THE TONIGHT SHOW WITH JAY LENO
(13 dicembre 2001)
Jay Leno: Il mio primo ospite ha vinto quest’anno
l’Academy Award per la sua interpretazione in Gladiator. Ora è
il protagonista di A Beautiful Mind. Si parla già di Oscar.
[Scherzando] chi scrive questo genere di cose? Ma mi piace. Ma è davvero
un film fantastico. Esce a Los Angeles e New York il 21 Dicembre e più
tardi nelle altre città. Salutiamo l’uomo che è appena arrivato.
Russell Crowe!
[applausi e urla]
Russell entra e abbraccia calorosamente Jay. Russell
saluta il pubblico.
Jay: è un piacere vederti amico
Russell: come stai amico?
Jay: nessuno è mai arrivato così all’ultimo
minuto. Ero al telefono con lui durante l’ultima pausa pubblicitaria [Jay
finge di parlare al telefono] e dicevo “dove sei?” [fingendo di essere
Russell] “sono giù in strada”. Sei appena arrivato, la macchina è
ancora accesa.
Russell: uh-huh
Jay: ti sei fiondato attraverso la porta.
Russell: uh.huh. Sono arrivato al pelo. Comunque se
sei puntuale, sei puntuale. [Russell guarda il pubblico per sollecitarne l’approvazione]
[Il pubblico urla]
Jay: è vero. Allora, come va? Cosa stai
combinando?
Russell: il tizio dello scooter è venuto prima di
me?
Jay: no, non abbiamo parlato con il tizio dello
scooter.
Russell: vedi, avevi un sacco di tempo. Hai ancora
tutto un blocco con lui.
Jay: sì, è vero. Abbiamo tutto un altro blocco.
[Russell finge di alzarsi per andarsene]
Jay: ora dimmi cosa stai facendo ultimamente. Mi
pare di capire che sta cambiando cittadinanza. Ho letto bene?
Russell: sì, ma non necessariamente. Vedremo come
andrà. Volevo partecipare alle ultime elezioni federali. Sai, uhm, e
davvero sento… in Australia... sono nato in Nuova Zelanda ma ho vissuto
più di due terzi della mia vita in Australia, così… be’, molto più
di due terzi… probabilmente tre quarti, dammi un pezzo di carta, sono un
matematico.
Jay: potrebbe essere tre ottavi.
Russell ridacchia
Jay: quanto è lontana la Nuova Zelanda dall’Australia?
Russell: be’, vedi, dove sono nato è più vicino
a dove vivo adesso, rispetto a qualcuno che vive dall’altra parte dell’Australia
rispetto a dove vivo io. Quindi è un po’, un po’…
Jay: cosa stai dicendo???
[risate]
Russell: be’, guarda…. [inizia a spostare le
tazze di caffè sulla scrivania di Jay per far capire]
Jay: hai bevuto mentre venivi qui, è questo che è
successo, vero?
[il pubblico ride]
Russell: pensa di essere l’Australia [mette una
tazza davanti a Jay]
Jay: OK, questa è l’Australia
Russell: tu sei l’Australia e questa è la Nuova
Zelanda… [mette la seconda tazza]
Jay: OK
Russell: ma l’Australia è una paese grande
[mette una scatola dietro alla tazza che rappresenta l’Australia per
renderla più grande] quindi, in un certo senso dove sono nato io a
Wellington è più vicino a dove vivo adesso, sulla costa est dell’Australia,
rispetto a qualcuno che è nato a Perth [indica le tazze per illustrare il
ragionamento]. Vedi.
Jay: sì, ma questo è un altro paese.
Russell: sì lo so, ma ci sono solo due paesi nel
Pacifico meridionale e penso che semplicemente dovremmo calmarci un
pochino, sai. Ci sono solo due paesi là, quindi, sai, perché
preoccuparsi di essere così pedanti al riguardo. Ma il fatto è che io
non posso avere un ruolo attivo sai, sostanzialmente poter votare.
Jay: sì
Russell: senza essere cittadino australiano.
Jay: oh, capisco
Russell: e così è questo il motivo per cui è
venuta fuori ed è decisamente una cosa che ho nella testa da molto tempo,
ma devo essere sicuro che vada bene a tutta la famiglia e quel discorso
non si farà fino a dopo Natale.
