Russell Crowe - La Stampa - traduzioni

 

Intervista a Russell Crowe al Tonight Show con Jay Leno il 13 dicembre 2001

la traduzione e' a cura di Luisa tanisluis@vivacity.it

il testo e' stato trascritto da Maximumcrowe, dove troverete anche alcune immagini dell'intervista.

 

THE TONIGHT SHOW WITH JAY LENO

(13 dicembre 2001)

 

Jay Leno: Il mio primo ospite ha vinto quest’anno l’Academy Award per la sua interpretazione in Gladiator. Ora è il protagonista di A Beautiful Mind. Si parla già di Oscar. [Scherzando] chi scrive questo genere di cose? Ma mi piace. Ma è davvero un film fantastico. Esce a Los Angeles e New York il 21 Dicembre e più tardi nelle altre città. Salutiamo l’uomo che è appena arrivato. Russell Crowe!

[applausi e urla]

Russell entra e abbraccia calorosamente Jay. Russell saluta il pubblico.

Jay: è un piacere vederti amico

Russell: come stai amico?

Jay: nessuno è mai arrivato così all’ultimo minuto. Ero al telefono con lui durante l’ultima pausa pubblicitaria [Jay finge di parlare al telefono] e dicevo “dove sei?” [fingendo di essere Russell] “sono giù in strada”. Sei appena arrivato, la macchina è ancora accesa.

Russell: uh-huh

Jay: ti sei fiondato attraverso la porta.

Russell: uh.huh. Sono arrivato al pelo. Comunque se sei puntuale, sei puntuale. [Russell guarda il pubblico per sollecitarne l’approvazione]

[Il pubblico urla]

Jay: è vero. Allora, come va? Cosa stai combinando?

Russell: il tizio dello scooter è venuto prima di me?

Jay: no, non abbiamo parlato con il tizio dello scooter.

Russell: vedi, avevi un sacco di tempo. Hai ancora tutto un blocco con lui.

Jay: sì, è vero. Abbiamo tutto un altro blocco.

[Russell finge di alzarsi per andarsene]

Jay: ora dimmi cosa stai facendo ultimamente. Mi pare di capire che sta cambiando cittadinanza. Ho letto bene?

Russell: sì, ma non necessariamente. Vedremo come andrà. Volevo partecipare alle ultime elezioni federali. Sai, uhm, e davvero sento… in Australia... sono nato in Nuova Zelanda ma ho vissuto più di due terzi della mia vita in Australia, così… be’, molto più di due terzi… probabilmente tre quarti, dammi un pezzo di carta, sono un matematico.

Jay: potrebbe essere tre ottavi.

Russell ridacchia

Jay: quanto è lontana la Nuova Zelanda dall’Australia?

Russell: be’, vedi, dove sono nato è più vicino a dove vivo adesso, rispetto a qualcuno che vive dall’altra parte dell’Australia rispetto a dove vivo io. Quindi è un po’, un po’…

Jay: cosa stai dicendo???

[risate]

Russell: be’, guarda…. [inizia a spostare le tazze di caffè sulla scrivania di Jay per far capire]

Jay: hai bevuto mentre venivi qui, è questo che è successo, vero?

[il pubblico ride]

Russell: pensa di essere l’Australia [mette una tazza davanti a Jay]

Jay: OK, questa è l’Australia

Russell: tu sei l’Australia e questa è la Nuova Zelanda… [mette la seconda tazza]

Jay: OK

Russell: ma l’Australia è una paese grande [mette una scatola dietro alla tazza che rappresenta l’Australia per renderla più grande] quindi, in un certo senso dove sono nato io a Wellington è più vicino a dove vivo adesso, sulla costa est dell’Australia, rispetto a qualcuno che è nato a Perth [indica le tazze per illustrare il ragionamento]. Vedi.

Jay: sì, ma questo è un altro paese.

Russell: sì lo so, ma ci sono solo due paesi nel Pacifico meridionale e penso che semplicemente dovremmo calmarci un pochino, sai. Ci sono solo due paesi là, quindi, sai, perché preoccuparsi di essere così pedanti al riguardo. Ma il fatto è che io non posso avere un ruolo attivo sai, sostanzialmente poter votare.

Jay: sì

Russell: senza essere cittadino australiano.

