SCANDALO ICI

La vicenda degli accertamenti ICI in Comune di Musile è vecchia e sporca.

Diversi anni fa il Comune pensò di affidare ad estranei il lavoro di verifica ed accertamento dell'imposta relativa al periodo iniziale. L'impresa appaltatrice fece un PESSIMO lavoro ed incassò un OTTIMO compenso ma di quell'operazione la cittadinanza non ha mai saputo gli esatti contorni, i risultati complessivi precisi.

La cittadinanza si è dovuta interessare, è stata coinvolta, solo quando il Comune ha deciso di RIFARE quel lavoro in proprio partendo da quelle BASI DISASTROSE ma PAGATE CARE.

Quasi tutte le famiglie si sono viste recapitare "ACCERTAMENTI" (plurale) che di certo avevano solo una cosa: la GRANDE CONFUSIONE.

In proprio e per professione ho esaminato molti di questi elaborati definiti e pagati come "ACCERTAMENTI" che sono risultati TUTTI SBAGLIATI.

Ecco l' ELENCO Sono 64. Pretendevano ICI per lire 12.006.000=, interessi per lire 2.780.235=, sanzioni per lire 2.794.600= per un totale di lire 17.580.835=

Io NON HO FATTO né FATTO FARE "RICORSI" , mi sono limitato a rispondere con una "letterina" né burocratica né diplomatica che quelli NON ERANO "accertamenti" ma ERANO "BUFFONATE".

Qualcuno s'è offeso del linguaggio ma nessuno ha portato avanti le pratiche per riscuotere i presunti crediti verso me, famigliari, clienti. A quanto si dice l'impresa ha avuto la sua "tangente " su quei 17 milioni e rotti, il cittadino ha avuto il disturbo e nessuna scusa da parte del Comune "arrabbiato" (come i cani) per non aver incassato una sola lira ed aver dovuto pagare tutti i costi amministrativi e di notifica.

Ma la vicenda non si è conclusa con le sistemazioni, in qualche modo, degli accertamenti relativi ai primi anni della nuova imposta. Anche per gli anni più recenti (quindi sotto l'esclusiva amministrazione diretta del Comune) i cittadini si sono visti richiedere il pagamento di somme già pagate.

Esemplare il caso di un cittadino che dopo aver pagato (in ritardo) l'ICI del 2001= maggiorata , secondo regola, di sanzioni ed interessi si è visto notificare l'ACCERTAMENTO per l'omissione GIA' SANATA. Non ha pagato ed ha fatto ricorso al Giudice di Pace che non avendo capito esattamente il motivo del ricorso (risarcimento del danno per il disturbo ingiustificato) ha dichiarato la propria incompetenza.

Il Comune, formalmente vittorioso, ha chiesto NUOVAMENTE il pagamento dell' ICI, sanzioni ed interessi.

Di fronte a questa "PERSECUZIONE" il nostro concittadino non si è perso d'animo. In data 26.9.2005 ha presentato al protocollo comunale questa richiesta di spiegazioni sulla composizione della somma richiesta (euro 126,81=) assicurando che una volta avuta la risposta avrebbe pagato.

Sono Passati oltre tre mesi e dal "PALAZZO" nessuno ha risposto. Forse alla fine hanno capito e si sono vergognati ma non hanno chiesto scusa. Se non hanno risposto perché "troppo impegnati" e lo faranno a tempo debito, state tranquilli che il nostro CITTADINO NON PAGHERA' e con la loro risposta in mano dimostrerà la loro stupidità e questa volta si farà riconoscere dal Giudice di Pace il giusto indennizzo.

Anche il Problema ICI dimostra che c'è bisogno della "seconda bonifica" non solo a Croce ma anche a Musile.

E' da tenere ben presente che anche TUTTI gli altri comuni avevano "ereditato" dallo Stato e dalla Esattoria una montagna di dati errati. Solo che i comuni vicini prima hanno messo a punto gli archivi e poi hanno notificato un modesto numero di accertamenti ma degni del nome. Musile di Piave invece ha fatto una valanga di accertamenti che non hanno portato a incassi netti ma, ad occhio, a spese nette e per questo il "Comune" mai ha reso noti i risultati.

Croce di Piave 6.1.2006

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