Rothman, attualmente co-presidente della Fox Film Entertainment, lesse uno dei libri di O'Brian durante una piovosa vacanza nel Connecticut. E tormentò quello che all'epoca era il suo capo, il produttore Samuel Goldwyn Jr., affinché si accaparrasse i diritti sul film.

Dopo diversi anni di sviluppi infruttuosi per il film alla Disney, Goldwyn riacquistò i diritti e li diede a Rothman, allora a capo della produzione alla Fox. E Rothman contattò Weir, che è un fan della serie di O'Brian.

Tutti i primi tentativi di sceneggiatura erano stati adattamenti di "Master and Commander", ma fu un suggerimento di Weir cominciare con il 10° volume della serie. Crowe si disse subito entusiasta di lavorare con Weir, come lui australiano. Ma non conosceva i libri di O'Brian, e neppure si era portato la sceneggiatura che gli era stata mandata.

"Quando ne uscii ufficialmente lo scorso Dicembre, quel che mi teneva sveglio la notte era pensare, ma che sto facendo?" ha detto Crowe. "Voglio davvero rinunciare all'opportunità di lavorare con Peter Weir, qualcosa che mi sarei solo sognato di fare?"

Così lesse i libri e si innamorò di Aubrey (a tal punto da dichiarare di essere un po' arrabbiato per il modo in cui O'Brian ha trasformato il personaggio in qualcosa di simile ad un pagliaccio negli ultimi episodi). E convinse Weir e il suo co-sceneggiatore John Collee a dare maggior corposità al copione e ad aggiungere alcune scene, in paricolare un paio che mostrano il rapporto insegnante-studenti fra Aubrey e i giovani allievi della Surprise.

"Volevo che si evidenziasse la responsabilità di avere questi ragazzi a bordo," ha detto. 

Gli sceneggiatori dissero che stavano andando incontro alle critiche dei puristi di O'Brian. "La mia impressione è che finché ti mantieni aderente allo spirito del libro e allo spirito dei personaggi, sarai del tutto nel giusto," disse Rothman.

Tutti gli attori hanno dovuto frequentare una specie di campo scuola per apprendere i fondamenti della nautica, tutti tranne Bettany, il cui personaggio è poco in sintonia con il mare. "Non è tanto che mi sia stato dato il permesso di non frequentarlo quanto piuttosto che me lo sono preso io" ha detto. " Il campo sembrava troppo duro, per cui mi sono ritirato ed ho imparato a tagliare il pesce e come eseguire le amputazioni."

Gordon Laco, specialista navale e appassionato di O'Brian, è a capo di un team di tre consulenti tecnici. Ha detto di essere rimasto impressionato dall'impegno della produzione nei confronti della fedeltà storica, all'interno della lavorazione del film. Ci sono state lunghe discussioni sui dettagli, ha detto; ad esempio, a quali degli ufficiali della nave sarebbe stato consentito l'accesso alla cabina del comandante.

Un'altra discussione riguardava l'inflessione adatta ad Aubrey. Sono stati consultati degli storici e la loro opinione era che anche lo stesso accento australiano di Crowe andava bene come qualsiasi altro, ma l'attore ha rifiutato l'idea, temendo che il pubblico non lo avrebbe accettato. Disse di aver riflettuto sull'educazione ricevuta da Aubrey, quale risulta dai libri - cioè figlio di un affermato ufficiale della marina (1) - e ha deciso che Aubrey aveva probabilmente avuto un solido accento britannico da alta borghesia. 

Crowe sostenne che non gli interessava in modo eccessivo mantenersi fedele ai canoni di O'Brian. Se qualcosa sullo schermo funziona meglio, allora che sia così. "Per come la penso io, Patrick O'Brian è morto," ha detto. "E ad ogni modo, qui è un film che stiamo facendo.(2)"

C'era un qualcosa del comandante nel portamento di Crowe, sia davanti che lontano dalla cinepresa, durante la lunga giornata di riprese a Rosarito - una combinazione di sicurezza assoluta e garbata cortesia, sia che stesse facendo delle presentazioni quasi formali di altri membri del cast sia che si stesse mettendo ai piedi di una scomoda scaletta per aiutare le persone a salire su un barcone.

"Fai attenzione là," diceva, "l'ultimo gradino è alto."

Quando ha organizzato gli incontri domenicali di football per il cast e i lavoranti, un giocatore è rimasto sbalordito nel sentirsi dire che la vera ragione era allenarli per le scene dal carattere più fisico in mare. "Gli ho detto, 'Hey amico, è tutto per il lavoro,'" ha detto Crowe. "Qualsiasi cosa è per il lavoro."