Jay: oh, capisco

Russell: e così è questo il motivo per cui è venuta fuori ed è decisamente una cosa che ho nella testa da molto tempo, ma devo essere sicuro che vada bene a tutta la famiglia e quel discorso non si farà fino a dopo Natale.

Jay: l’esame è molto difficile? Voglio dire, devi sapere che la Foster’s è una birra e quel genere di cose. Cioè, è la stessa cosa… [risate] Voglio dire, non so cosa i cittadini australiani…

Russell [scherzando]: E’ un esame molto particolare perché se lo passi - ti bocciano. Devi rispondere correttamente a meno del 50% per essere accolto.

Jay [ridendo]: oh, capisco.

[il pubblico ride]

Jay: oh be’, ora ti accoglieranno a braccia aperte. Allora, sei tornato al ranch? Come vanno le cose al ranch?

Russell: abbastanza bene in effetti - un po’ di costruzioni e cose varie in corso.

Jay: sì

Russell: le mucche stanno bene

Jay: Ma tu vai lì e lavori davvero? Lavori la terra, maneggi il terriccio, lavori col bestiame?

Russell: sì. [il pubblico ride] Faccio quello che posso in quel momento, sai? Ma con gli animali non è una cosa quotidiana. Voglio dire, bisogna disinfestarli e roba simile ogni due o tre mesi.

Jay: Le disinfesti? Cosa vuol dire?

Russell: le annaffi con dei medicinali contro varie malattie che potrebbero prendere, sai?

Jay: sì

Russell: e abbiamo molti insetti là, una volta era una foresta pluviale, quindi ci sono molte zecche. Zecche della paralisi e cose simili che possono fare loro male. Quindi devi mettere della roba sul dorso e tutto, che faccia staccare le zecche.

Jay: caricano mai?

Russell [scuote la testa con aria incredula]: l’ho letto anch’io. [ride] Voglio dire, stai parlando di un piccolo branco di mucche che noi addestriamo ad un livello ridicolo. Così non caricano, sai.

Jay: quindi non…

Russell: voglio dire, stai parlando di mucche che arrivano quando le chiami.

[risate dal pubblico]

Russell: Sai, ce ne sono 350 e tu chiami “Hey” [Russell finge di chiamare le mucche] e loro fanno [imita le mucche che muggiscono e che gli vanno incontro].

[risate dal pubblico]

Russell: e arrivano. Sai?

Jay: quindi in effetti non caricano

Russell: No. E la questione è - e c’è stato questo articolo riguardo al tizio che - uno dei miei aiutanti…

Jay: è quello che ho letto, sì.

Russell: e in tutta la fattoria - 750 acri, 350 mucche, ci sono in realtà 2 ragazzi [ridacchia]. Quindi uno dei miei aiutanti - ma la questione è - sai è stato incornato da una mucca.

Jay: incornato da una di queste mucche che camminano

Russell: sì. A quanto pare. [il pubblico ride] Secondo i giornali.

Jay: quindi la mucca sta arrivando così. Molto lentamente. [Jay imita il modo in cui Russell ha mostrato il movimento delle sue mucche]

[risate]

Russell: avrebbe dovuto correre dalla mucca e urlare “Incornami!”

[risate]

Russell: comunque, ma la questione è che io allevo bestie Angus. E questo è un piccolo appunto per i giornalisti che se sono venuti fuori con questa meravigliosa storia - le bestie Angus non hanno le corna.

[il pubblico ride]

Jay: allora deve essere stato particolarmente doloroso. [Russell ride]. Deve essere anche peggio. Essere incornato da una mucca senza corna. Terribile. OK - facciamo una pausa, vi schiarite le idee e saremo ancora con Russell Crowe subito dopo questo.

[pubblicità]

Jay: bentornati alla nostra chiacchierata con Russell Crowe [il pubblico applaude e urla] che è appena arrivato alcuni minuti fa. Ora, cosa hai fatto tutto il pomeriggio per essere in ritardo? Sono curioso. Cosa stavi facendo?

Russell: stavo venendo qui in macchina

Jay: solo? Stavi…

Russell: abbiamo questa meravigliosa cosa di L.A. che…

Jay: aspetta, a che ora sei partito? Sii onesto.

