RIVAROTTA
vista da
Croce 100 anni dopo
ricordi del
paese che ospitò la famiglia Cancellier Luigi e Pietro
dal 1906 (circa, quando arrivò da Cessalto TV) al 1923 (circa, quando si trasferì a Croce di
Piave VE)
*
Questo
è il centro di RIVAROTTA RIVAROTTA_CENTRO.jpg che GOOGLE mi mostra con riferimento al
giorno 4.8.2010, ma io
“conosco“ quest’altra RIVAROTTA.
Dal
28.9.1911 al 18.10.1912 (Pace di Losanna)
ci fu la guerra italo-turca per il dominio della Libia e ad essa parteciparono anche soldati di Pasiano ed in particolare di Rivarotta,
tra essi il BERSAGLIERE EUGENIOBERSAGLIERE.jpg Eugenio Cancellier nato a CESSALTO il
31.5.1989, figlio di Pietro e di Tamai Antonia.
In
quei tempi, per migliorare le condizioni personali e famigliari (erano mezzadri del Signor Vincenzo Saccomani da Ooderzo), Eugenio
non aveva immaginato di andare a fare l’operaio alle fornaci che al confine
della “sua” campagna sfornavano famose
pietre (rosse) con l’argilla
scavata dalle “crede “
ma pensava di andare in Germania
(a fare il contadino, immagino) e per questo aveva ottenuto
(“gratuitamente”) il passaporto
n. 6578 di cui vediamo la prima pagina PASSAPORTO1912.jpg dove risulta
la condizione di “bracciante”. Esso porta la data 22 agosto 1912 e la firma del Sottoprefetto di Pordenone,
città che attese per altri 56 anni il sogno di diventare capoluogo di provincia
( nel 1968).
(Da
notare che allora non era previsto di applicare la fotografia per il
riconoscimento!)
A
Rivarotta, con i genitori Pietro (18.10.1858) e Antonia Tamai (8.6.1862)
(che qui possiamo vedere NONNIpietro_antonia.jpg
) sarebbero rimasti: Carlotta (1890)
Giuseppe (1892), Maria Anna (1894), Rosa (1896) e Luigia (1897) che
facevano “compagnia” alla colonna
del loro zio Luigi il quale aveva la
moglie Pil(l)on Giovanna e figli (Angelo 1879, Virginio1885, Maria 1886 , Emilio
1889 ed anche nipoti (figli di Virginio: Luigi
nato l’11.3.1912, Giovanna 13.10.1913) ).
Ecco
i sei figli di Pietro che nel 1914 (circa) sembravano molto più vecchi,
specialmente le ragazze che avevano tra
i 24 ed i 17 anni FIGLIdiPIETRO.jpg
(Da notare il “marchio di fabbrica”
della fotografia “VINCENZO FALOMO Pordenone”).
Questo
progetto di emigrazione non ebbe seguito,
come avremo modo di vedere più avanti.
Per
festeggiare ed onorare i reduci dalla Libia e consegnare loro la meritata medaglia, il Sindaco di Pasiano avvocato
Giovanni Quirini di Visinale
(con il Comitato composto dal Conte Avvocato
Gaspare Gozzi di Visinale, Tenente Colonello in pensione Giovanni Barbarich da Pasiano e Cav. Dottor Tullio Coletti da Pasiano) diffuse
apposito invito a presentarsi “possibilmente in tenuta militare” sul
Piazzale delle Scuole lunedì 11 novembre 1912 ore
9 ½ (osservo che è il giorno di
San Martino, chiusura dell’anno agrario) .
Ecco
l’invito RIVARinvito.JPG
Questa
la medaglia consegnata: (argento ??? ,
diametro 39 mm, peso gr. 25
circa).
fronte
RIVARmedPASIANOA.JPG “PASIANO AI SUOI REDUCI DALLA LIBIA” e
retro RIVARmedPASIANOB.JPG
"CANCELLIER EUGENIO
XI-XI-MCMXII”
Certamente
è’stata fatta una foto ricordo ma, per logica, (vedere aggiornamento) non è detto che sia quella che qui
vediamo RIVARfotoGRUPPO.JPG. che dovrebbe comprendere mio zio.
