Counting Crowes
Di Benjamin Svetkey
EW ENTERTAINMENT WEEKLY, 04 gennaio 2002
MEDITABONDO RAGAZZACCIO E BRILLANTE ATTORE. SCATENATORE DI
INFERNO E SUSCITATORE DI BATTICUORI. GIOCATORE E POETA. LA POLIEDRICA STAR
DI “A BEAUTIFUL MIND” CI CONCEDE UN PEZZO DI SE STESSO.
In “A Beautiful Mind”, Russell Crowe interpreta un genio matematico
che trova messaggi segreti nascosti nel testo altrimenti innocuo di
ritagli di riviste e quotidiani. Se egli guardasse quest’articolo, per
esempio, sarebbe convinto che sia zeppo di codici segreti, che le sue
parole siano criptate con una serie di informazioni segrete.
In effetti, in questo caso, non avrebbe del tutto torto. In questa
storia vengono divulgate informazioni segrete di un certo tipo, sebbene
nessuna sia nascosta, tanto meno criptata. Le sue pagine contengono, ad
esempio, documentazione segreta su come Crowe si sia preparato per la sua
interpretazione di John Forbes Nash jr. - un ruolo basato sul racconto “al-
di- là- della- fantasia” del matematico di Princeton ancora vivente
che, nonostante una battaglia pluridecennale con la schizofrenia
ossessiva, alla fine ha vinto un premio Nobel per l’Economia.
E’ un ruolo, apparentemente che Crowe è nato per interpretare. “Non
è del tutto diverso da Nash,” suggerisce il regista Ron Howard, che ha
passato tre mesi a girare il film con l’attore notoriamente meticoloso.
“E’ notevolmente intelligente e possiede questa sicurezza di sé che
potreste definire arroganza - tutte qualità che si riteneva Nash
presentasse.” Poco stupore, quindi, che l’ultimo lavoro di Crowe stia
già generando il diffondersi di voci su un futuro Oscar che non si
sentiva da, ebbene, da quando egli ha vinto per “Gladiator” l’anno
scorso ed è stato nominato per “The Insider” l’anno prima.
Ma anche altri segreti vengono rivelati nell’intervista qui sotto
(realizzata ai primi di dicembre nella suite di Crowe all’Hotel Bel-Air),
con la prestante star trentasettenne dall’aria trasandata che consente
di gettare un raro sguardo in una mente che è qualche volta splendida,
spesso turbolenta, ma mai minimamente noiosa.
ENTERTAINMENT WEEKLY Ron Howard dice che tu potevi essere mutevole sul
set ma che per il resto il tuo comportamento era “esemplare”. Dice che
tu fai molte “domande buone e complicate”. Un notevole elogio se si
considera quello che altri registi hanno detto di te. Hai la reputazione
di essere un po’ difficile.
RUSSELL CROWE Una reputazione costruita soprattutto da persone
malfidate, che trovano le mie domande minacciose.
EW E Howard invece no?
CROWE Non c’era niente che non potessimo discutere. Le linee di
comunicazione erano completamente aperte. Non succede in tutti i film. In
effetti, questo è stato il primo.
EW Quindi devi essere del tutto soddisfatto della tua interpretazione.
CROWE Io dico sempre che ho realizzato 24 interpretazioni insufficienti
e che aspetto il tempo della mia vita in cui farò qualcosa che penso sia
valido.
EW Sei insoddisfatto di tutte le tue interpretazioni in tutti i tuoi
film? Anche negli ultimi tre o quattro?
CROWE C’è sempre qualcosa che puoi fare meglio, qualcosa che forse
non hai scoperto abbastanza. Ma se fai qualcosa che credi veramente sia
perfetto, allora quello deve essere l’ultimo film che fai. Se non è una
ricerca, se non pensi a te stesso come ad uno studente della forma d’arte,
allora dovresti fermarti a farlo.
EW Allora, come studente della forma d’arte, come ti sei accostato al
ruolo di John Nash? Hai visitato cliniche psichiatriche per le ricerche?