Russell: 4,15

Jay: 4,15. Questo show è alle 5, è un’ora prima

Russell: non dovrebbe esserlo

Jay: no, non dovrebbe esserlo

[il pubblico ride]

Jay: ma siccome hanno messo l’albergo all’altro capo della città, e lo studio qui, ci vuole un’ora.

Russell: è un piccola montagnetta da superare [risatine] Tutti venivano allo show ovviamente, sai, perché c’è…

Jay [con aria sarcastica] Deve essere stato quello. Deve essere stato quello

[urla e applausi]

Russell: avevamo superato questo camion, sai, a Beverly Hills, sai. Abbiamo detto: “se superiamo quel camion siamo a posto, non perdiamo tempo.” Circa mezz’ora dopo, il tipo del camion è ancora dietro di noi e fa [ridacchia, fingendo di essere il camionista] “Tutta quella fatica, eh ragazzi? Sono ancora qui”

Jay: OK. Questo spiega tutto. Adesso dimmi di A Beautiful Mind. Mi è piaciuto questo film.

Russell: bene.

Jay: è molto diverso. Parla di un uomo che fa il matematico, il che sembra un soggetto quasi impossibile per farci un film eccitante. Racconta di cosa si tratta.

Russell: be’, John Nash era un matematico a Princeton tra la fine degli anni quaranta e l’inizio degli anni cinquanta e ha fatto un po’ di lavoro sulla teoria dei giochi, tra le altre cose.

Jay: La teoria dei giochi - cosa vuol dire?

Russell [guardando l’orologio]: quanto tempo abbiamo?

Jay: Voglio dire cosa… non l’hai nemmeno capita, vero?

Russell [ridendo]: no

Jay: non sai cos’è

[risate]

Russell: non ne ho idea

Jay: esattamente, esattamente, grazie mille.

Russell: potremmo starcene seduti qui a chiacchierarne

Jay: ma lui è un brillante matematico

Russell: ma passando oltre. E nel 1994 ha vinto il Premio Nobel per una delle cose che aveva fatto all’inizio degli anni cinquanta - un progetto per l’economia, il che era una sorpresa per lui, perché in effetti non era un economista, sai? Ma a metà della sua vita, è stato sopraffatto dalla schizofrenia per circa 35 anni o roba simile. E la storia, a parte quelle grandi pietre miliari di genio, follia, Premio Nobel, riguarda in realtà questa meravigliosa storia d’amore tra lui e sua moglie Alicia, che gli sta accanto e lo sostiene in modo che riesca a curarsi in molti modi. Ha una mente molto analitica. E a un certo punto è stato in grado di cogliere la differenza tra la realtà assoluta e altri piani della ragione che lui stava…

Jay: quindi la schizofrenia è… lui davvero crede - come se ci fosse qualcuno seduto qui per esempio [indica alla sua sinistra] e lui avesse una conversazione con questa persona, anche se non c’è…

Russell: non c’è

Jay: Anche se non c’è nessuno lì

Russell: no ma voglio dire, così la gente capisce…

Jay: sì

Russell: voglio dire, la maggioranza degli schizofrenici, la stragrande maggioranza, non è - non visualizza, ma sente delle voci. Perché, sai, i film sono un mezzo visivo

Jay: giusto

Russell: Ron è venuto fuori con questo grandioso modo di cercare di mettere il pubblico nella posizione di Nash, di vedere dalla sua prospettiva quello che lui stava vedendo.

Jay: stai parlando di Ron Howard ovviamente.

Russell: sì

Jay: e cavolo, che buon lavoro ha fatto qui

Russell: sì, ottimo lavoro

Jay: voi due mi sembrate completamente agli antipodi

Russell: divertente, perché molte persone lo dicono. Ma quello che conta con Ron è che è un grande regista ed ha molta confidenza con il mezzo. E lo capisce. E sa con assoluta certezza cosa gli serve. Quindi questo è il genere di persona per la quale mi piace lavorare. Quindi, quando ripenso a questo film, non penso alle complicazioni di conoscere Nash, penso a quanto è stata fantastica la collaborazione con Ron.