Al
centro, in primo piano, ci sono i festeggiati (in divisa ed elmetto coloniale (
si dice così ?) ) e tutto intorno
(immagino) i parenti e le autorità.
Le mie
zie, che conservarono le memorie del
fratello (successivamente caduto
a Caporetto), ci raccontarono anche chi
era il fanciullo in divisa militare che sostiene la bandiera, ma non ricordo il
nome ed il motivo per cui era lui e non una persona adulta a svolgere
quella mansione. Forse il bambino era in
rappresentanza di un suo famigliare caduto o assente per qualche motivo.
Immagino
che lo sfondo sia il muro della chiesa;
chi conosce l’ambiente può fornire precisazioni.
La fotografia
in formato originario misura cm. 23
x 17.
In
essa, in basso a sinistra, si vede anche qualche bambinetto che potrebbe essere
ancora vivente ed avrebbe oltre cento anni.
Sarebbe
bello che qualcuno si riconoscesse o
riconoscesse i suoi avi.
Successivamente
fu consegnata ai reduci dalla Libia
anche la medaglia (in argento?)
dello Stato (monarchico) “istituita con R.° Decreto in data 21 novembre 1912”;
diametro 32 mm. peso gr. 15 circa.
Ecco
la fronte RIVARmedRE_A.JPG
“VITTORIO EMANUELE III RE D’ITALIA”
ed
il retro RIVARmedRE_B.JPG
con la dedica “GUERRA ITALO TURCA
1911-12” .
Il
“Brevetto “che autorizza ”il soldato del
6° Reggimento Bersaglieri” a “ fregiarsi della Medaglia istituita a ricordo
della Guerra Italo - Turca”. Porta il N.
39548 ed è stato emesso il 31 Maggio
1913 dal Ministro della Guerra (31.3.1910 - 19.3.1914) Paolo Spingardi (2.11.1845
- 22.9.1918). Ecco il “brevetto” BREVETTO39548rid.jpg.
(Parlando
di medaglie è da ricordare anche quella
di bronzo, concessa “alla memoria” di caduto nella guerra 1915-1918 come da “concessione”
n. 88431 (88430 ?)
del 29.6.1921 firmata dal Ministro (2.4.1921 / 4.7.1921) Giulio Rodinò eccola: CONCESSIONE88430rid.jpg .
Questa
medaglia ora non la trovo ma mi pare
che portasse questa scritta “FUSA NEL
BRONZO NEMICO”. Continuerò a cercarla.
Restando
alla guerra di Libia. Conservo una
cartolina (cm 9
x cm 14) spedita al padre da Messina il giorno 8.5.1912 mentre era in viaggio da Genova verso la Libia.
Ecco il fronte: RIVARcartolinaAA.jpg
ed il retro RIVARcartolinaAB.jpg.
Ho
una seconda cartolina (9 x 14)
(usata per mancanza di carta da lettere) spedita
da Homs
(Libia) in vista del rimpatrio.
Il
retro è completamente occupato con le
comunicazioni, difficili da
leggere e da comprendere (ci vuole una trascrizione ed una traduzione per cercare di capire esattamente il suo
pensiero).
Ecco
la cartolina: fronte RIVARcartolinaBA.jpg
e retro RIVARcartolinaBB.jpg
.
Pare
scritta il giorno 7-12 ma se era invitato alla festa dell’11 novembre
(come reduce) quella data non sarebbe
compatibile. (Vedere la possibile
spiegazione nell’aggiornamento)
(Il
passaporto con data 22.8.1912 evidentemente era stato chiesto mesi prima e
può essere stato consegnato molto dopo).
Ho
scritto che il progetto di emigrazione in Germania che non ebbe seguito. Non so perché.
