Russell Crowe - La Stampa - traduzioni

della serie ridiamo un poco di noi stesse, ragazze, ho tradotto un articolo dal San Antonio Express-News, che mi ha fatto veramente divertire. ^___^. La giornalista che l'ha scritto si chiama Melissa Fletcher Stoeltje, e immagino che anche il signor Crowe si divertirebbe, leggendolo ^___^

Catturata dall'incontenibile Russell-mania con mamma

di Melissa Fletcher Stoeltje

21/08/2001 

Mia madre era fuori di se'. "Vado a vedere Russell Crowe!" sospiro' nel telefono. Mi ci e' voluto un secondo per assorbire questa notizia. Mia madre, molto oltre l'eta' delle manie adolescenziali, non e' del genere di donna che si lascia prendere dalle frenesie per le celebrita' maschili, nemmeno per quelle che fanno finta di essere rockstar.

Ma qui si trattava di Russell. Russell della gonnellina da gladiatore, con gli occhi penetranti e smargiasso australiano, che prima aveva amoreggiato con Meg Ryan, per poi spezzarle il cuore in milioni di piccoli pezzi. Un'amica aveva i biglietti per uno spettacolo della band di Crowe, 30 Odd Foot of Grunts (e' un termine cinematografico) ad Austin e aveva invitato mia madre e alcune amiche. Il mio capo disse che sarebbe stato divertente se io le avessi seguite.

Cosi' ci accatastiamo in una lussuosa limousine organizzata dalla capobanda, una donna generalmente sana di mente catturata dalla Russell-mania. Lei aveva gia' assistito al suo concerto della fine settimana precedente (lui sta facendo un tour al seguito di un nuovo CD), e aveva catturato il suo sguardo mentre si allontanava dal luogo doveva c'era stato il concerto. "I nostri occhi si incontrarono ed era come se lui SAPESSE," dice in estasi. Noi beviamo vino e sbocconcelliamo formaggio mentre "Rapimento e Riscatto" scorre sulla TV della limousine. Queste sono tutte donne normali con mariti e figli e impieghi. Tentano di esprimere la loro fissazione per Russell a parole.

"E' semplicemente arrapante" dice l'avvocatessa di grido. "Lui e' bello, ma e' comunque come il ragazzo della porta accanto, un tipo che potresti incontrare" dice un'altra donna, mentre i suoi gioielli d'argento tintinnano. Guardiamo il film e critichiamo Meg Ryan. "Si e' fatta gonfiare le labbra." "E' troppo magra." "Ma lei non e' quella che non rivolgeva piu' parola a sua madre?"

Ovviamente, lei non e' abbastanza per il nostro Russell. Ci fermiamo ad un disordinato barbecue all'aria aperta dove la fila delle donne, alcune con uomini comprensivi al seguito, gira intorno al caseggiato. Pettorute ventenni in bustier sono in fila insieme a goffe nonne. Riceviamo in regalo le nostre t-shirts e ci posizioniamo vicino ad una porta dalla quale emergera' Russell, come asserisce la nostra capobanda. E veramente eccolo, e si ferma ad breve distanza per firmare degli autografi. Se avessi fatto un balzo in avanti, avrei potuto toccarlo. Poi l'attore se ne va ad una festa privata per il compleanno della figlia del Governatore Rick Perry. "Mi ha detto ciao!" urla mia madre. Ma CHI e' questa donna?

Quando Crowe va sul palco con la sua band australiana, l'ammassata moltitudine di umanita' femminile libidinosa impazzisce. Hai la sensazione che anche se lui si limitasse a ruttare nel microfono per tutta la sera, la reazione sarebbe la stessa. Ma, veramente, nonostante la band sia stata stracciata dai critici musicali, i TOFOG non sono una cattiva band, e Crowe non e' veramente un cantante pessimo. Le canzoni catturano e vengono dal cuore, anche se sono abbastanza ripetitive. Alcune donne conoscono ogni parola di ogni canzone, e cantano insieme a lui come se la loro vita dipendesse da questo. Alcune sono giunte dall'estero per vederlo sul palco; altre seguono il tour attraverso gli Stati Uniti. E tutte loro si mescolano al resto di noi, che vorremmo unicamente che lui si togliesse la camicia.