Questo non era il Russell Crowe degli articoli sui tabloid, immusonito coi reporter e che si butta in scazzottate sotto gli effetti della birra in giro per il mondo. Il New York Post, le cui colonne del gossip danno frequenti notizie su Crowe, ha riportato a Marzo che all'attore "non importa un dannato accidenti di cosa chiunque pensi di lui." In Agosto il Daily News di New York ha detto che lui "si vanta della propria avversione per la stampa."

E soltanto nell'ultimo anno vi sono stati diversi pezzi riguardo ad uno scontro con urla e spintoni con un produttore televisivo della British Film Awards (per il quale si è scusato), un alterco con un fotografo che aveva scambiato per un paparazzo al party pre-Oscar, ed un presunto altro alterco con spinte con il musicista pop Moby. Il British Daily Star ha riportato che una campionessa di karate lo ha salvato quest'estate da una rissa da bar a Rosarito, mentre il Washington Post riportava di una donna che entrava per impedirgli di azzuffarsi con uno degli altri attori di "Master and Commander".

Ma Crowe ha detto che anche se non è certamente un santo, le voci sulla sua litigiosità hanno assunto vita propria.

"Sa, ci sono persone lì fuori che si definiscono giornalisti i quali non fanno quello che fanno i veri giornalisti. Si sostiene che io abbia fatto tutte queste cose e che sia stato in certi posti, e non è mai accaduto. E' come se ci fosse un altro tizio lì fuori e che sta facendo tutte queste pazzie.

"Di recente uno dei lavoranti è venuto da me e mi ha detto, 'Hei, ho letto questa storia che sei stato coinvolto in una zuffa in un bar sabato notte, ma poi mi sono ricordato che tu eri con me sabato notte.' Gli ho detto, 'Hei, amico, benvenuto nella mia vita.'"

Lui ha fatto un rapido cenno sull'intera faccenda.

"Non voglio dare l'impressione che mi dia fastidio o che vi dia troppa importanza," ha detto Crowe.

Eppure, ha aggiunto, c'è qualcosa di simile fra lui e il personaggio che sta interpretando, il comandante di marina la cui vita sulla terraferma è un intrico di debiti e passi falsi.

"In mare, è estremamente abile, ma sulla terra, è un vero disastro," ha detto Crowe. "Proprio come me, suppongo."

Le riprese sono iniziate il 17 giugno, con una programmazione di 18 settimane in Messico e una alle Galapagos. La HMS Rose, una fregata britannica non dissimile dalla ipotetica Surprise, era un museo galleggiante a Bridgeport nel Connecticut, quando i produttori l' hanno comprata e fatta arrivare a Baja passando per il Canale di Panama. Nel frattempo, la copia a grandezza naturale della Rose veniva fatta costruire nella stessa cisterna sull'oceano presso Rosarito in cui era stato filmato "Titanic".

Le riprese in mare sono state fatte al largo di Baja, usando la Rose, mentre le scene riservate sono state girate a Rosarito. Ed è stato qui, in un luminoso, limpido pomeriggio, che Russell Crowe stava occupando il suo tempo fra una ripresa e l'altra arrampicandosi su per il sartiame con un reporter in visita.
"Se la prenda comoda," ha detto. "Ha due mani e due piedi per attaccarsi alle funi. Deve solo muoverne uno per volta."

Con calma imperturbabile, ha scostato i lunghi riccioli biondi di Aubrey dal viso e ha detto di avere poca pazienza con quelli che non prendono il lavoro sul serio come lui. E si è irritato quando gli è stato chiesto se considerava il livello della recitazione di oggi alla stessa altezza di quello del passato.

"Che ne pensi di Daniel Day-Lewis, o Sean Penn o Robert Downey Jr.? ha detto. "Lavorano altrettanto bene quanto abbiano mai fatto gli altri. Solo che non accettano di stare al gioco."

Crowe non sembra avere molto attaccamento per il gioco - vale a dire cercare di dar lustro all'immagine e forgiare la carriera che consuma la maggior parte delle principali star.

Un sorriso felice gli ha attraversato il volto solo quando parlava del lavoro, come quando ha descritto le sue lotte per imparare a suonare il violino così da poter interpretare in modo convincente le scene dei duetti notturni nella cabina del comandante fra Aubrey al violino e Maturin al violoncello.

"Ho raggiunto un livello in cui so di poter produrre un bel suono," ha detto con orgoglio. (Anche Bettany ha studiato il violoncello, ma non prova nulla di altrettanto caloroso nei suoi confronti." E' uno strumento spaventoso," ha detto.