Certo
è che il suo 26 compleanno lo compì in divisa da Bersagliere sul fronte di Caporetto dove è morto
il giorno 18 settembre 1915. A Caporetto è sepolto CAPORETTOOSSARIOR.jpg. Ecco il cuginetto
(Luigi) del 1912 che diventato adulto e salesiano (a Udine) gli
rende omaggio CAPORETTOVISITAR.jpg (dovrebbe essere stato in agosto 1974).
Conservo
varie lettere scritte, in quei quattro mesi di guerra, alla famiglia e al
fratello, pure lui alle armi in zona Monte Grappa.
In
queste lettere nomina spesso i compaesani.
00.00.1915
(Frammento): Viel
Giuseppe, Pivetta
Pietro, Marson (da Pasiano), Corazzin (da Sant’Andrea),
- Costa Delio (da Cecchini)
e “tanti altri”. Chiede anche dell’andamento dei lavori al PONTE
(di
- TREMEACQUE ? ) (era
in costruzione allora?) [Si,
aperto all’inizio del 1917, distrutto in
autunno per
- rallentare l’invasione dopo la
disfatta di Caporetto. = Piccinin ].
00.00.1915 Lettera : Puiati,
Luigi Rossi -- Il Parroco, Signor Gini, Morassutti,
Fondi e “tutti i soliti”
18.06.1915 Giol ( è ferito),
Morassutti, Fondi, Pagotto.
18.06.1915 Lettera a Luigi Rossi (da Traffe ?) perché la porti ai famigliari dai quali non
riceve posta.
09.07.1915 ai genitori.
Ricorda di aver scritto a Luigi Rossi (v. sopra)
31.07.1915 Viel sta bene,
tutti i compaesani sono in buona salute. Saluti a Signor Giovanni Furlanetto, famiglia Morassutti, Pagotto
03.08.1915 Cartolina.
Marson (da Pasiano), Marson da Azzano.
Questa cartolina merita una annotazione particolare.
Da Rivarotta, in luglio
don ANTONIO COLUSSI (11.6.1874 -
30.10.1962) Parroco dal 1906,
manda al parrocchiano /soldato
Cancellier Eugenio 6 Re to ??Bersaglieri???? , I^ compagnia
??? Divisione speciale ??? (come
anche da timbro tondo ? ! ? ) Zona Di Guerra la
“PREGHIERA del soldato italiano” che qui potete vedere PREGHIERA1rid.jpg (notare che
è composta/stampata in aprile:
un mese prima della inizio della guerra!)
Cartolina
spedita con regolare francobollo come si deduce dalla colla rimasta
dopo l’asportazione del francobollo.
Nella
spazio comunicazioni il Parroco
scrive “Saluti ed auguri” preceduti da
una frase (di cui resta visibile la “R”
iniziale) e seguiti dalla
firma (di cui si vede il lungo segno finale di sottolineatura ???).
Il
due agosto Eugenio riutilizza la
cartolina per scrivere al fratello Giuseppe: Sfrutta il Cognome già scritto, cambia il
nome, ricompone l’indirizzo: 33° Re.to ”Artiglieria
Campagna” , 18 Divisione , 7 batteria.
Invariata la destinazione “Zona Di Guerra”.
Scrive
con la matita il suo messaggio destreggiandosi tra le righe del parroco. Il giorno 3,
come da timbro della postata militare, la cartolina
riparte. Il fratello la riceve e la conserva (assieme
alla “pelle”) anche per noi che 96 anni dopo la possiamo rivedere Eccola PREGHIERA2rid.jpg
.
06.08.1915 Marson da Azzano, il Casaro
(senza nome) Fondi, Morassutti,
Pagotto, Puiatti, Furlanetto, Rossi,
Il Parroco,
. Colledan, Giuseppe Viel.
13.08.1915 (al fratello = mio padre).