CROWE No. Non mi piace l’idea di tormentare la gente. Ci sono un
sacco di altri modi per ottenere quel tipo di informazione senza invadere
la privacy delle persone. Specialmente per uno come me, che passa così
tanto tempo a dire alle persone di andare a farsi f****** e di stare fuori
dalla mia vita. La ricerca è osservazione, non, sai, infilare le dita
nell’ombelico delle persone (n.d.t. come dire “infilare il naso nella
vita privata di qualcuno).
EW Ma hai incontrato davvero il vero Nash?
CROWE Non all’inizio. Aveva risposto a delle domande specifiche su un
video-tape. Non volevo far pressione su di lui sedendogli direttamente di
fronte, non per qualche reputazione che io ho, ma soltanto perché io sono
quello che lo interpreta. Ma alla fine è venuto sul set e ci siamo
incontrati. Gli ho fatto una semplice domanda per rispondere alla quale ha
impiegato 15 minuti.
EW Qual’era la domanda?
CROWE Se voleva una tazza di caffè o una tazza di tea. Abbiamo finito
per usare parte della sua risposta nel film. C’è una scena in cui
qualcuno mi chiede se voglio una tazza di tea e io comincio a borbottare
sul fatto che non so che tipo di tea servono, se è o meno adatto per il
mio palato, se abbia la densità di aroma che mi piace.
EW Ho sentito che hai indossato unghie finte per far apparire le mani
più lunghe.
CROWE Erano false solo i primi tre o quattro giorni. Ho finito di far
crescere le mie durante il periodo delle prove. Ron Howard aveva questo
video di Nash che teneva una lezione ed io ho visto il modo in cui usava
il gesso sulla lavagna.
Le sue dita erano lunghe e affusolate e le mie non lo sono, così mi
sono fatto crescere le unghie. Non è una cosa visibile, non la puoi
vedere nel film. Era per farmi sentire più simile a Nash nell’interpretazione.
Perché il fatto è che se hai le unghie lunghe devi stare più attento a
come prendi le cose, a come tocchi le cose. Ti costringe ad essere un po’
più aggraziato con le mani
EW “A Beautiful Mind” è basato sulla biografia di Nash di Sylvia
Nasar, ma c’è tanto materiale nel libro che non hanno inserito nel
film. C’è qualcosa che ti dispiace di avere perduto?
CROWE Una certa audacia nella sua sessualità.
EW Intendi dire la supposizione nel libro che possa avere avuto
tendenze omosessuali?
CROWE Esattamente. E quello era un grande interrogativo per noi. Fino a
che punto spingerci in questo. Era attinente al suo carattere ma non
volevamo lasciar capire che ci fosse qualche possibilità che la
schizofrenia e l’omosessualità siano correlate. Sarebbe ridicolo.
EW Quindi avete deciso di non metterlo nel film?
CROWE Oh, ma c’è. Dipende da come lo guardi. C’è una scena in cui
Nash sta percorrendo un corridoio a Princeton e fissa intensamente un
giovanotto che cammina verso di lui. La comparsa passa e va, wow, che cos’era?
Non hai bisogno di un’intera scena per ogni cosa - ci sono dei piccoli
accenni che puoi fare.
EW Jennifer Connelly, che impersona la moglie di Nash, Alicia, dice che
“è crollata per un mese” dopo il film. Dice che le ha preso più di
quanto pensasse mentre girava. Hai avuto la stessa esperienza?
CROWE C’era una certa intensità, le lunghe ore, l’argomento. Ma
non lavori ogni giorno fino allo stesso estremo. L’idea romantica che
porti il ruolo a casa con te - per me sono balle.
EW Ma Ron Howard dice che hai avuto gli incubi mentre giravi il film.
CROWE Mi infastidisce che Ron ne abbia fatto una faccenda pubblica, ma
l’ha fatto da un punto di vista molto innocente. Nel periodo in cui
giravamo non riuscivo a dormire molto bene. Ma non era un gran problema.
Non mi dava le allucinazioni.
EW Okay, forse questo lo farà, ho qui delle citazioni su di te da
parte degli altri, forse meno fiduciosi registi con cui hai lavorato.
CROWE Okay.
EW Sam Raimi, che ti ha diretto in “The Quick and the Dead” (Pronti
a morire) è stato citato per aver detto “Il problema nel lavorare con
Russell è che ha sempre una buona idea. E non ha alcun tatto.”