Jay: l’esame è molto difficile? Voglio dire,
devi sapere che la Foster’s è una birra e quel genere di cose. Cioè,
è la stessa cosa… [risate] Voglio dire, non so cosa i cittadini
australiani…
Russell [scherzando]: E’ un esame molto
particolare perché se lo passi - ti bocciano. Devi rispondere
correttamente a meno del 50% per essere accolto.
Jay [ridendo]: oh, capisco.
[il pubblico ride]
Jay: oh be’, ora ti accoglieranno a braccia
aperte. Allora, sei tornato al ranch? Come vanno le cose al ranch?
Russell: abbastanza bene in effetti - un po’ di
costruzioni e cose varie in corso.
Jay: sì
Russell: le mucche stanno bene
Jay: Ma tu vai lì e lavori davvero? Lavori la
terra, maneggi il terriccio, lavori col bestiame?
Russell: sì. [il pubblico ride] Faccio quello che
posso in quel momento, sai? Ma con gli animali non è una cosa quotidiana.
Voglio dire, bisogna disinfestarli e roba simile ogni due o tre mesi.
Jay: Le disinfesti? Cosa vuol dire?
Russell: le annaffi con dei medicinali contro varie
malattie che potrebbero prendere, sai?
Jay: sì
Russell: e abbiamo molti insetti là, una volta era
una foresta pluviale, quindi ci sono molte zecche. Zecche della paralisi e
cose simili che possono fare loro male. Quindi devi mettere della roba sul
dorso e tutto, che faccia staccare le zecche.
Jay: caricano mai?
Russell [scuote la testa con aria incredula]: l’ho
letto anch’io. [ride] Voglio dire, stai parlando di un piccolo branco di
mucche che noi addestriamo ad un livello ridicolo. Così non caricano,
sai.
Jay: quindi non…
Russell: voglio dire, stai parlando di mucche che
arrivano quando le chiami.
[risate dal pubblico]
Russell: Sai, ce ne sono 350 e tu chiami “Hey”
[Russell finge di chiamare le mucche] e loro fanno [imita le mucche che
muggiscono e che gli vanno incontro].
[risate dal pubblico]
Russell: e arrivano. Sai?
Jay: quindi in effetti non caricano
Russell: No. E la questione è - e c’è stato
questo articolo riguardo al tizio che - uno dei miei aiutanti…
Jay: è quello che ho letto, sì.
Russell: e in tutta la fattoria - 750 acri, 350
mucche, ci sono in realtà 2 ragazzi [ridacchia]. Quindi uno dei miei
aiutanti - ma la questione è - sai è stato incornato da una mucca.
Jay: incornato da una di queste mucche che
camminano
Russell: sì. A quanto pare. [il pubblico ride]
Secondo i giornali.
Jay: quindi la mucca sta arrivando così. Molto
lentamente. [Jay imita il modo in cui Russell ha mostrato il movimento
delle sue mucche]
[risate]
Russell: avrebbe dovuto correre dalla mucca e
urlare “Incornami!”
[risate]
Russell: comunque, ma la questione è che io allevo
bestie Angus. E questo è un piccolo appunto per i giornalisti che se sono
venuti fuori con questa meravigliosa storia - le bestie Angus non hanno le
corna.
[il pubblico ride]
Jay: allora deve essere stato particolarmente
doloroso. [Russell ride]. Deve essere anche peggio. Essere incornato da
una mucca senza corna. Terribile. OK - facciamo una pausa, vi schiarite le
idee e saremo ancora con Russell Crowe subito dopo questo.
[pubblicità]
Jay: bentornati alla nostra chiacchierata con
Russell Crowe [il pubblico applaude e urla] che è appena arrivato alcuni
minuti fa. Ora, cosa hai fatto tutto il pomeriggio per essere in ritardo?
Sono curioso. Cosa stavi facendo?
Russell: stavo venendo qui in macchina
Jay: solo? Stavi…
Russell: abbiamo questa meravigliosa cosa di L.A.
che…
Jay: aspetta, a che ora sei partito? Sii onesto.