30.08.1915 (al fratello)
Giuseppe Viel
ferito il 14 agosto, idem Marson di Azzano, Giovanni Furlanetto, Parroco,
. Antonio Miccel
(sovra -cognome dei GEROLAMI ? ) Baso
(Basso? Bozzo?) da Tiezzo, Pivetta,
. Corazzin
(quello chè sposò Gigetta Panontin), Il Parroco,
Furlanetto.
15.09.1915 (ultima)
Giuseppe Viel è morto, Marson
18.09.1915 Eugenio Cancellier muore a Caporetto.
EUGENIOovale_RID.jpg
Conservo questa foto di gruppo di militari SOLDATI_A_1915.JPG che porta la scritta “1915”.
E’ molto probabile che mio zio Eugenio sia il secondo da destra in seconda fila (
si deduce dalla pettinatura).
Una
seconda fotografia SOLDATI_B_ARTIG.jpg porta
scritto sul retro “Cancelier (con una sola ”l”) Giuseppe artigliere”
quindi dovrebbe ritrarre mio padre,
non so se con commilitoni o con
compaesani.
Il
giorno 2.7.1922 Rivarotta ha dedicato ai suoi caduti questo monumento RIVARmonumento1922.JPG. Sullo sfondo si vede la casa colonica alla
quale non è più ritornato; era del
Signor Vincenzo Saccomani
che dovrebbe averla acquistata dal tanto
nominato Signor Giovanni Furlanetto (11.1.1856 13.10.1944), forse ufficiale dell’esercito, padre di 16 figli di cui una (classe 1894) dovrebbe essere vissuta oltre 102 anni.
La
famiglia Cancellier (lui compreso) ci
teneva e curavano quella casa in centro al paese tanto che nel 1915,
nell’ambito dell’iniziativa per la
“Costruzione di concimaie razionali e
Igienica sistemazione dei cortili”,
ebbero un riconoscimento
costituito dal un diploma che qui potete
vedere RIVARpremio_cortileRid.jpg associato ad
un premio di “£
5”.
Ora
purtroppo quella casa
è abbandonata ed in rovina
(caduto il tetto della zona stalla/fienile
). Se potessi (economicamente e giuridicamente) la restaurerei e destinerei a
qualche utile impiego. Eccola vista dall’alto
RIVARcasaINrovinaGOOGLE.jpg e dalla strada RIVARcasaINrovinaCIMG0403rid.JPG
Su
quel Monumento ai Caduti le lapidi
attuali ( RIVARmonumentoLAPIDEnuova.JPG
) sono diverse da quelle originali.
Non
so quando, per quale motivo siano state sostituite e incise in modo diverso; certo sono decorose e
ne va dato merito a coloro che le hanno
curate e le curano (diversamente da quelle ai caduti di Croce in cui i nomi in bronzo sono stati asportati e quelli
incisi sono illeggibili (sono stati “rinfrescati
solo a fine ottobre
2011).
Di
quel periodo passato a Rivarotta i miei conservarono un buon ricordo.
Le
“Crede” e la “fornase” (non certo quella che si vede qui: RIVARfornaceCIMG0404rid.JPG restarono nel loro cuore tanto che
quando costruirono una seconda
casa nella nuova campagna
qui a Musile la costruirono con le
pietre di Rivarotta.
Ora quella casa
è cadente ed abbandonata ma il
suo colore rosso intenso, tanto diverso
dal grigio rosa sbiadito di tutte le
altre, fatte con le pietre locali,
è testimonianza del ricordo di Rivarotta
Eccola RIVARcasettaCROCE.jpg
(sullo sfondo l’argine del Piave,
il “FIUME SACRO”).
Se
qualche Rivarottese
(anche non più residente) legge e
trova imprecisioni e lacune me le può segnalare per opportune variazioni.