CROWE Noi…, noi stiamo parlando di Raimi cinque o sei anni prima che
capisse l’importanza della narrativa. Raimi si avvia ad essere uno dei
grandi registi di questo secolo, lo credo veramente. Ma è soltanto
arrivato al punto in cui il sangue e le teste che esplodono sono meno
importanti della storia che sta raccontando.
EW Eccone un’altra: “Russell è l’attore più rude che io abbia
mai incontrato. E’ anche il più impegnato. Quindi se vuole sopraffarmi
e poi darmi la più sensazionale ripresa di tutti i tempi, non me ne
importa” Questa è di Geoffrey Wright….
CROWE E’ un idiota….
EW Ma ha fatto un film bellissimo - quello in cui interpreti un
neo-Nazi skinhead in Australia. Non è stata una grande interpretazione
esplosiva per te?
CROWE Si, ma lui va facendo citazioni basate su quel film da 10 anni.
Voglio dire, ho fatto un film con lui chiamato Romper Stomper, per girare
il quale ci sono voluti 28 giorni. Ho conosciuto Geoffrey Wright per otto
settimane nella mia vita, nel 1991, okay? Quindi non ha alcun diritto di
fare citazioni basate su quell’esperienza.
EW Okay, l’ultimo: Taylor Hackford ha lamentato pubblicamente che “Proof
of Life” non ha mai avuto una chance al botteghino perché non poteva
competere con la tua vera relazione sentimentale con la tua costar, Meg
Ryan.
CROWE Può sostenerlo, ma io penso che lui sia fondamentalmente un
debole come uomo. Voglio dire, è proprio moralmente sciocco che dica
questo perché ogni singolo giorno ho fatto quanto più potevo per lui.Se
non ha la capacità di sentire ciò che sto dicendo o di sentire ciò che
altre persone stanno dicendo, se vuole assumere la posizione di chi è al
di sopra di ogni suggerimento, allora io non so che dire. Sai, preferirei
non dover più fare un altro commento sul Signor Hackford durante la mia
carriera.
EW Che ne pensi di parlare di Meg Ryan?
CROWE Della relazione?
EW Si, è il classico dilemma da movie-star, non è vero? Come vivete
le vostre vite private quando siete due delle persone più osservate del
pianeta?
CROWE Con attenzione. Ma il fatto è , come puoi negare a te stesso
qualcosa che era assoluto e appassionato e gigantesco? Ci siamo
innamorati. Succede - grazie a Dio. E’ stato un periodo incredibilmente
intenso della mia vita e ovviamente della sua vita. E’ una persona
magnifica. Semmai, le devo delle scuse per non essere stato flessibile
come invece avrei potuto essere. Non penso che farò più quest’errore.
EW Ti riferisci al fatto di non lasciare la tua fattoria in Australia
per stare con lei a Los Angeles?
CROWE Vedi, qui mi sto mettendo in un terreno difficile. Quello che ti
ho appena detto è più di quanto abbia mai detto pubblicamente, ma non è
abbastanza. Nero su bianco sulla carta non sarà mai grande abbastanza da
esprimere quanto enorme e importante quella relazione sia stata per me.
Quanto importante lei sia ancora per me. Ma non voglio dire altro perché
non sono veramente affari di nessuno.
EW Tutto questo curiosare nella tua vita personale - non fa parte della
questione Faustiana di quando diventi una movie star? Rinunci alla tua
privacy?
CROWE La questione è in continue nuove trattative. Penso che ci sia un
punto in cui posso ancora lavorare ai massimi livelli senza avere tutta
quest’altra roba. L’unico film che ha fatto di me foraggio da tabloid
è “Gladiator”. Gli altri film hanno avuto un alto livello di risposta
della critica, ma questo non sarebbe avvenuto senza “Gladiator”. E
sarei sorpreso se avessi un secondo film che diventi altrettanto una parte
dello spirito dei tempi. Quindi prima o poi l’attenzione scemerà.
EW Ma ci sono state anche alcune ovvie faccende personali che hanno
fatto di te foraggio da tabloid.
