I presentatori sono Richard Wilkins e Tracey Grimshaw. Richard e
Russell sono amici da molto tempo, quindi il tono è spesso scherzoso.
Richard: Non capita tutti i giorni che una delle maggiori star del
cinema capiti da queste parti per una chiacchierata, ma questo è
esattamente ciò che è accaduto…
Russell (non inquadrato): Chi arriva?
Richard: …ma questo è esattamente ciò che è accaduto (si gira
verso Russell che è sempre fuori dall’inquadratura) Abbiamo qualcuno di
veramente importante, quindi stai lì buono…
Russell: Oh, va bene, va
bene
Richard (rivolgendosi di nuovo alla telecamera): E’ in città per
fare un paio di spettacoli con la sua band, 30 Odd Foot of Grunts e mi fa
un grande piacere dare il benvenuto (la telecamera inquadra Russell seduto
alla destra di Richard – a sinistra dello schermo – mentre si
accarezza la barba) all’attore, cantante (Russell comincia a
spettinarsi), cantautore, contadino, allevatore…
Russell (ravvivandosi i capelli): parrucchiere…
Richard: Chiamatelo come volete, il vincitore dell’Oscar Russell
Crowe, (girandosi verso Russell) felice di vederti amico (si stringono la
mano)
Russell: Hey amico, come va?
Richard (presenta Russell a Tracey Grimshaw): Russell Crowe, Tracey
Grimshaw
Russell (chinandosi in avanti per stringere la mano a Tracey):
Buongiorno. Come stai, Trace?
Tracey: E’ gentile da parte tua essere qui Russell.
Russell: Evviva
Richard: Gentile da parte tua essere qui; l’ultima volta che sei
stato nell’edificio è stato quando hai fatto quella cosa da Ray, che è
stata fantastica, devo dire. Russell: Bello, grazie.
Richard: Oh, a proposito, Russell, sei un contadino o un allevatore?
Avevamo difficoltà a decidere…
Tracey: No, io no, io lo sapevo… Russell: Ah, noi… ahh… abbiamo
del bestiame, abbiamo delle Angus. Ne avevamo di vario tipo perché andavo
alle vendite di bestiame e semplicemente compravo quelle di cui mi piaceva
l’aspetto, OK? Un paio di rosse là (ridacchia), una bella bianca e
marrone, ma ora, in effetti, siamo un po’ più seri a riguardo e sono
quasi tutte Angus.
Richard: Quindi questo fa di te un allevatore o un contadino?
Russell: Questo fa di me un tizio che ha delle mucche, amico (sorride).
Richard: Quella cosa con Ray è stata stupenda e da allora,
naturalmente, sei tornato a New York dove stavi facendo questo ultimo film…
sei tornato nelle ultime due settimane…
Russell: Sì, sono tornato venerdì.
Richard: Come è stato?
Russell (accarezzandosi il mento): Ahhh, è tutto molto tranquillo là
in questo momento… umm… Prima siamo andati a Los Angeles, e nel
weekend siamo andati in macchina dalla città fino a Malibu e c’era
molta tensione, c’erano bandiere dappertutto e cose simili, ma c’era
molta gente che suonava il clacson, e cose simili, che non senti quasi mai
a Los Angeles. Voglio dire, puoi restare bloccato per un’ora in un
ingorgo a Los Angeles e nessuno suona il clacson… e poi quando siamo
andati a Los Angeles, e…
Richard: New York
Russell: Scusa, voglio dire a New York, era tutto molto silenzioso…
abbiamo pensato che tutti quelli di New York fossero in vacanza con i loro
amici a Los Angeles al momento (sorride). C’è un modo diverso di stare
in strada. Amico, ovviamente la gente ha subito… è passata attraverso
un’esperienza estremamente traumatica ma continua a vivere, sai… un
tizio laggiù, che ha trascorso le ultime…ahh… 3 settimane a pulire
gli occhi ai pompieri etc… E ahh… sai, ne è sconvolto, ma allo stesso
tempo, sai, …non… non puoi essere… sopraffatto… da questo. Non
puoi passare la vita chiuso in casa, sai, sperando per il peggio, o
aspettando il peggio…
Richard: mmm
Russell: …sai? Umm… Questo è esattamente l’arma che stanno
usando contro tutti noi in questo momento, cioè, sai, “Da dove
arriverà?”, “Cosa sarà?” E non puoi inchinarti a questo, devi
semplicemente continuare con la tua vita e divertirti, sai…
Richard: Sei stato lì per 4 mesi per fare questo film con Ron Howard,
A Beautiful Mind, che deve essere stato un’esperienza grandiosa per te…
Russell: Lo è stato…
Richard: Stavi… più o meno a downtown… là…
Russell: A circa 8 isolati dalle Torri del World Trade
Richard: Quindi un’atmosfera completamente diversa in città,
ovviamente? Russell (pensoso): Sì… Si è molto attenti alla sicurezza e
a tutto quel genere di cose e sai, tutti la prendono anche abbastanza
bene, sai, non protestano: le code e dover aspettare per entrare nei
tunnel e roba simile sai,… Cooperano molto, il che (sogghigna) non è
necessariamente una caratteristica di New York.