Croce
di Piave, 12 novembre 2011
Giovanni Cancellier
Per
osservazioni scrivere a crocedipiave@libero.it
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Aggiornamento 1.12.2011 in base ad informazioni del Signor
Giovanni Luigi (Gigi) Piccinin
In
data 10.1.1912 “il Comune di Pasiano spedì in TRIPOLITANIA 33 cartoline vaglia
raccomandate da L 10 offerte dai compaesani” ai
soldati che in quei giorni
risultavano essere in Africa (mio zio,
come visto è partito in
maggio); quindi in totale
parteciparono a quella guerra almeno 34 Pasianesi.
Il
rimpatrio, a parte quello di feriti-
convalescenti come il Capitano Vettori ed il caporale Vincenzo Viera ) è
avvenuto in vari
momenti inizio settembre, fine
ottobre 1912 , metà febbraio 1913. come riferisce il giornale “La Patria del
Friuli” che ricorda i nomi dai quali
ricostruisco questo elenco dal quale
mancano, quindi, una decina di uomini.
****
Cognome |
nome |
DI o FU |
classe |
Data
rientro |
Consegna.
medaglia |
nota |
BIASOTTO |
VITTORIO |
|
|
II-1913 |
|
|
BOTTOS
|
GIOVANN |
LUIGI |
|
II-1913 |
|
|
BUSET |
GIACOMO |
|
1889 |
IX-1912 |
. |
|
CANCELLIER |
EUGENIO |
PIETRO |
|
?? |
|
|
CASAGRANDE
|
? |
|
|
X-1912 |
|
|
CASAGRANDE |
PIETRO |
BORTOLO |
|
11-1913 |
|
|
CEOLIN |
PIETRO |
GAETANO |
|
II-1913 |
|
|
CIGANA |
VIRGINIO |
|
|
II-1913 |
|
|
DAL
CIN |
PIETRO |
|
|
II-1913 |
|
|
FEDRIGO |
GIOVANNI |
|
1889 |
IX-1912 |
|
|
GASTALDELLO |
GIOBATTA |
|
|
II-1913 |
|
|
GREGONAS
|
LORENZO |
|
1889 |
IX-1912 |
|
|
LORENZON
|
OLIVO |
|
|
II-1913 |
|
|
MARTIN |
ANGELO |
GIUSEPPE |
|
II-1913 |
|
|
MARSON |
DOMENICO |
BASILIO |
|
X-1912 |
|
|
MIOTTO |
GIUSEPPE
|
|
|
II-1913 |
|
|
PAGNOSSIN |
EMILIO |
|
1889 |
IX-1912 |
|
|
PANONT |
MARINO |
|
|
II-
1913 |
|
|
PIVETTA |
DAVIDE |
BORTOLO |
|
II-1913 |
|
|
PIVETTA
|
GIOVANNI |
GIUSEPPE |
|
II-1913 |
|
|
ROSSETTO |
CARLO |
GIOVANNI |
1889 |
IX
1912 |
|
|
TOME’ |
ENRICO |
G.BATTA |
1889 |
IX
1912 |
|
|
TRENTIN
|
EUGENIO |
|
1889 |
IX
1912 |
|
|
VETTORI |
??? |
|
18?? |
III-1912 |
|
Capitano
- ferito |
VIERA |
VINCENZO |
|
1890 |
II-1913 |
|
Malato
1912 - Caporale |
*** |
*** |
*** |
*** |
*** |
|
|
Quindi
il giorno 11 .11.1912 furono consegnate
le medaglie a quanti erano già ritornati; nel marzo 1913 furono consegnate le
altre.
La
fotografia su riportata potrebbe riferirsi, più verosimilmente, a questo
seconda consegna e potrebbe comprendere
mio zio.
Questo conferma e chiarisce i miei dubbi
circa la esattezza dell’invito a partecipare in novembre.
Lo
sfondo è la facciata principale della chiesa Dedicata a San Paolo Apostolo ristrutturata, ampliata e diversamente
orientata con i lavori del 1898 lo
conferma il particolare della vecchia dell’abside visibile sul lato destro.
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Ringrazio
il Signor Giovanni Luigi Piccinin per le informazioni fornite.
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