RERUM   IMBECILLORUM

 

(idea 2.7.2013 pubblicata il 21.9.2014  rivista il  9.1.2015, 7.8.2015, 5.1.2016)

 

A  partire  dal  1997 (caso suore-asilo) ma qualcuna anche prima  (penso  al 1986, costituzione C.P.A.E.  in sostituzione dei FABBRICIERI a seguito del nuovo concordato) di “cose  strane” ne ho  viste, sentite,  e  magari fatte parecchie.

Non so quando, come e perché ho assegnato a queste “stranezze” l’etichetta di “RERUM   IMBECILLORUM” e neppure so se questa è una espressione latina normale, se è “latino  maccheronico”, se è una semplice combinazione di parole dal suono latineggiante ma senza  alcun senso. 

Neppure mi è chiaro se “RERUM  IMBECILLORUM” deve indicare cose fatte  da  imbecilli  per  i loro simili o  fatte  da intelligenti, presunti intelligenti, sedicenti intelligenti ad uso degli imbecilli  e di presunti imbecilli.

Forse mi appagava quel suono “imbecillorum” che certamente porta lontano dall’ idea di cose buone, di persone intelligenti,  indipendentemente dalla  posizione, attiva  o passiva, della  imbecillità.

Certo che sotto questo ”nome” ne ho  messe “di cotte  e di crude”  ma  tutte reali,  tutte strettamente legate alla cronaca locale che, piaccia o no, è già o è destinata a diventare storia locale,  proprio  storia con la  “S”.

Avendone  viste “tante”  mi è venuta  l’idea  di  scriverne, sotto forma  i lettere,  in modo  che qualcuno (il destinatario ipotetico  e  quello/quelli reali)  potesse avere uno spunto, una  occasione per contrastarle  e migliorare la  situazione.

Così é nata la serie delle “encicliche”  “RERUM  IMBECILLORUM”   (vedere:   “ POST SCRIPTUM” ).

 

Queste “encicliche  riguardano essenzialmente Croce  (e per questo sono dirette, rivolte al  Caro  Adriano)  ma qualche volta coinvolgono anche  Musile  e San Donà  ed allora sono indirizzate a altri     ( …  perché  capiscano anche  quelli di Croce).

Altrettanto certo è  che queste non sono tutte le RERUM IMBECILLORUM che hanno “allietato”,  “condito”  la  mia  esistenza in riva al Piave.

A parte le necessità ed obblighi scolastici, non ho  mai  tenuto un diario: ci sarebbe voluta la testa di Nazzareno che prende nota di tutto quello che fa e, tutto preso da questo impegno, non ha  abbastanza tempo per fare qualcosa di utile, significativo, migliore.

Quindi ho scritto senza un criterio unico,  ho scritto quando ne ho sentito bisogno,  ho scritto le  “rerum” che mi hanno colpito particolarmente.

Adriano è il principale destinatario delle “encicliche”, ma fino ad ora non dimostrato di averne tenuto  conto,  … immaginarsi se ho potuto  “fare colpo” su altri  destinatari che mi  interessavano di  più, quelli che mi interessavano  veramente.

Ma io scrivo lo stesso: “scripta  manent”.

Se in futuro qualcuno vorrà,  DOVRA’ “rivedere”  (rileggere,  capire, interpretare) le nostre storie (o storielle) e (magari solo per “curiosità”) avrà bisogno di fare qualche “verifica” con quanto riportano gli annali ufficiali,  avrà a disposizione una lista di titoli da consultare, tenendo come chiave di lettura   i  famosi versi:

“…   temprando lo scettro ai  regnatori, GLI ALLOR  NE  SFRONDA  ed  ALLE  GENTI SVELA di che lacrime grondi e di che sangue …  ).

Le “RERUM  IMBECILLORUM” non  svelano  fatti di  sangue  ma  qualche  “sforbiciata” ad “allori”  (selvatici) forse  la  dà.

 

Ecco i primi titoli  trovati qua e la (anche se  non rientrano nella  numerazione   e nel formato   assunto  in tempi  successivi).

 

2005.03.27      UN  CIARLATANO  IN  PRESBITERIO   (a Don Gino Moro)

2006.07.16      I  TALEBANI   DEL  PIAVE

2008.08.10      80:  PORTATI BENE, SPESI MALE

2008.08.22      1918  ARDITI,  2008 RINCOGLIONITI  (a Nazzareno)

2008.09.11      ICI  &  BIM  senza  perizoma

2009.01.00     SEIMILA OSCURI    (6000 mesi =  500 anni, dedicato  agli  storici di Croce)

2009.12.30      LA CROCE  DI   DON PRIMO   (sarà  grande !)    [ (sarà  vero ?) ]

 

Questi,  invece,  sono quelli  inseriti “ufficialmente” nella  collana    Rerum Imbecillorum.

 

2007.04.08      01     NEOELETTO   C. P .A. E.