Richard: Anche tu hai avuto a che fare di recente con questioni di
sicurezza… è… è tutto a posto?
Russell: Dovrebbe esserlo, penso di sì… Voglio dire, abbiamo
parlando con l’FBI (si tocca una tempia) che…ahhh… entrambe le piste
dell’inchiesta sono state chiarite… una è stata archiviata e nell’altra
è venuto fuori che si trattava di qualcuno che voleva approfittare della
situazione… che probabilmente è una cosa che accadrà spesso… adesso…
in giro per il mondo… ci sono alcune persone che semplicemente… ahh…
amano aumentare la tensione e rigirare il coltello ancora un po’, sai.
Che abbiano una motivazione politica o meno, o qualsiasi altra cosa, sono
solo motivate dalla loro follia.
Richard: Ti capita di andare in posti abbastanza difficili, sai, quando
stavi facendo Proof of Life, in quella parte del mondo con terremoti,
frane, e roba simile in continuazione (vengono mostrate alcune scene di
POL)
Russell: Allora, sei al corrente che la mia band suonerà qui questo
weekend, vero??
Richard: No, parleremo in abbondanza della band!
Tracey: Starai qui una vita, non intendiamo lasciarti andare…
(Russell ridacchia)
Richard: Starai qui per mezz’ora, ne parleremo… (risate) no, voglio
dire questa cosa… solo… affrontare questi argomenti… e hai viaggiato
con la band di recente, hai fatto 16 date negli Stati Uniti e sei stato in
giro per l’Europa etc. di recente… quello che è successo ti ha fatto
riconsiderare dove puoi andare e quello che puoi fare?
Russell: Riguardo alle Torri del World Trade?
Richard: In termini della tua sicurezza personale e di sicurezza
globale.
Russell (pensoso, giocando con la barba) Mi è stata data l’opportunità
di… c’erano delle cose che dovevo fare in America di recente… umm…
di farle in Australia o di limitarmi a fare a Los Angeles quello che
dovevo fare, ma ho pensato che fosse veramente importante andare a New
York a trovare… i miei amici e semplicemente… umm… dar loro un po’
di conforto per il semplice fatto che mi sarei effettivamente fatto vivo.
Sai, quindi siamo passati, abbiamo dato un paio di feste e li abbiamo
invitati e abbiamo dato loro un sacco di vino australiano e una bella
bevuta e tutto, sai, e far loro semplicemente sapere, solo per il fatto di
farsi vedere… Sai, c’era la possibilità di andare a Ground Zero e
fare quel genere di cose… ma io non pensavo, sai, non è da me, sai,
andare in quel genere di posti e farmi fotografare con… umm… tutti…
umm non la vedo come una cosa positiva, penso che sia un po’ mostruoso,
sai… MA andare A New York e chiamare tutti gli amici che ho là e ahh…
senza dare nessun preavviso, dire semplicemente… “Guarda, sono in
città, vieni in questo e in quel posto, e ceniamo insieme,” e loro
fanno “Wow, bello, fantastico”, penso che sia meglio questo, che sia
un contributo maggiore che posso dare, anche se è un piccolissimo e
personale contributo, piuttosto che fare una foto davanti a… sai…
Ground Zero.
Richard: Sei di nuovo in città per fare un paio di concerti con la tua
band, lo sapevi? Suoni venerdì e sabato sera…
Russell (con aria di grande sorpresa): Cavolo! Woah! Grande! (ride)
Richard: Al Metro in Geroge Street a Sidney
(viene mostrato uno spezzone dei TOFOG a Austin)
Russell: Quello è il Metro in George Street e, sai, quello è
esattamente il tipo di cose che la gente ha bisogno di fare, sia che sia
il nostro spettacolo o quello di qualcun altro, sai, alzarsi e uscire,
fare le cose che si fanno normalmente, divertirsi un po’, sai?
Richard: la gente mi chiede: “Perché Russell ha una band?” le mie
due risposte…
Russell: La gente lo chiede a me in continuazione!
