Percorsi di Fede

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I Testi originali dei 4 Evangelisti canonici

I 4 simboli tradizionali degli Evangelisti

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Matteo - Partenza dalla genealogia umana di Gesù, il Messia (simbolo tradizionale dell'Evangelista è l'uomo-angelo) Una Genealogia da Abramo a Gesù con il coinvolgimento di 5 donne: Tamar incestuosa, Racab prostituta,  Rut moabita straniera, la moglie di Uria adultera, Maria, la vergine - Il ruolo di Giuseppe discendente davidico nell'incarnazione del Figlio di Dio e Messia - le profezie dell'Antica alleanza riguardo al Messia che in Gesù si compiono - I 5 grandi discorsi di Gesù, il Messia: 1. Discorso della Montagna (magna carta del Cristianesimo) cc. 5-7; 2. Discorso Apostolico, dopo l'elezione dei Dodici c. 10,1-4ss; 3. Discorso delle 7 Parabole c. 13; 4. Discorso rivolto alla Chiesa o Ecclesiastico c. 18; 5. Discorso Escatologico o delle realtà ultime e definitive cc. 24-25 - Le Parole di Gesù dopo il rimprovero alle città nelle quali aveva compiuto il maggior numero di miracoli (Mt 11,20-27); proprio di Matteo: 11,[28]Venite a me, voi tutti, che siete affaticati ed oppressi, e io vi ristorerò. [29]Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. [30]Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero>>. Le parole di Gesù nel Getsemani "Padre mio, se questo calice  non può passare senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà" (26,42). Giuda nel Getsemani dice a Gesù "Salve Rabbì!" e lo bacia, riceve in risposta da Gesù: "Amico, per questo sei qui" (26,49.50; compimento del Salmo 55/54,13-15) - Nel clima della Passione di Gesù, mentre Pilato sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: "Non avere a che fare con quel giusto, perché oggi, in sogno, sono stata molto turbata per causa sua" (Matteo 27, 19) - Le parole di Gesù sulla croce, compimento del dal Salmo 22/21 sono in ebraico (Elì, Elì, lemà sabachtàni - Salmo 22/21,2 citato dal testo ebraico originale - Matteo è ebreo e scrive per gli ebrei ndr) - Quando Gesù grida di nuovo ed emette lo spirito, "il velo del tempio si squarcia in due parti, da cima a fondo *; la terra trema, le rocce si spezzano; i sepolcri si aprono. Dopo la risurrezione di Gesù molti corpi di santi risorgono, entrano in Gerusalemme e si manifestano a molti (Mt 27,53) - La tomba di Gesù è sigillata e vegliata da un gruppo di soldati che si accordano con i capi (27,62-66). Scrive Matteo: sigillarono la pietra e vi lasciarono le guardie (v. 66).

* il segno potrebbe indicare che con la Pasqua di Gesù, l'accesso a Dio diventa familiare, non è più riservato al Sommo sacerdote nel Giorno dell'espiazione (Yom Kippur - in Wikipedia) ma nel Sacramento del Battesimo è aperto a tutti, senza alcuna distinzione (Galati 3,26-28), come dice la lettera agli Ebrei in 10,19-22: 10,[19] Avendo dunque, fratelli, piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù, [20] per questa via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne; [21] avendo noi un sacerdote grande sopra la casa di Dio, [22] accostiamoci con cuore sincero nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.

