Come descritto nella sezione Dipendenti i militari in servizio continuativo sono 6 di cui 4 operativi in ambulanza e 2 amministrativi.

La Storia

Il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana Ausiliario delle Forze Armate dello Stato

La Croce Rossa Italiana, in virtù delle convenzioni internazionali ed in forza delle vigenti leggi in Italia, dispone tra le sue componenti di un corpo Militare Ausiliario delle Forze Armate dello Stato, composto di elementi arruolati volontariamente nelle diverse categorie dei suoi ruoli - con facoltà di impiego per l'assolvimento dei compiti di emergenza del tempo di pace e del tempo  di guerra - . In tempo di guerra il Corpo Militare della C.R.I. ha per scopo: di contribuire con mezzi e personale proprio allo sgombero, alla cura dei feriti e malati di guerra; organizzare ed eseguire la difesa sanitaria antiaerea; disimpegnare il servizio prigionieri di guerra, secondo le convenzioni Internazionali di Ginevra. In caso di grave emergenza il Corpo Militare della C.R.I. svolge il soccorso sanitario di massa, attraverso l'impiego di reparti, unità e formazioni campali (Raggruppamenti e Gruppi Sanitari Mobili, Ospedali da Campo attendati e baraccati, Treni  ospedali, Posti di soccorso attendati ed accantonabili per il pronto impiego di Reparti di soccorso motorizzati); concorre altresì al supporto della struttura dell'Istituzione destinata ai servizi di protezione civile. A tal fine, il Corpo Militare della C.R.I. attende fin dal tempo di pace alla preparazione del personale e dei materiali necessari per assicurare un efficiente contributo al funzionamento dei servizi di mobilitazione di cui avanti. Il Corpo Militare della C.R.I., al quale si accede solo per arruolamento volontario, inquadra nei propri ruoli:
Grandissima parte del personale del Corpo Militare della C.R.I. è, ordinariamente, in congedo e viene richiamata in servizio quando si verificano le necessita di impiego previste dalla legge. Con legge 25.06.1985 n. 342, è stata concessa la Bandiera di Guerra al Corpo Militare della C.R.I. ausiliario delle FF.AA. Con la partecipazione attiva alla Resistenza, suggellata con l'olocausto alle Fosse Ardeatine di due Ufficiali, il Tenente medico C.R.I. Luigi Pierantoni e il Sottotenente commissario C.R.I. Guido Costanzi, il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana costantemente vicino alle Forze Armate ed al popolo dava alla Resistenza e alla Guerra di Liberazione, una ulteriore silenziosa prova di valore, di patriottismo, di dedizione ai più alti ideali. Brillantissime prove, inoltre, il Corpo ha fornito nel corso di conflitti all'estero. Dopo il secondo conflitto mondiale, l'Ospedale da Campo n. 68, fu inviato nell'ottobre 1951 con le Forze delle Nazioni Unite in Corea ed ivi rimase dislocato fino al Gennaio 1955, inquadrato nell'8° Armata U.S.A.. Al suo Comandante, l'allora Maggiore medico Prof. Fabio Pennacchi fu riservato l'onore di essere chiamato a rappresentare l'Italia alla firma dell'armistizio a Panmunjon che pose fine al conflitto. Nel Settembre 1960 un Ospedale di emergenza da 100 letti (n. 010) venne inviato nel Katanga per l'assistenza Sanitaria alle Forze dell' O.N.U. operanti nel Congo. Anche il tempo di pace l'alacre, tempestiva opera del Corpo ha avuto modo di rifulgere in numerosissimi eventi in ammirevoli prove di solidarietà nazionale ed internazionale. Dal terremoto di Ischia nel 1883, ai terremoti Calabro - Siculi del 1905 - 1908, all'incendio di Smirne .ed alla tremenda carestia di Russia nel 1922, ai soccorsi in Albania nel 1924 - 1930 ed in tante altre calamità, quali l'alluvione dell'Arno nel 1966, il terremoto della Sicilia occidentale del 1968, il terremoto del Friuli 1976, l'alluvione della Valtellina del 1987, il terremoto dell'Armenia del 1989, i soccorsi alla Romania del 1990. Nell'agosto del 1993, su disposizione del Governo Italiano, il Corpo Militare della C.R.I. ha impiantato nell'area dell'Aeroporto di Falconara, l'ospedale da campo baraccato n. 68 per l'accoglienza, la cura e lo smistamento dei feriti provenienti dalla ex - Jugoslavia, ed in particolare dalla Bosnia. L'Ospedale ha continuato il suo impegno operativo per il 1994/95 con attività sanitaria giornaliera molto intensa a sostegno del ponte aereo di soccorso dell'O.N.U. A causa del diminuito afflusso presso la base O.N.U. di Falconara, l'Ospedale ha cessato la propria attività nel mese di marzo '95, dopo aver ospitato e curato centinaia di feriti provenienti dalle zone di guerra. Il Corpo Militare, infine, ha fornito un consistente supporto sanitario, con ambulanze e posti di pronto soccorso, in occasione del Convegno del G/7 tenutosi a Napoli nel mese di luglio 1994. Questo in sintesi, il ventaglio degli interventi umanitari che hanno visto il Corpo Militare della C.R.I. impiegato in ogni situazione di emergenza e nelle più gravi calamità.