Jay: Ora, non si arrabbia mai? Sembra sempre così tranquillo…

Russell: E’ piuttosto divertente perché ha imbrogliato la gente sotto un certo punto di vista facendo credere che sia questo tipo alla mano e rilassato. E anche se è parte della sua personalità, voglio dire, è un regista molto intenso e probabilmente uno dei più intensi tra quelli con cui ho lavorato. E anche, sai, che dirige una compagnia, che è in una posizione per cui qualsiasi sia l’argomento del film che vuole fare, qualsiasi sia il budget, qualsiasi sia il periodo dell’anno in cui lo vuole girare, e con chiunque voglia lavorare, può farlo. Perciò sai, lui è in realtà un tipo molto rilassato e alla mano, che è uno dei migliori registi del mondo, e ha sotto controllo qualsiasi cosa faccia. Però un giorno sul set - sai, le cose vanno storte - Cose che volano sopra la testa e rumori, e le cose non sono pronte e quant’altro, e aveva una giornata un tantino pesante. Ora, detto questo, non vorrei certo compromettere la sua reputazione di quella storia di Opie e di Richie Cunningham, giusto?

Jay: giusto

Russell: per tutte quelle cose che ho appena detto - che grande uomo d’affari che è, che grande regista che è. Il giorno in cui si è arrabbiato, è venuto da me e ha detto. “Diavolo, cosa dovrei fare, prendere a calci un secchio o roba simile?”

[il pubblico ride]

Jay [fingendo di aver paura di Ron]: huu!

Russell: be’ questo…

Jay: huu, stammi lontano!

Russell: huu, huu, huu!

Jay: non c’è bisogno di usare questo genere di linguaggio.

Russell: già [ridacchia]

Jay: cos’è questo clip che stiamo per vedere? Che scena è?

Russell: non sono sicuro. Che cos’è? [guarda il monitor alle sue spalle]

Jay: guardiamocelo.

Russell: oh, oh, penso che sia…

Jay: ma hai visto il film??

[il pubblico ride]

Jay: a proposito, è bellissimo

Russell: grazie

Jay: è fantastico…

Russell: Questo è… uhm - nel corso della prima parte del film in un certo senso si scopre che Nash non è molto a suo agio con le donne. E, benché sia molto sicuro che prima o poi troverà qualcuno con cui riuscirà a parlare, semplicemente non è capace di parlare con loro. E a questo punto, in un certo senso, i ruoli sono rovesciati, e il personaggio di Jennifer Connelly, Alicia da giovane in questa parte del film, gli sta chiedendo di uscire, il che è un po’ una sorpresa per lui, perché non gli è mai successo prima.

Jay: guardiamocelo. A Beautiful Mind.

[parte il clip e al termine il pubblico applaude e urla]

Jay: Il film è stupendo. Apre a New York e Los Angels il 21. Russell, sempre un piacere, signore.

[si stringono la mano]

Jay: di nuovo A Beautiful Mind.

[applausi]

 

Dopo una pausa pubblicitaria, l’ospite successivo è l’inventore del Segway HT (una specie di monopattino/scooter iperteconologico NdT), Dean Kamen, che usa Russell e Jay per dimostrare la sua invenzione.

Kamen dà a Russell una breve lezione su come manovrare il mezzo di trasporto. Russell capisce in fretta. Si arrabbia quando l’inventore continua a seguirlo con fare protettivo e lo spinge via.

Joy si unisce e i tre circolano per lo studio. Russell e Jay scherzano facendo i Gladiatori. Russell grida persino: “Portatemi la mia spada!”

Più tardi, dopo l’esibizione dell’ospite musicale, Sting, tutti e tre, Russell, Jay e Sting scorrazzano per lo studio sui Segwey. Tornano sul divano quando Sting canta una canzone d’amore dal film Kate and Leopold (il nuovo film con Meg Ryan NtT). Jay indica Russell e dice scherzosamente: “Conosci qualcuno in quel film, vero?” Russell sorride e risponde “Sì, conosco qualcuno. Sì, sì.”*

Mentre Sting canta, Russell lo guarda concentrato, sorridendo e applaudendo al termine.

*pare che chi ha visto la trasmissione abbia notato l’espressione di Russell cambiare a questa osservazione di Leno: da allegro che era si sarebbe leggermente rabbuiato (NdT)

The Live Interviews

The Tonight Show with Jay Leno
(December 13, 2001)

Leno: My first guest won an Academy Award this year for his performance in Gladiator. Now staring in a Beautiful Mind. There's already Oscar talk. [Jokingly] Who writes sentences like that? But I love that. But it's really a terrific film. It comes out in Los Angeles and New York on December 21st and expands to other cities later. Please welcome the man who just got here. Russell Crowe!