Russell: 4,15
Jay: 4,15. Questo show è alle 5, è un’ora prima
Russell: non dovrebbe esserlo
Jay: no, non dovrebbe esserlo
[il pubblico ride]
Jay: ma siccome hanno messo l’albergo all’altro
capo della città, e lo studio qui, ci vuole un’ora.
Russell: è un piccola montagnetta da superare
[risatine] Tutti venivano allo show ovviamente, sai, perché c’è…
Jay [con aria sarcastica] Deve essere stato quello.
Deve essere stato quello
[urla e applausi]
Russell: avevamo superato questo camion, sai, a
Beverly Hills, sai. Abbiamo detto: “se superiamo quel camion siamo a
posto, non perdiamo tempo.” Circa mezz’ora dopo, il tipo del camion è
ancora dietro di noi e fa [ridacchia, fingendo di essere il camionista]
“Tutta quella fatica, eh ragazzi? Sono ancora qui”
Jay: OK. Questo spiega tutto. Adesso dimmi di A
Beautiful Mind. Mi è piaciuto questo film.
Russell: bene.
Jay: è molto diverso. Parla di un uomo che fa il
matematico, il che sembra un soggetto quasi impossibile per farci un film
eccitante. Racconta di cosa si tratta.
Russell: be’, John Nash era un matematico a
Princeton tra la fine degli anni quaranta e l’inizio degli anni
cinquanta e ha fatto un po’ di lavoro sulla teoria dei giochi, tra le
altre cose.
Jay: La teoria dei giochi - cosa vuol dire?
Russell [guardando l’orologio]: quanto tempo
abbiamo?
Jay: Voglio dire cosa… non l’hai nemmeno
capita, vero?
Russell [ridendo]: no
Jay: non sai cos’è
[risate]
Russell: non ne ho idea
Jay: esattamente, esattamente, grazie mille.
Russell: potremmo starcene seduti qui a
chiacchierarne
Jay: ma lui è un brillante matematico
Russell: ma passando oltre. E nel 1994 ha vinto il
Premio Nobel per una delle cose che aveva fatto all’inizio degli anni
cinquanta - un progetto per l’economia, il che era una sorpresa per lui,
perché in effetti non era un economista, sai? Ma a metà della sua vita,
è stato sopraffatto dalla schizofrenia per circa 35 anni o roba simile. E
la storia, a parte quelle grandi pietre miliari di genio, follia, Premio
Nobel, riguarda in realtà questa meravigliosa storia d’amore tra lui e
sua moglie Alicia, che gli sta accanto e lo sostiene in modo che riesca a
curarsi in molti modi. Ha una mente molto analitica. E a un certo punto è
stato in grado di cogliere la differenza tra la realtà assoluta e altri
piani della ragione che lui stava…
Jay: quindi la schizofrenia è… lui davvero crede
- come se ci fosse qualcuno seduto qui per esempio [indica alla sua
sinistra] e lui avesse una conversazione con questa persona, anche se non
c’è…
Russell: non c’è
Jay: Anche se non c’è nessuno lì
Russell: no ma voglio dire, così la gente capisce…
Jay: sì
Russell: voglio dire, la maggioranza degli
schizofrenici, la stragrande maggioranza, non è - non visualizza, ma
sente delle voci. Perché, sai, i film sono un mezzo visivo
Jay: giusto
Russell: Ron è venuto fuori con questo grandioso
modo di cercare di mettere il pubblico nella posizione di Nash, di vedere
dalla sua prospettiva quello che lui stava vedendo.
Jay: stai parlando di Ron Howard ovviamente.
Russell: sì
Jay: e cavolo, che buon lavoro ha fatto qui
Russell: sì, ottimo lavoro
Jay: voi due mi sembrate completamente agli
antipodi
Russell: divertente, perché molte persone lo
dicono. Ma quello che conta con Ron è che è un grande regista ed ha
molta confidenza con il mezzo. E lo capisce. E sa con assoluta certezza
cosa gli serve. Quindi questo è il genere di persona per la quale mi
piace lavorare. Quindi, quando ripenso a questo film, non penso alle
complicazioni di conoscere Nash, penso a quanto è stata fantastica la
collaborazione con Ron.