Richard: …sono…
Russell: Mi sto rompendo le scatole di questa cosa!
Richard: … io dico: A, perché gli piace e, B, perché alcune persone
giocano a golf, sai, e a lui piace fare questo, quindi, perché non
dovrebbe farlo? Umm, è una passione… l’hai fatto per anni, voglio
dire, fai il musicista da molto tempo come da molto tempo fai l’attore
Russell: Il mio primo disco è uscito nell’81, quindi 20 anni fa.
Questa cosa non è fatta per essere qualcosa che… sai… che conquista
il mondo, o ahh… che rivoluziona l’industria musicale, voglio dire,
semplicemente suoniamo delle canzoni, sai, l’abbiamo fatto abbastanza a
lungo e a un certo punto siamo diventati davvero piuttosto bravi, sai (lo
spezzone finisce, viene inquadrato di nuovo Russell). La gente che ci
ascolta con “chiarezza” e oggettività si rende conto, oh, sai, sono
solo un mucchio di canzoni, forse un’esperienza di vita o una storia che
riguarda qualcuno ed è davvero… non è fatta per dominare il mondo o
cose del genere, e davvero non è fatta per (ride) far crescere la mia
fama o…
Richard: La band ha avuto più risonanza di quanto avresti creduto?
Russell: Umm, in America sicuramente, molto di più di quanto avrei mai
supposto, sai. Ma questo è dovuto a internet, perché la gente può,
senza una campagna di marketing miliardaria, la gente può semplicemente
andare, sai, esplorare e poi innamorarsi e diventa una delle ossessioni
della loro vita e quel genere di cose.
Richard (guardando Tracey): Trace, so che hai delle domande per Russell
Tracey: Sì, in effetti ho alcune domande, ma le dovrò fare dopo la
pausa (rivolgendosi a Russell) resterai ancora un po’ con noi?
Russell (scherzando, si guarda dietro le spalle, come per controllare)
ummm, er… be’, OK!
Richard: Bene, facciamo una breve pausa e torniamo con Russell Crowe…
Tracey: …subito dopo la pausa.
Richard: Stiamo parlando della vita e ahhh… della sua band, 30 Odd
Foot of Grunts che terranno un paio di concerti…
Russell: Al Metro Venerdì e Sabato, il 19 e il 20 e ahh…
Richard: Abbiamo avuto un paio di chiamate, ci sono dei biglietti,
vero?
Russell: Sì, penso di sì… spero di sì (ridendo) se chiamate per
averne uno spero che ci sia un biglietto per voi, umm… Danielle Spencer
suonerà con noi, ha fatto il tour in America con noi… in effetti al
Metro ci sarà l’intero spettacolo che abbiamo portato in tour in
America, i Burnum Burnum Junior faranno un pezzettino di danza, Russell
Gilbert…
Richard: Ma cosa ci fa lui lì?
Russell: ‘Rusty Buckets’, il mio vecchio amico pazzo… Be’,
semplicemente va in scena e chiacchiera con il pubblico. Vedi, in realtà
lo abbiamo assunto, in origine, sai, gli ho detto: “Amico, vuoi venire a
fare un tour in America con noi? Noi pensiamo… quello che succederà
sarà che salirai su quel palco ogni sera e MORIRAI ogni sera, (enorme
sorriso) cosa che NOI troveremo molto divertente!”… e lui ha detto:
“Bene, sono pronto per la sfida” ed è venuto con noi. Ed ha avuto un
paio di spettacoli difficili per cominciare, durante i quali ha iniziato a
farci la mano e poi ha proprio centrato il bersaglio, amico, sai? E al
pubblico è piaciuto davvero, sai, per esempio gridavano il suo nome ogni
volta che entrava in scena, quel genere di cose, e ha fatto veramente un
buon lavoro.
Richard: E’ vero che è andato in giro intorno al Front of House
dicendo: “Vuoi venire dietro le quinte a conoscere Russell?” e poi di
metteva a ballare (Richard si mette ad agitare le mani vicino alla faccia
con un grande sorriso scherzoso)
Russell (ridendo) Chi l’ha detto, qualcuno l’ha detto l’altro
giorno… Phil ha fatto questo numero durante la sua trasmissione
radiofonica l’altro giorno, sì, è una cosa tipo “Vuoi andare dietro
le quinte a conoscere Russell?”, la gente ci va e trova Russell Gilbert…
(risate) Ma… e ah… anche Danielle è stata straordinaria in tour. E’
uscito il suo album adesso, White Monkey, ma lei è stata… um… tutte
le sere andava sul palco con solo questa semplicissima formazione: ha un
violoncello, un’altra vocalist, un chitarrista, e lei stessa suonava il
piano, e ha sedotto tutti. Voglio dire, va in scena davanti a 2500 persone
che sono lì per darsi alla pazza gioia e per andare un po’ fuori di
testa e tutto il resto e inizia a suonare le sue canzoni e tutte le sere
catturava letteralmente il pubblico, è stata fantastica.
ichard (si rivolge a Tracey): Trace.
