AquASI, ACQUA NO

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Parecchi anni fa avevo un conto corrente con una (allora) grande banca popolare. Ad un certo momento mi sono trovato un addebito, non tanto grande a dire il vero, per un'assicurazione che mi avrebbe garantito il rientro con aereo-ambulanza se, andando a caccia nella savana, fossi stato sbranato da un leone o, pescando foche sulla banchisa polare, fossi stato preso da assideramento. Quella grande BANCA e quella grossa organizzazione assicurativa pretendevano assicurare i loro POCHI facoltosi clienti che fanno le vacanze all'estero ed esercitano sports pericolosi scaricando il costo della relativa assicurazione SU TUTTI I poveracci come me che avevano un deposito presso quegli sportelli.

Scrissi una "dolce letterina" ricordando come le vecchiette, incapaci di leggere un estratto conto, non fossero interessate a quel tipo d'assicurazione. In quanto a me che, grazie a Dio, so leggere gli estratti conto ed anche i fissati bollati (una volta sbagliarono anche quello), feci notare che non amo la caccia non tanto per che è cruenta ma perché i cacciatori NORMALMENTE entrano, a mano armata, nelle proprietà altrui (compresi i miei "latifondi"). Non amo neppure la pesca (artica o fluviale) non per via del freddo ma perché ho POCA PAZIENZA. Data la poca pazienza pretesi lo storno immediato dell'ADDEBITO indebito ossia ingiustificato. La cosa fini li (il mio rapporto di conto corrente finì in seguito).

Nei primi mesi del 2004 quando arrivò l'operazione AquASI organizzata dalla stessa impresa Assicurativa non erano passati tanti anni da farmi perdere la memoria, il nome di quella società di assicurazioni, e non mi andava di essere trattato dall'ASI e dalla Assicurazione come trattano le vecchiette sia per questioni d'età sia "morfologiche". In quanto all'ASI c'era un "piccolo sospeso" per una richiesta di servitù chiestami con l'inganno nel quale NON SONO CADUTO.

Per queste considerazioni e rimembranze quindi contribuii al fallimento dell'operazione AquASI pubblicando sul Forum del Comune di San Donà la lista degli Amministratori e Sindaci di quella società di "diritto privato" ma finanziata con i soldi pubblici.

Tutti sanno come fini l'Operazione AquASI (e come finì il FORUM), nessuno sa come fini la bolletta (dell'acqua) inviatami e pagata nei termini. Andò così.

Memore di un conteggio proposto da uno dei partecipanti al FORUM e tenendo presente che per partecipare al FORUM devo pagare la bolletta telefonica, da contabile che sono, trattenni, compensai, il mio modesto, simbolico CREDITO con l'importo della fattura ASI e versai la differenza. (La compensazione è operazione normale in tutte le aziende private come l'ASI e da qualche anno e stata adottata, riconosciuta anche dallo STATO con il famoso modello F 24. Quindi TUTTO REGOLARE, normale, scritto, documentato).

Solo che l'ASI, società privata finanziata con i CAPITALI PUBBLICI quindi governata da politici (come il famoso Consorzio BIM), non conosce queste regole e se le conosce non le applica perché ha l'ARROGANZA DEL POTERE (LA STORIA dell' ICI di Musile insegna abbastanza come si può rilevare in altra parte di questo "Sito"). L'ASI ed i suoi ragionieri non sono stati in grado di rilevare il mio pagamento come risulta anche da una loro lettera del giorno 30.11.2005 ad un membro del Parlamento Italiano che si è interessato del "caso" eccola: FAXRAMPONI .

Prima (27.7.2004) sono stato "SOLLECITATO" a pagare l'intera bolletta, poi (20.1.2005) "DIFFIDATO" a pagare sempre la bolletta SENZA dedurre i 25 euro già pagati come dimostra questa RICEVUTA. Alla Fine questa "Azienda Pubblica", incapace di fare una registrazione contabile, ha mandato un "tecnico" a rimuovere il contatore lasciandomi senz'acqua.

AquASI è diventata ACQUA NO.

Ma io sono un CITTADINO, ho imparato da San Paolo a pretendere rispetto e legalità!

Mi hanno costretto a "rubare" o, almeno, ad ELEMOSINARE l'acqua alla pubblica fontana e a prendere il freddo per uscire di casa come dimostra questa FOTOGRAFIA .

Ma questa "soluzione" è durata poco. I "TALEBANI DEL PIAVE" per odio religioso/politico/sociale (e tanta stupidità) che chiamo complessivamente ARROGANZA PUBBLICA hanno chiuso anche quella fonte e rimosso il rubinetto.

La situazione di quella fontanella "pezzo forte" dell' ARREDO URBANO voluto da alcuni megalomani impegnati a distruggere l'ambiente paesano e la sua SAGRA DELLA MADONNA DEL CARMINE (impedendo l'insediamento delle giostre) e a costruire "LA CITTA' DEL PIAVE", si presenta COSI' .

"Arreda" pure la "Piazza Tito Acerbo", ormai ridotta a "campiello", un bell'orologio stradale il quale NON segna le ore ma segna che ha Croce il TEMPO SI E' (o E' STATO) FERMATO (la relativa immagine (statica) ve la risparmio, venite a vedere di persona con quale "velocità" si "muove" questo "orologio").

Sono senza acqua da nove mesi ma resisto perché HO LA FACCIA PULITA e VADO A TESTA ALTA tra i miei compaesani e cittadini della "CITTA'DELPIAVE "profumati" come P.... (se volete sostituire decentemente i puntini leggete "pannolini" … (usati) ).

Chi ha sbagliato deve PAGARE. IO VOGLIO GIUSTIZIA. E non solo dall'ASI, dal BIM, dalla PARROCCHIA DI CROCE, dai Tribunali, ma DA TUTTI quelli che mi hanno danneggiato nel nome e negli interessi: non posso elencarli uno ad uno perché sarebbe troppo lungo. Chi vuole i nomi incominci a consultare le mie querele.

Croce di Piave 6 gennaio 2006

Giovanni Cancellier.