ASILO

Quando l'ASILO incominciò a funzionare era l’autunno del 1946 ed io frequentavo la prima elementare come mostra questa  PAGELLA : classe prima, anno  1946-1947. Quindi in quel grande fabbricato entrai solo in qualche occasione particolare. (Questa foto di bambini all’asilo, con la Superiora piccola a sinistra e Suor  … grande a destra, dovrebbe  essere  riferita  all’anno scolastico  1948-1949 con Vito al primo anno e Lino al terzo FOTO )

Ricordo abbastanza bene una occasione. Per andare a comunione bisognava essere digiuni dalla mezza note precedente. Quindi alla fine della festa della prima comunione, 15 giugno 1947, tutti eravamo stanchi per il digiuno. Quella mattina ci fu offerta una colazione con latte caffè e forse uno spruzzo di cioccolato (questi due ingredienti erano una novità ed un lusso per noi abituati a polenta "rosta" e latte) e la consumammo proprio nella sala grande dell'Asilo che corrisponde all'attuale cucina (ora il livello del pavimento è abbassato al piano terreno)

In Asilo, a parte qualche altra occasione, ci sono andato ufficialmente dall'inizio del 1986 come membro del CPAE. Se dovevo interessarmi degli affari economici della parrocchia era logico per me (non per Don Primo) che mettessi il naso anche in quei conti, in quelle cose, in quell'ambiente. Quindi contatti con le suore. Ne sono venute fuori delle belle.

Nessuno conosceva lo statuto dell'associazione: lo feci RIEMERGERE e cercai di introdurne il rispetto prendendo contatto con Tiziano Rui che in quel periodo era il "presidente".

La cassa della porta della cucina ricavata nella sala dell'ex ambulatorio era MARCIA. Nel compensato c'era un vastissimo buco. Ora l'ASL farebbe chiudere tutta la struttura, disporrebbe una completa disinfezione con, ovvio, rapporto all'autorità giudiziaria. Quel buco rimase ancora a lungo perché il parroco Don Primo Zanatta poco o niente si interessava dell'Asilo che formalmente era una associazione autonoma. Lui andava dalle suore solo quando aveva bisogno dei soldi arrivati dagli enti pubblici. Questo me lo riferivano le suore che custodivano il "libretto" "nominativo" (loro non potevano prelevare) della Cassa di Risparmio. Prova chiara: le annotazioni di Don Primo visibili in questa foto.

Il 25.2.1986 il Comune di Musile aveva pagato lire 8.900.000= la disponibilità era consistente e destinata se non erro, all'acquisto del pulmino. Feci aprire un conto corrente a nome dell'associazione Asilo così non era più necessaria la firma del parroco "solo prelevatore di soldi" ma bastava quella del presidente dell'associazione. Con la disponibilità (temporanea) feci acquistare dei BOT per recuperare qualche interesse (che allora era percentualmente molto consistente).

Forte dello Statuto organizzai in qualche modo la "campagna elettorale" per il futuro Consiglio d'Amministrazione parlando qualche volta con Mariangela Bello. Richiamai il presidente uscente (Rui) ai propri doveri dal momento che di registri ufficiali ed obbligatori non c'era traccia. Alla fine recuperai i registri IVA che giacevano in un cassetto della Zoopiave (la Signora Zambon Gabriella faceva parte del Consiglio di Amministrazione dell'Asilo e della Zoopiave). (Zoopiave poi FALLITA)

Non è fuori di luogo accostare il fallimento della ditta Zoopiave sas (Il Gazzettino 31.10.1996) con il fallimento morale della Associazione Asilo 10 anni dopo e quello di altra attività allogata nella canonica vecchia. L'insegnamento della "Chiesa Tarvisina" in materia di registri è chiaro: essi si "allestiscono" una volta all'anno per dare agli imbecilli (popolo e Curia) l'illusione di regolarità. Le "istruzioni per l'uso" le richiama "El Mago Boscariol" (calendario 1986) pubblicato da "La Vita del Popolo": All'inizio dell'anno bisogna ricordarsi di aggiornare i registri parrocchiali con le scritture relative ai 12 mesi precedenti. Replicai che quel metodo è ipocrita ed il direttore il 26.1.1986 pubblicò la lettera commentando che l'ordine, da me invocato, "sta bene anche in casa del diavolo" immaginarsi quindi quanto ce ne vuole in sacrestia ed in canonica che sono casa di Dio del suoi ministri ECCO QUI . Più tardi, il 21.9.1986, pubblicò anche il mio suggerimento di introdurre la RICEVUTA ECCLESIASTICA analogamente alla "ricevuta fiscale".