Con noncuranza, ha raggiunto con le braccia il bordo della piattaforma di legno - per farlo, si devono risalire di traverso gli ultimi sei piedi sfilandosi a fatica fin oltre il bordo, rimanendo sospeso sul vuoto con un angolo di 25 gradi - e vi si è issato sopra. Il reporter era bloccato qualche piede sotto.

"Nessuna fretta, amico," gli ha detto. "Ma solo un secondo. Si guardi attorno. E' proprio una vista stupenda da quassù."



1. Dalla 20th Century Fox è stato poi precisato che il padre di Jack Aubrey in realtà nei romanzi è un ufficiale dell'Esercito e non della Marina.
2. Nell'articolo c'è un'altra citazione incompleta. Quando Russell dice: "Per come la penso io, P. O'Brian è morto......" in realtà la sua frase continua con: "e per quanto i libri ci saranno sempre, non ce ne saranno però di nuovi; ma il mondo di O'Brian e i personaggi che ha creato possono continuare a vivere nei film. Tuttavia, perché un regista dovrebbe girare le storie riproducendole esattamente come sono nei libri? Si tratta di personaggi romanzeschi e, dopotutto, è un film quello che stiamo girando."
October 13, 2002

On the Seas Again, Guided by a Star

By RICK LYMAN

ROSARITO, Mexico

RUSSELL CROWE peeled off his British naval tunic, slipped a pack of cigarettes into his pocket and pulled himself onto the thick rigging running up the starboard side of the H.M.S. Surprise. "You want to go up?" he asked.

Say what?

The swaying web of horizontal ratlines and vertical shrouds converged on a wooden platform wrapped around the central mast, about 65 feet in the air. From down below, the platform looked the size of a slice of bread.

"The trick is to put one leg on either side of one of these thick vertical lines," Mr. Crowe said, swinging out over the blue-green water of the eight-acre oceanside tank at Fox Baja Studios, a half-hour drive south of the United States border on Baja California's Pacific coast. The Surprise, actually a life-size replica of a tall-masted frigate, was resting on an underwater gimbel capable of making it rock, sway and dart across the tank. "Then you hold onto that line and climb," he said.

With that, he scurried skyward, seeming oblivious to the height, while a platoon of nervous producers and publicists watched from below. "Oh, my heavens," one of them gasped. Following, a few feet behind, was an older, heavier and much less acrobatic newspaper reporter.

Mr. Crowe, 38, is playing Capt. Jack Aubrey — Lucky Jack, to the Surprise crew — in "Master and Commander: The Far Side of the World," an adaptation of Patrick O'Brian's widely beloved 20-volume cycle of seafaring sagas set during the Napoleonic Wars. The $120 million movie — which 20th Century Fox hopes to transform into a multi-chapter "Master and Commander" franchise — draws its central plot from the 10th book in the O'Brian cycle, "The Far Side of the World," although some characters and incidents will be borrowed from other installments, according to the producer Duncan Henderson. ("Master and Commander" is the title of the first novel in the series.) Mr. Crowe has expressed interest in continuing to play Aubrey, if the first movie succeeds.

The film will become one of Fox's major releases of 2003; whether in the summer or holiday season has not been decided.

Hollywood is on a binge of epic moviemaking at the moment. Baz Luhrmann is working up an "Alexander the Great" with Leonardo DiCaprio. Brad Pitt and Eric Bana will play Achilles and Hector in "Troy" for the director Wolfgang Petersen. And Vin Diesel is preparing to play Hannibal in a movie about the Carthaginian general who crossed the Alps on an elephant.

Indeed, "Master and Commander" is not even alone in its attempt to resurrect the seafaring genre. Disney is also in production on "Pirates of the Caribbean," a family-oriented swashbuckler based on the Disney theme park attraction.

Once one of Hollywood's most durable genres — back in the days when "Mutiny on the Bounty" was winning the best picture Oscar and Errol Flynn was packing them in as "Captain Blood" — the seafaring epic has fallen in recent decades, along with the western and other pre-science-fiction action forms, into a kind of Bermuda Triangle. Among the expensive shipwrecks were Roman Polanski's "Pirates" with Walter Matthau in 1986 and Renny Harlin's "Cutthroat Island" starring his wife at the time, Geena Davis, in 1995. When the latter bombed, many predicted that the swashbuckler would never rise again.

"It's really very depressing to think about," said Peter Weir, the director of "Master and Commander," as he contemplated the task of re-igniting audience interest in the genre. This soft-spoken, sun-reddened Australian director of such films as "Gallipoli" (1981) and "The Truman Show" (1998), added: "So I try not to think about it."