CROWE Ma non avrebbe avuto importanza senza “Gladiator”. Nessuno se
ne sarebbe preoccupato. “Gladiator” era in una categoria del tutto
differente. E nessuno lo prevedeva. Il giorno prima che il film uscisse
nelle sale la gente mi dava ancora leggere pacche sulla spalla e mi
incoraggiava: “E’ okay. Potresti ottenere un altro lavoro (n.d.t.
intende un’altra “parte”)”.
EW E hai finito per vincere un Oscar per esso. A proposito, sembravi un
po’ teso sul podio quella notte. Eri inquieto?
CROWE Probabilmente più carico di adrenalina di quanto sia mai stato
in vita mia.
EW Il prossimo sarà più rilassato.
CROWE Se. Se ci sarà un prossimo.
EW Sostanzialmente stai dicendo, però, che non ti senti del tutto a
tuo agio ad essere una star del cinema, o almeno ad essere famoso.
CROWE Tutta questa roba, questa mia persona pubblica -- lo chiamano l’uomo
selvatico - non serve a niente. Non mi rende niente di più che un
richiamo per il botteghino. E’ la qualità del mio lavoro che fa venire
alla gente la voglia di andare a vedere i miei film. Tutto il resto è
superfluo. Tutta la roba da National Enquirer, le punzecchiature nelle
colonne del gossip che cercano di sminuirmi collegandomi a qualcuno
sessualmente o in altro modo - - tutto questo è m***a. E’ del tutto
negativo ed è veramente deleterio per quello che faccio. Perché adesso
quando cammino in una stanza, tutta questa roba viene con me. Tutto questo
bagaglio che non a niente a che vedere con la realtà. Voglio dire, guarda
i quotidiani dell’ultimo paio di settimane. Pare che ci sia stato il
fuggi- fuggi nella mia fattoria.
EW C’è stato?
CROWE No, non è vero, amico, ma è sui quotidiani. C’è stato anche
tutto un sacco di m***a sul mio acquisto di una villa in Toscana. Non sono
mai stato in Toscana, tanto quanto invece mi piacerebbe andarci. E i miei
veri possedimenti Italiani sono inesistenti.
EW Quindi tutte le storie nelle colonne del gossip sono false?
CROWE Anche quando sanno la verità su una storia, la truccano, se la
verità non gli conviene. Questa faccenda su Courtney Love, per esempio.
Non c’è stata nessuna relazione sessuale.
EW Recentemente hanno riportato che lei ha detto che tutto quello che
voi due avete fatto quella notte dopo i Golden Globes è stato di tornare
alla tua suite…
CROWE Una camera, in realtà…
EW … e scrivere versi e piangere.
CROWE Lei è una f*****a - - bene, okay. Questo non è neanche
necessariamente al 100% azzeccato. Lei stava passando un brutto momento.
Io ho un animo sensibile, quindi ci siamo seduti e abbiamo trovato il modo
in cui lei potesse esprimere ciò che provava, vale a dire scrivendolo. Ed
è arrivata ad un punto in cui ciò che stava scrivendo era davvero
sconvolgente. Ma era geniale. Lei è una poetessa. Ha tantissimo dentro di
lei, se solo si concentrasse sul lavoro. Ho sempre trovato un sacco di
tempo per lei fino all’inizio di quest’anno quando lei ha attaccato
verbalmente una persona a me amica , quindi ora la vedo sotto una luce
diversa.
EW Ti riferisci agli Oscar, quando hai portato la tua ex-ragazza
Danielle Spencer e Love ha fatto una scenata battendo sul finestrino della
tua limousine?
CROWE Si. E anche al fatto che non ha dichiarato “No, non è stata
una relazione sessuale” se non 10 o 11 mesi più tardi. Questo mi ha
dato fastidio. E’ rimasta incinta e ha avuto un aborto o qualcosa del
genere, quindi hanno scritto che doveva essere mio, giusto? Lei non si è
esposta a dichiarare che non era possibile dato che non c’erano stati
rapporti sessuali. E il fatto è, che io non credo che sia da gentiluomo
chiamare i media per negare una relazione sessuale. Tanto per cominciare,
è indelicato. Comunque, tutti i giornali che hanno scritto su questa
storia (sul fatto che ero io il padre) sapevano che non era vero. E lo
hanno scritto lo stesso.
EW All’epoca sui giornali si è scritto molto anche sul complotto per
il rapimento. Avevi agenti della FBI che ti seguivano ai Golden Globes .