Le mie parole condivise ed amplificate dal Direttore de "la Vita del Popolo" furono "vox clamans in deserto" … e se ne videro (e se ne vedono) le conseguenze.

Non essendo possibile restare nel CPAE di una parrocchia NIP che non ha e non insegna rispetto per i libri contabili, dal primo luglio 1986 non mi interessai più dell'Asilo.

Se Luigino Lessi e Mariangela Bello dovevano togliere l'amministrazione dell'associazione dalle mani del Parroco ci riuscirono benissimo e 10 anni dopo la situazione era peggiore della precedente. A quel punto qualcuno si ricordò di me, mi chiese lo Statuto che era nuovamente scomparso e cominciò una vicenda che è uno scandalo, civilmente parlando, ed un vero "peccato" dal punto di vista morale.

Ad Aprile 2004 il bilancio 1997-1998 non è stato sottoposto all'assemblea dei soci e tutto "sembra" finito salvo che i processi penali, con conseguenze civili, sono aperti, aperta è la ferita nel corpo parrocchiale. Questa ferita, non curata, si è trasformata in cancrena e richiederà dolorose "amputazioni" a meno che non arrivi prima la morte.

Per insabbiare i problemi, la gestione della Scuola Materna prima è stata affidata ad una cooperativa e successivamente portata in seno dell'amministrazione parrocchiale con un nuovo "COMITATO DI GESTIONE" NOMINATO dal parroco secondo le sue esigenze.

L'Associazione per la gestione dell' ASILO o "Scuola materna DECOR CARMELI", costituita alla presenza del notaio Bianchini in data 11.11.1974 da Don Primo e collaboratori, è abbandonata a se stessa in attesa di morte naturale.

Tra le TANTE cose "SCONOSCIUTE", tra i "misteri" i "segreti" dell'Asilo di Croce c'è anche quello della intestazione del pulmino che serviva al trasporto dei bambini.

Croce di Piave 23.4.2004

Aggiornamento 30 giugno 2007

Il bilancio dell'anno scolastico 1997-1998, ovviamente, ancora non è stato fatto.

La mania di "grandeur", più che considerazioni razionali, hanno fatto concludere a Don Primo che ci vuole un NUOVO ASILO. Fin dall'inizio del 2006 circolava la voce che il vecchio Asilo era già stato venduto a Antonello Lava il quale già cercava di rivenderlo. Per l'Asilo Nuovo, Don Primo ha stipulato accordi con il Sindaco Menazza e questi con altri imprenditori: tutto un groviglio di operazioni sotto banco in barba alla sovranità del popolo ed al rispetto per i "fratelli". (Fatto sta che alla data di questa postilla, 15.12.2009,  la gente di Croce NON E’ANCORA STATA INFORMATA  dei programmi,  sebbene in Comune sia già  stato depositato un progetto edilizio come riportato su RAGGIO Giugno 2009  pagina 4.)

Nell'Assemblea Parrocchiale del 3.3.2006 ho sollevato il problema ASILO subendo le ironie dei "cristiani da ingrasso" presenti in sala: una trentina in tutto (erano 120 nell'anno 2005, nel 2007 NESSUNA ASSEMBLEA). Don Primo NON MI HA SMENTITO, si è tenuto sul generico ed ha evidenziato la necessità di adeguare le strutture (scolastiche, asilo) alle attuali norme. Il mio volantino distribuito il 4.3.2007, denunciando la mancanza di un vero CPAE in grado di affrontare la questione ASILO, ha avuto un seguito a pagina 7 di RAGGIO aprile 2007 dove è scritto: "Una soluzione radicale è allo studio per quanto riguarda la struttura della Scuola Materna Parrocchiale; quando si avranno elementi più concreti, si valuterà assieme il da farsi".

Quindi i fedeli di Croce non occorre che sappiano di più: quando tutto sarà deciso sarà loro presentato il conto … Più "cristiano" di così …

Negli accordi MENAZZA - ZANATTA rientra la associazione "Il Piccolo Principe" di cui RAGGIO ovviamente non parla mai.

Ma le elezioni del 27 e 28 maggio 2007 non hanno confermato né Menazza né il suo gruppo, quindi è SPERABILE che tutta la questione ASILO venga riportata nella sua sede naturale che pretende il coinvolgimento di tutto il paese, come 60 anni fa, e non una trattativa "privata" con contropartita i voti di poveri ed ignari elettori.

Croce 30 giugno 2007