Marco - Partenza con una professione di fede: Incomincia il Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio. Di seguito: il deserto durante la predicazione di Giovanni Battista, che come un leone ruggente grida per chiamare alla conversione (simbolo tradizionale dell'Evangelista il Leone) Il suo Vangelo è frutto della predicazione di Pietro che lo chiama "figlio mio" (1 Pt 5,13). Luca lo ricorda negli Atti come cugino di Barnaba; Paolo in Colossesi 4,10; e 2 Timoteo 4,11. Marco apre il suo Vangelo con l'importanza data al ruolo del Battista che come un leone ruggisce nel deserto (simbolo tradizionale dell'Evangelista Marco) e invita a preparare la via al Signore col battesimo di conversione - Le tentazioni nel deserto son descritte brevemente: 40 giorni tentato da Satana; stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano (1,12-13) - I demoni lo temono  e lo identificano: io so chi tu sei "il Santo di Dio!" (1,23-24); tu sei il Figlio di Dio! (3,11) e anche "Figlio del Dio Altissimo" (5,7=Lc 8,28). Gesù è un grande guaritore ed esorcista (1,33-34). L'apostolo Matteo è chiamato Levi e segue Gesù (2,14; Lc 5,27-29) - Il discorso delle Parabole ha caratteristiche sue: quella relativa al contadino  e al seme che germoglia e cresce anche se lui non lo sa (v. 27), è sua in 4,26-29. Sua è la descrizione di Gesù che dorme su un cuscino durante la tempesta in (4,38) viene svegliato e minaccia il vento e dice al mare: Taci! Calmati! (v.39). Circa l'emorroissa si dice che aveva speso tutti i suoi averi con molti medici senza alcun beneficio, anzi piuttosto peggiorando (5,25-29). Marco oltre a ricordare i medici, ricorda la presenza di Pietro Giacomo, Giovanni e dei genitori alla risurrezione della 12enne figlia di Giairo, capo della Sinagoga di Cafarnao (5,37.40), particolari taciuti da Matteo (Mt 9,19-26). (Circa la categoria sociale dei medici: forse gli creavano problemi nella riscossione dei tributi ndr) - Marco 6,7 dice che Gesù manda a due a due i suoi 12 Apostoli (secondo Dt 17,6; 19,15; Nm 35,30) in estrema povertà con l'incarico di cacciare i demoni, di ungere con olio molti infermi (Giacomo 5,14) per guarirli (6,13). In 5,1-20 Marco parla di un indemoniato (in Matteo capitolo 8 sono due e a Gadara) nella terra pagana dei Geraseni (=Lc 8) e soltanto lui dice il numero dei demoni nei porci, erano circa duemila (5,13); scrive anche il loro nome "Legione" (Mc 5,9; Luca 8,30) -  Nomina poi la Decapoli ben 3 volte in 4,25; 5,20; 7,31. L'uso di 7 parole aramaiche (alcuni dicono una ventina), la lingua parlata da Gesù: Boanèrghes, cioè figli del tuono (3,17); Talità kum (5,41) - Corban (7,11); Effatà (7,34) - Rabbunì (10,51) - Abbà, padre! (14,36) - Eloì, Eloì, lemà sabactàni (15,34). E di 6 in lingua latina, parlata dai romani: legione (5,9.15); denarius (6,37; 12,15; 14,5); census (12,14); flagellare (15,15); genua pondere (15,19); centurione (15,39). Due parole in lingua greca: due spiccioli, un quadrante (12,42); nel cortile, cioè nel pretorio (15,16). Le parole in aramaico di Gesù  nell'orto del Getsemani: Abbà, Padre (14,36); e sulla croce sempre in lingua aramaica: Eloì, Eloì, lemà sabachtàni (15,34). La conclusione del Vangelo relativa ai segni che accompagneranno i discepoli è soltanto del suo Vangelo (16,17-18) e così l'ascensione di Gesù che Luca riporta nel Vangelo e negli Atti, taciuta da Matteo e Giovanni (che però la fa intuire nel discorso a Nicodemo in Gv 3,13 e nei discorsi di addio in 16,28).

Il Vangelo in lingua aramaica - Il Vangelo secondo Marco - L'aramaico parlato da Gesù