Hanno mai preso i responsabili?
CROWE Non ne posso sinceramente parlare. Tutto quello che posso dire è
che è stato parzialmente fermato. C’erano due fonti di minacce, una
delle quali è stata bloccata e l’altra è ancora in sospeso. La cosa
più strana di ciò è stata aspettare i premi con 12 ragazzi vestiti
tutti alla stessa maniera con gli auricolari e non potere spiegare il
perché. La gente pensava, “ Ma chi crede di essere - - Elvis?”
EW Non per entrare troppo nel personale, ma volevo farti alcune domande
sul periodo della tua maturazione.
CROWE Ho in progetto di farlo presto.
EW Sei nato in Nuova Zelanda, ti sei trasferito in Australia quando
avevi 4 anni, e poi hai avuto la tua prima particina a 5?
CROWE Ne avevo 6, nel 1970. Era uno show televisivo australiano
chiamato Spy Force. I miei genitori fornivano i pasti sul set e in
sostanza mia madre mi offrì spontaneamente. Ero uno dei circa 20 o 30
orfani che stavano per essere assassinati durante la Seconda Guerra
Mondiale e agenti segreti australiani arrivano e ci salvano. Cosa
piuttosto buffa, io non c’ero nell’ultima scena perché mi ero così
annoiato che avevo preso uno dei fucili finti ed ero scappato tra i
cespugli da solo per tre ore.
EW Facendo passare momenti difficili ai registi già allora.
CROWE Si, ma è stato allora che ho scoperto che volevo essere un
interprete.
EW Ma volevi essere un musicista, no? Lo fai ancora. Ti esibisci ancora
con la tua band 30 Odd Foot of Grunts.
CROWE E’ una questione difficile, perché non ne ho bisogno. A me
basterebbe mettere le mie canzoni sulla carta o registrarle da solo, senza
che questo diventi una cosa pubblica. Ma ho un gruppo di persone che fanno
parte di questa band da 17 anni. E la sola cosa che dà loro un palco per
il loro lavoro è anche la sola cosa che impedisce loro di essere presi
sul serio: io.
EW Hai avuto un primo nome d’arte musicale in Australia come Russ le
Roq.
CROWE Le Roq, esatto. Suonavo rockabilly nei nightclub anni ’50.
Potevo molto facilmente scrivere canzoni da ragazzo, ma non mettevo niente
di me stesso. Era come scrivere jingle per la pubblicità. Era tutta
spazzatura ma mi permetteva di esplorare me steso senza essere me, se
capisci quello che intendo dire.
EW Hai fatto un singolo allora chiamato “I Just Wanna Be Like Marlon
Brando” (Voglio proprio essere come Marlon Brando). Ricordi i versi?
CROWE Si, certo.
EW Sentiamone alcuni.
CROWE Vaff*****o.
EW Mi domando se hai scritto la canzone perché da ragazzo volevi
veramente assomigliare a Marlon Brando. Dopo tutto qui c’è un’ovvia
ironia…
CROWE Non avevo neppure mai visto un film di Marlon Brando quando ho
scritto quella canzone. Avevo 16 anni. Ho scritto la canzone come una
battuta su un ragazzo che conoscevo all’epoca. Ma Brando era un attore
colossale: lo è ancora. La prima volta che ho visto “Fronte del porto”
sono andato subito a vedere “Un tram che si chiama Desiderio”. E stato
allora che ho cominciato a comprendere cos’era lui. Dava alle cose un
livello che era al di fuori della norma. E poi avete avuto De Niro dopo di
lui. Il livello sta ancora cambiando. Voglio dire, dopo quello che De Niro
ha fatto con “Toro scatenato” un assoluto impegno con la tua
interpretazione cinematografica è il punto di partenza. E’ un dato
prestabilito.
EW Che ne pensi del famoso suggerimento di Laurence Olivier a Dustin
Hoffman: “Caro ragazzo, perché non provi a recitare?”
