BUTLER Octavia Estelle
Butler è la prima scrittrice afroamericana a ottenere successo e popolarità nel campo della fantascienza, e negli ultimi anni,la sua fama si è estesa anche al di fuori del genere.Nasce nel 1947 a Pasadena, California; ha un'infanzia difficile, povera e travagliata. Orfana di padre, cresciuta in un ambiente multietnico, è stata una bambina schiva e dislessica; frequenta la scuola con grandi problemi, e queste esperienze si rifletteranno in tutta la sua vita. Studia al city college di Pasadena, e si laurea all’università di stato della California. Ha vinto un MacArthur Fellowship, un Nebula, e due premi di Hugo. E' autore di dieci romanzi e svariati racconti. I suoi romanzi trattano di un’America distopica nel futuro più immediato. Scrive di problemi sociali, contemporanei, spiegandoli in modo metaforico relativamente ad un prossimo futuro. L'esordio avviene nel 1971 con "Crossover", un racconto che non raccoglie troppi clamori. Le sue prime opere significative di fs risalgono alla metà degli anni settanta, con la serie dei "patternist"; questa serie viene definita dall'autrice 'storie del potere', ed è incentrata sulla creazione di una razza di telepati selezionati per ottenere una stirpe di superuomini destinati a dominare il mondo. Suoi racconti hanno vinto il premio Hugo nel 1983 e il Nebula nel 1984.
Bibliografia essenziale
Clay's ark, 1984, Incidente nel deserto
Dawn, 1987, L'ultima Genesi
Adulthood rites, 1988, Ritorno alla TerraLa parabola del seminatore
Questo è un racconto di speranza che si svolge in un futuro distopico, in cui gli Stati Uniti sono divenuti una nazione in rovina, le città sono cinte da mura, e ovunque si diffondono epidemie, incendi e follia. Lauren Olamina è una ragazza di diciotto anni afflitta da una sindrome di iperempatia, che la costringe a provare il dolore che vede negli altri. Quando l'enclave in cui vive viene distrutto, assieme alla sua famiglia e ai sogni per il futuro, Lauren afferra uno zaino pieno di scorte e inizia un difficile viaggio verso nord. Lungo la strada si unisce ad altri sopravvissuti e fuggitivi, ai quali professo il suo personale credo religioso, il Seme della Terra, dall'assunto semplice e al tempo stesso rivoluzionario: Dio è cambiamento.