2007.05.31      02     ALLE  AMMINISTRATIVE  (del 27-28 maggio 2007)

2007.06.17      03     ORGOGLIO

2007.06.29      04     LE FERIE  DEL PARROCO  e  SERATA  PER LISA

2007.09.09      05     I  CRISTIANI  DEL DON

2007.11.29    06       I  CRISTIANI  ALLO  STALLO

2007.12.13      07     SCEMENZE  LERCE

2007.12.31     ---      lettera “testimonianza” ad Adriano   (fuori  della serie)

2008.06 .07    08      MESSA TELEMATICA o digitale

2009.01.06      09     MISSIONE   2009

2009.04.12      10     MISSIONE   INCOMPIUTA  (a Don Gino Moro)

2009.09.00     11      ALLEGRIA, VERMI

2011.02.26     12      NOBILE  INIZIATIVA

2011.03.30      13     FANTASTICA  ASSEMBLEA

2011.04.10     14      BENEDIZIONE  o  CATECHISMO  ?

2011.11.20     15      PAZZA IDEA (… di  far l’asilo con lui…)   (destinatari:  Signori Lettori)

2012.02.05     16      ONORATA SEPOLTURA

2012.02.20      17     ORATORIO  SULLO  SCOGLIO

2012.04.18      18     LA GIUSTIZIA SI  E’ FERMATA  A MURELLE

2012.08.18      19     IN  MUNICIPIO   PADANO   (“i  comanda lori” ) (destinatario: Forcolin)

2012.10.05     20      IN  BORGO  MEDIEVALE  (destinatario:  Luca Marusso - San Donà)

2012 12.16     21      JACOPO NELL’ARIA INQUINATA  (destinatario  Paolo)

2013.01.08      22     CARTUCCE  PARLANTI  (con aggiornamento  giugno 2013)

2013.01.10     23      CROCE:  fermata o capolinea (seguito di  RERUM  IMB. XVIII)

2013.04.11      24     IL FONDO  DELLA  PARROCCHIA  (al Vescovo)

2013.10.10      25     LO SPONSOR   (per  opera pittorica in chiesa)

2014.06.00      26     BILANCI PARROCALI (fallimentari)

2014.07.00      27     ULTIMA  ?

2014.09.01      28     NON PLUS ULTRA (quadernetto)

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La  “RERUM   IMBECILLORUM  XXVII”   sembrava  dover  essere  l’ultima, destinata a chiudere un’epoca da “nera”   cui  dovrebbe seguire, FINALMENTE,  la  serie   “RERUM  SAPIENTORUM”  ma  si è  reso  necessario  aggiungere  la  XXVIII (Non Plus  Ultra)  sopra  richiamata.

 

 

RERUM   SAPIENTORUM

Fiducioso o illuso che fosse  arrivato il tempo  delle  “Rerum Sapientorum” , subito, con il caldo di luglio  ho “sfornato”  la  prima  della nuova  serie, 

Destinatario il nuovo parroco in arrivo  in questa  parrocchia  dove  l’  “asilo-mausoleo” detto anche  “forno  crematorio  senza  camino”,  quello che  “si piscia  addosso” ad ogni evento   meteorico,  è  fermo,  inchiodato,  paralizzato.

Ho  abbozzato  anche  la   seconda  ma  non l’ho ancora  completata   e dubito che  la  completerò    perché  non ho ancora avuto  la  sensazione che sia arrivato il tempo  per le RERUM  SAPIENTORUM”   comunque, dato che  la  speranza è l’ultima  a morire  e  come  seme  di speranza    ecco  i primi titolo  della  serie in cui  speravo  ( e continuo a  sperare).

 

Croce, 9.1.2015

 

2014.07.31      1       PREDICA D’INGRESSO

201x.00.00      2       SU  MISURA (non portata a termine)

201x.00.00      3       ……… 

 

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Agosto 2015-08-07

Non ho avuto occasione  di  andare  avanti  con  la serie  Rerum  Sapientorum mentre,  purtroppo,  ho  avuto   motivo  di  scrivere:

2015.02.23      29     RESTI  OSSEI ?

2015.07.13      30     ASSEMBLEE

2015.08.19      31     I MALEDETTI DI CROCE

2015.12.17      32     ASSEMBLEA  SENZA MEMBRI

2015.12.27      33     NECROLOGIA

 

 

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Post scriptum.

Per cercare  una giustificazione alla  locuzione  “rerum imbecillorum  ho “navigato” in internet.

Nel  sito  LATINOVIVO  ho trovato  un  testo del poeta  Tito Lucrezio, forse  campano,  morto 100 anni prima dell’era cristiana,  intitolato     “DE RERUM NATURA“  (6 libri)  in cui (nel  Libro V,  verso 1023) è usato il termine “imbecillorum   con significato    “dei  deboli”.

Imbecille (senza  bastone)  (come  imberbe = senza  barba)  significa:  debole,  che non ha  forza, che  non sta in piedi  da solo, malato (specialmente nella mente).

Io  volendo scrivere delle  “robe da matti”,  delle  cose  strane,  incredibili,  squalificanti che  capitano  tra  noi,  forse  ho usato   il  termine  imbecillorum” appropriatamente  anche senza  saperlo.

Forse dovrebbe essere preceduto da “RES”   (no da  rerum).     Ma un doppio genitivo, come nella  famosa  enciclica, dà un tocco di autorevolezza ai miei poveri scritti.  Quindi  “RERUM   IMBECILLORUM”  può  “passare”.

Croce, 10 luglio 2013

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