SCANDALO EDILIZIO: PARROCCHIA CROCE

Non è da dimenticare che anche la Parrocchia ha utilizzato il sistema degli abusi. Si tratta di questo.

La Parrocchia di Croce il 20.12.1999 ha presentato una DIA (Dichiarazione Inizio Attività) per sistemare la vecchia casa canonica (battezzata "ATRIUM") al fine di ricavarne locali per OPERE PARROCCHIALI VEDERE QUI IL DISEGNO

Durante le feste di fine anno, utilizzando furbescamente il rallentamento o la pausa delle attività negli uffici comunali, HA ESEGUITO I LAVORI che hanno portato lo stato dell'immobile (che non consentiva uso abitativo) a condizioni (altezza dei locali) che permettevano l'uso abitativo. Infatti l'altezza delle sale era centimetri 257= (170 dal soffitto alla linea di livello e 87 dalla linea al pavimento, vedere foto più avanti) MA LA DICHIARAZIONE "ASSEVERATA" e TUTTI i DISEGNI indicano cm 270 (h 2,70).

Con il "BLITZ" natalizio è stato rimosso il pavimento in cemento armato spesso una quarantina di centimetri come DIMOSTRA questa foto (ed ANCHE ALTRE della serie) e sostituito con uno da circa 20. I venti centimetri "guadagnati" consentivano di usare l'immobile come abitazione.

Cancellate le prove dello stato REALE al momento della presentazione della DIA (e della FALSITA' dell'asseverazione), Parroco e progettista hanno presentato una VARIANTE in cui i "locali parrocchiali" portati "a misura d'uomo" venivano suddivisi esattamente secondo i bisogni di un appartamento.

Successivamente è stato chiesto il CAMBIO DI DESTINAZIONE ... e l'appartamento è stato completato.

Esattamente come all'Agriturismo: progressivamente, CON UNA PARVENZA DI LEGALITA', si passa progressivamente SUGLI ABUSI fino ad ottenere una cosa lecita, legale, legalizzata.

Solo che Parroco e Progettista HANNO FATTO I CONTI SENZA IL CITTADINO E LA SUA MACCHINA FOTOGRAFICA che aveva provveduto a documentare la verità come sopra scritto.

Tra fine 1999 ed inizio 2000 io (che, come tutti i parrocchiani, NULLA SAPEVO della DIA) ho visto che nella vecchia canonica erano in corso dei lavori non spiegati dalla prescritta tabella che deve essere posta VICINO ALL'ENTRATA del cantiere. Per questo ho stillato e diffuso un piccolo VOLANTINO, di sole 6 righe, in cui invitavo i parrocchiani a prepararsi a pagare il conto degli "ABUSI EDILIZI". Ho scatenato le ire scritte di Don Primo (il 30) che il 31 è venuto a chiedere l'autenticazione del volantino per fare chissà quale denuncia contro di me, ma se ne è tornato a "mani vuote".

Il 2 febbraio 2000 ho presentato al protocollo del Comune la mia segnalazione (datata 29.1.2000) con domanda di esame della pratica. Nel pomeriggio ho avuto una seconda visita. In questa Don Primo era meno bellicoso per non dire che ne è uscito SCONFITTO tanto è vero che poi non è più venuto nel mio ufficio/casa neppure per la "benedizione pasquale" sebbene impartita (nello stesso stabile) agli altri condòmini.

Il 3 febbraio, (l'ho saputo dopo mesi esaminando il fascicolo in Procura) i Vigili hanno fatto un sopralluogo e redatto un verbale in cui tutto risultava in ordine (compreso il cartello invisibile dalla strada!)

Il 21 febbraio ho avuto l'accesso ai documenti comunali tra i quali, oltre alla DIA con falsa "asseverazione", ho trovato la richiesta di variante su indicata (presentata il 17.2.2000) in cui i locali parrocchiali venivano suddivisi come un appartamento come del resto era chiarissimamente indicato a pagina 8 del bollettino parrocchiale RAGGIO di MARZO 2000 messo in distribuzione a fine febbraio.