[Cheers and applause]

Leno: My first guest won an Academy Award this year for his performance in Gladiator. Now staring in a Beautiful Mind. There's already Oscar talk. [Jokingly] Who writes sentences like that? But I love that. But it's really a terrific film. It comes out in Los Angeles and New York on December 21st and expands to other cities later. Please welcome the man who just got here. Russell Crowe!

[Cheers and applause]

Russell enters and warmly hugs Jay. Russell waves to the crowd.

Jay: Good to see ya mate.

Russell: How ya doin' mate.

Jay: No one has ever cut it that close. I was on the phone with him during the last commercial break. [Jay pretends to talk on phone] Going "where are you?" ... [pretending to be Russell] "I'm right down the street."

You just pulled in, your car is still running.

Russell: Uh-huh

Jay: You just ran in the door.

Russell: Uh-huh. That was a tight one. However if you're on time, you're on time. [Russell looks to the audience for approval]

[Audience cheers]

Jay: That's right . So how have you been? What have you been up to?

Russell: Did the scooter guy come before me?

Jay: No we didn't talk to the scooter guy.

Russell: See you had plenty of time. You've got another whole segment with him.

Jay: Yeah that's right we've got another whole segment.

[Russell pretends to get up to leave.]

Jay: Now tell me what you've been doing. Now I understand you've changing your citizenship. Did I read that?

Russell: Yeah but not necessarily, we'll see how it goes. It was about wanting to be involved in the last federal election. You know, um, and I do feel . . . in Australia . . . I was born in New Zealand but I've lived over two thirds of my life in Australia so . . . well way over two thirds . . . .probably three quarters, give me a piece of paper , I'm a mathematician.

Jay: Could be 5/8ths.

Russell: [giggles]

Jay: So how far is New Zealand from Australia?

Russell: Well you see where I was born is closer to where I live now, than somebody that lives on the other side of Australia to where I live. So that's kinda, I kinda . . .

Jay: What are you talking about???

[Laughter]

Russell: Well look . . . . [start moving coffee mugs on Jay's desk to visualize]

Jay: Where you drinking on the way over here, is that what happened?

Audience laughs

Russell: Think of yourself as Australia. [places mug in front of Jay]

Jay: All right this Australia.

Russell: You're Australia and this is New Zealand . .. [places second mug]

Jay: OK

Russell: But Australia is a big country [puts a box behind mug that represents Australia to make it bigger] so that's sort of like where I was born in Wellington is closer to where I live now on the east coast of Australia, than somebody who was born in Perth is. [points to mugs to illustrate] You see.

Jay: Yeah but this is a different country.

Russell: Yeah I know, but there's only two countries in the South Pacific and I think we should just calm down a little bit you know. There's only two counties there so its just you know, why bother being so pedantic about it. But the thing is, I can't take an active part in the you know, have a vote basically.

Jay: Right

Russell: Without being a citizen of Australia.

Jay: Oh I see.

Russell: And so that 's why it came up and it's definitely something that's been on my mind for a long time but I need to make sure that the whole family is cool with it and that conversation won't take place until Christmas time.

Jay: Is the test very hard? I mean do you have to know that Foster's is beer and all that. I mean is it the same . . .

[Laughter]

I mean I don't know what the Australian citizen's . . .

Russell: [jokingly] It's a very unusual test because if you pass it -- you fail. You have to get less than 50% right in order to be welcomed in.

Jay: [Laughing] Oh I see.

[Audience laughs]

Jay: Oh well they'll welcome you now with open arms.

So you've back on to the ranch? How are things been on the ranch?

Russell: Pretty good actually they -- a bit of building and stuff going on there, and some stuff.

Jay: Yeah.

Russell: The cows are good.

Jay: Now do you get down there and you actually work? Do you work the land, do you grab the soil, do you work the beef?

Russell: I do.

[Audience laughter]

I do what I can at the time you know? But it's not a daily thing with the animals. I mean you kind of drench them and stuff every two or three months.

Jay: Now, you drench them? What does that mean?

Russell: Well, you just treat them for various diseases that they might pick up you know?

Jay: Yeah.

