SFRATTO AI MORTI

A Croce di Piave, nel Comune di Musile di Piave, vigono "leggi" particolari, e non da ora.

Gli Amministratori del Consorzio BIM pretesero di fare gli ESPROPRI con gli articoli (e le fotografie) dei giornalisti anziché sulla base di Articoli di Legge costituzionalmente valida (vedere Il Gazzettino e La Nuova del 16.5.2001)

Il Parroco Don Primo Zanatta, per liberarsi di un inquilino "scomodo", inventò e mise in pratica con la fattiva collaborazione del CPAE lo " SFRATTO ECCLESIASTICO" (consultare IL GAZZETTINO del 30.12.2002)

In un ambiente di tale "Kul - tura giuridica" é comprensibile come i parrocchiani si siano sentiti in diritto di requisire i miei volantini, proporre al Questore di mandarmi al Confino, incendiare la mia macchina facendo scrivere ai poveri "caramba" che si trattò di autocombustione invece che di "combustione di auto", che è una cosa molto diversa.

Lasciamo perdere, per il momento, in attesa che si pronuncino i giudici, le leggi sull'urbanistica ABITATIVA e veniamo ad una edilizia speciale : quella delle TOMBE.

Secondo consuetudini, convinzioni, sensibilità, disponibilità economiche che qui non interessano, tantissimi hanno ACQUISTATO (proprio A PAGAMENTO) il DIRITTO ad averne una nel proprio cimitero IN PERPETUO o quanto meno per NOVANTANOVE ANNI.

In questi giorni la novità o la "BOMBA"

Bisogna sgomberare le tombe occupate una trentina di anni fa.

E per gli altri 70 anni per i quali era stato pagato il diritto?

Semplice! Si fa un NUOVO CONTRATTO, naturalmente a pagamento, e sulla cui durata è meglio non mettere date.

Questa è la nuova situazione che non dipende certamente dalle restrizioni imposte da "Roma", dalla finanziaria, da PRODI, non è un debito lasciato da "Berlusca": è una questione tutta locale (e di "lòculi") di cui devono chiedere conto i Consiglieri Comunali e dare spiegazioni il Sindaco, naturalmente non agli "inquilini" ma ai loro parenti.

Croce, 18.11.2006

Giovanni Cancellier