Tracey (rivolta a Russell): Sai, ti sto guardando adesso, e non ti
avevo mai incontrato prima…
Russell: Sono queste le domande, vero, Trace?
Tracey (ridendo): no, e sì, e non sono così brutte, e comunque quelle
veramente brutte sono quelle che lui (indica Richard) mi ha detto di
farti!
Richard: PER FAVORE! Aspetta un attimo… (ride)
Tracey: Ma stavo pensando… anche se non ti avevo mai incontrato
prima, ti conosco da una vita perché sei un tipo molto tranquillo, sei
molto “non-Hollywood” e sono qui seduta e mi chiedo… ti piace la
faccenda della “STAR”, o preferiresti essere semplicemente un ‘attore’
– se qualcuno ti dicesse: “Non dovrai mai più camminare su una
passerella rossa finché campi”…
Russell: Andrebbe benissimo, mi andrebbe assolutamente bene!… Ma io
non ho mai inteso essere una star del cinema se non per la mera
definizione di quello che faccio come lavoro – ho la parte del
protagonista in un film… questo viene descritto come la star del film,
sai, …e umm… è divertente quando… perché c’è una sorta di
continuo riferimento a Gladiator adesso e non è ancora finito, il che
suppongo sia quello che capita quando quello che fai fa così tanti soldi,
il che in sostanza significa che molta gente l’ha visto, ma umm… ho un
nuovo film in uscita e penso che questo in un certo senso…
ri-aggiusterà… tutto ciò… è perché non sono mai stato una star,
sono sempre stato solo un attore, e la ragione per cui sono stato notato
prima di tutto era che la gente non sapeva chi recitava QUEL RUOLO perché
io sparivo dentro al personaggio, sai, e penso che il nuovo film, con Ron
Howard, A Beautiful Mind, penso che rimetterà le cose a posto e che poi
non me ne dovrò più preoccupare molto.
Tracey: Ma ora sei un protagonista, da questo non puoi sfuggire.
Russell: Di questo non mi preoccupo, è solo che quella roba non è mai
stato quello che io sono veramente, e come sono fisicamente, e quale
dovrebbe essere la mia immagine, e sinceramente non me ne può fregare di
meno, sai.
Richard: Be’, sei passato da, be’, un… tizio grasso di 50 anni in
The Insider, che era fantastico…
Russell: … a un tizio grasso di 37…
Richard (ride): “Ma chi prendiamo per fare ‘il gladiatore’?
prendiamo il tipo grasso di The Insider!” Giusto, voglio dire, la
ragione per cui fai questo è… è perché sei in grado di accollarti
queste parti. Voglio dire lei (indicando Tracey) mi ha detto oggi: “Avrà
la barba?” e io ho detto: “Sìììì”, e lei fa: “Acccc, Russell
è così un figo, senza la barba” (Trecey ‘collassa’ sulla
sedia)
Tracey: Vedi? Proprio è meglio NON avere amici di questo genere…
Russell (stemperando l’imbarazzo): Be’ porto la barba quasi sempre
quando non lavoro semplicemente perché penso che radersi sia una delle
cose PIU’ STUPIDE che io abbia mai sentito!… Voglio dire (rivolto a
Tracey) non può essere stata inventata da un uomo, veramente?… Ti alzi
al mattino e la prima cosa che fai è prendere dell’acciaio freddo e
affilato e strofinartelo sulla pelle… voglio dire
Tracey: Prova a farti la ceretta!
Russell: Ma…
Tracey: E’ una roba infernale!
Russell: Ma perché farlo? Non lo capisco proprio (Russell e Richard si
voltano verso Tracey con aria interrogativa) Se un pelo è lì, amico,
allora lascialo lì…
Richard: Appunto…
Tracey: Ora devo farti la domanda difficile, le odi, vero? (Sia Russell
che Richard stanno ancora guardando Tracey sogghignando)
Russell: Ora è Tracey Grimshaw ad essere intervistata (ridacchia) la
prossima domanda?
Tracey: NON guardatemi così tutti e due!