DESPITE the recent failures, however, Mr. Weir and his bankrollers at Fox are convinced that the time is right for sea epics to be reborn and that a new "Master and Commander" film series is the perfect vehicle for it. They point to the strong fan base for O'Brian, who died in 2000, the depth of fascinating historical detail in his stories and the recent advances in digital computer effects that allow filmmakers to recreate vanished eras more easily.

Mr. Weir's left hand, protruding from a rust-colored rain slicker, was covered with scribbles to remind him of ideas for the day's shooting. It had been his inspiration to base the first film in the series on the 10th book, which he felt had the cleanest, simplest plot line.

The book is but one volume in what are known as the "Aubrey-Maturin" novels — named for the captain and his closest friend, the ship's doctor and secret agent Stephen Maturin (played here by Paul Bettany, who was Mr. Crowe's Princeton roommate in "A Beautiful Mind"). The novel follows Aubrey's chase of an American warship around Cape Horn during the War of 1812. In Mr. Weir's version, the date is shifted to 1806 and the enemy transformed into a French super-frigate, the Acheron, in part because of nervousness about whether post-Sept. 11 audiences would feel uncomfortable cheering for the sinking of the Stars and Stripes. And the story begins not with Aubrey's political wheeling and dealing in Gibraltar but at sea, where the Surprise is attacked by the Acheron and barely escapes.

Thus, Aubrey's obsessive chase around a typhoon-tossed Cape Horn and up to the Galapagos Islands becomes one of payback, with the Acheron making several mysterious appearances along the route that spook the superstitious crew.

Many of O'Brian's characters appear in the story, including Killick, Aubrey's surly servant (David Threlfall) and the coxswain Barret Bonden (Billy Boyd, who plays Pippin in the "Lord of the Rings" series).

O'Brian fans, who are both legion and literate, have been especiallywatchful of this production, encouraged by the presence of Mr. Weir and the casting of the Oscar-winning Mr. Crowe as their beloved Aubrey, but also worried that Hollywood will tarnish and simplify the series.

The project began about 10 years ago when Tom Rothman, currently co-chairman of Fox Filmed Entertainment, read one of O'Brian's books during a rainy Connecticut vacation. He urged his boss at the time, the producer Samuel Goldwyn Jr., to pursue the movie rights.

After the film spent several years in unsuccessful development at Disney, Mr. Goldwyn reacquired the rights and took them to Mr. Rothman, by then the head of production at Fox. And Mr. Rothman approached Mr. Weir, who is a fan of the O'Brian series.

All of the earlier attempts at a script had been adaptations of "Master and Commander," but it was Mr. Weir's suggestion to start with the 10th book in the series. Mr. Crowe said he was immediately keen to work with Mr. Weir, a fellow Australian. But he was not acquainted with the O'Brian books, and not altogether taken with the script he was sent.

"When I'd officially walked away from it last December, what kept me up at night was thinking, what am I doing?" Mr. Crowe said. "Do I really want to give up a chance to work with Peter Weir, something I used to dream about doing?"

So he read the books and fell in love with Aubrey (to the point where he says he's a little angry over the way O'Brian transformed the character into something of a buffoon in the last few installments). And he convinced Mr. Weir and his co-writer John Collee to flesh out the script and add some scenes, particularly a couple showing Aubrey's teacher-student relationship with the young midshipmen on the Surprise.

"I wanted to show the responsibility of having these kids on board," Mr. Crowe said.

The filmmakers said they were steeling themselves for criticism from O'Brian purists. "My feeling is that as long as you are true to the spirit of the book and the spirit of the characters, then you'll be all right," Mr. Rothman said.

All of the actors went through a kind of boot camp of basic 19th-century seamanship, except Mr. Bettany, whose character is relatively unfamiliar with the sea. "It wasn't so much that I was given a pass as that I sort of took one," he said. "That boot camp looked like far too much hard work, so I backed off and learned about cutting up fish and how to perform amputations."

Gordon Laco, a tall-ship specialist and O'Brian enthusiast, leads the movie's three-man team of technical advisers. He said he had been impressed with the production's commitment to historical accuracy, within the confines of the moviemaking process. There have been long discussions about details, he said; for example, which of the ship's officers would have been permitted to use the captain's privy.

ANOTHER debate concerned the proper accent for Aubrey. Historians were consulted and said that Mr. Crowe's own Australian accent was as valid as any, but the actor rejected that idea, fearing that audiences wouldn't accept it. Mr. Crowe said he had thought about Aubrey's upbringing, as revealed in the books — he was the son of a successful naval officer — and decided that Aubrey had probably had a solid, upper-middle-class British accent.