Russell: And we've got a lot of insects there, it used to be a rainforest are so there are a lot of ticks. Paralysis ticks and things like that which are bad for them. So you've gotta put stuff along their back and everything that makes the ticks fall off.

Jay: Now do they ever stampede?

Russell: [Shakes his head in disbelief] I read that too.

[Laughter] I mean your're talking about a bunch of cows that we nurture to a ridiculous degree. So they don't stampede, you know.

Jay: So they don't ....

Russell: I mean you're talking about cows that come when you call them.

[Audience laugher]

You know, there are 350 of them and you go "Hey" (Russell pretends to call cows] and they go [mimics cows mooing and moving towards him]

[Audience laughter]

And they just come over. You know?

Jay: So they don't really stampede.

Russell: No. And the thing is -- and there was that article about a guy getting -- one of my ranch hands . . .

Jay: That's what I heard yeah.

Russell: And across the whole farm --750 acres, 350 cows, there is actually 2 blokes [giggles]. So one of my ranch hands -- but the thing is -- you know got gored by a cow.

Jay: He got gored by one of these walking cows

Russell: Yeah. Apparently

[Audience laughs]

According to the newspapers.

Jay: So the cow is coming like this real slow [Jay mimicking Russell's impersonation his cows]

[Laughter]

Jay: Now what kind of quaalude was your ranch hand on?

[Laughter]

Russell: He would have had to run at the cow and go "Gore me!"

[Laughter]

Russell: Anyway, but the thing is, I run Angus cattle. And this is a little piece of note for the journalists that came up with this wonderful story in the first place -- Angus cattle don't have horns.

[Audience laughs]

Jay: that would be especially painful then. [Russell laughs] That's be even worse. Getting gored by a cow with no horns. How awful.

Look -- let's take a break you'll gather your thoughts and we'll have more with Russell Crowe right after this.

[Cut to commercial]

Jay: Welcome back talking with Russell Crowe [crowd cheers and applauds] who just arrived minutes ago. Now what were you doing all afternoon that you where late? I'm curious. What were you doing?

Russell: Driving here mate.

Jay: Just driving? Were you . ..

Russell: We've got that wonderful L.A. thing that ...

Jay: Now wait, what time did you get in the car. Come on now be honest.

Russell: 4:15.

Jay: 4:15. This show is at 5:00 it's an hour away.

Russell: It shouldn't be.

Jay: No it shouldn't be.

(Audience laughs)

But because they put the hotel on the other side of town, and the studio here, that would make it an hour away.

Russell: It's one tiny little bump of a mountain range to get over.

[light laughter]

Everybody was coming to the show obviously you know, cause there's ...

Jay: [sarcastically] That must be what it was. That must be what it was.

[cheers and applause]

Russell: We had this one truck that we got in front of, yah know down in Beverly Hills you know. We're like "if we get in front of that truck we'll be sweet, we won't waste any time." Like half an hour later, the guy in the truck is still behind us going [chuckles, pretending to be trucker] "All that effort, huh kids? I'm still here."

Jay: Well there you are. Well that explains it. Now tell me about a A Beautuful Mind. I enjoyed this film.

Russell: Cool.

Jay: It's very different. It's about a man who's a mathematician which seems like almost an impossible subject to make an exciting film about.

Tell people what it's about.

Russell: Well, John Nash was a mathematician in Princeton in the late 40's early 50's and he did a bunch of work in games theory, among other things.

Jay: Now games theory -- what does that mean?

Russell: [Points to his watch] How long have we got.

Jay: Well I mean what . . . you don't even understand it do you?

Russell: [Laughing] No.

Jay: You don't know what it is

[Laughter]

Russell: I have no idea.

Jay: Exactly, exactly, thank you very much.

Russell: We could sit here chattin' about that .

Jay: But he's a brilliant mathematician.

Russell: But moving right along. And in 1994 he won the Nobel Prize for one of the things he did in the early 50's -- a project for economics which was a surprise to him cause he was actually not an economist, you know? But in the middle of his life there, he was overcome by schizophrenia for around about 35 years or something. And the story , apart from those big touchstones of genius, madness, Nobel Prize, it's really about this wonderful love story that takes place between his himself and his wife Alicia who sticks by him and sets a platform for him to enable him to cure himself in a lot of ways. He's got a very analytical mind. And at a certain point, he was able to work out the difference between absolute reality and other planes of reason that he was . . .