Russell: La prossima? Dove esattamente ti depili, Trace? (tutti ridono)
Tracey: NON intendo affrontare questa questione con te, Russell. Non
credo di conoscerti abbastanza per questo… (ritornando seria) Una
domanda che Ray non…
Russell (sovrastandola con la voce): sei una fan del sistema alla “Brasiliana”?
Tracey (continua la frase): … ti ha chiesto (si ferma e ride)
Russell: Scusa (si china verso di lei e ritorna serio)
Tracey (ridendo): Basta, no, non intendo affrontare l’argomento,
davvero, non intendo farlo… a meno che tu non sia preparato…
Russell ridacchia e la guarda con uno sguardo innocente sollevando le
sopracciglia
Richard: Torniamo alla scaletta
Tracey (tornando seria): Le domande che Ray non ti ha fatto
Russell: Sì
Tracey (con aria riluttante): non ti ha chiesto di Meg.
Russell: Umm, be’, perché doveva chiedermi di Meg?Tracey: Perché
lui (indicando Richard) ha detto che io dovevo farlo!
Richard: No… ho detto… (balbetta)… Ray aveva lì la scaletta… e
lui… e lei (indicando Tracey) ha notato che l’assenza era evidente…
vero?
Tracey annuisce
Russell: OK, vediamo di essere chiari riguardo a questa cosa… Mi sono
innamorato di una delle più belle donne del mondo e, per qualche ragione,
alcune persone pensano che sia un reato e ahhh… Non ho nient’altro da
dire in merito. La cosa non ha funzionato per ragioni che davvero non
hanno niente a che vedere con nessun altro.
Tracey: Bella risposta.
Richard: Buona risposta. Lei mia ha chiesto: “Che domande posso fare
a Russell?” e io le ho detto: “Fai a Russell qualsiasi domanda e lui
ti darà una risposta chiara e diretta”
Russell: Ecco qui
Richard: …e lo hai sempre fatto…
Russell: ed è QUESTO che mi mette nei guai! (ridacchia)
Tracey: Non c’è niente di sbagliato in una risposta chiara e
diretta.
Richard: Hey, ascolta umm… il film, la band… Voglio dire, tutto va
piuttosto bene al momento. Questo filma sarà fantastico, vero? Hai visto
la versione definitiva del montaggio?
Russell: Questo film, sì, be’ ho visto…
Richard: A Beautiful Mind
Russell: …una specie di versione pre-definitiva… (con aria
pensosa).. ne sono stato… umm… ne sono stato… in un certo senso…
molto commosso. Ho avuto un rapporto fantastico con Ron Howard sul set, la
gente si aspettava che avremmo avuto qualcosa di assolutamente negativo…
Io vado al lavoro pronto… e preparato… tutti i giorni, e se per caso
ho un problema è perché… umm… la persona con la quale lavoro non è
pronta a… ad accostarsi al lavoro con quello stesso grado di passione…
Ron Howard, al di là di tutte le battute che si possono fare su ‘Opie’
e Richie Cunningham e cose simili, è un uomo molto sicuro di sé, fa film
da un sacco di tempo. Ha fatto alcuni dei più grandi film degli ultimi
decenni, Apollo 13… ahh, sai, Ransom, Backdraft, e non sto parlando di
film… film nel senso che piace ai critici. Sto parlando di ciò che
piace al pubblico e di come si deve raccontare una storia al cinema e lui
è grande in questo. E ha preso un soggetto incredibilmente complesso…
ummm… l’intera vita di questo tizio, voglio dire, nel corso del film
lo interpreto dai 21 ai 70 anni. E ha un grande cast, abbiamo Ed Harris,
Jennifer Connolly, e alcuni grandi volti nuovi, come Paul Bettany a Jason
Grey-Stanford… (rivolto a Richard) smettila di agitarmi il dito davanti
alla faccia (ridacchia)
Richard (toccando l’auricolare): No, è che mi stanno dicendo di
chiudere.
Russell: Sì, ho avuto un ottimo rapporto con loro e mi sono divertito
un sacco, e penso che sia un regista meraviglioso e non vedo l’ora di
sentire cosa la gente pensa del film.
Richard: Aspettiamo con ansia il film. Terrai 2 concerti al metro, 30
Odd Foot of Grunts…
Russell: VENERDI’ e SABATO sera, ci sarà anche Tracey…
Richard: Ci sarà anche Tracey, grazie di essere venuto…
Russell: …tutta depilata e pronta a scatenarsi con un po’ di rock
(risate), vero Trace?
Tracey: Solo se ti farai la barba!
Richard: Eccoci…Russell: Oh, di questo dovremo parlare…Richard:
Grazie Russell
Russell: Certo
Richard: Torneremo con Today dopo la pausa.