Jay: Ora, non si arrabbia mai? Sembra sempre così
tranquillo…
Russell: E’ piuttosto divertente perché ha
imbrogliato la gente sotto un certo punto di vista facendo credere che sia
questo tipo alla mano e rilassato. E anche se è parte della sua
personalità, voglio dire, è un regista molto intenso e probabilmente uno
dei più intensi tra quelli con cui ho lavorato. E anche, sai, che dirige
una compagnia, che è in una posizione per cui qualsiasi sia l’argomento
del film che vuole fare, qualsiasi sia il budget, qualsiasi sia il periodo
dell’anno in cui lo vuole girare, e con chiunque voglia lavorare, può
farlo. Perciò sai, lui è in realtà un tipo molto rilassato e alla mano,
che è uno dei migliori registi del mondo, e ha sotto controllo qualsiasi
cosa faccia. Però un giorno sul set - sai, le cose vanno storte - Cose
che volano sopra la testa e rumori, e le cose non sono pronte e quant’altro,
e aveva una giornata un tantino pesante. Ora, detto questo, non vorrei
certo compromettere la sua reputazione di quella storia di Opie e di
Richie Cunningham, giusto?
Jay: giusto
Russell: per tutte quelle cose che ho appena detto
- che grande uomo d’affari che è, che grande regista che è. Il giorno
in cui si è arrabbiato, è venuto da me e ha detto. “Diavolo, cosa
dovrei fare, prendere a calci un secchio o roba simile?”
[il pubblico ride]
Jay [fingendo di aver paura di Ron]: huu!
Russell: be’ questo…
Jay: huu, stammi lontano!
Russell: huu, huu, huu!
Jay: non c’è bisogno di usare questo genere di
linguaggio.
Russell: già [ridacchia]
Jay: cos’è questo clip che stiamo per vedere?
Che scena è?
Russell: non sono sicuro. Che cos’è? [guarda il
monitor alle sue spalle]
Jay: guardiamocelo.
Russell: oh, oh, penso che sia…
Jay: ma hai visto il film??
[il pubblico ride]
Jay: a proposito, è bellissimo
Russell: grazie
Jay: è fantastico…
Russell: Questo è… uhm - nel corso della prima
parte del film in un certo senso si scopre che Nash non è molto a suo
agio con le donne. E, benché sia molto sicuro che prima o poi troverà
qualcuno con cui riuscirà a parlare, semplicemente non è capace di
parlare con loro. E a questo punto, in un certo senso, i ruoli sono
rovesciati, e il personaggio di Jennifer Connelly, Alicia da giovane in
questa parte del film, gli sta chiedendo di uscire, il che è un po’ una
sorpresa per lui, perché non gli è mai successo prima.
Jay: guardiamocelo. A Beautiful Mind.
[parte il clip e al termine il pubblico applaude e
urla]
Jay: Il film è stupendo. Apre a New York e Los
Angels il 21. Russell, sempre un piacere, signore.
[si stringono la mano]
Jay: di nuovo A Beautiful Mind.
[applausi]
Dopo una pausa pubblicitaria, l’ospite successivo è
l’inventore del Segway HT (una specie di monopattino/scooter
iperteconologico NdT), Dean Kamen, che usa Russell e Jay per
dimostrare la sua invenzione.
Kamen dà a Russell una breve lezione su come manovrare
il mezzo di trasporto. Russell capisce in fretta. Si arrabbia quando l’inventore
continua a seguirlo con fare protettivo e lo spinge via.
Joy si unisce e i tre circolano per lo studio. Russell
e Jay scherzano facendo i Gladiatori. Russell grida persino: “Portatemi
la mia spada!”
Più tardi, dopo l’esibizione dell’ospite musicale,
Sting, tutti e tre, Russell, Jay e Sting scorrazzano per lo studio sui
Segwey. Tornano sul divano quando Sting canta una canzone d’amore dal
film Kate and Leopold (il nuovo film con Meg Ryan NtT). Jay
indica Russell e dice scherzosamente: “Conosci qualcuno in quel film,
vero?” Russell sorride e risponde “Sì, conosco qualcuno. Sì, sì.”*
Mentre Sting canta, Russell lo guarda concentrato,
sorridendo e applaudendo al termine.
*pare che chi ha visto la trasmissione abbia notato l’espressione
di Russell cambiare a questa osservazione di Leno: da allegro che era si
sarebbe leggermente rabbuiato (NdT)
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