Jay: So schizophrenia is, he actually he believes -- like there's someone sitting right here for example. [points to his left] and he would have a conversation with this person, even though there isn't . ..

Russell: There isn't.

Jay: Even though there was no one there.

Russell: No but I mean just so people understand . ..

Jay: Yeah

Russell: I mean most schizophrenics, the vast majority, are not -- they don't visualize it but they hear voices. Because, you know, feature films are a visual medium.

Jay: Right

Russell: Ron came up with this great way of trying to put the audience into Nash's position to see from his perspective what he was seeing.

Jay: Now, you're talking about Ron Howard obviously.

Russell: Yeah

Jay: And boy what a good job he did on this.

Russell: Great job yeah.

Jay: You two seem like complete opposites to me.

Russell: Funny, cause a lot of people sort of say that. But the bottom line with Ron is he's a great filmmaker and he's very confident within the medium. And he understands it. And he absolutely knows what he needs. So that's the sort of person that I like to work for. So when I look back on this film I don't think of the complications of learning about Nash, I think about how great that collaboration with Ron was.

Jay: Now does he ever lose his temper? He always seems like such a quiet . . .

Russell: It's kind of funny because he's got people fooled on one level that he's just this easy going relaxed sort of bloke. And even though that is part of his personality, I mean he's a very intense filmmaker and probably one of the most that I've worked with. And also you know he runs a company that's in a situation that whatever the subject matter of the movie he wants to make, whatever the budget is, whatever the time period of the year that he wants to do it in, and who ever he wants to work with he can. So, you know, he's actually just a very relaxed, easy going bloke who's one of the best filmmakers in the world, and he's in control of everything he does. But one day on the set though -- things go wrong you know. Things fly overhead and noises get made, and stuff's not ready and whatever, and he was having a bit of a testy day. Now, given that, I wouldn't want to increase his reputation as like the Opie, Ritchie Cunningham thing right?

Jay: Right

Russell: Because of all of the things I just said -- what a great business man he is, what a great filmmaker he is . The day that he got upset, he came up to me and he said "Well gee, what am I supposed to do, kick a bucket or something? "

[Audience laughs]

Jay: [Mimicking fear of Ron] hoo!

Russell: Well that . . .

Jay: hoo back off!

Russell: Hoo, hoo, hoo!

Jay: There's no reason for that kind of talk.

Russell: Yeah.[giggles]

Jay: Now what is this clip we're going to see? What is this scene? [Jay pushes button to raise monitor]

Russell: I'm not sure. What is it? [Looks at monitor behind him]

Jay: Let's take a look.

Russell: Oh, oh I think it's . . ..

Jay: Have you seen the film??

[Audience laughs]

It's terrific by the way.

Russell: Thank you.

Jay: It's a great ...

Russell: This is um --during the course of the early part of the film you kind of get to know that Nash is not very comfortable with women. And although he's very confident that sooner or later he'll find somebody that he can talk to, he just doesn't really know how to talk to them. And at this point it's sort of the roles are reversed, and Jennifer Connelly's character who is the young ALicia at this stage, is actually asking Nash out, which is a bit of a suprise , because he's never had that happen to him before.

Jay: Lets take a look. A Beautiful Mind.

Shows clip.

[After clip audience cheers.]

Jay: The film is terrific. It opens in NY and LA on the 21st. Russell , always a pleasure sir.

They shake hands.

Jay: Once again A Beautiful Mind.

[Applause]

After a commercial break Jay's next guest was Segway HT creator Dean Kamen, who used Russell and Jay to demonstrate his invention.

Kamen gave Russell a brief lesson on how to maneuver the scooter-like transporter. Russell caught on quickly. He got annoyed when the inventor continued to follow him protectively and even pushed him away.

Jay joined in and the three rode around the set. Russell and Jay joked about being Gladiators. Russell even yelled "Bring me my sword!"

Later after musical guest Sting performed, he, Russell and Jay rode the Segways around the set. They returned to the couch for Sting to sing a love song from Kate and Leopold. Jay pointed to Russell and said jokingly, "Now you know someone in that film, don't you?" Russell smiled and responded "Yeah I do. Yeah, yeah." As Sting sang, Russell watched intensely, smiling and clapping at the end.

 

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