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Divorzio breve e teoria del gender? Colpiscono i bambini

Il cardinale Angelo Bagnasco - Arcivescovo di Genova e con ruoli nazionali ed europei

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Amoris laetitia n. 56

 

3. Il Paese - «Sopprimere un tempo più disteso per la riflessione, specialmente in presenza di figli, è proprio un bene? Si favorisce la felicità delle persone o si incentiva la fretta?»: questi gli interrogativi che il «divorzio breve», ora legge dello Stato, suscita nei Vescovi italiani. «Quando si tratta dei bambini che vengono al mondo, nessun sacrificio degli adulti sarà giudicato troppo costoso e troppo grande pur di evitare che un bambino pensi di essere uno sbaglio», ha osservato Bagnasco, con parole del Papa all'udienza dell'8 aprile. «Si puntava sul “divorzio lampo” e su questo si ritornerà non appena i venti saranno propizi», teme il Cardinale. Bagnasco ha citato il Papa anche sulla cosiddetta «teoria del gender» che Francesco ha definito uno «sbaglio della mente umana»; nella sua prolusione, ha ricordato anche un «dubbio» espresso dal Papa in quello stesso intervento a braccio il 21 marzo scorso a Napoli, quando si è chiesto «se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione che mira a cancellare la differenza sessuale perché non sa confrontarsi con essa». «Con il Papa diciamo no a una scuola dell'indottrinamento, della colonizzazione ideologica», ha scandito Bagnasco sottolineando che «tra le modifiche approvate in Commissione vi è quella che prevede l'insegnamento della parità di genere in tutti gli istituti». Ecco, ha denunciato il Presidente dei Vescovi ancora con parole del Papa, «la colonizzazione ideologica: entrano in un popolo con un'idea che non ha niente a che fare col popolo; con gruppi del popolo sì, ma non col popolo, e colonizzano il popolo con un'idea che cambia o vuol cambiare una mentalità o una struttura»(Conferenza stampa nel volo di ritorno dalle Filippine, 19 gennaio 2015). Secondo Bagnasco, «è doveroso - invece - educare al rispetto di tutti, alla non discriminazione e al superamento di ogni forma di bullismo e di omofobia».

Questo, ha ricordato, «lo abbiamo sempre affermato: rientra nei compiti della scuola. Ma l'educazione alla parità di genere, oggi sempre più spesso invocata, mira in realtà - ha lamentato - a introdurre nelle scuole quella teoria in base alla quale la femminilità e la mascolinità non sarebbero determinate fondamentalmente dal sesso, ma dalla cultura». Il Cardinale ha espresso preoccupazione anche perché nell'orizzonte parlamentare va avanti il disegno di legge delle cosiddette «unioni civili e delle convivenze»: «I Vescovi - ha affermato in proposito - debbono dire una parola quando è in gioco il bene dell'uomo, soprattutto quando si toccano i fondamentali dell'umano» perché come ha detto il Papa, «ogni minaccia alla famiglia è una minaccia alla società stessa» (discorso a Manila, 16 gennaio). Mentre «non c'è vera promozione del bene comune, né vero sviluppo dell'uomo, quando si ignorano i pilastri fondamentali che reggono una nazione, i suoi beni immateriali: la vita, che è dono di Dio, valore da tutelare e promuovere sempre; la famiglia, fondamento della convivenza e rimedio contro lo sfaldamento sociale». Negativo per il presidente della Cei, dunque, il fatto che il testo di legge in questione «ancora una volta conferma la configurazione delle unioni civili omosessuali in senso paramatrimoniale». «Questa equiparazione riguarda anche la possibilità di adozione, che per ora si limita all'eventuale figlio del partner», ha osservato Bagnasco. «Così come - ha aggiunto - è evidente, ancora alla luce di quanto accade altrove, che presto sarà legittimato il ricorso al cosiddetto “utero in affitto”, che sfrutta indegnamente le condizioni di bisogno della donna e riduce il bambino a mero oggetto di compravendita. Il desiderio della maternità o della paternità non può mai trasformarsi in diritto per nessuno».

 

Fonte: Domenico Agasso jr, in Vatican insider – La stampa 19 Maggio 2015 - Cardinale Angelo Bagnasco: Prolusione: 68esima Assemblea generale CEI - Città del Vaticano 18-21 Maggio 2015 - I problemi giuridici di applicazione (divorzio breve-fallimento lungo)

 

 

Ultimo aggiornamento Mercoledì 22 Agosto 2018 ore 20.03