Mr. Crowe said he was not overly concerned about maintaining fidelity to O'Brian's canon. If something works better on the screen, then so be it. "The way I figure it, Patrick O'Brian is dead," Mr. Crowe said. "And anyway, we're making a movie here."

There was something of the captain in Mr. Crowe's bearing, both on and off camera, during the long day of shooting in Rosarito — a combination of absolute confidence and polite correctness, whether he was making almost formal introductions of the other cast members or positioning himself at the bottom of a tricky ladder to help people onto a ferry barge.

"Be careful there," he'd say, "the last step is a big one."

When he organized Sunday football games for the cast and crew, one player was aghast when told that the real reason was to build them up for the physical scenes at sea. "I told him, `Hey mate, it's all about the work,' " Mr. Crowe said. "Everything is about the work."

This was not the Russell Crowe of tabloid reports, scowling at reporters and engaging in beer-fueled fisticuffs around the globe. The New York Post, whose gossip columns feature frequent items about Mr. Crowe, said in March that the actor "doesn't give a damn what anyone thinks of him." In August, The Daily News said that he "prides himself in his hatred of the press."

And in the last year alone there have been reports of a yelling and shoving match with the television producer of the British film awards (for which he apologized), an altercation with a photographer at a pre-Oscar party whom he mistook for a paparazzo, and an alleged shoving match with the pop musician Moby. The British Daily Star reported that a female karate champion saved him from a barroom brawl in Rosarito this summer, while The  Washington Post had a woman stepping in to restrain him from tussling with one of the other "Master and Commander" actors.

But Mr. Crowe said that while he is certainly no saint, the rowdy rumors about him have taken on a life of their own.

"You know, there are people out there who call themselves journalists who don't do what real journalists do," Mr. Crowe said. "I'm supposed to have done all these things or been places, and it never happened. It's like there's another bloke out there and he's doing all these crazy things.

"A guy in the crew came up to me recently and said, `Hey, I read this story that you were in a fight in a bar on Saturday night, but then I remembered that you were with me on Saturday night.' I told him, `Hey mate, welcome to my life.' "

He gave the whole subject a dismissive wave.

"I don't mean to give the impression that it bothers me or that I give it a whole lot of thought," Mr. Crowe said.

Still, he added, there is something similar about him and the character he is playing, the master seaman whose shore life is a tangle of debts and missteps.

"At sea, he is extremely able, but on land, he is pretty much hopeless," Mr. Crowe said. "Just like me, I guess."

Shooting began on June 17, the schedule calling for 18 weeks in Mexico and one more in the Galapagos. The H.M.S. Rose, a British frigate not unlike the fictional Surprise, was a floating museum in Bridgeport, Conn., when the filmmakers bought it and had it sailed through the Panama Canal to Baja. Meanwhile, the full-scale replica of the Rose was built in the same oceanside tank where "Titanic" was filmed in Rosarito.

The shots at sea were done off Baja, using the Rose, while more intimate scenes were filmed in Rosarito. And it was here, on a bright, cloudless afternoon, that Russell Crowe was occupying his time between shots by climbing high in the rigging with a visiting reporter.

"Take your time," he said. "You've got two hands and two feet connecting you to the ropes. Only move one at a time."

Unabashedly confident, Mr. Crowe brushed Aubrey's long, blonde locks from his face and said that he had little patience for those who did not take the work as seriously as he did. And he chafed when asked if he considered the state of film acting to be as high today as it has been in the past.

"What about Daniel Day-Lewis, or Sean Penn or Robert Downey Jr.?" he said. "They're doing work as good as anyone has ever done. They just don't play the game."

Mr. Crowe does not seem to have much affection for the game — the image burnishing and career shaping that consume most major stars.

A happy smile spread across his face only when he talked about the work, such as when he described his struggles to learn the violin so that he could convincingly play the scenes of late-night duets in the captain's cabin between Aubrey on violin and Maturin on cello.

"I have gotten to the point where I know that I can make a beautiful sound," he said, proudly. (Mr. Bettany also studied the cello, but has no such warm feelings for it. "It's a ghastly instrument," he said.

Casually, he reached his arms around the edge of the wooden platform — to do this, one must traverse the final six feet by climbing out and around the edge, hanging back out over empty space at a 25-degree angle — and pulled himself on top. The reporter stalled a few feet short.

"Don't worry, mate," he said. "But just take a second. Look around. It's quite a wonderful view from up here."  

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