CROWE Sai, f*****o lui. Voglio dire, so di che cosa sta parlando. Devi
avere obiettività in ciò che stai facendo. Ma Olivier è di una scuola
precedente alla recitazione con il Metodo quindi non si è mai bagnato i
piedi. Ha mantenuto una certa distanza dalla sua interpretazione ecco
perché a me non sta bene ciò che ha fatto. Io mi sarei probabilmente
trattenuto e incredibile a quei tempi - voglio dire, è uno il cui
intelletto è una montagna e lo rispetto assolutamente - ma quella frase a
Hoffman mi ha sempre infastidito. Tutto quello che Hoffman stava tentando
di fare era impegnarsi, sai? Avrebbe dovuto essere lodato per questo.
EW Qualche ruolo dovrebbe essere più facile da realizzare rispetto ad
altri.
CROWE Richiedono tutti impegno. Qualcuno giorni fa mi stava dicendo che
la mia interpretazione in “The Insider” e in questo nuovo film gli era
piaciuta più di quella in “Gladiator”. Ho detto “Aspetta un
secondo, amico. Gladiator era una interpretazione totalmente realizzata
dal punto di vista emozionale. Di tanto in tanto dovevamo lottare con
delle tigri, va bene, ma il percorso emozionale di quest’uomo è il
motivo per cui la gente lo ha amato.”
EW Ma quando ogni ruolo richiede un impegno alla De Niro , come scegli
i tuoi film? Ogni scelta diventa estremamente importante.
CROWE E’ una questione di pelle d’oca, amico. Leggo il maledetto
copione. Se comincio ad andarci in profondità, allora mi viene
letteralmente la pelle d’oca. Ho una reazione fisica ad esso e quello è
il film che faccio. Ecco perché sono così imprevedibile quando sto per
fare il successivo. Non vado a cercare un certo tipo di film. Non dico:
“Okay, ora voglio essere in un film in cui indosso la toga.”
EW Forse adesso è il momento di citare un’altra di quelle voci
fastidiose: che sei sul funto di comparire in una versione per il grande
schermo di “Hogan’s Heroes” (Gli eroi di Hogan).
CROWE Ne ho parlato con Brian Grazer (produttore di A Beautiful Mind) ,
che sta tentando di ottenere i diritti. Non ci sono legato. Non ho letto
un copione. Ma parlavamo di farlo più tipo “Stalag 17” o “The Great
Escape”. Un film serio sui prigionieri di guerra.
EW Hai visto “Hogan’s Heroes” alla TV australiana?
CROWE Si, certo. Il tipo che impersonava Newkirk (Richard Dawson) era
sorprendente. La sua inflessione era perfetta.
EW Hai mai avuto la pelle d’oca per un copione e non hai ottenuto la
parte?
CROWE Molte volte. Ma che si f*****o. Peggio per loro.
EW Dinne uno.
CROWE Ho davvero amato il copione di “Shakespeare in Love”. E’
stato uno dei sette copioni che Harvey Weinstein (capo della Miramax) mi
ha mandato. All’epoca avevo un rapporto molto aggressivo con Harvey,
dovuto soprattutto a lui. Mi voleva far firmare un contratto per quattro
film che non mi avrebbe dato il controllo dei personaggi che avrei
interpretato. Per qualche ragione non capiva perché io non la
considerassi una buona idea. Quindi mi mandò questi copioni per
dimostrarmi che lui era quello con il materiale migliore. Io gli feci il
mio commento per ognuno di essi e lui: “ Chi c***o credi di essere?”
Scuoteva la testa, dicendo: “Tu non andrai da nessuna parte in quest’affare”.
Penso che la cosa che lo faceva in******re era il fatto che io li avessi
veramente letti tutti e sette. Ma la sceneggiatura su Shakespeare era
fantastica, per cui incontrai l’Inglese che era coinvolto all’epoca -
un grande filmmaker, in realtà, ma che si f***a pure lui -, e disse che il suo istinto gli diceva che io non ero quello
giusto per il personaggio. Io gli dissi che il suo istinto era f*****a
m***a. Ovviamente non la prese molto bene.
EW Non riesco a immaginare perché.
CROWE Si….hey, cosa ti sta cadendo dalla tasca, amico?
EW Una Tic Tac. Ne vuoi una?
CROWE Pensavo fosse droga.
EW Già, come se mi fossi caricato per fare questa intervista.
CROWE Bene, avresti dovuto farlo. Sai, si presuppone che il tizio che
stai intervistando sia un gran f**********.
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