Luca - Partenza dal Tempio durante i sacrifici (simbolo tradizionale dell'Evangelista il Bue) con Zaccaria che avrà il dono di un figlio: Giovanni il battista - Grande spazio al Vangelo dell'infanzia - Una genealogia che parte da Giuseppe e arriva fino a Dio senza coinvolgimento di donne (3,23-38). L'ordine delle tentazioni di Gesù nel deserto: l'ultima è nel Tempio di Gerusalemme (4,1-13) - Levi (Matteo) si converte (5,27-29) - Le 4 beatitudini e i 4 guai - Il Figlio della Vedova di Nain (7,11-17) - Le donne che seguono Gesù e lo aiutano con i loro averi (8,1-3) - I 72 discepoli inviati (10,1-17) - La donna curva da 18 anni (13,10-17) - L'idropico guarito da Gesù (Lc 14,1-6) - Il buon samaritano (10,29-37) - Marta e Maria (10,38-42) - Erode volpe (13,31-33) - L'amministratore infedele (16,1-8) - Il ricco mangione e il povero Lazzaro (16,19-31) - L'incontro di Gesù con i dieci lebbrosi (Lc 17,12) - Il Fariseo e il pubblicano (18,9-14) - il figliol prodigo e il padre misericordioso (15,1ss) - Simone il lebbroso e la prostituta - Il giudice iniquo e la vedova importuna (18,1-8) - Zaccheo, esattore delle tasse per conto dei Romani, si converte (19,2-8) - La vedova povera che offre al tempio tutto quanto aveva per vivere (Lc 21,4; Mc 12,41-44) - Il conforto di un angelo sul monte degli Ulivi e Gesù che suda sangue (Lc 22,43-44) - Le parole che Gesù dice a Giuda che lo bacia: "Giuda con un bacio tu tradisci il Figlio dell'uomo?" (22,48) - Le donne che seguono Gesù mentre sale al Calvario e piangono e alle quali Gesù rivolge le parole: "Non piangete su di me..."(Lc 23,28); il legno verde e quello secco - Nella crocifissione Gesù dice in Lc 23,34: Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno" - I due ladroni malfattori che sono crocifissi con Gesù e  il buon ladrone sulla croce che difende Gesù e chiede di condurlo nel suo Regno (Lc 23,39-43) - Quando Gesù muore dice "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito" (Lc 23,46). L'esperienza del risorto: con la tomba vuota e due angeli (due uomini in abito sfolgorante Lc 24,4>Atti 1,10-11; Gv 20,12); i due in cammino per Emmaus e Gesù che spiega loro le Sacre Scritture compiute in Lui morto e risorto (24,13-35); l'apparizione agli apostoli nel cenacolo e Gesù si fa riconoscere dai segni sul suo corpo e dal pesce arrostito che intende mangiare; che specifica meglio quanto hanno scritto di Lui la Legge di Mosè, i Profeti e i Salmi (24,36-49). L'ascensione e gli apostoli che tornano a Gerusalemme con grande gioia (24,50-53>Atti 1,6-11) 

Giovanni - L'origine divina del Verbo di Dio (simbolo tradizionale dell'Evangelista l'Aquila): la Parola di Dio che esiste prima di tutte le cose e le fa dal nulla privilegiando l'uomo e la donna creati a sua immagine e somiglianza. La Parola di Dio si manifesta nel corpo umano di Gesù di Nazareth, figlio di Dio e dell'uomo. In Gesù Verbo-Parola e Sapienza,  Dio intende fondare il suo Regno nel cuore dell'uomo con la fede in Dio rivelato nella sua Parola fatta uomo perché Dio visibile attraverso il Figlio anche nelle opere che egli compie entri in comunione con le tre Persone divine e in esse si apra all'amore universale per tutta l'umanità - I primi discepoli chiamati Gesù a collaborare con lui nel far conoscere Dio rivelato nel Figlio suo - I sette segni del Dio con noi: 1. nozze di Cana in Galilea - 2. Sempre a Cana la guarigione a distanza del figlio del Funzionario di Erode Antipa di Cafarnao - 3. A Gerusalemme: il paralitico da 38 anni - 4. In Galilea: la moltiplicazione di pani e pesci per 5000 - 5. Gesù cammina sull'acqua del lago di Tiberiade - 6. A Gerusalemme: il cieco dalla nascita - 7. A Betània: la risurrezione di Lazzaro. I testimoni del 4° Vangelo: l'evangelista Giovanni - Il Battista - I servi delle Nozze di Cana - Il funzionario di Erode Antipa - Nicodemo - La Samaritana - Il paralitico da 38 anni - La folla che assiste alla moltiplicazione di 5 pani d'orzo e 2 pesci per 5000 persone - I discepoli che lo vedono camminare sull'acqua - Il cieco dalla nascita - Le sorelle di Lazzaro Marta e Maria e la folla che accorre per la risurrezione del fratello - L'accostamento della Pasqua di Gesù con quella ebraica dell'agnello sacrificato, che con lui si identifica, e l'Esodo del nuovo e definitivo popolo di Dio diretto alla Gerusalemme celeste (Apocalisse). Le apparizioni di Gesù risorto: a Maria di Màgdala; le tre ai discepoli: nel cenacolo senza Tommaso e poi con Tommaso; al Lago di Tiberiade con la pesca straordinaria e simbolica (153 grossi pesci, raccolti da Pietro=salvezza universale) e il mandato rivolto a Pietro sull'amore e il servizio di nutrire e guidare agnelli e pecore di Gesù.

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aggiornamento Giovedì 23 Agosto 2018 ore 02.40