Di fronte alla verità rivelata UFFICIALMENTE da Don Primo ai suoi fedeli (costruzione di APPARTAMENTO) L'Ufficio Tecnico cui era stato dichiarato solo costruzione di LOCALI PARROCCHIALI ha emesso subito ORDINANZA DI SOSPENSIONE LAVORI.

Don Primo, pur di raggiungere lo scopo non dichiarato, con lettera del 7.3 ha smentito se stesso ed ha confermato non appartamento ma locali parrocchiali ed in base a questa ulteriore bugia l' Ufficio Tecnico ha REVOCATO la sospensione e RILASCIATO la CONCESSIONE EDILIZIA.

Visto il PROSIEGUO dei lavori HO SEGNALATO il fatto alla PROCURA con lettera del 30.3.2000 ed il Sostituto Procuratore Luca RAMACCI ha immediatamente (20.4.2000) incaricato i Vigili di accertare (R.G.N.R. 6750-2000).

I Vigili che avevano già "accertato" la "REGOLARITA" confermarono che tutto era in regola.

Il Dottor RAMACCI di fronte a questa relazione dei Vigili non ha potuto far altro che proporre l'archiviazione (12.7.2000) subito disposta dal GIP (Dottor Giandomenico Gallo (registro GIP n..18282) ).

Nei mesi successivi il Comune di Musile ha cambiato destinazione all'area (da uso parrocchiale ad uso abitativo) e così è stato COMPLETATO tutto l'iter dell'ABUSO EDILIZIO nonostante le mie dimostrazioni o SPIEGAZIONI GEOMETRICHE e FOTOGRAFICHE fornite con lettera 26.6.2000.

Ora restano due considerazioni:

PRIMO. Non pare proprio che da quell'appartamento Don Primo (e complici) abbia ricavato E RICAVI quelle rendite che si era ripromesso di ottenere (vedere RAGGIO Marzo 2000 pagina 8).

Forse ha ricavato altri meriti … Sarà il Padreterno a fare giustizia.

SECONDO. NESSUNO ha avuto il coraggio, la dignità di smentire le mie affermazioni scritte e denunciarmi per uno dei tanti possibili reati: dalla diffamazione alla diffusione di notizie false e tendenziose, allarme a pubblici poteri. NESSUNO neppure il progettista preso personalmente di mira, per le sue scorrettezze, con lettera del 21.2.2000, 24.2.2000 (Racc. A.R.) ed ultima il 9.3.2000.

In compenso la mia auto è stata prima DANNEGGIATA e poi BRUCIATA. I Carabinieri non hanno fatto indagini ed i Vigili mi hanno multato per aver ABBANDONATO materiale INQUINANTE..

Se i Carabinieri NON HANNO fatto indagini, poco mi importa, le ho fatte io personalmente.

In quanto alla MULTA dei Vigili, io NON L'HO PAGATA. Chiedete a loro quanto è costata AL COMUNE la loro "diligenza" nel "vigilare sulla mia auto ANZICHE' SUGLI ABUSI.

In questi giorni ci è stato ricordato e fatto vedere "COME MUORE UN ITALIANO". Davanti a quella Salma mi inchino rispettoso.-

Davanti a tanti VIVI, io con la faccia "sporca" (perché il 4.4.2005 mi HANNO TOLTO ANCHE L'ACQUA), A TESTA ALTA grido: "COSI' VIVE, COMBATTE E VINCE UN ITALIANO, UN CRISTIANO in mezzo ai TALEBANI DEL PIAVE": Combatte contro l'illegalità ma subisce la rappresaglia dei beneficiari. ("Talebani del Piave" è il titolo di una mia video-cassetta sui cristiani di una "Parrocchia NIP" oltre che di una pagina di questo "sito".

Croce di Piave 14.1.2006

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