Crowe conosce tutte le moine della rockstar. Butta indietro i capelli, muove il fondoschiena. Chiaramente distante nella vita reale, flirta succosamente con la platea tra le varie canzoni, sentendosi vistosamente a suo agio. 

"Devo dirvi, mie signore," mormora ad un certo punto, apparentemente sopraffatto dalla massa ribollente di desiderio femminile. "Gli estrogeni sono una cosa molto potente." Dopo alcuni bis, finalmente lui smette. La folla, riluttante, si avvicina all'uscita. "Cerca di essere gentile," mi dice una donna quando vede che sto scribacchiando alcuni appunti per un'articolo giornalistico.

Al ritorno, la limousine va in panne e dobbiamo attendere un'ora il veicolo di rimpiazzo, le nostre visioni di Massimo nuovamente ridotte ad una versione sullo schermo. Ci sono alcune cose che nemmeno gli estrogeni riescono a riparare.

mstoeltje@express-news.net

Express-News: Columnists 
Melissa Fletcher Stoeltje: Caught with mom in the unbridled flow of Russell mania 

San Antonio Express-News 

Web Posted : 08/21/2001 

My mother was beside herself. "I'm going to see Russell Crowe!" she gushed into the phone. It took me a second to absorb this news. My mother, long past the teeny-bopper stage, is not one for rapturous bursts over male celebrities, even pretend rock-star ones. 

But this was Russell. Russell of the gladiator skirt, penetrating eyes and Australian swagger, who wooed Meg Ryan, then broke her heart into a million tiny pieces. A friend had tickets to a performance of Crowe's band 30 Odd Foot of Grunts (it's a movie term) in Austin and had invited my mom and several women friends. My boss thought it would be amusing if I tagged along.

So we pile into a luxury limo van arranged by the ringleader, an otherwise sane woman caught in the grip of Russell mania. She had attended his concert the previous weekend (he's touring behind a new CD), and had locked eyes with him as he drove away from the concert grounds. "Our eyes met and it was like he knew," she swoons. We sip wine and nibble cheese as "Proof of Life" plays on the limo's TV. These are all normal women with spouses and kids and jobs. They try to put their Russell fixation into words.

"He's just hot," says the high-powered lawyer. "He's handsome, but he's like your next- door neighbor, a guy you could get to know," says another woman, dripping in silver jewelry. We watch the movie and critique Meg Ryan. "She's had her lips pouffed up." "She's is too thin." "Isn't she the one who won't talk to her mother?"

Obviously, she's not good enough for our Russell. We pull up to a sprawling outdoor barbecue joint where the line of women, some with understanding men in tow, wraps around the block. Breasty twentysomethings in bustiers stand next to plump grandmas in fanny packs. We get our free T-shirts, then position ourselves near a door from which the ringleader insists Russell will emerge. Sure enough, here he comes, pausing a few feet away to sign autographs. If I lunged, I thought, I could lick his face. Then the actor goes to a private birthday party for Gov. Rick Perry's teen daughter. "He said hello to me!" my mother screams. Who is this woman?

When Crowe goes onstage with his Aussie band, the amassed throng of libidinous female humanity goes wild. You get the sense he could burp into the microphone all evening and the reaction would be the same. But, really, despite getting drubbed in the media, TOFOG isn't a bad band and Crowe isn't a hugely bad singer. The songs are catchy and heartfelt, if repetitive. There are women here who know every word to every song, who sing along as if their lives depended on it. Some flew from other countries to catch his act; others follow his concert tour across the nation. They mix in with the rest of us who simply want him to take off his shirt.

Crowe has all the rock star moves down pat. He flings back his hair, shakes his butt. Allegedly remote in real life, he flirts saucily with the audience in between songs, clearly loving it.

"I've got to tell you, ladies," he croons at one point, apparently overcome by the seething mass of female desire. "Estrogen is a very powerful thing." After several encores, he finally stops. The crowd meanders reluctantly toward the exit. "Be kind," one woman tells me when she sees I'm scribbling notes for a newspaper story.

On the way home, our limo breaks down and we have to wait an hour for a backup van, our visions of Maximus once again reduced to screen versions. Some things even estrogen can't fix.

mstoeltje@express-news.net
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